Oggi parleremo di classe politica, quella dirigenziale per intenderci... quella che molti invece vedono come fosse la propria squadra di calcio del cuore.
Se la si vede con quest’ottica sarà ovvio che verrà sempre giustificata anche quando farà schifo e giocherà male... sì certo, magari al bar tra tifosi dello stesso team quando nessun altro li ascolta, si tirerà qualche porco, si insulterà il portiere incapace o l’attaccante scarsone.
Una Nazione però non è un campionato di calcio, non ha bisogno di tifosi e soprattuto non ha bisogno di giocatori che al posto della palla giochino con il nostro futuro e quello dei nostri figli.
Servono persone serie, adeguate, competenti per quanto più possibile e dotate di responsabilità personale sopra la media.
Queste persone devono essere soprattutto bersaglio della più feroce critica che deve venire indistintamente da tutti i cittadini che dovranno tifare, mantenendo la metafora, solo per un’unica squadra: l’Italia.
Perché tutta sta manfrina?
Perché sta accadendo in questi giorni ciò di cui non avevamo certo bisogno ma che probabilmente sarebbe esploso comunque nel prossimo futuro in un modo o nell’altro.
Sta semplicemente succedendo che tutti i limiti personali e umani dei venditori di bibite del S. Paolo, dei nullafacenti che non hanno mai lavorato nè studiato un solo giorno nella loro vita, dei falliti, degli inadeguati e degli incompetenti che oggi costituiscono la nostra intera classe politica, emergono in tutta la loro mostruosità come iceberg che fossero tirati in secca e di cui prima scorgevamo solo la classica punta.
Facile tirare a campare e far perfino sembrare ai più che le cose possano in qualche modo andare avanti quando sei inserito nel moto di un volano ma è nel momento delle vera emergenza, nel momento del massimo pericolo che i veri uomini, quelli dotati di capacità , fanno la differenza.
Differenza che non vedremo di sicuro e che con queste persone non vedremo di certo mai.
Il volano in questi giorni si è fermato e la triste verità dovrebbe essere sotto gli occhi di tutti.
Purtroppo però ho l’impressione e temo proprio che gli orbi incapaci governino un popolo di ciechi.