Le altre tecnologie di Conte non esistono, e se esistono non le conosce

Ieri Conte, delicatamente sollecitato a dire quali nuove miracolose tecnologie potrebbero essere utilizzate al posto del termov...inceneritore previsto da Gualtieri, non ha risposto; ha detto solo che bisogna prendere esempio da Colleferro

Ho indagato un po'.

A Colleferro è presente un inceneritore il cui progetto risale al 1998. Avrebbe servito 44 comuni e avrebbe ricevuto RSU per la termovalorizzazione. Il costo dell'opera fu di 37 milioni di euro.

Come si vede dalla foto, un impianto (foto1) esteticamente non accattivante e per niente rassicurante. L'impianto, da cui si sarebbe ricavata energia termica, non ha poi potuto sviluppare il suo potenziale per via della difficoltà dei comuni consorziati di conferire la differenziata.

Come ho scritto più volte quello dei rifiuti è un ciclo e se ogni passaggio non viene fatto nel modo corretto, ad esempio se manca la raccolta differenziata, o il tritovagliamento, o il TMB, qualunque iniziativa è destinata al declino.
Essendo presente a Colleferro una discarica della capacità di 1.718.000 metri cubi, per anni si è preferito conferire RSU in discarica invece che nel termovalorizzatore, ma questi non sono stati gli unici problemi.
 

Inceneritore di Colleferro (foto 1)

Nel 2009 furono emessi anche provvedimenti cautelari nei confronti del direttore dell'impianto, delle aziende responsabili della raccolta e degli amministratori di società di intermediazione. Come sempre in Italia le associazioni ambientaliste e i comitati cittadini insorsero. Nel 2018 l'impianto cessò le sue attività e la Regione propose l'anno dopo un progetto di riconversione in biodigestore. Il biodigestore produce dall'umido attraverso un processo anaerobico gas metano. In pratica dei batteri in assenza d'aria consumano il rifiuto e rilasciano gas. Una specie di meteorismo su scala microscopica. I dettagli li lascio ai chimici, ma anche questa volta le associazioni ambientaliste si sono messe di traverso. Il biodigestore non lo vogliono. Il progetto è a distanza di 4 anni ancora bloccato.

Ovviamente il biodigestore risolverebbe solo una parte del problema perché le frazioni secche non potrebbero essere conferite e trattate.

Ricordate sempre: quello dei rifiuti è un ciclo in cui devono essere trattati/recuperati/smaltiti migliaia di prodotti diversi in modi diversi


Per chi ha tempo e vuole divertirsi suggerisco di leggere il testo unico ambientale D.legs 152/2014 aggiornato nel 2019, regolamenti e direttive conseguenti e i codici CER/EER.

A meno che non si decida di interrare tutto, operazione tanto cara alle ecomafie che con questo tipo di gestione fanno soldi a tonnellate. Ad es. smaltire una ton di 191212 può costare anche 300 euro A Colleferro la discarica c'è, ma sta esaurendo la sua capacità.

Nel 2021 (rapporto ISPRA) quella residua era di appena 300.000 metri cubi Restano alcune domande da fare a Conte, che purtroppo nessun giornalista farà mai:

1) quale misterioso film ha visto per dire che l'esempio da seguire è quello di Colleferro?

2) Quando parla di rifiuti ha almeno una vaga idea di cosa si tratti?

3) Non ce l'ha un amico chimico o ingegnere ambientale da cui farsi suggerire risposte non completamente campate in aria?

4) Una buona volta ci può dire quali sono le "altre tecnologie" di cui vagheggia?

5) Ha un minimo di interesse per il problema gestione rifiuti che riempie Roma di cinghiali topi e gabbiani?

6) Pensa che a doversi preoccupare dello smaltimento della monnezza sia la fauna selvaggia?

7) Lo sa che Roma produce da sola 2.159.000 tonnellate di rifiuti, il 77% dell'intera produzione laziale?

8) Lo sa che 2 milioni di tonnellate di rifiuti trattati a Roma vanno in quota parte ad alimentare termovalorizzatori in giro per l'Europa e che i cittadini di Roma questo lo pagano?

 

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