Frase esagerata? Può darsi. Ma le reazioni alla guerra in Ucraina mi convincono del contrario.
L'idea che si possa ottenere una pace negoziata è fallita nel Febbraio 2022. Quando Macron al tavolone con Putin si è fatto umiliare. E tutto ciò era prima dei massacri di Bucha, Mariupol, Kramatorsk o l'invio di armi. Quanti media italiani si sono già scordati di tutto ciò?
Il paradosso delle tifoserie calcistiche è una costante. Come l'idea che l'Ucraina o qualche "Falco" Occidentale (mai specificato) tifasse per Prigozhin, un criminale di guerra e nemico dell'Occidente, che a novembre ha mandato un martello sporco di sangue al Parlamento Europeo.
Eppure i media come il Fatto Quotidiano insistono su questa narrativa. C'è una fazione mondiale guerrafondaia capitanata da Biden e/o Zelensky e una di pacifisti oppressi dalle lobby o dai poteri forti. Sono PUTTANATE. A non volere la pace o il suo ripristino è solo il Cremlino.
Tanto che, di fronte ai fatti, sono costretti a ricorrere alle invenzioni della propaganda russa: guerra civile, allargamento NATO, russofobia...etc.
Oppure a squallide metafore calcistiche. Ma qui si ritorna alla frase di Churchill. Che forse su (alcuni) italiani ci aveva preso.
E sí, è stato Kuleba ad usare una metafora calcistica per primo, ma in un contesto diverso. Travaglio ha paragonato l'invasione del Sud-Est ucraino da parte e lo sterminio di migliaia di civili e innocenti con il subire 5 goal dell'avversario. Questa è la squallida differenza.




