Facciamo un po' di chiarezza sui partiti di "opposizione" banditi in Ucraina

Daniela Ranieri e il Fatto Quotidiano sembrano non capire che quando Nona Mikhelidze e altri parlano di forze 'pro-russe' non si riferiscono a cultori di Chekhov, ma ad agenti e collaborazionisti del Cremlino nel progetto di distruzione dello stato e dell'identità ucraini.

Una precisazione: nella Rada siedono 7 partiti non di governo, di cui 2, 'Platform for Life & Peace' e 'Restoration of Ukraine', formati da ex-membri del partito di Yanukovych, danno appoggio esterno al governo. I partiti tradizionalmente pro-EU e pro-Nato sono all'opposizione.

Vediamo chi sono questi partiti di 'opposizione' banditi:

- OPZZh (43 deputati, 13% nel 2019) è stato bandito in quanto alcuni alcuni dei suoi leader (V. Medvedchuk e V. Rabinovich) e deputati (I. Kiva, N. Korolevska, O. Voloshnyn) appoggiano apertamente l’invasione russa. Si noti però che dei 43 deputati di OPZZh, più di 35 siedono ancora in parlamento nei due nuovi gruppi già citati che ora forniscono appoggio esterno al governo. Il leader di OPZZh, Yuriy Boyko (ex ministro di Yanukovych), è ancora il leader del gruppo parlamentare.

- Opposition Bloc: fondato nel 2014 da Medvedchuk e Boyko, nel 2018 era confluito in OPZZh. Diversi suoi esponenti nell'oblast di Zaporizhzhia sono ora parte dell'amministrazione di occupazione russa della regione.

- Blocco Volodymyr Saldo: partito locale di Kherson (5 seggi nel consiglio regionale). Il leader, V. Saldo, è un collaborazionista a capo dell’autorità di occupazione russa della regione di Kherson. Non è nemmeno più cittadino ucraino avendo preso passaporto russo.

- Nashi: partito locale di Kharkiv (6 seggi nel consiglio regionale) il cui fondatore, Yevhen Murayev e la sua emittente televisiva locale, sostenevano apertamente l'invasione russa e l'occupazione di Khakriv.

- Partito Socialista: extra-parlamentare dal 2007 ottenne lo 0.3% alle elezioni del 2019 e ormai esisteva solo sulla carta. Il suo leader, Illia Kyva, eletto nelle file di OPZZh, sosteneva l'invasione e, dalla Spagna, invocava l'uso di armi nucleari contro Kyiv.

- Derzhava: partito extraparlamentare (0.14% alle elezioni del 2007) nazional-socialista (nazionalismo russo, si intende). Il suo esponente Kirill Stremousov, agitatore di estrema destra e complottista anti-vax, era il vice-capo dell'amministrazione di occupazione di Kherson

- Partito di Shariy (6 seggi nel consiglio regionale di Odesa). Fondato dal blogger di estrema destra A. Shariy, residente in Spagna, noto per le sua retorica omofoba e razzista. In febbraio '22 il partito nega l’invasione in corso e ostacola l'istituzione della difesa territoriale.

- Partito Socialista Progressista: non partecipa a elezioni dal 2006. La leader Natalia Vitrenko è una nazional-bolscevica alleata di Dugin e dell’estrema destra russa. (Per evitare segnalazioni non allego esempi dei suoi assurdi spot razzisti, ma potete trovarli online).

- Unione di Sinistra, Ucraina Socialista, Opposizione di sinistra: piccoli partiti nazional-bolscevichi extraparlamentari coinvolti nell'occupazione russa delle regioni del sud, soprattutto nella città di Berdyansk.

Se qualcuno volesse saperne di più c'è un utile 'guida' sul nostro canale youtube curata con Andrea Castagna

Parliamo dei "dissidenti ucraini".
Volodymyr Chemerys vive libero a Kyiv, da dove rilascia interviste. Le ultime notizie dicono che il suo ruolo nel processo su una rete di propaganda del Cremlino via Telegram, è passato da accusato a testimone

Yan Taksyur è un fondamentalista religioso, noto per opinioni reazionarie ed estremiste (vorrebbe fondere Ucraina e Russia in un regno Cosacco). È legato al Patriarcato di Mosca, bandito dall'Ucraina per il supporto all'esercito russo. Il suo procedimento penale è in corso.

Ruslan Kotsaba è un noto propagandista russo, con posizioni antisemite e razziste. Ma è libero e non esistono procedimenti in corso. In passato è stato condannato per avere sabotato l'esercito ucraino. Secondo alcune fonti, vive in Russia dove si è avvicinato a Medvedchuk.
[Thread di Andrea Castagna]

In conclusione, vorrei chiedere a Daniela Ranieri se secondo lei l'Ucraina non dovrebbe perseguire coloro che collaborano con l'invasore nel progetto di distruzione della statualità ucraina, di eliminazione violenta delle istituzioni, e sterminio dei cittadini. Chiedo.

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