Trading a zero commissioni: rischi e vantaggi della "democratizzazione" della finanza

    I broker e le piattaforme di trading a zero commissioni hanno permesso a milioni di piccoli risparmiatori di iniziare ad investire soprattutto in azioni, etf e opzioni.

    Da qualche anno a questa parte stiamo assistendo all’avvento dei broker a zero commissioni. Intermediari che hanno costruito un innovativo business model, puntando alla grande fetta di investitori retail fino ad oggi penalizzati dall’industria finanziaria. Mentre prima i broker chiedevano depositi minimi da migliaia di dollari o commissioni a doppia cifra, oggi ci troviamo davanti ad una vasta scelta di intermediari che regalano (come bonus di benvenuto) azioni ai nuovi iscritti.

    Questo ha portato ad un’altra grande rivoluzione, dopo quella degli etf, in un settore molto conservativo ed esclusivo come quello finanziario. I broker a zero commissioni hanno permesso a milioni di piccoli risparmiatori di iniziare ad investire soprattutto in azioni, etf e opzioni. Il pioniere di questa rivoluzione è un broker americano chiamato RobinHood, con 22 milioni di utenti (1) è arrivato ad essere uno dei piu’ utilizzati negli stati uniti. Altri broker che hanno alimentato il trend sono stati Etoro, Revolut , Trading212, questi ultimi si sono concentrati principalmente sul mercato europeo.

    Dall’avvento di RobinHood sono nati decine di altri broker a zero commissioni, prima in Usa poi in Europa arrivando perfino alla patria delle banche popolari e delle poste: l’Italia. Vista in questi termini sembra essere davvero una rivoluzione che rovescia gli equilibri di un settore che sembrava elitario. La realtà è un po’ diversa.
    Questa democratizzazione forzata dei mercati presenta anche numerosi rischi, primo fra tutti la mancanza di educazione finanziaria.

    Le piattaforme di questi broker sono costruite apposta per una clientela giovane e dunque sono app molto smart che, attraverso la gamification, rendono la user experience estremamente semplice e piacevole. Come se fosse un gioco.

    Investire non è nè semplice nè un gioco.

    Nel Giugno 2020 abbiamo visto i primi danni collaterali di questo pericoloso sistema, un giovane americano di 20 anni si è tolto la vita dopo aver visto sul suo conto investimenti un saldo negativo di 700mila dollari (2)

    Probabilmente i 730mila dollari di negativo erano dovuti al margine richiesto dalle posizioni in opzioni e dunque non rappresentavano un vero e proprio debito o saldo negativo; dunque, ha compiuto il gesto estremo a causa della mancanza di educazione finanziaria.

    Grazie al facile accesso ai mercati finanziari sono nati, contemporaneamente ai broker, anche vari forum di investitori o meglio speculatori. Il più famoso è il canale di reddit “wallstreetbets”, già dal nome si può comprendere il trend di fondo.

    Il sopracitato canale ha visto il suo periodo di massimo splendore grazie alla pandemia, milioni di disoccupati si sono riversati su reddit alla ricerca di un guadagno facile. Con in mano i sussidi statali, un sacco di gente ha iniziato a prendere di mira alcune azioni poco costose, per lo piu’ aziende vicine al fallimento. Ecco che nasce il termine “meme stocks”, azioni i cui prezzi salgono velocemente (a scapito dei fondamentali) a causa della speculazione di massa proveniente proprio dal canale wallstreetbets. La leva dei social applicata ai mercati finanziari, risultato migliaia di persone che comprano la stessa cosa nello stesso momento. In gergo tecnico questa attività viene definita “pump and dump”, l’obiettivo è quello di acquistare azioni per poi gonfiarle artificialmente spacciandole per ottimi affari. In realtà in questo caso le cose sono andate un po’ diversamente, non c’è stata una sola persona che ha dato via agli acquisti con l’intento di gonfiare i prezzi e dunque la SEC non è direttamente intervenuta nella vicenda.

    Le azioni coinvolte furono principalmente due: Game stop e Amc. Guardando ai fondamentali si vedono due aziende in grande crisi con bilanci particolarmente negativi, tanto che alcuni fondi detenevano posizioni short sui titoli. Con l’improvviso rialzo dettato da un’irrazionalitĂ  di massa si è verificato quello che viene definito “short squeeze”, ovvero la situazione nella quale chi ha posizioni al ribasso su un titolo si trova costretto a dover chiudere la posizione (ricomprando) a causa di un improvviso rialzo. 

    Alcuni hanno iniziato a parlare addirittura di “rivoluzione dal basso”, il popolo di reddit composto da piccoli risparmiatori che metteva in crisi gli intoccabili hedge fund.

    In pochi mesi le azioni di GameStop sono salite del 8000% rendendo i 3 principali azionisti miliardari, mentre quelle di AMC sono salite del 1700%. Cifre mostruose e completamente scollegate dalla realtĂ .

    Questo affronto ha lanciato un chiaro messaggio: esistono anche i piccoli investitori e se si uniscono possono fare massa critica, tanto da muovere il mercato.

    Ovviamente non va considerata una Rivoluzione francese, bensì un tentativo molto pericoloso di democratizzare un ambiente elitario.” I mercati finanziari sono un formidabile strumento per trasferire ricchezza dagli impazienti ai pazienti” disse Warren Buffet. Questi improvvisati che giocano a pompare qualche titolo decaduto avranno vita breve sui mercati, ecco perché non deve passare il messaggio che chiunque può investire e guadagnare o che sia normale vedere un rialzo dell’8000% in pochi mesi.

    Certo le logiche del mercato cambieranno a seguito di questi eventi, andranno considerate sempre di più le asimmetrie. Ci saranno titoli che verranno prezzati a multipli elevatissimi a causa di persone che puntano esclusivamente alla speculazione e che comprano solo per rivendere ad un prezzo più alto, dimenticatosi che le azioni non sono altro che pezzi di aziende. A causa di questo approccio da “gamers”, la teoria dei mercati efficienti ha smesso di funzionare, questo potrebbe causare importanti bolle. E quando scoppieranno faranno un bel botto.

     

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