Punto Stampa a Cura di: Daniele Barnaba, Franz Forti
Conduce: Franz Forti
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Ucraina |
Al fronte: I filmati geolocalizzati pubblicati il 2 ottobre hanno indicato un avanzamento marginale delle forze ucraine a nord-ovest di Novomayorske, mentre lo stato maggiore ucraino aveva riferito che le forze ucraine stessero continuando le operazioni offensive anche nelle direzioni di Melitopol e Bakhmut. Contemporaneamente l'ISW ha aggiornato la sua valutazione del 1 ottobre secondo cui le forze ucraine avessero perso posizioni a sud-ovest di Robotyne a causa dei contrattacchi russi tra il 13 e il 30 settembre. I filmati geolocalizzati hanno infatti indicato che le forze ucraine fossero riuscite a riconquistare queste posizioni tra il 12 e il 17 settembre e le stiano attualmente mantenendo. Alle operazioni in direzione di Melitopol e Bakhmut, fonti russe hanno affermato che le forze ucraine hanno condotto attacchi di terra vicino a Klishchiivka e Andriivka il 3 ottobre, come riferito da ISW. Parziali successi vicino a questi insediamenti sono stati ottenuti però il giorno successivo. Infine, ISW riporta il 5 ottobre il proseguimento delle operazioni offensive in direzione di Melitopol, Bakhmut e Andriivka, ma sottolinea anche un successo parziale a ovest di Robotyne riferito dal portavoce del gruppo delle forze ucraine di Tavriisk, colonnello Oleksandr Shtupun. L'ISW aveva precedentemente valutato che le forze russe probabilmente avevano difficoltà a condurre rotazioni dal livello tattico a quello operativo lungo l'intera linea del fronte, ma sta rivedendo questa valutazione considerando l'apparente rotazione di elementi sostanziali della 42a divisione di fucili a motore e di due divisioni VDV da e verso la linea del fronte a sud di Orichiv. Secondo quanto riferito, le forze russe hanno ripreso uno sforzo offensivo vicino a Kupyansk il 6 ottobre, ma la maggior parte delle forze russe schierate in questo settore del fronte probabilmente rimangono inefficaci nel combattimento. Gli ufficiali militari ucraini hanno segnalato una diminuzione dell'attività russa vicino a Kupyansk nelle ultime settimane, ma il portavoce del gruppo delle forze orientali ucraine, il capitano Ilya Yevlash, ha dichiarato il 6 ottobre che le forze russe hanno ripreso le operazioni di combattimento nella direzione Kupyansk-Lyman Le forze russe hanno condotto un attacco con droni Shahed-131/136 contro infrastrutture portuali, cerealicole e di confine nell’Ucraina meridionale nella notte tra il 5 e il 6 ottobre. Lo stato maggiore ucraino ha riferito che le forze russe hanno lanciato 33 droni Shahed da Capo Chauda, in Crimea, e che le difese aeree ucraine hanno abbattuto 25 droni Probabili negoziazioni future per l’accesso dell’Ucraina nell’UE: Secondo diverse fonti diplomatiche l’Unione Europea sarebbe pronta ad annunciare a dicembre l’inizio delle negoziazioni formali per l’accesso dell’Ucraina nell'UE. L’Ucraina, che ha ottenuto lo stato di candidato nel giugno 2022, dovrà presentare alla Commissione Europea un progress report in novembre. Per ottenere l’inizio formale delle negoziazioni l’Ucraina dovrà dimostrare di aver fatto progressi soddisfacenti in sette aree di riforma (Corte Costituzionale, governance del sistema giudiziario, anti-corruzione, anti-riciclaggio, de-oligarchizzazione, media, minoranze etniche). Nuovo accordo Lituania-Polonia-Ucraina sull’esportazione del grano: Lituania, Polonia, e Ucraina hanno raggiunto un nuovo accordo per facilitare e velocizzare il transito e l’esportazione del grano ucraino. L’accordo prevede che le ispezioni del grano non avvengano più al confine polacco-ucraino, ma nel porto lituano di Klaipeda, sul Mar Baltico, da dove il grano potrà poi essere esportato in tutto il mondo. Inoltre, il Ministero dell’Agricoltura ucraino ha pubblicato i dati produzione agricola ucraina per il 2023 secondo cui il raccolto del grano nel 2023 sarà di 79.1 milioni di tonnellate, in crescita rispetto al 2022 ma ancora inferiore rispetto al 2021. Secondo l’Associazione Ucraina del Grano, il clima favorevole e la qualità della semina ha reso possibile un raccolto più abbondante nonostante la superficie coltivata inferiore. Tuttavia, il ritiro dall’accordo del Mar Nero da parte della Russia comporterà quasi certamente un calo delle esportazioni per il 2023-2024. Munizioni confiscate all’IRGC dirette in Ucraina: Mercoledì il Comando Centrale degli Stati Uniti (CENTCOM) ha riferito di aver trasferito oltre un milione di munizioni da 7,62 mm confiscate al Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica iraniana (IRGC) in Ucraina. I proiettili, comunemente usati per fucili e mitragliatrici, sono stati sequestrati da una spedizione iraniana diretta ai ribelli Houthi nello Yemen. Il trasferimento violava la risoluzione 2216 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, volta a impedire il flusso di armi in Yemen, dove dal 2014 divampa una guerra civile, da molti esperti considerata un conflitto per procura tra Iran e Arabia Saudita. Strage di civili a Hroza: Un missile russo ha colpito giovedì un caffè e un negozio di alimentari nel villaggio di Hroza, situato nel nord-est dell'Ucraina, riducendo l'edificio in macerie e uccidendo 55 persone (tra le quali anche bambini). L'attacco è stato il più mortale nella regione di Kharkiv dall’invasione russa, nonostante la quale molte famiglie sono rimaste nel villaggio. Il villaggio di Hroza si trova vicino alla città di Kupiansk, riconquistata dalle forze ucraine alla fine dello scorso anno e si trova molto vicino a una delle linee del fronte della guerra. |
Russia |
Navi russe in fuga da Sebastopoli: ISW ha riportato che l’esercito russo ha recentemente trasferito diverse navi della flotta del Mar Nero (BSF) dal porto di Sebastopoli occupata, in Crimea, al porto di Novorossiysk, probabilmente nel tentativo di proteggerle dai continui attacchi ucraini contro risorse russe nella Crimea occupata. Le immagini satellitari mostrano che le forze russe hanno trasferito almeno 10 navi da Sebastopoli a Novorossiysk. Le immagini satellitari hanno mostrato il recente spostamento delle fregate Admiral Makarov e Admiral Essen, di tre sottomarini diesel, di cinque navi da sbarco e di diverse piccole navi missilistiche. Il rafforzamento del controllo dello spazio informativo: Il Cremlino sta probabilmente intensificando l’uso degli strumenti di autoritarismo digitale per aumentare la repressione interna e rafforzare il controllo dello spazio informativo. La notizia è stata riportata da ISW citando il quotidiano dell'opposizione russa Vazhnye Istorii, il quale ha riferito il 4 ottobre che l'ufficio del procuratore generale russo ha richiesto che la piattaforma di social media russa VKontakte (VK) iniziasse a bloccare i post dei parenti dei militari mobilitati che chiedevano ai loro cari di tornare a casa. Il procuratore generale è probabilmente in grado di imporre questa forma di censura in base alla legge esistente che riguarda le informazioni “inaffidabili” sulle operazioni russe in Ucraina. Il 3 ottobre il Servizio di sicurezza federale russo (FSB) ha inoltre proposto un progetto di risoluzione che amplierebbe l'elenco dei dati personali e di geolocalizzazione che gli "organizzatori di diffusione delle informazioni" (ORI) sono tenuti a archiviare e fornire alle forze dell'ordine su richiesta. Test sperimentale di un missile da crociera a propulsione nucleare: Secondo quanto dichiarato dal presidente russo Vladimir Putin giovedì, la Russia ha condotto con successo un test sperimentale di un missile da crociera a propulsione nucleare. Contestualmente ha anche avvertito che il parlamento del paese potrebbe revocare la ratifica di un trattato che vieta i test nucleari. In un discorso durante un forum di esperti di politica estera, Putin ha annunciato che la Russia avrebbe completato lo sviluppo del missile da crociera Burevestnik (Skyfall in codice NATO) e del missile balistico intercontinentale pesante Sarmat (SS-30) e che lavorerà per metterli in produzione. |
Europa |
Slovacchia: Sabato scorso si sono svolte le elezioni anticipate del parlamento tenutesi a seguito del crollo della coalizione di centro-destra guidata dall’ex primo ministro Eduard Heger, formatasi a seguito delle elezioni del 2020, che comprendeva quattro partiti di centro-destra liberal-conservatori. Le elezioni hanno visto la vittoria del partito populista Direzione - Social Democrazia (Smer-SD) con il 23% dei voti (+5% rispetto al 2020). Nato dal Partito della Sinistra Democratica, a sua volta successore del Partito Comunista, Smer è membro del Partito Socialista Europeo, ma ha da anni adottato posizioni euroscettiche, anti-Nato, e pro-Cremlino in politica estera, e retorica anti-immigrazione e discriminatoria in materia di diritti civili. Il suo leader, Robert Fico, si è espresso spesso contro l’invio di armi in Ucraina, le sanzioni nei confronti della Russia, e l’accesso dell’Ucraina all’UE. Per formare un governo, Fico, che può contare solo su 42 dei 75 seggi necessari per la maggioranza, dovrà entrare in coalizione con almeno altre due forze politiche. D’altro canto, qualsiasi coalizione alternativa non può ottenere una maggioranza senza la presenza di Voce Socialdemocrazia (al terzo posto nelle elezioni col 16% dei voti), il che mette Peter Pellegrini (leader del partito) nella posizione di kingmaker per la formazione di una nuova maggioranza. Unione Europa: I ministri degli esteri europei si sono riuniti a Kyiv per confermare il sostegno e gli aiuti all’Ucraina. Quest’ultima, ha ricevuto un impulso storico dall’UE, è infatti la prima volta che un meeting dell'Unione Europea si tiene al di fuori dei suoi territori. Per Bruxelles è una dimostrazione di solidarietà di fronte all’aggressione russa vista come minaccia collettiva. L'Alto rappresentante della politica estera UE Josep Borrell ha annunciato, al termine della visita, di aver proposto all'Ucraina una nuova dotazione bilaterale pluriennale del Fondo europeo per la pace fino a 5 miliardi di euro per il prossimo anno. Ungheria: La Commissione Europea sarebbe pronta a sbloccare €13 miliardi di fondi di coesione europea diretti all’Ungheria in cambio del sostegno da parte del primo ministro Viktor Orban di un nuovo budget UE che include 50 miliardi di euro di aiuti per l’Ucraina e richiede voto all’unanimità. L’attuale pacchetto di aiuti europei si estende fino a dicembre e la Commissione è ansiosa di approvare il nuovo budget prima del potenziale insediarsi di un altro leader vicino al Cremlino in Slovacchia. I fondi di coesione europea destinati all’Ungheria erano stati bloccati a causa di preoccupazioni da parte della Commissione sulla mancanza di indipendenza della magistratura, il trattamento dei richiedenti asilo, e l’attacco all'indipendenza accademica da parte del governo ungherese. Unione Europea: L'Unione Europea ha raggiunto un accordo storico (ancora non approvato al Parlamento Europeo) su come gli Stati membri affronteranno le prossime crisi migratorie, in caso di eccezionali arrivi negli Stati di frontiera dell’Unione, a seguito di eventi straordinari quali guerra, disastri naturali o emergenze climatiche. Le nuove regole consentiranno agli Stati di frontiera di accelerare le domande di asilo e trasferire rapidamente le persone in altri paesi europei, evitando una ripetizione della crisi del 2015, quando 1 milione di rifugiati siriani giunsero in UE, e alcuni paesi ne accettarono molti di più rispetto ad altri. Polonia e Ungheria hanno votato contro l'accordo, mentre Austria, Repubblica Ceca e Slovacchia si sono astenute. Inoltre, punto centrale della discussione è stata la clausola voluta dall’Italia, che consente di derogare agli standard minimi nei centri di detenzione in caso di aumenti improvvisi degli arrivi in situazioni di crisi, a cui la Germania si era inizialmente opposta. |
Politica internazionale | |
Nord America | USA: Il paese ha evitato in extremis lo “shutdown federale”, dopo che la Camera dei Rappresentanti e il Senato hanno approvato un piano di finanziamento di breve periodo, destinato a durare fino al 17 novembre e firmato immediatamente da Joe Biden. Il piano presentato dallo speaker della Camera McCarthy è passato con un'elevata maggioranza bipartisan, ma ha ricevuto il voto contrario di 90 repubblicani. Nella giornata di martedì infatti, la Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti ha poi votato per rimuovere il McCarthy dal ruolo di speaker, con 216 voti a favore e 210 contrari. Il repubblicano Gaetz ha accusato McCarthy di non aver fatto abbastanza per tagliare le spese federali, criticando anche per essersi affidato ai voti dei democratici per far passare i finanziamenti temporanei che hanno evitato lo shutdown. |
Asia e Pacifico | Armenia: Il parlamento armeno ha votato l’adesione al Trattato di Roma, riconoscendo l’autorità della Corte Penale Internazionale (ICC). La decisione di martedì deteriora ulteriormente i rapporti diplomatici tra Yerevan e il Cremlino, tradizionale alleato dell'Armenia. I legami erano già stati gravemente danneggiati la settimana scorsa dopo che l’Azerbaijan attraverso un’operazione militare ha riconquistato i territori del Nagorno-Karabakh a maggioranza armena il tutto avvenuto sotto il totale disinteresse russo. Azerbaijan: Israele ha segretamente contribuito a sostenere la campagna dell'Azerbaijan per riconquistare il Nagorno-Karabakh. Poco prima che l'Azerbaijan lanciasse il suo attacco di 24 ore il 19 settembre, aerei da trasporto militare azeri volavano ripetutamente tra una base aerea israeliana del sud e un campo di aviazione vicino al Nagorno-Karabakh, secondo dati di tracciamento dei voli e diplomatici armeni, anche mentre i governi occidentali stavano sollecitando colloqui di pace. Arman Akopian, ambasciatore dell'Armenia in Israele, ha dichiarato ad Associated Press come sia grande la ‘preoccupazione’ per il fatto che siano state usate armi israeliane contro la minoranza armena. Cina: Pechino si è lamentato del poco preavviso dato dalla Commissione Europea per l’avvio delle consultazioni, nel quadro di un'indagine circa i presunti sussidi statali cinesi verso i propri produttori di veicoli elettrici (EV), avviata formalmente a settembre ed annunciata dalla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea. Il recente aumento dell’8% dell'import di EV cinesi in Europa, a detta di Bruxelles, sarebbe favorito dai sussidi del dragone asiatico verso i propri produttori, tra cui prestiti da banche statali a condizioni preferenziali, tagli fiscali, nonché la fornitura da parte dello Stato di materie prime e componenti a prezzi inferiori a quelli di mercato, sfavorendo di fatto la competizione e penalizzando in modo sleale i produttori europei. Il portavoce della commissione Olof Gill ha risposto alle critiche cinesi - inerenti la mancanza di prove adeguate per condurre l’indagine - ribadendo la legittimità del processo e sostenendo che tutti i “passaggi procedurali” saranno eseguiti in ottemperanza delle regole del WTO. |
Africa | Niger: Una settimana dopo la partenza dell’ambasciatore francese, da tempo sotto pressione da parte del regime golpista, la Francia inizierà il ritiro delle proprie truppe di stanza nel paese, circa 1500 soldati. Nonostante le truppe statunitensi, tedesche ed italiane rimarranno, il vuoto lasciato dai francesi difficilmente verrà colmato adeguatamente: quest’ultimi erano impegnati non solo in operazioni di contro-insurrezione, ma anche in attività di addestramento a favore delle forze armate nazionali e di intelligence. A parte le difficoltà logistiche imposte dalla rapidità delle tempistiche, la decisione costituisce un punto di svolta negli sforzi occidentali nel Sahel volti a contrastare le violenze islamiste. |
Premi Nobel |
Premi Nobel: Kariko e Weissman, la prima di origine ungherese, il secondo statunitense, pionieri del vaccino anti-COVID, vincono il premio nobel per la medicina. L'ente svedese che ha premiato la coppia ha affermato che i vincitori hanno contribuito a un ritmo senza precedenti allo sviluppo del vaccino durante una delle più grandi minacce alla salute umana dei tempi moderni. Il norvegese Jon Fosse invece, un maestro della scrittura nordica e autore di un vasto corpus di opere che spaziano dal teatro ai romanzi e ai libri per bambini, ha vinto il premio nobel per la letteratura giovedì per le opere che "danno voce all'inesprimibile". Il premio Nobel per la pace è andato all’iraniana Narges Mohammadi, che dichiara: “Non smetterò mai di lottare anche se passerò il resto della mia vita in carcere” |
