Spiragli a Gaza, russi al massacro a Avdiivka. Xi delude Putin sul gas - Settimana al 21/10/23

Punto Stampa a Cura di: Daniele Barnaba, Marco Todisco, Franz Forti
Conducono: Andrea Alesiani, Franz Forti

 

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Israele

Nella giornata di domenica 16 Ottobre il leader palestinese Mahmoud Abbas ha pubblicamente preso le distanze dall’attacco nei confronti di Israele, mentre il primo ministro Benjamin Netanyahu ha promesso che Israele avrebbe distrutto Hamas. Nella stessa giornata, sarebbe scaduto l’ultimatum israeliano per l’evacuazione gli abitanti della Striscia di Gaza nella zona meridionale della regione, una richiesta criticata tra gli altri anche da Antonio Guterres, segretario generale dell’ONU, e da Josep Borrell, alto rappresentante dell’Unione Europea per la politica estera, secondo i quali sarebbe stato impossibile evacuare una città con più di un milione di abitanti in pochi giorni.

 

Nella giornata di lunedi’, Il Segretario di Stato statunitense Anthony Blinken ha fatto ritorno in Israele dopo aver incontrato al Cairo il presidente egiziano Al-Sisi e a Riyadh il principe ereditario saudita Mohamad Bin-Salman, dichiarandosi soddisfatto per l’esito dei colloqui e per l’impegno dei Paesi della regione mediorientale nel far pervenire cibo, acqua e aiuti sanitari ai rifugiati palestinesi nella striscia di Gaza. In particolare, il governo statunitense sta esercitando pressioni sul lato egiziano per l’apertura del varco di Rafah, che ancora oggi rimane chiuso, separando da un lato camion carichi di cibo, acqua e scorte mediche, dall’altro due milioni di persone intrappolate da due settimane senza risorse.

 

Nel frattempo a Washington, il portavoce del presidente Joe Biden ha annunciato che il Presidente avrebbe visitato Israele nella giornata di mercoledi’, con l'obiettivo principale di pianificare l’arrivo di aiuti umanitari a Gaza e permettere la fuga dei profughi.

Nella stessa giornata, un portavoce del ministero dell’Interno della Striscia, espresso da Hamas, ha lamentato che Israele non avrebbe mantenuto la promessa di riaprire le forniture d’acqua, facendo eco all’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) che ha avvertito come l’enclave palestinese sarebbe prossima ad una crisi sanitaria pubblica con almeno 3500 pazienti in 35 ospedali a rischio immediato, a causa della penuria di acqua, elettricità e medicine.

 

Nella serata di martedì c’è stata un’esplosione sullo Al-Ahli Arab Hospital, a Gaza City. Ad oggi non è ancora chiaro chi sia il responsabile dell’attacco: Hamas ha accusato Israele del bombardamento, mentre la IDF sostiene che l’esplosione sia stata causata da un errore di lancio di un razzo da parte del gruppo islamista Jihad Islamica. Le analisi dell'accaduto sono ancora in corso, ma secondo analisti indipendenti ed intelligence Francese, la tesi israeliana sarebbe piu’ credibile.

Le iniziali stime da parte delle autorità palestinesi sarebbero di diverse centinaia di vittime. Secondo le Nazioni Unite, l’ospedale, oltre ad ospitare pazienti e personale medico, dava anche rifugio a sfollati da altre aree del nord di Gaza. Migliaia di persone sono scese in piazza in molti paesi del Medio Oriente e del Nord Africa per manifestare contro l’episodio di violenza. In seguito all’evento la Giordania ha annullato l’evento che prevedeva l’incontro a 4 tra Biden, Al Sisi, Abu Mazen (Mahmoud Abbas) e i giordani stessi. Anche la visita ad Amman è stata cancellata.
 

Nella stessa giornata, l’UE ha indetto un incontro straordinario dei capi di Stato, durante il quale e’ stata riconosciuta apertamente la mancanza di coesione degli Stati membri e l'urgenza di un fronte unito. La conferenza stampa ha evidenziato il timore che il conflitto indebolisca il sostegno globale dell'UE e ostacoli il processo di pace in Ucraina, ed ha esposto le crescenti preoccupazioni per i cittadini dell'UE in pericolo e l'escalation delle proteste e dell’antisemitismo in tutto il mondo, timore condiviso anche da Justin Trudeau in Canada.

Proprio in questa direzione si sarebbe attivata l’agenzia di intelligence interna tedesca, per vietare il sostegno al gruppo militante Hamas in seguito ad indagini che avrebbero portato alla luce "scene oltraggiose" di celebrazioni in Germania a seguito degli attacchi terroristici.

 

Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, è arrivato in Israele mercoledì come da programma, promettendo solidarietà nella lotta contro Hamas e supportando la tesi che l'esplosione presso l’ospedale di Gaza sarebbe stata causata non da Israele, ma dai suoi avversari. La violenta esplosione che ha colpito l'ospedale ha compromesso i piani della Casa Bianca per la missione diplomatica di emergenza di Biden in Medio Oriente, con i leader arabi che hanno annullato il vertice previsto con lui ad Amman, in Giordania.

 

Nella giornata di mercoledi’, gli Stati Uniti hanno posto il veto su una bozza di risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, proposta dal Brasile per condannare l’attacco di Hamas ed imporre una pausa umanitaria all’assedio di Gaza. Gli Stati Uniti si sono giustificati richiedendo più tempo per sviluppare relazioni diplomatiche e criticando la mancata menzione al diritto di autodifesa di Israele.

Durante la giornata, otto aeroporti francesi sono stati evacuati per allarmi sicurezza. Sebbene nessun allarme abbia portato all’individuazione di ordigni, l’allerta è rimasta alta, non solo nei luoghi dedicati ai trasporti ma anche nei siti culturali e turistici.

 

Giovedi’ una nave della marina USA nel Mar Rosso settentrionale ha intercettato tre missili da crociera e diversi droni lanciati dallo Yemen, che secondo il Pentagono sarebbero stati diretti verso Israele. La presenza USA sul Mar Rosso nasce dall’intenzione di evitare una eventuale espansione del conflitto.

Nel frattempo il timore di un’espansione del conflitto continua a crescere: un vice comandante del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica ha dichiarato che forze di terra pro-Iran presenti in Siria, Iraq, Yemen e Libano sono pronte ad entrare in azione nel caso Israele dovesse invadere Gaza. Mercoledì nelle televisioni iraniane un messaggio dell’Ayatollah Ali Khamenei ha dichiarato che “nessuno può fermare la resistenza” riferendosi ad un gruppo di forze armate diffuso su tutta la regione supportato dall’Iran.

 

Al rientro dal suo viaggio di 31 ore in Medio Oriente, Joe Biden ha parlato alla Nazione dallo Studio Ovale. Nel discorso il presidente USA ha confermato di voler continuare l’impegno preso sia sul fronte Ucraino che nel neonato conflitto in medioriente appellandosi alla necessità delle democrazie di opporsi ad autoritarismi e terrorismo. Per il supporto ad Israele, Biden ha già presentato al Congresso un piano di aiuti straordinari di 14 miliardi, da affiancare ai 60 richiesti per l’Ucraina.

Oltre a questi, durante la settimana l’Unione Europa ha annunciato lo stanziamento di 75 milioni di euro in aiuti umanitari, da sommarsi ai 45 milioni promessi dagli UK.

 

Venerdì Israele ha annunciato che evacuerà più di 20 mila cittadini residenti sul confine con il Libano, in risposta ai pesanti scambi di artiglieria a nord contro le forze del gruppo Hezbollah, ed evidenziando ancora una volta il timore di un’espansione del conflitto.

 

Nella giornata di Sabato è atteso un summit internazionale nella città del Cairo per discutere la situazione attuale del conflitto ma nel frattempo Hamas ha liberato due ostaggi americani e si va verso la riapertura del valico di Rafah entro 24~48 ore.  

Ucraina

Al fronte:

Lo scorso fine settimana il presidente russo Putin ha annunciato alcuni guadagni territoriali da parte dell’esercito russo nella zona di Avdiivka, dove si stavano svolgendo attacchi russi da diversi giorni; nonostante ciò il rapporto ISW del 14 ottobre ha registrato solo minimi avanzamenti russi nella zona che l’esercito ucraino ha tenuto sotto controllo. Il rapporto del giorno successivo ha confermato che le forze russe hanno continuato queste operazioni volte a circondare Avdiivka, ma le stesse fonti russe hanno affermato che i progressi nell'area sono stati notevolmente inferiori rispetto ai giorni precedenti. Nel frattempo, le forze ucraine hanno continuato le operazioni offensive vicino a Bakhmut e i filmati geolocalizzati pubblicati il ​​15 ottobre mostrano che le forze ucraine sono avanzate marginalmente verso la linea ferroviaria a nord di Klishchiivka.

Le operazioni offensive russe in direzione di Avdiivka il 16 ottobre sono risultate più efficienti del giorno precedente, ma comunque meno produttive rispetto agli attacchi iniziali. Le forze ucraine invece hanno condotto operazioni offensive nella direzione di Melitopol e il giorno successivo - il 17 ottobre - l’Ucraina ha utilizzato per la prima volta i missili a lungo raggio ATACMS forniti dagli Stati Uniti per colpire obiettivi russi nelle aree occupate di Berdyansk, Zaporizhzhia e Luhansk. Al contempo, le forze ucraine hanno avuto un successo parziale a ovest di Verbove e sono avanzate a nord-ovest di Zaliznyanske. Inoltre, un importante milblogger russo ha affermato che due "gruppi d'assalto" ucraini sono sbarcati sulla riva orientale del fiume Dnipro sfondando le difese russe iniziali e occupando temporaneamente tutta Poyma, nonché le posizioni alla periferia nord di Pishchanivka nel pomeriggio del 17 ottobre. I filmati geolocalizzati pubblicati il 18 ottobre hanno confermato queste informazioni. Di questo evento e del movimento delle forze russe nei pressi di Avdiivka se n’è discusso anche nel rapporto ISW del 19 ottobre.

L’ultimo report ISW comunica che le forze russe hanno lanciato una rinnovata offensiva vicino ad Avdiivka il 20 ottobre e sono avanzate marginalmente, indicando che il comando militare russo rimane impegnato in operazioni offensive nell’area nonostante le pesanti perdite di materiale e personale.Lo stato maggiore ucraino ha riferito il 20 ottobre che le forze ucraine hanno danneggiato e distrutto quasi 50 carri armati russi e oltre 100 veicoli blindati durante lo scorso giorno di combattimenti vicino ad Avdiivka. 

Il 20 ottobre le forze ucraine hanno continuato operazioni di terra più ampie del solito sulla sponda orientale (sinistra) dell'oblast di Cherson e hanno stabilito una presenza confermata in un insediamento sulla sponda orientale. I filmati geolocalizzati pubblicati il ​​19 ottobre indicano che le forze ucraine sono avanzate nel nord-est di Krynky (27 km a est della città di Kherson e 2 km dal fiume Dnipro)

 

La sentenza contro cinque agenti del Berkut:

La corte distrettuale di Sviatoshyn, a Kyiv, ha emesso una sentenza riguardo a cinque agenti del Berkut, la divisione antisommossa della polizia ucraina  accusata di aver sparato ai manifestanti nel corso dei moti di Euromaidan del 2014. Le violenze dei Berkut furono la miccia che causò l’escalation delle proteste contro l’allora presidente filorusso Yanukovich. Il giudice ha esaminato i casi di cinque ex membri del Berkut e solo due di questi sono stati assolti. Interessante notare che tutti e cinque gli imputati erano stati trasferiti in Russia nel 2019, a seguito di uno scambio di prigionieri, ma i due assolti erano ritornati in Ucraina nel 2020 volendo dimostrare la propria innocenza. I tre condannati, invece, si trovano ancora in Russia, la quale ha già rifiutato l’estradizione in passato per casi simili. È quindi difficile, se non impossibile, che i 15 anni di prigione previsti dalla pena verranno mai scontati dagli ex Berkut.

Il disegno di legge contro la Chiesa Ortodossa Russa:

Alla Verkhovna Rada (Parlamento ucraino) è stato presentato un disegno di legge per bandire le attività di organizzazioni religiose legate alla Russia. Si tratta di un chiaro riferimento alla Chiesa Ortodossa russa, la quale agisce secondo i dettami del governo russo da inizio conflitto. La Chiesa Ortodossa ucraina ha già dichiarato la propria totale autonomia dalla sua omonima russa nel maggio 2022; vengono, tuttavia, mantenuti contatti liturgici tra le due chiese.

Russia

Commercio di armi tra Russia e Corea del Nord:

Secondo il governo degli Stati Uniti, la Corea del Nord ha fornito alla Russia più di 1000 container con equipaggiamento militare e munizioni per sostenere la guerra in Ucraina. In  cambio Mosca avrebbe fornito  probabilmente sofisticate tecnologie belliche russe per espandere il programma nucleare nordcoreano. Il governo degli Stati Uniti ha rilasciato immagini che mostrano il trasporto marittimo di centinaia di container dalla Corea del Nord alla Russia spediti tra il 7 settembre e il 1 ottobre. La questione è rilevante non solo per le conseguenze sul conflitto ucraino, ma anche perché qualsiasi commercio di armi tra Mosca e Pyongyang rappresenterebbe la violazione delle misure restrittive nei confronti della Corea del Nord del Consiglio di sicurezza dell’ONU.  

Il 19 ottobre il presidente russo Vladimir Putin ha visitato il quartier generale del Distretto militare meridionale (SMD) a Rostov sul Don, nell'oblast di Rostov, per discutere della situazione del campo di battaglia in Ucraina. I media russi hanno riferito che Putin ha incontrato il capo di stato maggiore russo e comandante generale delle forze russe in Ucraina, generale dell'esercito Valery Gerasimov, il quale ha detto a Putin che le truppe russe "stanno risolvendo i problemi in conformità con il piano operativo"

Putin incontra Orban al forum di Pechino:

Durante il forum internazionale sulla Belt and Road Initiative cinese, Putin - il quale ha potuto partecipare all’evento visto che la Cina non è firmataria dello Statuto di Roma - ha incontrato il suo più stretto collaboratore tra i leader dell’UE: Viktor Orban, primo ministro ungherese. I due leader hanno discusso di questioni chiave, tra cui approvvigionamento energetico e progetti nucleari. Durante l'incontro, Orban ha anche sottolineato l'importanza di porre fine alle sanzioni contro la Russia e al conflitto in Ucraina. 

Xi Jinping respinge nuovamente l’aumento del gas russo importato:

Xi Jinping ha nuovamente respinto le richieste russe sull’aumento dei volumi di gas importato attraverso il gasdotto ‘’Power of Siberia - 1’’, ma si interrompe anche la sigla dell’accordo sulla costruzione del gasdotto gemello ‘’Power of Siberia - 2’’. Il grande sconfitto della questione è Gazprom, il quale ha registrato più di 1000 miliardi di rubli di perdita nel periodo luglio 2022 - giugno 2023 (12 mesi). Quest’anno la Cina acquisterà 22 miliardi di metri cubi di gas dal gasdotto sopracitato, quantità sufficiente per coprire appena l’ottava parte dei ricavi persi dal calo delle esportazioni verso il mercato europeo. Importante sottolineare anche il prezzo di vendita: il metro cubo di gas russo viene venduto alla Cina a quasi metà prezzo ($271,6) rispetto a quanto viene venduto alla Turchia o all’UE ($481,7).

Europa

Polonia: Lo spoglio dei voti ha confermato la situazione descritta dagli exit polls di domenica scorsa sulle elezioni in Polonia: il partito nazional-conservatore euroscettico Diritto e Giustizia (PiS) è stato sconfitto poiché, pur confermandosi il primo partito, ha perso la maggioranza parlamentare. Il conteggio finale ha visto il PiS con il 35,4%, seguito dalla centrista Coalizione Civica (KO) con il 30,7%, dalla Terza Via (TD) di centro-destra con il 14,4%, dalla Nuova Sinistra (NL) con l'8,6%. Diritto e Giustizia ottiene così 194 seggi in Parlamento mentre Coalizione Civica 157, Terza Via 65, e Nuova Sinistra 26. Coalizione Civica - guidata dall'ex Primo Ministro e Presidente del Consiglio Europeo Donald Tusk - Terza Via e Nuova Sinistra si sono dunque impegnate a formare un governo di coalizione per spodestare il PiS dal potere (insieme detengono infatti 248 seggi). L'opposizione ha anche aumentato il suo controllo sul Senato, conquistando 66 seggi contro i 34 del PiS. Il dato determinante nell’esito di queste elezioni sembra essere stata l’enorme affluenza al 74,4% contro il ~62% del 2014. Dei più di tre milioni di persone che non avevano votato nel 2019, più del 60% avrebbe votato per i partiti di opposizione.

Politica internazionale

Nord America

USA: Gli Stati Uniti hanno posto il veto a una risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che avrebbe chiesto una pausa umanitaria nel conflitto tra Israele e i militanti di Hamas per consentire l'accesso degli aiuti umanitari alla Striscia di Gaza. Il voto sul testo, elaborato dal Brasile, era stato rinviato due volte e mercoledì dodici membri avevano votato a favore della bozza, mentre Russia e Gran Bretagna si erano astenuti. L'ambasciatrice statunitense alle Nazioni Unite, Linda Thomas-Greenfield, ha però affermato che gli sforzi diplomatici degli Stati Uniti sono in atto, esprimendo successivamente la critica al fatto che la bozza di risoluzione non menzioni i diritti di autodifesa di Israele e che Hamas non sia stata incolpata per la crisi umanitaria di Gaza. 

America Latina

Ecuador: Le elezioni presidenziali di domenica in Ecuador hanno avuto come sorprendente esito la vittoria di Daniel Noboa. La giovane età del neo-presidente e la sua strategia elettorale incentrata in modo particolare sui giovani, che nel Paese contano un quarto degli elettori se si considera la forbice demografica dai 18 ai 29 anni, ha garantito un notevole afflusso di voti. La vittoria di Noboa può essere considerata anche come esito di un voto di protesta verso l’ex presidente Rafael Correa, mentore del principale opponente Gonzalez, che ha continuato ad esercitare una notevole influenza politica nonostante sia stato condannato per corruzione. 

Asia e Pacifico

Armenia: Il Presidente armeno Vahagn Khachaturyan ha firmato sabato lo Statuto di Roma, il trattato che sancisce i contorni d’azione della Corte Penale Internazionale (ICC), nonostante la Russia avesse messo in guardia il Paese caucasico dal compiere tale passo. La ratificazione del trattato arriva in un clima di peggioramento dei rapporti tra Armenia e Russia, dopo che quest’ultima si è rivelata impotente durante l’annessione da parte dell’Azerbaigian della regione separatista armena del Nagorno-Karabakh. I Paesi che hanno ratificato lo Statuto di Roma sono obbligati ad arrestare il presidente russo Putin - attualmente sotto mandato di arresto dall’ICC - nel caso metta piede nella loro giurisdizione.

Georgia: La Presidente georgiana Salome Zourabichvili è riuscita a conservare il proprio ruolo a seguito di una procedura di impeachment portata avanti dal partito di maggioranza Sogno Georgiano e aperta dopo che la Corte Costituzionale aveva stabilito che la presidente avesse compiuto un “eccesso di autorità” organizzando delle visite in UE per promuovere la candidatura della Georgia all’Unione. 

Afghanistan: Il ministro talebano del Commercio ad interim Haji Nooruddin Azizi ha dichiarato giovedì che l'amministrazione talebana ha intenzione di aderire formalmente alla "Belt and Road Initiative” ed invierà un team tecnico in Cina al fine di "comprendere meglio" le questioni che ne ostacolano l'adesione. 

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