Riepilogo della settimana dal 27/3/23 al 1/4/23 a cura di: Claudio Olcese, Aurelio Iacono, Ugo Gambardella, Alexei Polianski, Andrea Poscetti.
In studio: Andrea Alesiani, Franz Forti, Alexei Polianski
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Punti salienti
- Ucraina: Zelensky ha invitato il leader cinese in visita, arrivano i primi carri armati occidentali
- Russia: La storia di un padre arrestato per un disegno della figlia; la controversa raccomandazione del Comitato Olimpico Internazionale; l’arresto di un giornalista statunitense accusato di spionaggio e nuove parvenze di mobilitazione.
- Mondo:
- Economia: cala il tasso di inflazione annuale in Europa, ma occhio a leggere i dati; la Cina cresce ancora a marzo, ma non in modo uniforme fra settori.
- Iran: mentre la situazione economica peggiora e i manifestanti continuano a morire, il regime ribadisce la retorica degli “interventi maligni” dall’estero e discute su quale sia il metodo più efficiente per imporre l’hijab.
- Europa: la Turchia ratifica l'adesione della Finlandia alla NATO, ma rinvia di nuovo sulla Svezia; uno sguardo ai dati sul commercio fra EU e Russia fra 2022 e 2023,
- Stati Uniti: Donald Trump è il primo ex presidente ad essere incriminato, dopo la decisione di un gran giurì di New York. Secondo un accordo Trump si dovrebbe costituire martedì, mentre salgono i timori di violenze da parte dei suoi sostenitori. L’ennesima sparatoria di massa, in una scuola elementare, rende evidente come la prima causa di morte per bambini/adolescenti siano le armi da fuoco.
- Asia: visita della presidente taiwanese Tsai Ing-wen negli Stati Uniti; crollo di un pavimento in un tempio indù in India causa la morte di 35 fedeli
- Medio Oriente: Netanyahu ha deciso di sospendere la contestatissima riforma giudiziale, nonostante ciò il paese rimane spaccato in due, con alcuni manifestanti che chiedono un’interruzione definitiva. In Siria il conflitto tra Stati Uniti e gruppi filo-iraniani ha vissuto un’escalation.
- America Latina: 39 migranti perdono la vita in un incendio in un centro di detenzione al confine tra Messico e Stati Uniti; in Perù torna la normalità dopo le proteste contro Boluarte, ma rimangono delle sacche di resistenza.
- Africa: violente proteste in Kenya e lotta di potere tra i leader del paese; visita della Vicepresidente USA Kamala Harris in tre nazioni africane; violazioni dei diritti umani documentate in Mali e in Libia.
Ucraina
- Situazione sul campo:
- Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha invitato il leader cinese Xi Jinping a visitare l'Ucraina per discutere del conflitto in corso con la Russia. Xi e Putin hanno rafforzato le relazioni economiche e politiche, ma non hanno ottenuto progressi nella risoluzione del conflitto in Ucraina durante i recenti colloqui. La Cina si è posizionata come mediatore per la pace in Ucraina, sostenendo una soluzione politica con una tregua e negoziati di pace. Zelensky ha espresso preoccupazione che una sconfitta dell'Ucraina nella guerra alimenterebbe l'aggressività di Putin e danneggerebbe gli interessi dell'Occidente, della Cina e dell'Iran.
- ✱L'Ucraina ha colpito un deposito ferroviario e ha interrotto l'energia elettrica nella città di Melitopol, occupata dai russi, mercoledì scorso. Questo attacco potrebbe limitare la logistica delle forze russe nella parte meridionale dell'Ucraina, poiché Melitopol è un importante hub ferroviario per i russi e parte del collegamento terrestre tra la Russia e la Crimea occupata. Non è chiarito quale arma sia stata usata per l'attacco, ma potrebbe essere uno dei nuovi sistemi promessi dagli Stati Uniti, come le bombe JDAM o le munizioni GLSDB. Questo attacco avviene in un momento in cui l'Ucraina ha espresso l'intenzione di lanciare una controffensiva contro le forze russe, che non hanno ancora ottenuto grandi vittorie dopo mesi di scontri.
- Il parlamento francese ha riconosciuto, con solo due voti contrari, l’Holodomor come genocidio contro il popolo ucraino. Tale riconoscimento avviene solo una settimana da quello dell’Islanda.
- ✱Nel paese sono giunti i primi 18 Leopard II promessi da Berlino, dopo che qualche giorno fa la Polonia ha dichiarato l’effettiva consegna dei primi 4 carri armati. L’Ucraina ha anche detto di aver ricevuto i primi Challenger II dal Regno Unito oltre che veicoli - da combattimento e da trasporti - più leggeri, nello specifico, Strykers, Cougars e Marders.
Russia
- ✱Il tribunale interdistrettuale di Efremov ha condannato a due anni di carcere un uomo, Alexei Moskalyov, accusato di aver criticato l’offensiva contro l’Ucraina. A Moskalyov era stata tolta la custodia della figlia Masha dopo che quest’ultima aveva fatto un disegno contro la guerra a scuola, ed erano in seguito stati trovati dei post sui social media di Moskalyov contro la guerra. Dopo mesi di arresti, interrogatori e percosse, Alexei e Masha avevano tentato di lasciare Efremov senza successo. In seguito all’arresto del padre avvenuto il primo marzo, Masha è stata messa in un centro di “riabilitazione” per minori, dove non le è stato permesso di mettersi in contatto con Alexei. La condanna è avvenuta in contumacia, in quanto sembrerebbe che Moskalyov sia riuscito ad evadere dai domiciliari solo poche ore prima della condanna.
✚ Come abbiamo già coperto su Liberi Oltre, questo non è un caso isolato. Dall’inizio dell’invasione, più di 500 persone, tra cui minori, avrebbero ricevuto condanne penali per aver ripetutamente espresso dissenso: tra questi, in svariate occasioni i genitori sono stati separati dai figli, che in generale finiscono in orfanotrofio.
- ✱Il Comitato Olimpico Internazionale (IOC) ha raccomandato di permettere ad atleti russi e bielorussi di competere - in quanto atleti individuali neutrali - a competizioni sportive internazionali, posticipando la decisione sulla partecipazione degli stessi ai giochi olimpici del 2024 e alle olimpiadi invernali del 2026. Ha inoltre specificato che atleti appartenenti a forze armate o agenzie di sicurezza nazionale dei due Paesi rimarranno esclusi. A febbraio, i governi di almeno 34 paesi avevano pubblicato una dichiarazione in cui si invitava l’IOC a escludere la Bielorussia e la Russia dalle Olimpiadi del 2024. Non sono mancate le reazioni da parte di questi sportivi e governi. La ministra dell’Interno tedesca Nancy Faeser ha dichiarato che tale scelta rappresenta uno “schiaffo” agli atleti ucraini, mentre il ministro degli Esteri ceco Jan Lipavsky ha reiterato come sia ben noto che lo sport in Russia è gestito centralmente dallo stato.
- La Russia ha arrestato un giornalista statunitense del Wall Street Journal, Evan Gershkovich, accusandolo di spionaggio per conto degli Stati Uniti. L'FSB, il servizio di sicurezza russo, ha affermato che Gershkovich stava cercando informazioni classificate come segreto di Stato su una fabbrica militare. Il Wall Street Journal ha negato le accuse e si è detto "profondamente preoccupato" per la sicurezza del giornalista. Blinken ha invitato gli Americani a lasciare la Russia. La Casa Bianca ha definito le accuse e la detenzione del giornalista inaccettabili. Il giornalista Evan Gershkovich, un corrispondente con sede a Mosca è il primo giornalista americano ad essere detenuto con l’accusa di spionaggio dal crollo dell'Unione Sovietica. Il WSJ ha respinto con forza le accuse contro Gershkovich e ne ha chiesto il rilascio immediato.
- Secondo fonti di intelligence UK, la Russia sta pianificando una nuova ondata di mobilitazione su base “volontaria”. Si ritiene che la distinzione tra l'arruolamento volontario e la coatto sia molto confusa infatti le autorità regionali potrebbero ricorrere alla coercizione per raggiungere i loro obiettivi di reclutamento. Si ritiene inoltre che la Russia abbia scelto il modello volontario per minimizzare il dissenso interno. Bloomberg riporta che Mosca intende aumentare il suo esercito di 400.000 soldati. Secondo i rapporti, la mobilitazione in Russia per la guerra contro l'Ucraina è continuata in modo clandestino, nonostante le dichiarazioni del presidente Putin e del ministro della Difesa che si era conclusa nell'ottobre 2022.
Economia
- ✱Europa: Secondo le stime preliminari dell’Eurostat per marzo, l’inflazione su base annuale e su base mensile è calata nell’Eurozona rispetto a febbraio: dall’8.5% al 6.9% per quella annuale, dall’1.2% allo 0.9% per quella mensile. Il calo nel confronto su base annuale fra febbraio e marzo soffre tuttavia dell’aumento repentino dei prezzi a marzo 2022: l’aumento fra febbraio 2022 e febbraio 2023 è più grande di quello fra marzo 2022 e marzo 2023 principalmente perché l’invasione russa dell’Ucraina è cominciata a fine febbraio, alzando i valori di riferimento dei prezzi per marzo rispetto al 2023. Rimane tuttavia significativo il calo dei prezzi dell’energia rispetto a marzo 2022 (-0.9%), ma rimane in aumento l’inflazione core (+5.7% a marzo rispetto al +5.6% di febbraio). L’andamento inverso dell’inflazione con l’inflazione core è indicativo del fatto che vi siano altri fattori oltre al costo dell’energia (ad esempio la carenza di alcune materie prime) a pesare sui prezzi. La persistenza dell’inflazione core potrebbe essere motivo per un persistente aumento dei tassi di interesse.
- Cina: Accelera la ripresa economica in Cina, dove gran parte degli indicatori economici mostrano un’economia in forte fase espansiva. Ciò si è tuttavia principalmente osservato nel settore terziario e finanziario, mentre si è osservata una crescita più lenta nel settore manifatturiero. Secondo l’Istituto di statistica cinese, gran parte della crescita nel settore terziario è da ricondurre alle misure adottate dai governi regionali per incentivare la domanda e alla volontà di molte famiglie di spendere e viaggiare dopo l’abbandono della zero-Covid policy. A pesare sul settore manifatturiero è ancora la minore domanda globale di beni di consumo, oltre che un elevato costo del capitale e costi operativi alti.
Europa
- ✱L’ UE continua a commerciare con la Russia: nel 2021 l’import dal paese all’unione ammontava a 258 miliardi di euro, tra marzo 2022 e gennaio 2023 la cifra si è ridotta a 171 miliardi. D’altro canto l’UE ha stanziato solo 60 miliardi in aiuti all’Ucraina (esclusi gli accordi sulle munizioni ed i carri armati). Non essendoci sanzioni sul gas, durante il 2022 è aumentato l’acquisto di LNG (Liquified Natural Gas) dalla Russia, da 16 bcm (miliardi di metri cubi) nel 2021 a 22 bcm. Nessuna sanzione nemmeno sul nucleare, grazie alla strenua opposizione di Bulgaria e Ungheria (dove la russa Rosatom investe nella centrale di Paks). La Russia avrebbe guadagnato 750 milioni di euro in questo settore. 1.4 miliardi di euro invece sarebbero ceduti dall’UE in cambio di diamanti, questa volta ad opporsi alle sanzioni è stato il Belgio, ospitante il principale hub per il commercio di diamanti al mondo. Un aumento del 40% rispetto al 2021 arriva invece nel settore dei fertilizzanti, dove la Russia ha guadagnato dall’Unione 2.6 miliardi di euro. Aumentano anche le forniture di nickel: 3.2 miliardi di euro nel 2022 contro i 2.1 miliardi del 2021. Questo fiorente commercio porta ad assenze eccellenti nelle liste dei sanzionati: mancano all’appello giganti russi come Rosatom (compagnia nazionale per l’energia nucleare, Alrosa (diamanti) e Gazprombank (la banca affiliata a Gazprom).
- ✱Finlandia e Svezia: Il parlamento turco ha ratificato all'unanimità l'adesione della Finlandia alla NATO, permettendo ad Helsinki di entrare nell'alleanza militare ma lasciando la Svezia fuori. La Turchia ha rinviato la votazione sull'adesione della Svezia, citando preoccupazioni riguardo al supporto del paese ai gruppi curdi e le limitazioni sulle esportazioni di armi. L'adesione della Finlandia sarà ufficializzata dopo la ricezione dell'invito formale dal Segretario generale della NATO e l'invio del "documento di adesione" agli Stati Uniti. L'approvazione della Finlandia è stata accolta positivamente dagli ufficiali della NATO.
- Moldova: Il Ministro degli Esteri della Moldova, Nicu Popescu, ha dichiarato che il Paese sta cercando di avviare i negoziati di adesione all'Unione europea entro la fine dell'anno, ma deve prima attuare le riforme proposte da Bruxelles. La priorità è riformare il sistema giudiziario, che viene descritto come "estremamente corrotto". La Moldova è stata colpita duramente dal conflitto in Ucraina, con un'alta inflazione e black out causati dagli attacchi russi alle infrastrutture energetiche ucraine. La Moldova sta inoltre affrontando presunte interferenze russe. Tuttavia la comunità internazionale sostiene progetti per migliorare le infrastrutture, come il collegamento diretto della rete elettrica moldava con la Romania.
- ✱UE: I ministri dell’energia dei Paesi membri hanno dato il via libera finale al regolamento per lo stop a nuove autovetture a benzine e diesel entro il 2035, dopo che la Germania aveva chiesto una deroga per auto alimentate con carburanti sintetici. Entro l’autunno di quest’anno la Commissione Europea dovrà proporre linee guida sulla vendita di carburanti sintetici dopo il 2035. A votare contro il regolamento è stata la sola Polonia, mentre Italia, Bulgaria e Romania si sono astenute. I ministri dell’energia si sono anche accordati sull’estensione di 12 mesi al taglio volontario della domanda di gas naturale del 15%, in ottica preparatoria al prossimo inverno in assenza di gas russo.
- UK: Il parlamento scozzese ha accordato la fiducia al trentasettenne Humza Yousaf, neo eletto presidente del Partito nazionale scozzese (SNP), come Primo Ministro scozzese. Yousaf andrà dunque a rimpiazzare Nicola Sturgeon come capo del SNP e dell’esecutivo scozzese dopo otto anni di governo. Yousaf, oltre ad essere il più giovane PM scozzese, sarà anche il primo d’origine pakistana e keniota ed il primo musulmano. Già ministro della Giustizia e della Sanità, ha posizioni indipendentiste molto vicine a quelle dell’ex PM Nicola Sturgeon, tanto da inviare, come primo atto in quanto leader del SNP, una lettera al PM britannico Rishi Sunak chiedendo l’attivazione della clausola prevista dall’articolo 30 dello Scotland Act del 1998 – la legge con cui venne creato un governo regionale scozzese – che prevede una temporanea cessione di sovranità dal parlamento britannico a quello scozzese.
- Italia: la Commissione Ue ha stabilito che il prestito statale di 400 mln di euro fatto ad Alitalia nel 2019 violò la normativa concorrenziale comunitaria. La Commissione aveva già preso la medesima posizione in merito ad un altro prestito di 900 mln erogato nel 2017. L’organo esecutivo di Bruxelles, la cui decisione comporta un obbligo di restituzione allo Stato italiano, ha comunque chiarito che di quest’onere non si dovrà far carico ITA, per la discontinuità economica tra le due società, che esclude la trasmissione dei debiti. Le frizioni Roma-Bruxelles riguardano anche il PNRR: la Commissione ha congelato una tranche da 19 mld di euro e ha dato un mese di tempo all’Italia (le preoccupazioni europee sembrano riguardare tre misure approvate dal precedente esecutivo, tra cui le concessioni per la gestione dei porti italiani, che la Commissione vorrebbe limitare nella durata massima). Fitto, ministro per gli affari europei, ha dichiarato che l’Italia sta trattando con l’Ue per sostituire gli originari progetti con piani meno ambiziosi e più rapidi da implementare, cosa che agevolerebbe il rispetto delle scadenze.
Stati Uniti
- ✱Incriminazione di D. Trump: Trump è stato incriminato da un gran giurì di Manhattan, diventando il primo ex presidente statunitense in questa posizione. Il gran giurì - istituto che si occupa, nell’ambito dei reati federali, di esaminare le prove presentate dal procuratore ed, eventualmente, accusa formalmente l’imputato - ha accusato Trump di più di 30 capi d’accusa, relativi a reati commerciali e frodi fiscali, tra i quali rientra l’aver pagato prima delle elezioni presidenziali del ‘16 una pornoattrice affinché tacesse su una apparente loro relazione, risalente a qualche anno prima (per quanto le precise accuse non siano ancora note). A questo punto le opzioni sono due, arresto coatto o resa volontaria: l’ex presidente dovrebbe comparire volontariamente in tribunale martedì - grazie ad un’interlocuzione tra l’ufficio del procuratore e gli avvocati di Trump - per essere identificato e prender parte ad un’udienza preliminare, in cui si determinerebbero eventuali cauzioni o restrizione personali in attesa del processo. In ogni caso Trump ha reagito all'incriminazione parlando di “persecuzione politica e interferenza elettorale” e in passato aveva esortato i suoi sostenitori a protestare contro un potenziale arresto, dichiarazioni che hanno portato il dipartimento di polizia di New York, composto da 36.000 agenti, a prepararsi in vista di possibili violenze/disordini. Mike Pence (che ha definito l’accaduto un “oltraggio”), il presidente della Camera McCarthy, Ron DeSantis (che ha definito l’accaduto “anti-americano”) e i repubblicani in generale si sono schierati con Trump.
- ✱Sparatoria di Nashville: A Nashville (Tennessee) una persona di 28 anni, pesantemente armata, ha sparato a morte a tre bambini e tre membri adulti dello staff di una scuola cristiana privata che aveva precedentemente frequentato, prima di essere ucciso dalla polizia. I motivi dell’assalto non sono ancora chiari, ma l’autore era in cura per un disturbo emotivo e aveva acquistato legalmente sette armi da fuoco tra il 2020 e il 2022, tre delle quali usate a Nashville. Secondo la polizia poi l’uomo aveva attentamente pianificato l’azione, anche tramite mappe. In seguito all’accaduto il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha chiesto nuovamente al Congresso di approvare un divieto delle armi d'assalto e regole più severe sulla vendita di armi.
- ✚ Le armi da fuoco sono state sia nel 2020 che nel 2021 la prima causa di morte per bambini ed adolescenti, superando gli incidenti stradali. La strage di Nashville rientra nelle 130 sparatorie di massa avvenute nel 2023. Nonostante ciò molti repubblicani del Congresso hanno respinto le richieste su ulteriori regolamentazioni, affermando la necessità di spostare l’attenzione sulla salute mentale e di dover comunque tutelare il secondo emendamento e il diritto all’autodifesa. Graham, senatore della Carolina del Sud e Burchett, membro della Camera dei rappresentanti, hanno difeso gli AR-15, fucile semiautomatico molto diffuso e utilizzato in quattro sparatorie nelle scuole, tra cui Nashville.
Asia
- Taiwan: La presidente taiwanese Tsai Ing-wen è arrivata a New York, ufficialmente in transito per l’America centrale, dove visiterà il Guatemala ed il Belize, due dei 13 Paesi che ancora riconoscono Taiwan. Tsai dovrebbe incontrare lo speaker della Camera, Kevin McCarthy, durante il viaggio di ritorno ad aprile. Il ministro degli Esteri cinese, Mao Ning, ha ripetutamente fatto pressioni sull’amministrazione Biden per non accogliere Ing-wen, minacciando ripercussioni e ha affermando che la visita “mina alle basi” la sovranità e l’integrità territoriale cinese. Gli Stati Uniti hanno cercato di calmare gli animi, indicando come molte delle visite programmate dalla stessa Tsai siano state cancellate e di come questa sia la settima visita della leader taiwanese negli USA. Pechino ha però deciso comunque di mostrare i muscoli: il ministro della Difesa taiwanese ha infatti detto che, nella giornata di venerdì, nove aerei da guerra cinesi hanno attraversato la linea mediana dello stretto di Taiwan per delle esercitazioni.
- India: Almeno 35 persone sono morte e più di una dozzina sono rimaste ferite per il crollo di un pavimento che ricopriva un pozzo in un tempio indù durante le celebrazioni della festività del Ram Navami, a Indore, nell’India centrale. Secondo le autorità, il pozzo era da anni stato chiuso e coperto per manutenzione, e che il crollo sarebbe avvenuto per l’eccessivo numero di fedeli radunatisi. Il ministro dell’Interno del Madhya Pradesh (stato dove si trova Indore) ha annunciato che è stata aperta un’indagine per verificare eventuali responsabilità, ma secondo il Times of India, le autorità avevano da tempo ordinato la rimozione della copertura del pozzo.
- ✚ Non è infrequente che in India vi siano crolli di edifici, principalmente per la poca manutenzione ed il mancato rispetto delle normative di sicurezza. Ad ottobre scorso, un sospeso ponte nell’ovest del Paese (nel Gujarat) era crollato nel fiume, causando la morte di più di 130 persone.
- Afghanistan: Matiullah Wesa, attivista per l’educazione femminile in Afghanistan e fondatore dell’organizzazione non governativa PenPath1 che si occupa di organizzare classi itineranti nelle aree remote del Paese, è stato arrestato. L’arresto è avvenuto all’uscita da una moschea dopo la preghiera, e sarebbero stati arrestati anche due dei fratelli dello stesso. Dal ritorno al potere dei talebani nell’agosto 2021, le scuole superiori e le università restano chiuse per le ragazze e le donne, e Amnesty International e le Nazioni Unite riportano che gli arresti arbitrari contro gli attivisti per i diritti umani hanno ormai raggiunto livelli altissimi.
Iran
- L’agenzia stampa *HRANA, ha riportato che Il Tribunale penale di Yazd ha condannato l'insegnante Mehdi Dastani, a un anno di carcere e 74 frustate.
Il professor Dastani era stato arrestato nel settembre del 2022 durante le proteste nazionali nate a seguito alla morte di Masha Amini, ma fu rilasciato dietro il pagamento di una cauzione di 700 milioni di Rial, circa 15.600 euro. In questi giorni è stato convocato per l’esecuzione della pena che prevede oltre le frustate, l’interdizione dalla professione di insegnante e il divieto di espatrio.
La polizia morale di Teheran dal mese di settembre del 2022 ha arrestato più di 19.000 persone, tra cui giornalisti, artisti, avvocati, insegnanti, studenti e attivisti per i diritti civili.
Repressione
- ✱Uccisioni: il MEK ha pubblicato i nomi di altri 11 manifestanti uccisi, numero che porta il bilancio complessivo a 675 morti. Il Consiglio Nazionale di Resistenza (NCRI) ha registrato almeno 15 esecuzioni nelle ultime due settimane di marzo.
- Sistan e Baluchistan: il leader delle forze di terra dell'IRGC ha affermato che i disordini nella provincia sono frutto di minacce sostenute dall’estero, ricalcando una retorica diffusa e adottata spesso dal regime per giustificare repressioni violente. L’obiettivo potrebbe essere porre le basi per contrastare un leader sunnita anti-regime molto seguito in quelle aree, Abdol Hamid. Gli utenti dei social media iraniani hanno riferito che le forze di sicurezza del regime hanno installato posti di blocco a Zahedan, capoluogo provinciale, e stanno monitorando gli ingressi e le uscite dalla città.
Situazione politica interna
- ✱Hijab: le autorità iraniane si chiedono come far rispettare l’obbligo dell’hijab, dividendosi tra approcci cd. smart (houshmandine, termine usato per riferirsi a tecnologie che permettono di identificare le donne che violano la legislazione senza l’uso della forza fisica) e approcci cd. conflittuali, non per forza mutuamente esclusivi: mentre alcuni leader delle forze di sicurezza hanno dichiarato una preferenza per i secondi - tra cui il vice-generale di brigate delle Guardie Rivoluzionarie, che ha annunciato piani per istituire nella provincia di Qom pattuglie affinché garantiscano il rispetto degli standard morali del regime - altri, tra cui un ex ufficiale delle Guardie Rivoluzionarie, hanno ammonito sulle reazioni negative, come un aggravamento delle proteste, che genererebbe imporre il velo con la forza. In ogni caso vi è un consenso unanime sulla linea dura di Ali Khamenei, che esclude tra le altre cose di dare alle donne concessioni socio-culturali. Uno dei rappresentanti del leader supremo ha dichiarato che il velo dovrebbe essere imposto con gli sforzi del popolo, una sorta di campagna di imposizione sociale nel senso che i cittadini devono opporsi personalmente a tale “indecenza”, non curandosi del rischio di essere ridicolizzati sui social media, poiché “un vero credente” non deve aver paura di sacrificare la propria reputazione e posizione sociale.
- Economia: nell’ultima settimana (24 - 30 marzo) il rial iraniano si è deprezzato da 494.000 per $1 a 549.000 per $1, mentre l’inflazione - secondo dichiarazioni di funzionari governativi - risulta tra il 40% e il 50%. Il Consiglio Supremo del lavoro ha poi aumentato il salario minimo del 27%. Raisi e Khamenei sembrano concordare sulla necessità di privatizzare enti statali, posto anche che il leader supremo aveva affermato che la natura governativa dell’economia è il principale problema.
Relazioni internazionali
- Regno Unito/Stati Uniti d’America: i due paesi hanno sanzionato sette individui, tra cui uomini d’affari e parenti di Assad, legati ad Hezbollah libanese e al regime di Assad per il ruolo svolto nella produzione ed esportazione di Captagon, un’anfetamina proveniente per l’80% dalla Siria e che secondo Downing Street garantisce alle casse del regime siriano $57 mld, un valore circa triplo a quello del commercio dei vari cartelli messicani.
- Canada: il paese ha adottato l’8° pacchetto di sanzioni contro l’Iran, nello specifico due persone giuridiche e otto persone fisiche, tra cui alti funzionari delle Guardie Rivoluzionarie (IRGC) e delle forze dell’ordine (LEC). Il ministro degli esteri canadese ha chiesto al regime iraniano di fermare la brutale repressione.
- Africa: l’agenzia anti-regime Iran International ha pubblicato un video in cui un funzionario del Ministero dell’Intelligence, che avrebbe operato come ufficiale in Tanzania, afferma che la sua missione nel paese africano era tessere rapporti con i locali e i funzionari tanzaniani al fine di supportare l’intelligence collection, principalmente su USA, Israele, Arabia Saudita e Azerbaigian.
- Stati Uniti: La Corte Internazionale di Giustizia ha stabilito che gli USA hanno violato il Trattato di amicizia - firmato nel 1955, sulle relazioni statunitense-iraniane - tramite una legislazione che ha previsto risarcimenti per gli americani vittime di terrorismo, grazie al congelamento di beni dal valore $1,7 mld di proprietà dell’Iran, designato Stato sponsor del terrorismo. La Corte ha condannato il paese ad un risarcimento, la cui entità non è ancora stata stabilita.
Medio Oriente
- ✱Israele: Netanyahu aveva licenziato domenica il suo ministro della Difesa Gallant per aver criticato la riforma volta ad indebolire la Corte Suprema, visto anche che la protesta si stava espandendo nei ranghi militari. A seguito di ciò il principale sindacato del paese - Histadrut, che rappresenta circa 800.000 lavoratori - aveva proclamato uno sciopero nazionale generale, il primo nella sua storia contro una decisione politica: i decolli dall’aeroporto di Tel Aviv sono stati interrotti per alcune ore, lavoratori del porto di Haifa hanno smesso di lavorare mentre università, centri di vendita, ma anche varie ambasciate all’estero, sono stata chiuse. Oltre a ciò sono scoppiate massicce proteste di piazza in tutto Israele; a Gerusalemme circa 100.000 persone hanno manifestato dinanzi al palazzo del Parlamento e a Tel Aviv è stata bloccata un’importante autostrada. A fronte di ciò Netanyahu si è rivolto al paese e, parlando di una crisi che sta minacciando l’unità del popolo israeliano, ha annunciato che posticiperà al mese prossimo la seconda e la terza lettura alla Knesset della controversa riforma giudiziaria. Il sindacato Histadrut ha annullato lo sciopero e ha offerto collaborazione al premier per riscrivere una riforma giudiziaria mentre l'atteggiamento delle opposizioni politiche non è unanime: Yair Lapid, leader centrista, si è detto, seppur con alcune preoccupazioni circa la sincerità di Netanyahu, aperto ad un “dialogo genuino e costruttivo” mentre Merav Michaeli, del partito laburista, ha definito la mossa del premier come una trappola. La Casa Bianca ha parlato positivamente di un'opportunità per creare tempo e spazio per un compromesso e Biden ha in seguito espresso forti obiezioni sulla riforma, attirando la reazione di Netanyahu il quale ha dichiarato che Israele, come Stato sovrano, non prende le decisioni sulla base di pressioni esterne, neanche quando provenienti dai suoi migliori amici. Anche dopo l’annuncio le proteste non si sono comunque fermate e alcuni media locali riferiscono l’utilizzo da parte della polizia di cannoni ad acqua e granate stordenti, rispettivamente a Gerusalemme e a Tel Aviv.
- ✚ Nonostante siano già iniziati i colloqui molti israeliani rimangono scettici e - temendo il fallimento delle trattative e quindi il ritorno della legge alla Knesset ad aprile - chiedono l’interruzione definitiva dell’iter. D’altra parte gli israeliani filo-governativi lamentano il rischio di annacquare la riforma e accusano i “liberali” di aver sovvertito le elezioni. Israele è spaccato in due: da una parte c’è chi vuole uno Stato laico e pluralista, dall’altra chi desidera uno Stato religioso e nazionalista; non a caso la Corte Suprema è mal vista dagli israeliani di destra - che ritengono la sua posizione in merito alle colonie nella Cisgiordania occupata non abbastanza filo-Israele - e dagli ultraortossi, poichè la Corte si è spesso opposta a privilegi, come l’esenzione dal servizio militare, e a sovvenzioni finanziarie a favore di tale gruppo.
- ✱Siria: il conflitto si è intensificato settimana scorsa quando milizie sostenute dall’Iran hanno ucciso, tramite un drone che ha colpito una base della coalizione, un contractor statunitense e hanno ferito altri 6 cittadini statunitensi, i quali hanno subito lesioni cerebrali. A questo punto gli Stati uniti hanno condotto attacchi aerei contro due edifici, tra cui un deposito di munizioni, nella Siria orientale, siti collegati alle Guardie Rivoluzionarie iraniane; lo strike ha ucciso 19 persone, di cui 3 soldati siriani e 16 membri dei gruppi filo-iraniani, secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani con sede in UK. A seguito di ciò diversi razzi sono stati lanciati contro basi statunitensi. Nonostante Biden abbia affermato che gli Stati Uniti "non cercano un conflitto con l'Iran, ma sono pronti ad agire con forza per proteggere il loro popolo", tale attacco che ha ucciso i 19 è stato condannato da Teheran e Damasco, che hanno accusato gli Stati Uniti di aver violato il diritto internazionale dei conflitti armati e la sovranità siriana. Anche Israele ha lanciato un primo attacco aereo nei pressi della capitale siriana e un secondo attacco, che avrebbe ucciso un ufficiale delle Guardie Rivoluzionarie: Tel Aviv afferma che questi strike, portati avanti da anni e che spesso fatica a riconoscere, sono diretti contro le basi dei gruppi armati filo-iraniani e hanno la ratio di fermare gli armamenti inviati in Siria da Teheran.
- ✚ Gli Stati Uniti hanno più di 900 soldati e centinaia di contractor in Siria, che lavorano con i combattenti curdi - i quali controllano circa ⅓ della Siria - per impedire la rinascita dello Stato islamico, apparentemente sconfitto nel 2019 dopo una campagna quinquennale in Iraq e Siria. L'Iran fa affidamento su una rete di forze per procura in tutto il Medio Oriente per contrastare gli Stati Uniti e Israele: come il gruppo paramilitare Hezbollah, considerato da Ue ed Usa organizzazione terroristica.
America Latina
- ✱Messico: Un incendio in un centro di detenzione per migranti ha causato la morte di 39 uomini provenienti dall’America centrale e meridionale a Ciudad Juarez, al confine con gli Stati Uniti. Secondo una procuratrice messicana specializzata in diritti umani, sarebbe stata aperta un’indagine sull’accaduto, e sarebbero già indagate otto persona, tra cui alcuni agenti di polizia e guardie private. Un video apparentemente proveniente dalle telecamere di sorveglianza del centro che è circolato sui social media nella giornata di martedì sembrerebbe mostrare persone in uniforme non intervenire di fronte alle fiamme. Le autorità, tramite un commento del presidente federale Obrador, credono che l’incendio sia stato appiccato dagli stessi migranti nel centro.
- ✚ Da gennaio scorso gli Stati Uniti ed il Messico hanno applicato un’ulteriore stretta alla politica di immigrazione tramite il confine sud degli USA. In particolare, da inizio anno è stata introdotta una politica di respingimenti - in continuità con quella dell’ex presidente Donald Trump per far fronte al COVID (Titolo 42) - che prevede il blocco degli ingressi per migranti e richiedenti asilo dal Nicaragua, Haiti, Cuba e Venezuela sprovvisti di permessi. Per questi quattro Paesi è stata invece istituita una quota di 30,000 ingressi al mese per coloro che hanno uno “sponsor” dentro i confini statunitensi. Il risultato è però stato l’accalcarsi di richiedenti asilo al confine tra i due stati, il che ha causato un crescendo di tensioni tra i migranti e le autorità messicane.
- ✱Perù: Le proteste per le dimissioni della presidente Boluarte, che per mesi hanno scosso il Paese e che sono ora però finite nella quasi totalità del Perù, continuano nella regione di Puno, al confine con la Bolivia. Nella regione, dove quasi la totalità della popolazione si identifica come indigena, continuano i blocchi stradali - una caratteristica delle proteste fin dall’inizio - ma, secondo quanto riportato da Bloomberg, tra molti manifestanti il morale sarebbe basso.
Africa
- ✱Kenya: a Nairobi e dintorni si sono verificate proteste violente, atti di saccheggio e vandalismo in una pericolosa escalation tra i leader più influenti del paese.
Il presidente William Ruto ha accusato l'ex presidente Uhuru Kenyatta di finanziare segretamente la protesta guidata da Raila Odinga, che non è riuscito a vincere le recenti elezioni presidenziali. La dura repressione delle autorità ha portato finora alla morte di quattro persone, tra cui un poliziotto, decine di feriti e centinaia di arresti.
Dalla scorsa settimana, il leader dell'opposizione Raila Odinga ha mobilitato i suoi sostenitori ogni lunedì e giovedì per manifestare contro il calo del potere d'acquisto (dovuto a una forte inflazione e alla rapida svalutazione della moneta sul mercato valutario) e le presunte irregolarità elettorali, portando migliaia di persone nelle strade della capitale e nell’ovest del paese, roccaforte dell’opposizione.
Nella seconda giornata di manifestazioni (lunedì 27) alle violenze degli scontri di piazza si sono aggiunti episodi di saccheggio e vandalismo nella tenuta dell’ex presidente Kenyatta e in un’azienda di proprietà di Odinga, che ha prontamente accusato il governo di aver organizzato tali attacchi come rappresaglia.
Le proteste sono poi proseguite in una terza ondata giovedì scorso.
Appelli al dialogo sono stati fatti dall’Unione Africana, Stati Uniti e leader religiosi locali.
Si teme un ritorno al caos delle milizie private e bande armate che il paese aveva conosciuto nel 2007, periodo di massacri che provocarono almeno 1.200 morti e mezzo milione di sfollati e per i quali furono incriminati dalla Corte Penale Internazionale proprio William Ruto e Uhuru Kenyatta, prima che l’inchiesta venisse poi archiviata per mancanza di prove, a seguito del ritiro o della morte improvvisa di molti testimoni a carico dei due.
- Ghana, Tanzania e Zambia: è iniziata la visita della Vicepresidente degli Stati Uniti Kamala Harris in Africa. Il viaggio ha lo scopo di promuovere la cooperazione economica e rafforzare le relazioni diplomatiche statunitensi con Ghana, Tanzania e Zambia, ed è parte di un’attività diplomatica che è andata intensificandosi da inizio anno, con le visite del Segretario di Stato Antony Blinken, della First Lady Jill Biden, e della rappresentante permanente presso le Nazioni unite, Linda Thomas-Greenfield, in diverse nazioni del continente.
La preoccupazione per i numerosi investimenti cinesi e per la crescente presenza militare del Gruppo Wagner è probabilmente il motivo principale di queste visite.
In Zambia si è pronunciata a favore della ristrutturazione del debito del paese ( che ha cercato di ristrutturare il proprio debito da quando è stato costretto a dichiarare default durante la pandemia di COVID-19 ), lodando le misure del governo che ne hanno rafforzato l’economia.
In Tanzania ha annunciato piani per incrementare il commercio e gli investimenti e una nuova partnership nelle telecomunicazioni con tecnologia 5G e nella sicurezza informatica, e ha discusso col presidente Hassan di miglioramenti al sistema dei visti tra i rispettivi paesi.
In Ghana ha discusso di emancipazione economica e leadership con imprenditrici locali, ha ricordato gli orrori della schiavitù in una visita ad un’antica fortezza simbolo della tratta degli schiavi e annunciato un pacchetto di aiuti da 139 milioni di dollari per il prossimo anno.
- ✱ Mali: la Missione delle Nazioni Unite in Mali (Minusma) ha pubblicato in una nota che oltre 300 violazioni dei diritti umani sono state documentate nel paese tra il 1° ottobre e il 31 dicembre 2022. Abusi e violenze contro i civili sono state perpetrati principalmente da diversi gruppi estremisti di matrice religiosa, fra i quali lo Stato Islamico nel Grande Sahara (Eigs), e il Gruppo per il sostegno dell’Islam e dei musulmani.
- ✱Libia: esperti di diritti umani delle Nazioni Unite riportano di avere prove concrete di crimini contro l'umanità commessi in Libia nei confronti di migranti e popolazione locale. Hanno mosso critiche alla gestione del problema dei migranti da parte della UE, che fornendo supporto alla guardia costiera libica, a sua volta in stretto contatto con le reti di trafficanti locali, favorisce di fatto il perpetrarsi di tali crimini, e hanno invitato le autorità europee a rivedere le proprie politiche nei confronti della Libia.
L'agenzia delle Nazioni Unite per la migrazione ha registrato nel suo ultimo rapporto quasi 700.000 migranti di 42 nazionalità in Libia alla fine dello scorso anno.
Violazioni dei diritti umani sono state documentate in centri di detenzione in diverse parti del paese, e le conclusioni dell'indagine sono state inoltrate alla Corte Penale Internazionale.
