Punto Stampa a Cura di: Aurelio Iacono, Alexei Polianski, Marco Todisco
Conducono: Andrea Alesiani, Alexei Polianski
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Argomenti principali della giornata:
Ucraina |
Questa settimana e’ cominciata con le notizie dei 50 attacchi missilistici che i russi hanno lanciato durante il giorno della Pasqua ortodossa, su tutto il territorio Ucraino e in particolare su Dnipro, Donetsk, Kharkiv, Luhansk, Mykolaiv, Sumy, e Zaporizhzhia. Martedi’ scorso, l'organizzazione russa per i diritti umani Gulagu.net ha rilasciato una videointervista di due ex-combattenti del Gruppo Wagner che testimoniano la brutalita’ sistematica operata dai soldati Wagner. Tra le varie azioni, i due ex-combattenti riportano l’uso di esplosivi per far saltare in aria fosse con più di 50 prigionieri feriti, l'uccisione dei loro stessi compatrioti che si rifiutavano di continuare con l'invasione, l’uccisione di decine di civili durante lo sgombero di edifici residenziali a Bakhmut e Soledar, nonche’ dettagli di come adolescenti e bambini venivano presi di mira e uccisi. I due ex-soldati riferiscono che era lo stesso Prigozhin a ordinare ai propri soldati di eliminare chiunque sul loro cammino. I pubblici ministeri ucraini hanno avviato un'indagine sulla base delle testimonianze dei due ex-combattenti. Infine, il Dipartimento per il trattamento dei prigionieri di guerra a Kyiv riferisce che il numero dei soldati russi che ha disertato a marzo e’ raddoppiato rispetto a dicembre 2022 e il trend sembra lo stesso per aprile. |
Russia |
Un tribunale a Mosca ha negato la possibilità di rilascio su cauzione al giornalista del Wall Street Journal Evan Gershkovich. Il giornalista rimarrà in detenzione in attesa di giudizio nel carcere di Lefortovo, legato all’FSB e noto per i casi di tortura ed esecuzioni sommarie di prigionieri politici in epoca sovietica. Gershkovich era stato arrestato dall’FSB a fine marzo sotto accusa di spionaggio per la quale rischia una condanna fino a 20 anni di carcere. Al momento del suo arresto Gershkovich si trovava a Yekaterinburg (900km a sud est di Mosca) dove svolgeva un’inchiesta sul Gruppo Wagner. All’udienza Gershkovich si è dichiarato non colpevole. Le autorità russe hanno dichiarato di poter considerare l’ipotesi di scambio di prigionieri nel caso di Gershkovich, in quanto cittadino americano (figlio di ebrei russi esiliati ai tempi dell’URSS). Arriva la condanna definitiva a 25 anni di carcere duro per Vladimir Kara-Murza, uno dei volti più importanti dell’opposizione russa, vicino al defunto Boris Nemtsov, ad Open Russia (piattaforma che promuove democrazia e sviluppo della società civile in Russia, fondata dall’ex oligarca ed oppositore Mikhail Khodorkovsky) e proveniente da una famiglia di oppositori del regime sovietico. E’ stato uno degli ideatori e promotori del Magnitsky Act, una legge del 2012 passata dal congresso americano che implementa per la prima volta sanzioni personali ad ufficiali russi. Kara-Murza è stato arrestato nell’aprile 2022 ed anche lui potrebbe partecipare ad uno scambio di prigionieri, essendo residente negli USA ed avendo moglie e figli americani. |
Europa |
A pochi giorni di distanza dall’accordo tra Polonia e Ucraina per interrompere temporaneamente l’importazione di grano dal paese in guerra, Bulgaria, Slovacchia e Ungheria, hanno annunciato nel corso della settimana che applicheranno la stessa misura. La decisione presa unilateralmente e’ stata respinta dalla Commissione Europea, che aveva deciso di comune accordo la rimozione dei dazi doganali dai prodotti agroalimentari ucraini, scelta che ha causato una riduzione dei prezzi ed il malcontento dei produttori nazionali dei paesi confinanti con l’Ucraina. Nel corso della settimana l’Unione Europea ha annunciato un pacchetto da 100 milioni di euro per aiutare i produttori agricoli di tali paesi, Romania compresa, e l’introduzione di misure di emergenza per gestire il transito in Europa di grano, mais, olio di colza e di girasole. Secondo un’indagine congiunta delle emittenti pubbliche di Danimarca, Svezia, Norvegia e Finlandia la Russia ha una flotta di navi camuffate da pescherecci e navi di ricerca scientifica, che in realtà Mosca usa per mappare i siti strategici europei nel Mare del Nord, in vista di possibili atti di sabotaggio. La Germania ha chiuso le sue ultime centrali nucleari mentre la Finlandia ha avviato la produzione di elettricità nel più grande reattore nucleare d'Europa. Il reattore Olkiluoto 3. Si tratta del primo impianto nucleare europeo ad essere aperto dopo 16 anni e produrrà fino a un terzo dell’energia del Paese. Il Consiglio Costituzionale francese ha approvato la riforma sulle pensioni di Macron, che determina l'innalzamento dell'età pensionabile da 62 a 64 anni. In risposta alla decisione - invisa alla maggior parte della popolazione - i cittadini hanno reagito manifestando e appiccando roghi in tutta Parigi in una serie di proteste che prosegue da tre mesi. Nel corso della settimana si sono succeduti diversi episodi, e centinaia di persone hanno invaso l’atrio della borsa francese Euronext a Parigi nella giornata di giovedi’. Il Parlamento europeo ha approvato una serie di proposte per rivedere il sistema di asilo dell'UE, che comprendono:
A questo punto si aprono le negoziazioni tra gli eurodeputati e il Consiglio, che raccoglie i 27 ministri competenti e il cui parere favorevole - esito non scontato - è essenziale per l’adozione definitiva della riforma. L'Organizzazione internazionale per le migrazioni ha dichiarato che dal 2014 oltre 20.000 persone sono morte nella rotta del Mediterraneo centrale. |
Politica Internazionale | |
Nord America | Stati Uniti: in settimana avrebbe dovuto iniziare il processo per diffamazione intentato da Dominion Voting Systems contro Fox News: la prima - un'azienda che si occupa di tecnologia elettorale e voto elettronico - ha affermato che l’emittente televisiva, dopo la vittoria di Biden nel 2020, aveva promosso teorie del complotto pro-Trump, false e lesive dell’attività di Dominion, la quale aveva richiesto un risarcimento di $1,6 mld. I casi di diffamazione sono molto difficili, visto l’alto onere probatorio fissato dalla Corte Suprema con la sentenza New York Times vs Sullivan (1964), per cui viene richiesto all’attore processuale di dimostrare la malizia, la volontà di mentire, o comunque un forte sospetto circa la non veridicità della notizia. Ma la situazione per Fox su tale punto era critica: una serie di messaggi privati, e-mail e deposizioni ha rivelato come alcuni conduttori e dirigenti ritenessero le teorie di brogli elettorali spinte da Trump irrealistiche. Dopo una giornata le due parti hanno raggiunto un accordo, che prevede un risarcimento a favore di Dominion di $787,5 mln, e non obbligherà comunque Fox ad ammettere nelle sue reti di aver mentito circa l’azienda tecnologica. Fox dovrà comunque affrontare una causa simile da $2,7 mld da parte della società di tecnologia di voto Smartmatic Corp. ✚ La storica sentenza Sullivan del 1964 è ormai oggetto di continui attacchi da parte di alcuni giudici, politici e avvocati, molti dei quali conservatori e che sottolineano come questa pronuncia lasci molte diffusioni di falsità impunite e deprima l’etica dei mass media; dopo che per decenni, la sentenza Sullivan è stata considerata come una salvaguardia essenziale che ha consentito ai giornalisti di coprire i personaggi pubblici senza timore che la pubblicazione accidentale di un errore, anche grave, potesse esporli a danni devastanti; insomma una tutela in base al Primo Emendamento che sancisce la libertà di parola e di stampa. Come in ogni bilanciamento tra diritti/valori, si scontrano perciò varie posizioni. |
Africa | Sudan: sono scoppiati gli scontri nella capitale Khartoum e in altre aree del paese tra l’esercito regolare e una forza paramilitare chiamata Rapid Support Forces (RFS). Il potere in Sudan era condiviso da militari e civili dall’agosto 2019, quando Omar al-Bashir, presidente autoritario, è stato rovesciato. Ma le tensioni non si sono placate, infatti nell’ottobre 2021 i militari hanno attuato un colpo di stato, arrestando il primo ministro e altri membri del governo. A questo punto il generale Abdel Fattah al-Burhan aveva promesso una transizione democratica, annunciando che nel luglio 2023 si sarebbero tenute le elezioni. Al-Burhan è il capo delle forze armate (circa 300.000 soldati) e di fatto il presidente sudanese, l’altro protagonista della vicenda è il suo vice e leader delle RSF Mohamed Hamdan Degalo: i due generali non sono d’accordo sulla direzione in cui guidare il paese e un punto critico risulta essere il tentativo di includere i circa 100.000 componenti delle RSF nell’esercito regolare, e la conseguente questione: da chi verrebbero comandati? Nei giorni precedenti alla violenza membri delle RSF sono stati schierati in varie parti del paese, una mossa interpretata da al-Burhan come una minaccia. La maggior parte dei combattimenti sta avvenendo nella capitale (5,5 mln di abitanti), dove vi è penuria di acqua corrente, elettricità e derrate alimentari, anche a causa dei saccheggi, e dove, secondo l’Organizzazione dei medici sudanesi il 70% degli ospedali è fuori servizio: una situazione umanitaria insostenibile. Gli scontri poi vedono l’utilizzo di carri armati, artiglieria pesante e attacchi aerei, quest’ultimi operati dall’esercito contro le postazioni delle RFS. Il bilancio delle vittime civili ha raggiunto, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, 413 decessi e 3551 feriti. Inoltre negli ultimi giorni, secondo l’ONU, tra le 10.000 e le 20.000 persone - soprattutto donne e bambine - sono fuggite in Ciad. I due generali hanno rifiutato di avviare negoziati bilaterali e alcune tregue - richieste anche da paesi terzi per poter evacuare i loro cittadini - sono già fallite; tra queste l’ultima era stata prevista per 72 ore a partire da venerdì, in occasione della festa musulmana che conclude il Ramadan. Gli Stati Uniti si stanno preparando a inviare truppe aggiuntive nella loro base militare a Gibuti in vista di un'eventuale evacuazione di emergenza dal Sudan di cittadini US e l’Unione Europea sta pianificando l’evacuazione dei suoi cittadini da Khartoum, il cui aeroporto, interessato da pesanti scontri, risulta inutilizzabile; le operazioni sono attualmente poco probabili per l’alta insicurezza. L’ONU, l’Unione Africana, UK, USA, Arabia Saudita e Emirati Arabi Uniti hanno chiesto un cessate il fuoco. Secondo esperti di Al Jazeera la lotta non risulta troppo asimmetrica e per questo rischia di protrarsi molto, anche a Khartoum, nonostante nel lungo periodo sia probabile che l'esercito guidato da Abdel Fattah al-Burhan ottenga il sopravvento – grazie alla supremazia aerea e al supporto logistico che riceve dall'Egitto – ma non una vittoria decisiva. ✚ Il Sudan è uno dei paesi più poveri del mondo: i suoi 46 milioni di abitanti vivono con un reddito medio annuo di 750 dollari a testa. La Russia ha avuto interessi nel paese, dove la Wagner ha supportato la giunta militare in cambio di lucrose concessioni riguardo l’estrazione di oro; Mosca ha poi fatto pressioni per ottenere la possibilità di attraccare le sue navi da guerra nella costa sudanese sul Mar Rosso e ha condotto nel 2019 una campagna di disinformazione sui social per esacerbare le divisioni nel paese. ✚ la RSF è stata costituita nel 2013 a partire dalle milizie Janjaweed (che hanno brutalmente combattuto contro i ribelli nella guerra civile del Darfur e sono stati accusati di pulizia etnica) e nel giugno 2019 ha ferocemente represso una manifestazione pro-democrazia a Khartoum, uccidendo almeno 120 manifestanti. |
Scienza e Tecnologia |
Giovedì mattina e’ avvenuto il primo test di lancio di Starship, il più grande razzo spaziale mai costruito. Il veicolo di SpaceX si compone di due stadi, la navicella spaziale (stadio 2) e il razzo Super Heavy (stadio 1), ed e’ un sistema di trasporto progettato per trasportare sia l'equipaggio che il carico verso l'orbita terrestre, la Luna e possibilmente anche Marte, come riportato dal sito ufficiale di SpaceX. Super Heavy costituisce il booster, del sistema di lancio di Starship ed è alimentato da 33 motori Raptor. Al momento del lancio, avvenuto sulla costa del Texas, Super Heavy aveva 30 motori accesi. Due minuti dopo, il razzo aveva raggiunto un'altitudine di 20 km e stava viaggiando a 1.600 km/h, anche se almeno altri due dei suoi motori si erano spenti.Tuttavia al terzo minuto era chiaro che ci fossero dei problemi: il razzo aveva assunto uno strano orientamento e la separazione del secondo stadio, ossia dell’astronave, dal Super Heavy, non stava procedendo come previsto. Pochi secondi dopo il “sistema di terminazione del volo” ha fatto esplodere il veicolo sopra il Golfo del Messico. Nonostante il piano iniziale fosse che Starship eseguisse un giro del globo per precipitare nell’oceano Pacifico, Elon Musk ha definito il test un successo anche solo per essere riusciti a far sollevare da terra il razzo senza distruggere le infrastrutture del sito di lancio. La cattiva notizia è che la struttura che supporta il Super Heavy durante il lancio sembra essere stata danneggiata a un livello tale da richiedere una riprogettazione significativa piuttosto che una semplice riparazione. Ciò potrebbe comportare notevoli ritardi. |
