Panico tra i blogger russi per i contrattacchi ucraini. - La settimana al 13/5/23

Punto Stampa a Cura di: Ugo Gambardella,  Andrea Alesiani, Franz Forti
Conducono: Franz Forti, Andrea Alesiani

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La settimana al 13/5/23

 

Ucraina

ISW riporta che le forze ucraine hanno ottenuto guadagni a nord-ovest di Bakhmut in contrattacchi localizzati a partire dal 12 maggio. Il filmato geolocalizzato pubblicato il 12 maggio mostra le forze russe in fuga dal fuoco dell'artiglieria ucraina sulla sponda meridionale del bacino idrico di Berkhivske, a circa 4 km a nord-ovest di Bakhmut.  Questo filmato conferma visivamente le affermazioni fatte da un certo numero di milblogger russi secondo cui le forze ucraine hanno guadagnato territorio a nord-ovest di Bakhmut nell'area tra Bohdanivka e Berkhivka. 

Un milblogger russo ha affermato che elementi della 200a brigata di fucilieri motorizzati separati (14° corpo d'armata, flotta settentrionale) hanno perso le loro posizioni nell'area tra Hryhorivka e Dubovo-Vasylivka (circa 6 km a nord-ovest di Bakhmut). Diverse fonti russe hanno avvertito che le forze ucraine potrebbero tentare di accerchiare il gruppo Wagner all'interno di Bakhmut.

Il finanziere del Wagner Group Yevgeny Priogozhin ha sottolineato che le forze ucraine si stanno avvicinando a Berkhivka e ha affermato che l'Ucraina detiene ora posizioni entro 500 metri dai confini della città nord-occidentale di Bakhmut. I milblogger russi hanno inoltre riferito che le truppe ucraine stanno contrattaccando verso Khromove (3 km a ovest di Bakhmut), Bohdanivka (6 km a nord-ovest di Bakhmut) e Klishchiivka (6 km a sud-ovest di Bakhmut).

Il ministero della Difesa russo (MoD) ha respinto le affermazioni fatte da altre fonti russe in merito all'avanzata ucraina e ha affermato invece che elementi della 4a brigata di fucili a motore separata (Repubblica popolare di Luhansk) e della 200a brigata di fucili a motore separata (14 ° corpo d'armata, flotta settentrionale) hanno respinto tutti gli attacchi nell'area di Berkhivka "tenendo conto delle condizioni favorevoli del bacino idrico di Berkhivske". 

In dettaglio, Tom Cooper spiega le novità a Bakhmut e dintorni nel suo nuovo report del 12 maggio.

Ben Wallace, Segretario della Difesa del Regno Unito, ha confermato l’invio di diversi missili a lunga gittata. Si tratta dagli Storm Shadow che, con la loro gittata di circa 250 chilometri (non lontana dai 300 chilometri degli ATACMS a lungo chiesti agli USA dall’Ucraina) e le caratteristiche stealth rappresentano, secondo Wallace, “la miglior chance di difesa contro la continua brutalità dei Russi”. Questi rappresentano un vero cambio di paradigma, se si considera che (come riportato dalla CNN) la gittata massima fornita dagli Stati Uniti si aggira intorno agli 80 chilometri. Gli Storm Shadows possono essere montati sui jet di fabbricazione sovietica dell'Ucraina e raggiungere il territorio russo In ogni caso, un ufficiale ha dichiarato alla CNN che il Regno Unito ha richiesto che tali armi fossero usate esclusivamente all’interno del territorio ucraino e non per colpire obiettivi sul suolo russo. Va tuttavia detto che il Regno Unito ha frequentemente descritto la Crimea come Ucraina, in quanto frutto di un’annessione illegale. Per di più non è la prima volta che Londra precede Washington nel mandare all’Ucraina nuove armi, in quanto fu il primo alleato ad annunciare l’invio di carri armati moderni, seguito a pochi giorni dagli Stati Uniti. Sembrerebbe tuttavia che gli Stati Uniti non siano ancora pronti a mandare sistemi a lunga gittata (come il già nominato ATACMS). Da una parte c’è la cautela dimostrata nell’ultimo anno di fornire armi che potrebbero essere impiegate per colpire il suolo russo (con tutte le conseguenze del caso), dall’altra il Segretario USA per la politica in materia di Difesa, Colin Kahl, aveva dichiarato lo scorso agosto che sistemi dalla lunga gittata non erano richiesti per gli obiettivi del tempo.

  

La Russia ha lanciato il più grande attacco con droni da mesi, nella vigilia del “Giorno della Vittoria” del 9 maggio, festa nazionale della Russia in cui si celebra la sconfitta della Germania nazista. Il sindaco di Kiev ha dichiarato che 60 droni sono stati lanciati contro obiettivi ucraini, e di questi, tutti i 36 diretti verso la capitale sono stati abbattuti. A causa dei detriti, almeno 5 persone sono state ferite. In un ulteriore segno di rottura con la Russia, L’Ucraina ha festeggiato il Giorno della vittoria contro il nazifascismo l’8 Maggio, allineandosi invece alla pratica negli stati occidentali.

 

Gli Stati Uniti hanno annunciato un ulteriore pacchetto di aiuti per Kyiv da $1,2 mld che comprenderà sistemi di difesa antiaerea, munizioni, equipaggiamento per i mezzi occidentali e servizi per ottenere immagini satellitari. L’annuncio è giunto nella giornata in cui in Russia si celebra la vittoria dell’URSS contro il nazismo, evento per cui Putin ha tenuto un discorso, accusando i nemici della Russia di voler smembrare il paese e riferendosi ad una guerra scatenata contro la Russia. Da sottolineare che l’unico mezzo che ha sfilato per la parata del 9 maggio è stato un carro armato, un T-34 vintage della Seconda Guerra Mondiale.

Russia

A inizio mese i principali esponenti dell’opposizione russa si sono riuniti a Berlino per presentare una dichiarazione di cooperazione e di intesa comune. Nel contesto in cui l’opposizione russa è sempre stata molto divisa sui temi principali riguardanti l’invasione, questa dichiarazione rappresenta un tentativo di coalizzare forze diverse tra loro che hanno in comune ideali democratici ed il voler contribuire alla fine della guerra. Tra i firmatari troviamo politici d’opposizione già noti, ma anche artisti, attivisti, giuristi, economisti ed altre figure pubbliche e non. Il grande assente è la squadra di Alexei Navalny, sintomo del fatto che la Fondazione Anticorruzione sta attraversando un periodo di crisi. Tra i punti principali della Dichiarazione di Berlino ci sono:

1. Obbligo di pagare riparazioni all’Ucraina e consegna dei criminali di guerra ai tribunali che verranno istituiti;

2. Destituzione di Putin e creazione in Russia di meccanismi che tutelino le libertà individuali e che impediscano di accentrare il potere in futuro;

3. Condanna e stop immediato delle politiche imperialiste della Russia;

4. Liberazione di tutti i prigionieri politici, creazione di meccanismi che permettano agli ucraini deportati di poter ritornare;

5. Solidarietà alla minoranza di russi che protestano e alla maggioranza che si rifiuta di collaborare attivamente col regime; 

Tutti i firmatari della dichiarazione si impegnano inoltre ad evitare conflitti interni all’interno della comunità democratica e anti-guerra.

Il canale tv svedese SVT in collaborazione col media russo indipendente Dossier sono riusciti ad ottenere dei documenti trapelati che testimoniano come i servizi segreti russi finanzino in Europa manifestazioni contro la NATO, l’Unione Europea, contro il supporto all’Ucraina, oppure manifestazioni atte a sovvertire l’ordine democratico dei paesi europei. Si cita il caso dell’attivista di estrema destra che ha bruciato il Corano davanti all’ambasciata turca in Svezia, rallentando l’ingresso di quest’ultima nella NATO. 

Europa

Turchia: A tre giorni dalle elezioni presidenziali, uno dei quattro candidati e sfidante dell’attuale presidente Tayyip Erdogan ha abbandonato la corsa, una mossa che probabilmente andrà a vantaggio del principale candidato di opposizione, Kemal Kilicdaroglu, candidato di una coalizione di sei partiti. Kilicdaroglu ha promesso che in caso di vincita, annullerà l'eredità di Erdogan ripristinando l'indipendenza delle istituzioni statali, liberando i prigionieri politici e rafforzando le norme democratiche. Dopo circa 20 anni di governo, nel paese la reputazione di Erdogan è crollata, principalmente a causa dell'inflazione estremamente elevata che ha intaccato i bilanci. Molti economisti attribuiscono l'inflazione, che ha superato l'80% l'anno scorso, alle sconsiderate politiche finanziarie di Erdogan. Di recente, Erdogan ha anche usato le casse dello stato per aumentare il proprio consenso elettorale alzando il salario minimo, aumentando gli stipendi dei dipendenti pubblici del 45%, modificando i regolamenti per consentire a milioni di turchi di ricevere anticipatamente le pensioni governative e ampliando i programmi di assistenza per i poveri. Gli oppositori di Erdogan vedono le elezioni come un momento decisivo per la democrazia turca. Una vittoria di Erdogan, dicono, consentirebbe a un leader che ha esteso il suo controllo su gran parte dello stato di ottenere ancora più potere, mentre una perdita potrebbe consentire un futuro più democratico.

Ieri il rivale di Erdogan ha affermato di avere prove di una campagna online della Russia in vista delle elezioni in Turchia. Kemal Kilicdaroglu, principale sfidante del presidente turco Tayyip Erdogan, ha detto ieri che il suo partito ha prove concrete della responsabilità della Russia per la diffusione di contenuti online "deep fake" in vista delle elezioni presidenziali di domenica. "Troviamo inaccettabile che un altro paese interferisca nel processo elettorale della Turchia a favore di un partito politico. Volevo che il mondo intero ne fosse consapevole, ecco perché ho fatto questo appello apertamente tramite un tweet", ha dichiarato Kilicdaroglu in un'intervista. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha negato ogni coinvolgimento e ha affermato che le persone che hanno trasmesso tali accuse a Kilicdaroglu erano bugiarde. Kilicdaroglu ha anche affermato che spingerà per una nuova iniziativa di pace tra Russia e Ucraina, a seguito del fallimento dell'offerta fatta da Erdogan nel 2022. Tuttavia, ha aggiunto, "dobbiamo chiarire che non riteniamo giusto che un Paese occupi un altro Paese".

 

Italia: In un incontro svoltosi a Roma la settimana scorsa, Giorgia Meloni ha rassicurato Kevin McCarthy, speaker della Camera statunitense, sull’intenzione di voler uscire dalla Belt and Road Initiative della Cina (che ha finanziato $900 mld di progetti nel mondo), per quanto una decisione non sia ancora stata presa. L’Italia, unico paese del G7 che vi partecipa, ha firmato gli accordi con Pechino nel 2019, sotto il governo Conte I e il patto, a meno di un recesso, si rinnoverà automaticamente nel 2024. Gli accordi prevedono investimenti infrastrutturali e si inseriscono in un quadro molto teso, in cui i paesi europei devono bilanciare le richieste di durezza da parte di Washington e l'interesse ai rapporti commerciali con la Cina, il cui bilancio commerciale ha un saldo negativo per l’UE, che nel 2021 ha importato da Pechino beni per $550 mld (quasi il 22% del valore delle importazioni) e ha esportato beni per $261 mld (il 10,4% del valore delle esportazioni).


 

Politica Internazionale

Medio Oriente e Asia

Giappone: Il Giappone è in trattative per aprire un ufficio di collegamento della NATO, il primo del suo genere in Asia, ha dichiarato mercoledì alla CNN il ministro degli Esteri giapponese in un'intervista esclusiva, affermando che l'invasione russa dell'Ucraina ha reso il mondo meno stabile. Nessun dettaglio è stato ancora definito, ha detto il ministro degli Esteri Yoshimasa Hayashi. Secondo il ministro l'invasione russa dell'Ucraina ha ripercussioni che superano i confini europei ed hanno costretto il Giappone a ripensare meglio in merito alla sicurezza regionale nel Pacifico. Ecco perché una cooperazione tra noi in Asia orientale e la NATO sta diventando sempre più importante". Ha aggiunto che il Giappone non è un membro del trattato NATO, ma i partner dell'Asia del Pacifico si stanno "impegnando in modo molto costante" con la NATO. L'ufficio di collegamento in Giappone consentirà discussioni con i partner della NATO, come Corea del Sud, Australia e Nuova Zelanda, su sfide geopolitiche, tecnologie emergenti e minacce informatiche, ha riferito il quotidiano economico giapponese Nikkei la scorsa settimana. L'apertura di questo ufficio è probabile che susciti critiche da parte del governo cinese, che in precedenza aveva messo in guardia contro una tale mossa.

 

Pakistan: Arrestato l'ex primo ministro pakistano Imran Khan, con l'accusa di corruzione. L’arresto è avvenuto mentre l’ex leader entrava in un tribunale di Islamabad per comparire per un'udienza in caso che lo riguardava. Il signor Khan, stava tentando di tornare in auge dopo essere stato estromesso dall’incarico di primo ministro nell’aprile del 2022 quando non ha ottenuto il voto di fiducia in parlamento ed ha perso il sostegno dell’esercito. L’attuale governo ha avviato dozzine di cause contro il signor Khan - accuse che secondo l’ex primo ministro sono politicamente motivate - poiché ha organizzato una campagna incessante di manifestazioni in tutto il paese e ha chiesto nuove elezioni. Il Pakistan, che ricordiamolo è dotato di armi nucleari, è nel caos da quando il signor Khan è stato rimosso dal potere, dando il via alla sua campagna per tornare in carica. Il paese sta attraversando un momento difficile a causa delle inondazioni, il terrorismo e la minaccia di bancarotta. Infatti, il tasso di inflazione ha superato il 30% e si stanno esaurendo le riserve di valuta estera, mentre si sta cercando di raggiungere un accordo di salvataggio con il Fondo monetario internazionale. A seguito dell’arresto dell’ex leader, ci sono state numerose proteste a livello nazionale che chiedevano l’immediata scarcerazione. Nonostante le manifestazioni nazionali il giudice ha prolungato la detenzione di Imran Khan. Le manifestazioni del giorno 10 maggio hanno causano sette morti, 1500 arresti e dozzine di feriti a causa degli scontri con la polizia e l’esercito il; quale è dovuto intervenire in due Provincie. Il 12 maggio Reuters ha riportato che il tribunale pakistano ha ordinato il rilascio su cauzione dell'ex primo ministro Imran Khan per due settimane, ha detto il suo avvocato, dopo che il suo arresto ha scatenato proteste mortali e una rissa con i militari.

 

Medio Oriente: I leader dei paesi della Lega Araba acconsentono al reingresso della Siria all'interno della Lega.

Nonostante le iniziali opposizioni di almeno cinque paesi membri tra cui Marocco, Kuwait, Qatar, Egitto e Yemen il consiglio riunitosi al Cairo ha votato per la riammissione. Molti leader arabi hanno votato a favore, pur condannando Bashar Al Assad, a causa del fatto che le sanzioni contro la Siria avrebbero rafforzato l’influenza dell’Iran, alleato chiave del regime di Assad. Altra motivazione dietro la riammissione sarebbe quella di rigettare gli interessi degli USA nella regione, dimostrando che i paesi arabi sono autonomi in fatto di politica estera. L’iniziativa è stata promossa dall’Arabia Saudita, nel tentativo di posizionarsi come paese mediatore e con la speranza di ricostruire rapporti con Siria ma anche Russia e Cina. In cambio della riammissione la Siria ha fatto alcune concessioni minori, come il rimpatrio di 1000 rifugiati siriani soggiornanti in Giordania, tuttavia, non sono stati creati alcuni meccanismi che garantiscano che Assad rispetterà gli accordi. La Lega Araba ha dichiarato di voler assumere un ruolo centrale nella risoluzione

della crisi siriana, tuttavia, i metodi della Lega sono stati accolti con

scetticismo dal Consiglio di Sicurezza USA, dal Ministro per il Medio Oriente del Regno Unito e altri rappresentanti di paesi occidentali.

Nord America

Canada: Il Canada ha deciso di espellere il diplomatico cinese Zhao Wei, accusato di aver minacciato il parlamentare conservatore canadese Michael Chong, che aveva criticato il trattamento riservato dalla Cina alla minoranza musulmana uigura. L'agenzia di spionaggio Canadian Security Intelligence Service (CSIS) ha scritto un rapporto nel 2021 circa l’influenza cinese in Canada, che includeva appunto informazioni su potenziali minacce al parlamentare e alla sua famiglia, residente a Hong Kong. Il “Globe and Mail”, quotidiano canadese che ha portato alla luce informazioni sul report CSIS, inerenti all’identità altrimenti ignota del parlamentare, ha riferito che la Cina ha cercato informazioni su Chong e la sua famiglia in Cina nel probabile tentativo di "fare di lui un esempio" e dissuadere altri dall'assumere posizioni contro il governo cinese.

 

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