Punto Stampa a Cura di: Aurelio Iacono, Michele Miceli, Franz Forti
Conducono: Barbara Marzialetti, Franz Forti
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Argomenti principali della giornata:
Ucraina |
Almeno 32 persone sono state ferite e 17 sono morte a causa di un attacco russo contro la città di Kostiantynika, nel Donetsk, che ha colpito un affollato mercato aperto. |
Russia |
Con l’inizio della scuola è entrato in vigore il nuovo curriculum approvato dalla Duma lo scorso anno: il programma di storia, impregnato della propaganda del Cremlino, include l’annessione della Crimea del 2014 e la “operazione militare speciale” contro Kyiv; inoltre è stata introdotta per gli studenti più grandi una materia - “Basic of life safety” - che include un modulo di addestramento militare, costituito dall’utilizzo di armi automatiche, bombe e mano e droni senza pilota ed eventualmente anche da visite agli alunni da parte di veterani del conflitto ucraino. Dopo l’incontro a Sochi tra Putin ed Erdogan e il fallimento dei negoziati per rinnovare il cosiddetto accordo del Mar Nero, stipulato precedentemente tra ONU, Turchia, Ucraina e Russia, i due paesi hanno raggiunto un accordo che prevede la fornitura gratuita di un milione di tonnellate di grano all’Africa, con il supporto del Qatar; il vice ministro degli Esteri russo ha dichiarato che gli aspetti tecnico-logistichi verranno stabiliti nel prossimo futuro. |
Europa |
Unione Europea: La Commissione ha designato le 6 compagnie digitali (le maggiori Big Tech, con almeno 45 milioni di utenti in Europa e certe soglie di fatturato o capitalizzazione) che verranno considerate “gatekeeper” ai sensi del Digital Markets Act (DMA), regolamento comunitario, approvato nell’ottobre 2022 che entrerà in vigore dal febbraio 2024: le statunitensi Alphabet (proprietaria di Google), Amazon, Apple, Microsoft e Meta e la cinese ByteDance (proprietaria di Tik Tok); a queste si applicherà una disciplina più rigida, finalizzata a limitare il monopolio delle stesse e a favorire l’ingresso nel mercato di nuove aziende: non potranno favorire i propri servizi a scapito di quelli della concorrenza e, se gestori di sistemi operativi, dovranno consentire agli utenti di cancellare le app preinstallate. Le sanzioni previste potranno raggiungere il 10% del fatturato annuo e addirittura il 20% in caso di recidiva. UK: Il Regno Unito tornerà a far parte di Europe Horizon, programma di ricerca scientifica dell’Unione, con fondi per un totale di £85 miliardi (99,1 miliardi di euro). Spiccano fra le aree di ricerca del programma, progetti scientifici riguardanti il cambiamento climatico, medicina, sicurezza energetica ed alimentare. La riadesione era prevista nei trattati post-Brexit del 2020, ma era stata rimandata a causa delle varie diatribe EU-UK, sugli accordi per i confini nord-irlandesi. Fonti del Guardian affermano che un accordo è stato trovato fra i due attori, e sarà ufficialmente annunciato Giovedì. Tuttavia, l’accordo dovrà essere ratificato da tutti i membri dell’Unione, dunque potrebbe essere necessario ancora del tempo prima della ritrovata membership ufficiale. Il Regno Unito contribuirà con ulteriori £2 miliardi all’anno. |
Politica internazionale | |
Nord America | USA: Mike Gallagher, presidente della commissione della Camera dei Rappresentanti sulla Cina, ha esortato il Dipartimento del Commercio USA a fermare gli export di tecnologia avanzata verso Huawei e altre aziende cinesi. Secondo alcuni analisti, infatti, l’ultimo prodotto Huawei rilasciato la scorsa settimana, conterrebbe chip impossibili da produrre se non con tecnologia avanzata americana, e soggetta alle restrizioni commerciali del “Foreign Direct Product Rule”. Per via di tale norma, SMIC (Semiconductor Manufacturing International Corp), colosso dei semiconduttori cinese, non avrebbe potuto produrre i chip in questione. Huawei era stata già inserita nel Maggio 2019 nella lista nera delle aziende verso cui l’export di prodotti high-tech americani richiede una speciale autorizzazione. Stesso era avvenuto nel Dicembre 2020 per SMIC, viste le possibili preoccupazioni riguardanti un possibile uso militare di tali tecnologie. Eventuali nuove restrizioni commerciali colpirebbero , tuttavia, i numerosi fornitori americani dei due colossi cinesi, che avevano acquistato licenze (dal valore di diversi miliardi di dollari) per l’export di tecnologia avanzata verso Huawei e SMIC nel 2021. |
Asia e Pacifico | Cina: Il Wall Street Journal ha affermato che le agenzie governative cinesi hanno vietato ai loro funzionari l’utilizzo di prodotti Apple e altri dispositivi stranieri sul luogo di lavoro. L’azienda statunitense, che ha perso il 4% in borsa, gode di un’elevata popolarità in Cina, primo mercato internazionale e vitale per Apple, non solo in termini di vendite ma anche come sede produttiva. Negli ultimi anni Pechino ha intensificato gli sforzi per ridurre la dipendenza dalla tecnologia statunitense; nel 2022 aveva ordinato alle pubbliche amministrazioni e alle società pubbliche di sostituire i PC stranieri con alternative nazionali. |
