La situazione umanitaria si aggrava a Gaza. Pressioni per il cessate il fuoco - Rassegna del 3/11/23

Punto Stampa a Cura di: Claudio Olcese, Michele Miceli, Franz Forti
Revisione a cura di: Marco Todisco

Conducono: Barbara Marzialetti, Franz Forti

 

Link alla diretta/differita YT di questa rassegna 

 

Argomenti principali della giornata: si esauriscono le scorte di carburante dell’UN a Gaza, ospedali in terribile crisi. Pressioni statunitensi per dei brevi cessate il fuoco. Putin ritira la ratifica del Nuclear Test Ban Treaty. Tunisia criminalizza i legami dei suoi cittadini con Israele.

 

Israele

Continua la penetrazione dell’esercito israeliano dentro l’enclave palestinese, con Gaza City che è stata completamente accerchiata, secondo quanto affermato dal premier Benjamin Netanyahu.

 

La Mezzaluna Rossa Palestinese ha dichiarato che intensi combattimenti hanno ferito numerosi civili e danneggiato sistemi di aerazione e cisterne d’acqua dell’ospedale Al-Aquds, il secondo ospedale più grande della città.

Secondo quanto dichiarato dal Ministro della Sanità turco Koca, la Turchia è pronta ad accogliere i pazienti oncologici e in emergenza dall'Ospedale “dell'Amicizia turco-palestinese” di Gaza che, in seguito all’ esaurimento di carburante, mercoledì ha interrotto il servizio. L'ospedale era l’unico nella Striscia per il trattamento del cancro. Finora la Turchia ha inviato 200 tonnellate di aiuti umanitari, oltre ad un team di personale medico in Egitto, al confine con la striscia. Stando alle parole della Ministra della Salute palestinese Mai al-Kaila, al momento 16 su 25 ospedali nell’enclave sono chiusi.

Sempre nella giornata di giovedì, gli Emirati Arabi Uniti hanno offerto cure mediche per 1000 bambini di Gaza. Non è ancora chiaro come sarà possibile per gli abitanti lasciare la striscia.

A testimonianza della situazione umanitaria drammatica, il capo della principale agenzia delle Nazioni Unite a Gaza (la UN Relief and Works Agency for Palestine Refugees, in breve UNRWA) ha dichiarato che le sue ultime scorte di carburante sono esaurite, e sarà impossibile rifornire gli ospedali rimanenti, i sistemi idrici e le panetterie nei prossimi giorni. L’agenzia sarà inoltre impossibilitata ad usare i camion per spedire aiuti e fornire assistenza umanitaria. 

 

Esperti delle Nazioni Unite hanno chiesto un “cessate il fuoco umanitario”, esprimendo preoccupazioni per una popolazione palestinese che corre “gravi rischi di genocidio”.

Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha dichiarato il suo sostegno a una pausa umanitaria nel conflitto tra Israele e Hamas per consentire il rilascio di ostaggi a Gaza. In risposta alle richieste di una tregua durante un evento di raccolta fondi a Minneapolis, Biden ha affermato di appoggiare una temporanea interruzione dei combattimenti per facilitare il rilascio dei prigionieri detenuti da Hamas. Il presidente ha sottolineato la complessità della situazione, supportato una soluzione a due stati ed etichettato Hamas come un'organizzazione terroristica. Simili commenti sono arrivati dal segretario di stato USA Blinken, che ha sottolineato l’obbligo di Israele nel prendere tutte le precauzioni possibili per evitare danni ai civili e permettere ai beni di prima necessità di arrivare a Gaza: “le pause umanitarie devono essere prese in considerazione per questi scopi.” 

 

Dal 7 ottobre, inizio del conflitto più recente tra Israele e Hamas, almeno 33 giornalisti sono stati uccisi, secondo una dichiarazione del Committee to Protect Journalists (CPJ) rilasciata giovedì. La tragica cifra comprende 28 palestinesi, quattro israeliani e un libanese, con otto giornalisti riportati feriti e nove dispersi o detenuti, ha affermato il CPJ. La situazione sottolinea l'importanza di proteggere i giornalisti nelle zone di conflitto per garantire la libertà di stampa e informare in modo trasparente le società.

Secondo quanto riferito, il gruppo Wagner sta pianificando di fornire a Hezbollah i sistemi di difesa aerea Pantsir-S1. Il  Wall Street Journal  ha riferito il 2 novembre che funzionari statunitensi hanno dichiarato che l'intelligence indica che Wagner intende fornire agli Hezbollah libanesi, sostenuti dall'Iran, sistemi missilistici di difesa aerea russi Pantsir-S1

Ucraina

La Ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock ha dichiarato giovedì di essere fiduciosa che al summit di Dicembre l'Unione Europea fara’ progressi riguardo la candidatura dell’Ucraina per l’adesione al blocco. Ha affermato che l'UE deve essere ampliata come conseguenza geopolitica della guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina. La decisione sulla formalizzazione dei negoziati di adesione all'UE per l'Ucraina sarà presa durante il summit del 14-15 Dicembre, ma la Ministra ha anche sottolineato l'importanza della relazione della Commissione Europea dell’ 8 Novembre, che valuterà i progressi verso l'adesione all'UE di paesi come l'Ucraina, e dovrebbe sostenere l'avvio dei negoziati di adesione con condizioni aggiuntive legate alla lotta contro la corruzione e alla tutela dei diritti delle minoranze.

 

Presentando l'allargamento dell'UE come una necessità geo-strategica, Baerbock ha sottolineato anche l'importanza di riforme interne "tediose" per far fronte all'ingresso di nuovi membri. La Ministra ha proposto un processo di allargamento graduale parallelo a delle riforme interne per evitare una crescita eccessiva delle istituzioni centrali dell'UE. 

Baerbock ha evidenziato la necessità di evitare che l'espansione dell'UE comprometta gli standard democratici. Il Ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha affermato che l'adesione dell'Ucraina rafforzerebbe l'UE ed ha sottolineato la necessità di trovare un equilibrio tra la riforma dell'UE e l'allargamento.

 

L'Ucraina ha dichiarato che la Russia sta preparando attacchi contro le sue infrastrutture critiche una volta che le temperature scenderanno. Oleksiy Danilov, segretario del Consiglio per la sicurezza e la difesa nazionale dell'Ucraina, ha avvertito che la Russia potrebbe colpire le infrastrutture cruciali durante l'inverno. Tuttavia, Danilov ha assicurato che l'Ucraina è pronta e che gran parte delle sue infrastrutture critiche è sotto controllo, con difese aeree aggiuntive fornite dai partner internazionali. Il Regno Unito ha anche segnalato che la Russia sta accumulando missili per mirare alle infrastrutture energetiche ucraine durante l'inverno.

Sul fronte dei combattimenti militari ISW riporta che le forze ucraine sono recentemente avanzate vicino a Bakhmut e hanno continuato le operazioni offensive nell'oblast occidentale di Zaporizhia il 2 novembre.

 

Un importante blogger russo ha inoltre affermato che le forze ucraine hanno lanciato missili da crociera Storm Shadow e missili antinave Neptune contro Strilkove, Kherson Oblast, sull'Arabat Spit e che le difese aeree russe hanno intercettato solo la metà dei missili. Molteplici fonti russe hanno affermato che il colonnello generale Mikhail Teplinsky, recentemente nominato comandante del raggruppamento di forze russo “Dnepr” operante in direzione di Kherson, è rimasto illeso. Il media dell'opposizione russa  Astra  ha riferito che quattro missili ucraini hanno colpito il centro ricreativo “Aura” vicino a Strilkove che fungeva da quartier generale del Gruppo russo Dnepr. 

Russia

Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato una legge che revoca la ratifica da parte della Russia del Comprehensive Nuclear-Test-Ban Treaty (CTBT), secondo quanto riportato sul sito web del governo. La decisione segue l'annuncio fatto dalla Russia in ottobre di interrompere la conformità al trattato per essere "su un piede di parità" con gli Stati Uniti, che hanno firmato ma non ratificato il documento. Il disegno di legge è stato approvato da entrambe le camere del parlamento russo ed è ora entrato in vigore con la firma di Putin. Il CTBT, firmato da 187 paesi dal 1996, mira a prevenire i test di armi nucleari. La Russia lo ha firmato nel 1996 e lo ha ratificato nel 2000. La mossa solleva preoccupazioni, poiché il Cremlino e i media di stato russi hanno precedentemente accennato a minacce nucleari contro nazioni rivali, tra cui l'Ucraina e paesi occidentali.

 

L'agenzia sudcoreana di stampa Yonhap ha riportato che la Corea del Nord potrebbe aver fornito alla Russia missili balistici a corto raggio, proiettili d'artiglieria e altre armi con ulteriori nuove spedizioni. Un alto ufficiale militare sudcoreano stima che circa 2.000 container di armi e munizioni siano stati spediti da Pyongyang a Vladivostok, un aumento significativo rispetto ai precedenti 1.000 container segnalati. Questo volume è in grado di trasportare un numero considerevole di proiettili d'artiglieria utilizzati da entrambi i paesi. Secondo le informazioni dei servizi segreti sudcoreani, oltre un milione di proiettili d'artiglieria sarebbero stati inviati per sostenere la guerra della Russia contro l'Ucraina. Oltre ai proiettili d'artiglieria e ai possibili missili balistici a corto raggio, si ritiene che la Corea del Nord abbia fornito a Mosca munizioni per carri armati della serie T, missili guidati anticarro, lanciarazzi, fucili e mitragliatrici. I legami crescenti tra Corea del Nord e Russia includono discussioni sulla cooperazione in tecnologia spaziale e missilistica, nonché un presunto impegno della Russia ad assistere la Corea del Nord nel lancio del suo primo satellite militare da ricognizione e nella cooperazione nelle capacità militari convenzionali.

 

Politica internazionale

Africa

Tunisia: il parlamento sta discutendo una legge per criminalizzare i legami con lo Stato di Israele, definendo tali connessioni come "alto tradimento". I trasgressori potrebbero dover scontare da 6 a 10 anni di prigione e multe da 10.000 a 100.000 dinari. La proposta di legge vieta anche qualsiasi interazione tra tunisini e israeliani in vari contesti. Il presidente Kais Saied sostiene tale legislazione, sostenuta da un ampio consenso. La mossa arriva in mezzo a intensificati bombardamenti a Gaza, con oltre 9.000 vittime stimate dal 7 Ottobre. La piccola comunità ebraica della Tunisia ha vissuto tensioni recenti, tra cui un attacco a una sinagoga e l'incendio di un'altra in segno di protesta contro la violenza a Gaza.

 

Continua a leggere

Tutti gli articoli