Il vertice NATO a Vilnius e la futura adesione della Svezia all'Alleanza - Settimana al 15/7/23

Punto Stampa a Cura di: Daniele Barnaba
Conducono: Franz Forti, Andrea Alesiani, Alexei Polianski

 

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Vertice NATO a Vilnius

Al summit NATO a Vilnius, in Lituania, è stato raggiunto un accordo sull’adesione dell’Ucraina all’alleanza, che avverrà quando tutti i Paesi membri la acconsentiranno e l’Ucraina avrà completato gli obiettivi delineati nel Membership Action Plan (MAP). Tuttavia, non è stata stabilita alcuna tabella di marcia con date precise e non sono ancora chiari neanche i dettagli del piano MAP; questo ha causato la frustrazione del presidente Zelenskyy.

Il giorno successivo, le negoziazioni con l’Ucraina sono proseguite. Secondo il presidente polacco Andrzej Duda e la prima ministra estone Kaja Kallas, la decisione della NATO di invitare l'Ucraina a unirsi all'alleanza quando i membri sono d'accordo e si verificano determinate condizioni "non è assolutamente sufficiente" per Kyiv. Zelenskyy ha successivamente affermato di comprendere che l'Ucraina non possa unirsi alla NATO nel corso della guerra, ma anche che avrebbe auspicato un invito ad unirsi all'alleanza. Ha però aggiunto che i risultati del summit della NATO sono stati buoni, che il riconoscimento del fatto che l'Ucraina non ha bisogno di seguire un Piano d'Azione per l'Adesione è importante, e che ha ricevuto notizie positive sui pacchetti di difesa annunciati durante il summit (Francia e Inghilterra si impegneranno a fornire missili a lunga gittata, mentre la Germania ha dichiarato che invierà nuovi veicoli corazzati e due sistemi di difesa aerea Patriot, per un valore di 700 milioni di euro). 

Ucraina

Nonostante la contrarietà di molti paesi europei, venerdì 7 luglio il Ministro della Difesa ucraino, Oleksii Reznikov ha accolto con favore la decisione degli Stati Uniti di inviare bombe a grappolo a Kyiv, affermando che ciò contribuirà a liberare il territorio ucraino e "sfondare le linee di difesa nemiche", ma promettendo che non saranno utilizzate nei territori internazionalmente riconosciuti alla Russia e neanche nelle zone urbane.

L’ISW, nel suo rapporto di sabato 8 luglio, ha affermato che le forze ucraine hanno condotto operazioni di controffensiva e attaccato posizioni russe a sud-ovest e nord-ovest di Bakhmut (continuate nel corso della settimana corrente) e nelle regioni occidentali di Donetsk e Zaporizhzhia - secondo quanto riportato da blogger militari russi. La vice ministra della Difesa, Hanna Maliar, ha infatti dichiarato lunedì che le truppe ucraine la scorsa settimana hanno riconquistato 10,2 chilometri quadrati di territorio a sud e 4 chilometri quadrati nell'est e preso il controllo delle principali alture attorno a Bakhmut.

Secondo quanto riportato da ISW l’11 luglio, le forze russe hanno condotto una serie di attacchi con droni Shahed 131 e 136 in tutta l'Ucraina, probabilmente in risposta dimostrativa al vertice NATO del 2023 a Vilnius e per minacciare l'accordo sul grano del Mar Nero. Gli attacchi sono stati perpetrati anche durante le notti del 12 e del 13 luglio. Alcuni dei droni durante gli attacchi sono stati intercettati e abbattuti, altri hanno causato morti e feriti. Inoltre, il ministro della Difesa ucraino Oleksii Reznikov ha annunciato che 11 stati partner hanno firmato un memorandum sui termini per la coalizione di addestrare i piloti ucraini sull'F-16.

I membri del G7 hanno firmato una dichiarazione congiunta che delinea il supporto a lungo termine in termini di sicurezza ed economia che intendono fornire all'Ucraina a seguito dell'invasione russa, oltre al sostegno per agevolare un "programma di riforme" che fornirà all'Ucraina "la buona governance necessaria per avanzare verso le sue aspirazioni euro-atlantiche". I paesi nordici si schiereranno dietro l'iniziativa guidata dal G7.

Il parlamento ucraino ha approvato la prima lettura del disegno di legge per la legalizzazione della cannabis a scopo terapeutico. Lo scopo è il trattamento dei veterani ucraini che soffrono di disturbo da stress post-traumatico e tutti gli altri pazienti affetti da dolori cronici.

Russia

Il portavoce di Putin, Peskov, ha confermato lunedì i colloqui intercorsi al Cremlino tra il presidente russo e Prigozhin, avvenuti il 29 giugno in compagnia dei comandanti della Wagner per discutere del tentato ammutinamento armato del gruppo di mercenari. Inoltre, il generale Valery Gerasimov ha fatto la sua prima apparizione pubblica dopo il fallito ammutinamento. Le immagini pubblicate dal ministero della difesa lunedì, indicano che Putin, per il momento, ha mantenuto i suoi due uomini militari più potenti, Sergei Shoigu e Gerasimov, nei loro incarichi nonostante le richieste di Prigozhin di destituirli.

Secondo quanto riportato da ISW l’11 luglio, un attacco missilistico ucraino Storm Shadow ha ucciso il vice comandante del distretto militare meridionale russo (SMD), tenente generale Oleg Tsokov, al posto di comando della 58a armata combinata (CAA) nell'oblast di Zaporizhzhia. Il vice direttore del dipartimento per la mobilitazione della città di Krasnodar, Stanislav Rzhitsky, è stato colpito invece con 4 colpi di pistola mentre faceva jogging ed è morto sul colpo.

In una dichiarazione di mercoledì, il MoD russo ha affermato che la compagnia Wagner sta completando il trasferimento del materiale bellico all’esercito regolare. Se autentica, la consegna rappresenta il segnale più concreto del ritiro definitivo di Wagner dalle operazioni di combattimento in Ucraina.

Il generale russo Ivan Popov, comandante della 58esima armata delle forze di terra russe di stanza sul fronte di Zaporizhzhia, è stato sollevato dal suo incarico dopo aver accusato la leadership russa di aver “pugnalato alle spalle le proprie truppe” e non fornire adeguato fuoco di controbatteria a fronte dell'artiglieria ucraina. Dell'ammutinamento della Wagner sono ormai stati allontanati 15 alti ufficiali, incluso Sergei Surovikin - che a detta del presidente della Commissione per la difesa sarebbe al momento “non raggiungibile”. 

Europa

Georgia: Lo scorso sabato un evento del Georgia’s Pride Week a Tbilisi è stato cancellato per via di un’irruzione da parte di manifestanti di estrema destra appartenenti al gruppo Alt Info, filorusso e vicino alla chiesa ortodossa. Il comitato organizzatore della Georgia’s Pride Week ha espresso diffidenza nei confronti dell’operato della polizia, sostenendo che la manifestazione di estrema destra fosse concordata col governo per sabotare la candidatura all’UE della Georgia.

Italia: Il Consiglio dei Ministri ha approvato in esame preliminare il decreto sui flussi d’ingresso legale per lavoratori stranieri nel triennio 2023-2025. In questo periodo saranno garantiti 452 mila ingressi a fronte di un fabbisogno di 833 mila, per stessa ammissione del governo, con 136 mila ingressi nel 2023, 151 mila nel 2024 e 165 mila nel 2025.

Paesi Bassi: Il primo ministro dei Paesi Bassi Mark Rutte ha dichiarato lunedì la sua intenzione di dimettersi dal suo incarico poiché, lo scorso fine settimana, diversi partiti hanno escluso la possibilità di formare una nuova coalizione con Rutte a capo. Egli ne ha preso atto comunicando al parlamento la decisione di non ricandidarsi alle elezioni di novembre e di abbandonare la politica.

Serbia: Gli USA hanno sanzionato il direttore dell’agenzia d’intelligence governativa serba (BIA), Alexander Vulin, poiché accusato di utilizzare la sua figura pubblica per supportare la Russia nello destabilizzare i Balcani occidentali e nell’aumentare l’influenza russa nella regione.

Unione Europea: L’UE ha passato con una votazione molto risicata una legge chiave per proteggere la natura. La Legge sul Ripristino della Natura prevede misure di ripristino sul 20% del suolo europeo entro il 2030 per poi aumentare gradualmente sino a coprire tutti gli ecosistemi danneggiati entro il 2050. La legge, secondo quanto riportato dal Guardian il 13 luglio, sarebbe uno dei pilastri del Green New Deal europeo fortemente voluto dalla presidente della commissione europea Ursula von der Leyen. A sua sorpresa però il partito popolare europeo guidato a Manfred Weber, a cui lei appartiene, ha votato contro insieme ai conservatori, facendo quasi saltare la proposta.  

Germania: Il governo tedesco ha approvato il suo primo piano strategico nazionale sulla Cina, che si propone di ridurre l’export e investimenti di merci e tecnologie strategiche e know-how verso Pechino, mantenendo comunque strette relazioni commerciali, dal valore di miliardi di dollari. Il documento rientra all’interno di quella che è stata definita come strategia del “de-risking”, di recente invocata dalla UE, con il fine di raggiungere una maggiore “internazionalizzazione” e diversificazione degli import di materie prime.

Politica internazionale

Medio Oriente

Turchia: Il presidente ucraino Zelenskyy sabato scorso ha riportato in patria dalla Turchia cinque ex comandanti della guarnigione ucraina di Mariupol. La Russia ha dichiarato che, con questa mossa, la Turchia avrebbe violato l'accordo di scambio di prigionieri negoziato l'anno scorso.

Turchia: Il presidente turco Erdogan ha accettato di trasmettere al parlamento turco la ratifica della candidatura della Svezia all'alleanza NATO, secondo una dichiarazione del segretario generale Jens Stoltenberg, alla vigilia del summit a Vilnius. Il disegno di legge per ratificare l'adesione della Svezia non sarà però presentato al parlamento fino all'autunno.

Turchia: Gli Stati Uniti hanno espresso assenso alla volontà della Turchia di acquistare 40 caccia F-16 insieme a del materiale per modernizzare la flotta di aerei militari attualmente a disposizione. Ciò è avvenuto nonostante alcune incertezze da parte di membri della maggioranza al congresso.

Siria: Nel consiglio di sicurezza dell’ONU, la Russia ha posto il veto sull’estensione di nove mesi di un canale umanitario proveniente dalla Turchia che forniva più dell’80% del fabbisogno di cibo alle persone che vivono nelle aree settentrionali controllate dai ribelli siriani. Restano attivi solo altri due canali umanitari, molto meno utilizzati, per cui l’accordo di apertura si estende solo fino a fine luglio.

Asia e Pacifico

Cina: La Segretaria al Tesoro degli Stati Uniti, Janet Yellen, ha dichiarato domenica scorsa che le 10 ore di incontri con alti funzionari cinesi sono state "dirette" e "produttive", contribuendo a stabilizzare la spesso complicata relazione tra le due superpotenze, che nonostante ciò rimangano in disaccordo su diverse questioni.

Cina: Pechino ha risposto duramente alle accuse dei leader della NATO, che in un comunicato molto deciso, emesso a metà del summit di Vilnius martedì, ha affermato che la Repubblica Popolare Cinese mette in discussione i suoi interessi, la sua sicurezza e i suoi valori con le sue "ambizioni e politiche coercitive". L'agenzia di stampa cinese di Stato Xinhua ha reagito accusando la NATO di stare allargando le sue influenze nella regione del Pacifico con l'obiettivo esplicito di contenere la Cina.

Azerbaigian: L'Azerbaigian ha chiuso temporaneamente martedì l'unica strada che collega la regione separatista del Nagorno-Karabakh con l'Armenia, accusando il braccio armeno della Croce Rossa di contrabbando di telefoni cellulari utilizzando i mezzi medici dell'organizzazione. Il Comitato Internazionale della Croce Rossa con sede a Ginevra ha negato le accuse di Baku.

Thailandia: La nomina a primo ministro di Pita Limjaroenrat, leader della coalizione pro-democrazia tailandese, è stata bloccata dai senatori di nomina governativa. Per essere eletto primo ministro, Limjaroenrat, che gode della maggioranza alla camera, deve ottenere la maggioranza in una seduta congiunta con il senato i cui membri sono nominati dalla giunta militare.

Africa

Egitto: L'Egitto ha intrapreso giovedì, durante un summit con gli stati confinanti, un nuovo tentativo di mediazione per fermare i combattimenti tra le fazioni in guerra in Sudan e contenere la crisi umanitaria da essa scatenata. I rappresentanti delle RSF e dell'esercito del Sudan non sono apparsi al summit, tuttavia, il consiglio di governo del Sudan, guidato dal capo dell'esercito Abdel Fattah al-Burhan, ha dichiarato di accogliere favorevolmente i risultati ottenuti e che l'esercito è pronto a smettere di combattere a patto che le RSF smettano di attaccare obiettivi civili e governativi, di bloccare le strade e di compiere saccheggi.

Tech

Elon Musk ha lanciato xAI, una nuova società che si occupa di intelligenza artificiale, nel cui team figurano personaggi di spicco come Igor Babuschkin di DeepMind e ricercatori di Microsoft e OpenAI. L’intenzione è quella di provare a creare una intelligenza artificiale “estremamente curiosa”, “a favore dell’uomo e più sicura delle altre attualmente in circolazione". Infine, Meta è in procinto di rilasciare il proprio modello di intelligenza artificiale.

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