Riepilogo della settimana dal 15/1/23 al 21/1/23 a cura di: Andrea Alesiani, Erika Di Biase, Gabriele Fabozzi, Aurelio Iacono, Alexei Polianski, Andrea Poscetti
In studio: Franz Forti, Andrea Alesiani, Gabriele Fabozzi
Link alla diretta/differita di questa rassegna: https://www.youtube.com/watch?v=KMXCYVxRmp4
Punti salienti
- Ucraina e Russia: In Russia Navalny compie due anni di reclusione, un comandante Wagner diserta e chiede asilo politico in Norvegia, i russi creano memoriali improvvisati per i caduti di Dnipro e Lavrov torna a minacciare l’occidente.
- Iran: Le proteste continuano, con una chiamata generale a scendere in piazza il 19 e 20 gennaio. Secondo i rapporti ISW, il numero di proteste è diminuito rispetto alle settimane passate. Tuttavia, le proteste a Zahedan nel Baluchistan rimangono regolari ed intense.
- Economia: si è tenuta la conferenza di Davos sull’economia globale. Cauto ottimismo per il 2023, fra rischi e timori tra inflazione, recessioni attese e rischi climatici e geopolitici. La Cina si riapre al mondo, ma si teme l’effetto della crescita cinese sulla domanda di petrolio, i cui prezzi potrebbero crescere di molto. L’Europa propone un grande piano per il clima, ma teme la concorrenza USA. Gli USA parlano di un nuovo approccio sostenibile al commercio internazionale.
- Europa: prosegue lo stallo sull'invio dei Leopard II all'Ucraina. In Italia si segnala la cattura di Matteo Messina Denaro, boss di Cosa Nostra
- Stati Uniti: trovati altri file in un'abitazione di Biden. La Casa Bianca ribadisce piena collaborazione con le indagini
- Asia: la Cina sta affrontando una dura fase della pandemia di Covid 19, che verrà esacerbata dagli spostamenti previsti per il Capodanno cinese
- Medio Oriente: la mancata ottemperanza di Netanyahu alla recente sentenza della Corte Suprema d’Israele rischia di aprire una crisi costituzionale; la Turchia insiste che la Svezia e la Finlandia deportino persone considerate “terroriste” da Ankara
- America Latina: si intensificano le proteste e gli scontri contro la presidente Dina Boluarte; l’ex presidente del Brasile Bolsonaro verrà indagato per valutare il suo coinvolgimento nell’assalto ai palazzi del potere ad inizio mese
- Africa: conclusosi in settimana il congresso del Fronte Polisario, fra la solidarietà espressa da più parti alla lotta del popolo saharawi nel Sahara Occidentale. Violenze in RDC e Burkina Faso, legate a milizie jihadiste o di etnie locali. Prosegue la smilitarizzazione del Tigrè.
Ucraina
- Situazione sul campo:
- Continuano le operazioni di offensiva e controffensiva sui vari fronti con un sostanziale stallo.
- Praticamente finite le operazioni di salvataggio per il condominio a Dnipro colpito da un missile russo. 44 morti, centinaia di feriti e decine di persone ancora disperse. Molti bambini tra le vittime.
- Cade un elicottero su un asilo. A bordo 10 persone tra cui il ministro dell’interno e diversi funzionari. Vittime anche tra gli abitanti a terra.
- ✱ La Germania continua a temporeggiare con l’invio dei carri armati Leopard 2, affermando che non invierà i carri finché gli USA non si impegneranno a fare lo stesso. Tarda anche ad arrivare il nulla osta tedesco all’invio dei Leopard, di produzione tedesca, da parte di paesi terzi come Polonia e Finlandia, suscitando reazioni molto dure come quella del Primo Ministro polacco Morawiecki, il quale afferma che la Polonia sarà pronta ad inviare i carri con o senza il consenso tedesco. http://bitly.ws/zckG
- ✱ A Dnipro sono state completate le operazioni di ricerca e soccorso sul sito del grattacielo colpito da un missile russo il 14 gennaio. I terroristi russi hanno ucciso 45 persone tra cui 6 bambini. Altre 79 persone sono rimaste ferite tra cui 16 bambini, e 39 persone tra cui 6 bambini sono state tratte in salvo. Il capo della polizia Igor Klimenko ha dichiarato che 20 persone risultano ancora disperse tra cui 4 bambini, e che 15 cadaveri non sono stati identificati. Le ricerche sono durate 69 ore https://bit.ly/3QJCExu
- ✱ Il ministro degli interni, Denys Monastyrskyi, e il suo vice Yevhen Yenin sono rimasti uccisi in un incidente in elicottero avvenuto nella città di Brovary, nell'Oblast di Kyiv. Il bilancio provvisorio conta 18 decessi tra cui 3 bambini. https://bit.ly/3QPdoG5 Il ministro degli interni era in volo verso uno dei punti caldi dove si stanno svolgendo i combattimenti. https://bit.ly/3wf2vUN. Zelensky ha ordinato all'intelligence ucraina un’indagine urgente per risalire alle cause dello schianto. https://cnn.it/3IXQpqO. Nominato ministro degli interni il capo della polizia nazionale ucraina. https://cli.re/WKAAJY
Russia
- ✱ Il 17 gennaio 2023 viene ricordato l’arresto di Alexei Navalny. Il politico e attivista compie 2 anni di reclusione, con due capi d’accusa pretestuosi e politicamente motivati: 9 anni per ‘’frode’’ e 15 anni per ‘’creazione di un’organizzazione estremista’’. Navalny ha quindi davanti una pena di 24 anni di carcere, dove per altro gli vengono negate cure mediche di base, visite regolari coi suoi famigliari e dove è tenuto in celle d’isolamento con motivazioni pretestuose. L’oppositore è stato anche vittima di torture come la privazione del sonno, ed ha già sopportato uno sciopero della fame per chiedere cure mediche. 290 medici russi hanno firmato una lettera a Putin chiedendo di concedere a Navalny cure mediche. http://bitly.ws/zbRJ ; http://bitly.ws/zbRY ; http://bitly.ws/zbSa
- ✱ La Direzione norvegese per l'immigrazione (UDI) ha confermato che Andrei Medvedev, ex comandante della PMC Wagner, ha richiesto asilo politico, ma che per motivi di sicurezza i dettagli del caso non sono stati resi noti. Medvedev ha dichiarato di aver partecipato alle ostilità nei pressi di Bakhmut. Decise di lasciare la sua posizione perché, in particolare, non gli piaceva l'atteggiamento verso i mercenari dopo che il gruppo Wagner aveva iniziato a reclutare prigionieri. In una conversazione con gli attivisti per i diritti umani, Medvedev ha dichiarato di essere pronto a raccontare tutto ciò che sa sulle attività del gruppo Wagner e su Evgeniy Prigozhin. Ha inoltre espresso paura per la sua incolumità personale. https://bit.ly/3QKvVDC https://bit.ly/3wf9XyZ
- Nascono memoriali improvvisati in tutta la Russia presso punti di riferimento che simboleggiano l'Ucraina, per commemorare le vittime dell'attacco missilistico a Dnipro. Ad esempio a San Pietroburgo, alcuni residenti hanno portato candele a un monumento di Taras Shevchenko - grande poeta e scrittore dell'Ottocento, tra i padri della letteratura ucraina - usando le stesse per comporre la parola “Dnipro”; e a Mosca, alcuni moscoviti hanno portato fiori, peluche e candele al monumento di Lesya Ukrainka (celebre poetessa ucraina) sul viale Ucraina, presidiato regolarmente da un furgone della polizia russa, che nella zona ha già arrestato 4 persone. https://cli.re/oonamq
- Il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, è tornato a parlare in occasione dell’annuale conferenza stampa di inizio anno. Queste le dichiarazioni più rilevanti che sono state registrate: “gli Stati Uniti hanno riunito una coalizione di paesi europei per risolvere la questione russa nello stesso modo in cui Adolf Hitler aveva cercato una soluzione finale per sradicare ebrei d'Europa” - "Non si può parlare di negoziati con Zelensky, il piano in 10 punti del leader ucraino svelato lo scorso novembre è costituito da iniziative del tutto assurde" - “Mosca sta intensificando le sue relazioni con il mondo arabo dopo l'imposizione delle sanzioni occidentali”. https://reut.rs/3kr1hDd - https://reut.rs/3XzWJss - https://reut.rs/3kePfww. L’unico commento, lievemente distensivo, lo si è ascoltato quando Lavrov ha commentato l’incontro tra i capi dell'intelligence russa e statunitense, tenutosi a novembre, ritenuto utile anche se non risolutivo. https://cnn.it/3J0JVar ISW commenta le dichiarazioni di Lavrov sulle presunte mire dell’occidente di sterminare il popolo russo come "ridicole e quasi certamente rivolte a un pubblico russo interno”, l'Ucraina non ha mai minacciato di invadere o impadronirsi di territori oltre i confini riconosciuti a livello internazionale del 1991. https://cli.re/q3aW8V
Economia
Mondo:
- ✱ Davos: Questa settimana si è svolto il World Economic Forum di Davos - conferenza annuale che riunisce esponenti di primo piano della politica e dell’economia internazionale per discutere delle attuali sfide globali. Il tema dell'anno è stato "La cooperazione in un mondo frammentato". https://reut.rs/3D3CwDC
- Le aspettative sul futuro dell’economia globale oscillano fra un cauto ottimismo e la paura di una recessione globale: sebbene i dati recenti di molti Paesi abbiano suscitato la speranza di un “atterraggio morbido” (soft landing), resta forte il timore che la grande inflazione dello scorso anno e la conseguente reazione delle Banche Centrali - con l'aumento dei tassi di interesse - porti a una significativa contrazione di molte economie. Il Chief Economist Outlook, sondaggio annuale del WEF su un campione di capi economisti di grandi banche e aziende, ha evidenziato che i tre grandi rischi di quest'anno sono l'inflazione, la volatilità macroeconomica e i conflitti geopolitici (https://bit.ly/3QSo8DP; https://cli.re/pqPBdk).
- Sul piano del commercio globale, Davos è stato il teatro di grandi annunci da parte di tre grandi potenze commerciali: Europa, Stati Uniti e Cina.
- Nel suo discorso, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha annunciato di voler proporre un nuovo piano industriale europeo (Green Deal Industrial Plan) che acceleri la transizione ecologica. Il piano contiene una serie di misure per investimenti green tra cui l’istituzione di un fondo speciale di finanziamento, la possibilità per gli stati di rilassare temporaneamente i vincoli sugli “aiuti di Stato”, la semplificazione di procedure burocratiche. La presidente non ha nascosto le sue preoccupazioni sulle conseguenze dell’Inflation Reduction Act di Washington, che include un piano da 369 miliardi di dollari per il clima e la sicurezza energetica: secondo molti leader europei, il piano di sussidi USA creerebbe una situazione di svantaggio competitivo per le aziende europee (https://bit.ly/3XjlI3v). Von Der Leyen ha annunciato che sono previsti ulteriori colloqui con le controparti statunitensi, che hanno confermato l’intenzione di collaborare (https://reut.rs/3kuSJew). Durante il discorso, è stata inoltre sottolineata la necessità di puntare ad un’economia meno dipendente dalla Cina, denunciando inoltre l’aggressività con cui quest’ultima ha attuato politiche volte ad attrarre aziende energivore e industriali sul territorio cinese. https://tinyurl.com/34amuhc3
- La Cina - tramite il vice-premier Liu He - annuncia la sua riapertura agli investimenti esteri, e in generale manifesta ottimismo per la ripartenza economica del Paese. Molti osservatori segnalano però i rischi inflazionistici globali derivanti da ciò, in particolari per gli effetti che la crescita cinese potrebbe avere sulla domanda - e quindi sui prezzi - del petrolio https://reut.rs/3iU7Xt6
- Gli Stati Uniti - tramite il Rappresentante del Commercio Katherine Tai - hanno esposto una nuova visione del commercio globale che promuova resilienza e sostenibilità, anche a costo dell’efficienza, sottolineando l’importanza di essere preparati di fronte a eventi come pandemie, disastri naturali e guerre. Tai ha anche dichiarato che il focus dell’attuale amministrazione USA è verso la creazione di una “politica commerciale centrata [non solo sui consumatori ma anche] sui lavoratori”, indicando come esempio le norme sui diritti dei lavoratori contenute nell’accordo commerciale USA-Canada-Messico e il divieto di importazione di beni prodotti tramite lavoro forzato.
- La presidente della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde, ha promesso di continuare la lotta per frenare l'inflazione, che ha definito "troppo alta". Nonostante i segnali positivi, in sostanza, Lagarde conferma che la BCE manterrà una politica restrittiva relativamente a lungo, al fine di raggiungere il target inflazionistico del 2% il prima possibile. https://bloom.bg/3WhxE4B
- Il tema climatico resta al centro dei dibattiti (e delle polemiche). John Kerry - inviato speciale USA per il clima - ha difeso la decisione dell’ONU di tenere la prossima conferenza globale sul clima (COP28) negli Emirati Arabi Uniti (uno dei massimi produttori mondiali di petrolio), affermando che il Paese non trascurerà la sostenibilità e le rinnovabili. Sempre a Davos, Greta Thunberg e altri attivisti hanno aspramente criticato la decisione, definendo in particolare “ridicola” la scelta di nominare Sultan Ahmed al-Jaber, direttore dell’ADNOC (Abu Dhabi National Oil Company), come presidente di COP28; gli attivisti hanno accusato le élites presenti a Davos di dare priorità ai guadagni personale e di breve termine rispetto alla salute della Terra, e hanno chiesto di fermare immediatamente l’apertura di nuovi siti estrattivi di risorse non rinnovabili. https://nyti.ms/3J44anH https://bit.ly/3QWnR2z https://cnb.cx/3wCGrUp
- ✱ Secondo l’Agenzia Internazionale per l’Energia, la domanda globale di petrolio raggiungerà livelli record nel 2023 a causa dell’allentamento delle restrizioni anti Covid in Cina. Questo potrebbe determinare un aumento dei prezzi nella seconda parte dell’anno anche in considerazione del fatto che le sanzioni occidentali sulla Russia limiteranno l’offerta di petrolio sul mercato. https://on.ft.com/3QPLzxJ
- Oxfam - in un report (https://bit.ly/3XtrPT1) rilasciato a inizio settimana, in concomitanza dell’apertura del Forum di Davos - afferma che quasi due terzi della ricchezza globale prodotta dall’inizio della pandemia sono stati acquisiti dall’1% più ricco del pianeta, mentre la povertà globale è aumentata per la prima volta in 25 anni. Oxfam parla di una “policrìsi” tra cambiamento climatico, prezzi crescenti e aumento della fame mondiale, e chiede ai leader globali di aumentare la tassazione sui grandi redditi e sui guadagni finanziari. https://wapo.st/3QWPloJ
- Google taglierà 12.000 posti di lavoro (circa il 6% della sua forza lavoro globale). Anche altri giganti del mondo Tech (Meta, Twitter, Amazon) hanno operato tagli sostanziali di recente, nel contesto di un’economia mondiale che rallenta: una riduzione totale di circa 100.000 posti di lavoro nel 2022, + 650% rispetto all’anno prima. Questi tagli però vanno anche letti in prospettiva, considerando l’enorme espansione della forza lavoro verificatisi, in questo settore, durante il periodo pandemico.
https://reut.rs/3wgEexF
https://bloom.bg/3iYzwkT
https://bloom.bg/3GWl3y6 - ✚ Nuovo report del Boston Consulting Group: il commercio globale potrebbe trovarsi di fronte un decennio relativamente stagnante, con una crescita media annua intorno al 2%, e un’inflazione più alta della norma almeno fino al 2024. Le tensioni USA-Cina e NATO-Russia avrebbero innescato una nuova dinamica Est-Ovest, con effetti deleteri sugli scambi internazionali.
Europa
- L'Europa ha l'opportunità di evitare una recessione profonda e prolungata anche se la situazione economica rimane incerta, ha dichiarato lunedì il commissario per l'economia dell'Unione Europea, Paolo Gentiloni. "Siamo riusciti a ridurre la dipendenza energetica, i prezzi dell'energia sono scesi in modo significativo e l'inflazione ha raggiunto il picco alla fine dello scorso anno in Europa, quindi c'è la possibilità di evitare una profonda recessione e forse di entrare in una contrazione più limitata e superficiale", ha detto ai giornalisti a Bruxelles. Evitare una profonda recessione dipende dalle politiche europee, non solo dalle tendenze globali, ha affermato, aggiungendo di essere ottimista sul fatto che il blocco possa limitare le conseguenze della crisi energetica. Il presidente dell'Eurogruppo Paschal Donohoe aveva detto in precedenza che l'area dell'euro si trova in una "posizione molto resiliente" ed è probabile che quest'anno eviti la recessione con un "livello di crescita molto basso". L'inflazione tra i 20 paesi che condividono la valuta dovrebbe rallentare a circa il 6-7% durante quest'anno, dall'8% al 9% nel 2022, ha affermato. https://cli.re/dajneY
- Italia: L’inflazione su base annua a dicembre si è assestata all’11.6%, in linea con i valori di novembre (+11.8%), secondo l’ultima nota sull’indice dei prezzi al consumo dell’Istat. Ciò porta l’aumento medio dei prezzi al consumo nel 2022 all’8.1%, l’aumento più alto dal 1985. Il fattore trainante è innanzitutto l’aumento dei prezzi energetici, aumentati del 50.9% in media nel 2022 rispetto al +14.1% del 2021.
https://tinyurl.com/yvcr6t2m
https://tinyurl.com/5xdaksaw
Stati Uniti
- ✱ Con l’inflazione che rallenta, la Federal Reserve è pronta a rallentare a sua volta l’aumento dei tassi di interesse, pur chiarendo che la lotta contro l’inflazione continuerà. Ci si aspetta dunque che i tassi vengano alzati con più gradualità, con incrementi di 25 punti base, un ritorno alla normalità rispetto ai recenti aumenti di 75 punti per seduta. L’inflazione target del 2% è tuttavia ancora lontana, e si dibatte sulla strategia migliore per raggiungere l’obiettivo. I tassi di interesse attuali sono tra 4.25% e 4.5%, e molti anticipano la necessità di arrivare oltre il 5% per tenere sotto controllo l’inflazione - nonostante i dati positivi di queste settimane. https://bloom.bg/3Dr5qhh https://reut.rs/3JlUHsf
- Elon Musk:
- Twitter: La prima rata del pagamento degli interessi relativa ai 13 mld di dollari di debito che Elon Musk ha utilizzato per finanziare l'acquisizione del social network potrebbe essere scaduta già alla fine di gennaio. Il costo del debito è di circa 1.5 mld di dollari annuali. Dall’acquisizione, Musk ha dovuto far fronte alla grave situazione economica della società licenziando metà del personale e cercando nuove fonti di guadagno, tra cui il servizio “Twitter blue” per la certificazione dei profili. Tuttavia, la compagnia continua a essere in perdita, e anzi, il proprietario ha già dichiarato che i ricavi sono diminuiti dal momento dell’ acquisizione. Per evitare una bancarotta, Musk potrebbe attingere alle riserve di liquidità della compagnia o vendere più azioni della società per finanziare i pagamenti, entrambe operazioni “dolorose”. È più probabile che Musk chieda ai creditori di Twitter una tolleranza e provi a trovare un nuovo accordo con gli istituti di credito, come uno scambio di debito in azioni con uno sconto sul valore nominale del debito, mentre guadagna tempo per provare a risollevare l’azienda. https://cli.re/XKVaKY
- ✱ Tesla: Musk è stato ascoltato come testimone in una causa intentata da una class-action di investitori di Tesla, che si ritengono danneggiati da un Tweet del 2018 in cui Musk aveva dichiarato di avere i fondi necessari per il delisting di Tesla a un valore molto alto (i.e. il portare l’azienda “fuori” dal mercato azionario tramite un acquisto di tutte le azioni da parte di privati), facendo schizzare il titolo in alto, per poi crollare nel momento in cui l’accordo annunciato non si era concretizzato. Musk è accusato di aver mentito; negando, ha dichiarato anche che è difficile correlare con esattezza i prezzi delle azioni di Tesla ai suoi Tweet.
https://reut.rs/3GWtY2y
https://bloom.bg/3XJDNaB
https://nyti.ms/3Xp72zO;
I dettagli del processo: https://bloom.bg/3Xtq4Fd; - Nonostante questo, alcuni cambi di strategia su Tesla (in particolare un tagio dei prezzi) sembrano essere stati apprezzati dal mercato, ma rimangono le incognite sulle consegne dei veicoli https://bit.ly/3XqX4xZ
Asia
- ✱ L'improvvisa riapertura della Cina è destinata a dare una spinta a un'economia mondiale in crisi. L'impulso alla crescita si farà sentire attraverso i settori dei servizi (come l'aviazione, il turismo e l'istruzione), dell'immobiliare, dell'energia e delle materie prime, sulle quali l'impatto si sta già sentendo sui mercati finanziari. Secondo molti, un'economia mondiale alla ricerca di buone notizie (data la scarsa crescita prevista per gli Stati Uniti e l'Europa, con il rischio di una recessione per entrambi) accoglierà con favore un rimbalzo della domanda dalla Cina. Il capo del Fondo monetario internazionale la scorsa settimana ha descritto l'uscita della Cina da Covid Zero come probabilmente il singolo fattore più importante per la crescita globale nel 2023 indicando come il paese contribuirà positivamente alla crescita globale media intorno alla metà dell'anno. Ci si domanda però come questo influenzerà l'inflazione globale. Bloomberg Economics stima che la riapertura spingerà la crescita del PIL cinese nel 2023 al 5,1%, il che aggiungerebbe circa 0,9 punti percentuali all'inflazione globale rispetto a ciò che sarebbe accaduto se le politiche Covid Zero fossero continuate. https://cli.re/JWzQbk
- Taiwan è ancora leader nei semiconduttori mentre le esportazioni di chip continuano ad aumentare per il settimo anno consecutivo, consolidando ulteriormente lo status del paese in un'industria globale che è stata turbata dalle tensioni USA-Cina e dalla diversificazione delle catene di approvvigionamento. https://cli.re/BpwnEw
Europa
Unione Europea
- ✱ Invio carri armati a Kiev: I carri armati delle scorte industriali tedesche voluti dall'Ucraina non saranno pronti per essere consegnati fino al 2024, ha avvertito il produttore di armi Rheinmetall. Rheinmetall, che produce i cannoni dei carri armati, avrebbe 22 Leopard II e 88 Leopard I in deposito, tuttavia questi necessiterebbero di mesi di preparazione prima di diventare operativi. https://cli.re/EW9Rq8. Durante il Forum di Davos Scholz ha eluso la domanda di un giornalista che gli chiedeva il motivo dell’esitazione tedesca a consentire l'invio dei Leopard II, rispondendo genericamente che il paese continuerà a fornire supporto, anche militare all’Ucraina, ma affermando al contempo che il conflitto non deve trasformarsi in uno scontro Russia-NATO. Sempre a Davos il presidente polacco Duda ha dichiarato di aspettarsi nei prossimi mesi un’offensiva russa e ha sottolineato l’importanza di dare a Kiev carri armati e missili moderni. https://cli.re/ZXEnA1. Giovedì è poi seguita la dichiarazione del primo ministro polacco, Mateusz Morawiecki, che ha affermato che il suo paese è pronto ad inviare carri armati Leopard II all’Ucraina anche senza il consenso della Germania (produttrice dei carri). Morawiecki sostiene che, data la gravità della situazione in Ucraina, dove è in gioco la libertà dell’Europa, è pronto a fare la “cosa giusta” con o senza la Germania. https://politi.co/3GZ33mO. Nonostante l'incontro di venerdì tra gli alleati nella base aerea tedesca di Ramstein, che si è comunque concluso con l’impegno di miliardi di dollari a favore di Kiev, la questione sulla fornitura dei carri rimane in stallo; Scholz ha infatti dichiarato “ci sono buone ragioni per l’invio e ci sono buone ragioni contro, e (...) tutti i pro e i contro devono essere soppesati con molta attenzione", senza approfondire tali ragioni. https://cli.re/mYJmEj. ✚ secondo alcuni sondaggi la popolazione tedesca è spaccata sulla questione, tra il 45% e il 55% è favorevole all’invio di Leopard II a Kiev, ma, ben il 58% non vuole che questi siano usati affinchè Kiev riprenda la Crimea. https://cli.re/oo18WE
- ✱ Parlamento Europeo:
- In una risoluzione non vincolante il PE ha esortato l’UE, di concerto con Ucraina e comunità internazionale, ad istituire un tribunale internazionale speciale per processare la leadership russa e bielorussa. I deputati hanno altresì sottolineato come non sia più fattibile per la Russia, almeno sotto la guida di Putin, tornare a fare affari come al solito con l'occidente. Il testo è stato adottato con 472 voti favorevoli, 19 contrari e 33 astenuti. https://cli.re/PMZ7ex. ✚ Da sottolineare come, ai sensi della Risoluzione n. 3314 adottata dall’Assemblea Generale UN nel 1974 (https://cli.re/9Yp5qE), un Paese che permette ad un altro Stato l’utilizzo del proprio territorio affinché questo compia atti di aggressione commette un illecito internazionale. Inoltre la risoluzione del PE si basa sulla considerazione che in tal caso la ICC ha le mani legate, sussistendo la competenza della stessa solo nel caso di crimini commessi da cittadini di Stati ovvero nel territorio di Stati che hanno ratificato la convenzione istitutiva della Corte; né la Russia né l’Ucraina sono tra questi. https://cli.re/p3kwbN.
- In un’altra risoluzione, sempre non vincolante, si legge che il Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche, i cd. pasdaran iraniani, dovrebbe essere nella lista delle organizzazioni terroristiche dell'UE. I deputati hanno poi esortato ad ampliare l'elenco delle sanzioni per coprire tutti gli individui e le entità responsabili di violazioni dei diritti umani e i loro familiari, tra cui il leader supremo Ali Khamenei, il presidente Ebrahim Raisi e il procuratore generale e hanno ribadito la necessità che l’Iran smetta di reprimere i suoi cittadini. https://cli.re/DpyK1M.
- Eurobarometro: a seguito di un sondaggio condotto tra il 12 ottobre e il 7 novembre su 26.000 cittadini europei il 73% del campione approva il sostegno umanitario, finanziario e militare a Kiev, oltre al regime sanzionatorio contro Mosca. Il sostegno all'Ucraina è più popolare nei paesi nordici, nei Paesi Bassi, in Irlanda e in Portogallo, dove è approvato da oltre il 90% della popolazione. All'estremo opposto, meno della metà degli intervistati in Grecia, Slovacchia, Bulgaria e Cipro ha dichiarato di approvare le azioni dell'UE nei confronti dell'Ucraina. La percentuale in Italia si ferma a 62 punti, in Germania a 71. https://cli.re/JByjvy. L’Eurobarometro ci dà molte altre informazioni: ad esempio il 93% degli europei è preoccupato del caro vita, il 39% ha avuto difficoltà negli ultimi 12 mesi a pagare le bollette (il 9% per la maggior parte del tempo), ma nonostante ciò il 54% (con percentuali superiori a 80 punti nei Paesi del nord) ha dichiarato di vivere comodamente con il loro reddito attuale. https://cli.re/EWRbDw.
- Qatargate: Pier Antonio Panzeri, ex europarlamentare indagato per associazione a delinquere, riciclaggio di denaro e corruzione, ha stretto un patteggiamento con le autorità giudiziarie belghe. In cambio della collaborazione, Panzeri, che ha riconosciuto di aver ricoperto un ruolo apicale in una associazione criminale e partecipato ad atti di corruzione, riceverà una pena limitata che include il carcere (una condanna fino a 5 anni, di cui 4 potrebbero venire sospesi), una multa e la confisca dei beni acquisiti nell'ambito del piano criminale, stimata in 1 milione di euro. https://cli.re/VqB71e. La Guardia di Finanza italiana ha poi arrestato Monica Rossana Bellini, commercialista di Panzeri, dopo che i pubblici ministeri belgi avevano emesso un mandato d'arresto europeo. https://cli.re/dazxnE. Eva Kaili, accusata dei medesimi reati di Panzeri, è stata condannata dal giudice belga, che ha ritenuto sussistenti i rischi di fuga, di collusione con terzi e di inquinamento delle prove, a rimanere in prigione per almeno un altro mese, nonostante la stessa abbia una figlia di 2 anni, che nelle ultime 6 settimane ha potuto vedere 2 volte. Michalis Dimitrakopoulos, il suo legale, ha affermato che settimana scorsa Kaili è stata vittima di torture, poiché rimasta in una cella di polizia molto fredda e senza la possibilità di dormire o lavarsi per 16 ore, durante le mestruazioni. Oltre a Kaili, nella cui casa a Bruxelles erano stati trovati 150.000 euro in contanti, tre persone restano in carcere nell'ambito dell'indagine in corso: Francesco Giorgi, l'ex eurodeputato Pier Antonio Panzeri e il direttore dell'Ong Niccolò Figà-Talamanca. https://cli.re/XKxMWX.
Italia
- ✱Arrestato a Palermo Matteo Messina Denaro, l'ultimo “padrino” di “Cosa Nostra” e ricercato numero uno in Italia. Il super latitante è considerato l'ultimo degli stragisti ed è stato mandante di una serie di attentati fra i più efferati compiuti dalla mafia siciliana. Tra questi ricordiamo gli attentati a Capaci e in Via d’Amelio, nella quale sono morti i due magistrati antimafia Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Nel 1993 è tra gli organizzatori del rapimento del dodicenne Giuseppe Di Matteo, figlio di un pentito di mafia: il piccolo Giuseppe verrà strangolato e sciolto nell’acido dopo quasi due anni di prigionia. Ricercato da trent’anni, il super boss trapanese è stato trovato in una clinica privata a Palermo dove si stava curando da un anno per un tumore. https://cli.re/ZXA8We. Le forze dell’ordine finora hanno scoperto tre nascondigli in cui il capo di Cosa Nostra avrebbe abitato, tutti a Campobello di Mazara, un piccolo paese in provincia di Trapani dove si ritiene che Messina Denaro abbia trascorso diverso tempo almeno nell’ultimo anno. Inoltre, dopo l’arresto in flagranza è stata confermata la custodia cautelare in carcere, per il rischio di inquinamento delle prove, per Giovanni Lupino, autista di MMD e secondo i pm palermitani uno dei suoi collaboratori più stretti e fidati. https://cli.re/ywe4Bm-https://cli.re/JWkMqp. Per le indagini invece sono state fondamentali le intercettazioni telefoniche e ambientali di persone sospettate di far parte della rete di protezione del boss, ascoltando le quali tra gli investigatori è nato il sospetto che il latitante potesse essere seriamente malato, in particolare, un tumore. Dopo i sospetti sulla possibile malattia, incrociando i dati del servizio sanitario siciliano e nazionale, venne stilata una lista di pazienti oncologici dell’età di Messina Denaro (ha 60 anni, è nato il 26 aprile 1962); un nome attirò l’attenzione degli investigatori, a causa di alcune incongruenze: quello di Andrea Bonafede, parente di un fiancheggiatore del boss. https://cli.re/DKJEN4. ✚ Perché i mafiosi latitanti restano sempre vicino a casa? Per essere un capo vero, il latitante deve restare nel proprio territorio, possibilmente molto vicino al suo luogo d’origine: così questi soggetti mantengono il potere restando a controllare la loro zona d’influenza, guadagnano prestigio e si nascondono meglio, godendo di una rete di protezione che altrove non avrebbero. Il fatto di essere nascosto vicino a casa poi non rende necessariamente più facile l’individuazione e l’arresto: il latitante che rimane nel proprio territorio si deve spostare pochissimo, ad esempio. Non è stato così solo per Matteo Messina Denaro, ma anche altri boss di Cosa Nostra, tra cui Bernardo Provenzano, Michele Zagaria, Totò Riina. https://cli.re/3RERba. ✚ L’ergastolo ostativo e il 41-bis non sono la stessa cosa; i due regimi detentivi, spesso applicati ai mafiosi, sono stati sovrapposti in questi giorni, persino da Giorgia Meloni. Il ministro Nordio qualche giorno fa ha firmato il decreto per la detenzione in regime di 41-bis di MMD, un articolo dell’ordinamento penitenziario che sospende alcune libertà e alcuni diritti che normalmente spettano alla persona detenuta, ed è anche detto “carcere duro” (es. si ha diritto a sole due ore di aria al giorno e si è costantemente sotto osservazione). L’articolo 4-bis invece impedisce alle persone condannate all’ergastolo per alcuni reati, tra cui quello di associazione mafiosa, di accedere alla libertà condizionale, dopo 26 anni, e ai benefici penitenziari, come i permessi premio, il lavoro all’esterno e la semilibertà, a meno che non collaborino con la giustizia; in caso contrario subiranno il cd. fine pena mai. https://cli.re/bVQqNx
Germania
- Si dimette il ministro della Difesa Christine Lambrecht, dopo un anno denso di critiche. Sarebbe stata inefficace e lenta l’implementazione del piano di rafforzamento militare da 100 miliardi di euro pianificato dal suo governo, in risposta alla guerra in Ucraina. Alla ministra è stata poi contestata la debole risposta all'aggressione russa. https://cli.re/7wBv7Y. Martedì il governo ha nominato Boris Pistorius nuovo Ministro della difesa; Pistorius è dal 2013 Ministro dell’interno della Bassa Sassonia, e nel 2019 è stato candidato alla vicepresidenza della SPD. Preso di mira in passato da oppositori politici in quanto critico delle sanzioni imposte nei confronti della Russia dopo l’invasione della Crimea nel 2014, ha in seguito condannato fermamente l’azione russa in occasione dell’invasione del febbraio 2022. https://tinyurl.com/4ax5hht9.
Bulgaria
- Kiril Petkov, ex primo ministro, ora all’opposizione, ha raccontato di come il suo paese abbia fornito nei primi mesi di guerra diesel e munizioni sovietiche all’Ucraina, nell’ambito di un’operazione tenuta segreta a causa delle diffuse simpatie filo-russe in Bulgaria, sia da parte della classe politica (tra cui alcuni suoi stessi alleati di governo), che della popolazione, la quale, secondo alcuni sondaggi, era per il 70% contraria al supporto militare a Kiev. Kuleba, ministro degli esteri ucraino, ha dichiarato che sarà sempre grato a Petkov e che l’ex pm ha deciso di stare dalla parte giusta della storia. Inoltre, secondo il sondaggio Eurobarometro - riportato anche sopra - solo il 48% dei bulgari, il dato il basso nell’ambito europeo, approva, in generale, prescindendo dagli aiuti militari, la reazione dell’UE all’invasione russa. https://cli.re/4wq9o4.
Serbia
- Il Paese, tradizionale alleato della Russia, sembra stia parzialmente prendendo le distanze da questa. Il presidente Aleksandar Vucic, ha affermato che la Russia dovrebbe smettere di cercare di reclutare serbi, tramite la Wagner, per partecipare alle ostilità, criticando i siti web e i gruppi russi nei social network per aver pubblicato annunci in serbo in cui il gruppo “Wagner” invita i volontari a unirsi ai suoi ranghi. Non si conoscono le cifre esatte ma diversi volontari serbi hanno partecipato alle ostilità a fianco delle forze filorusse in Ucraina nel 2014 e nel 2015. La legge serba vieta ai suoi cittadini di partecipare a conflitti all'estero e diverse persone sono state condannate per questo. https://cli.re/vwxP8w. Vucic ha inoltre respinto le rivendicazioni territoriali in Ucraina da parte di Putin in Crimea e negli oblast di Donetsk e Luhansk, affermando di non parlare con l’omologo russo da molti mesi. https://bloom.bg/3CXZNGY.
Stati Uniti
- ✱ Il presidente della Camera dei rappresentanti, il repubblicano Kevin McCarthy, ha detto domenica che a suo avviso i democratici dovrebbero accettare di limitare la spesa pubblica per evitare un default del debito degli Stati Uniti, idea che vuole discutere con il presidente Biden. https://cli.re/dawZWW.
- Il gigante tecnologico Meta, proprietario di Facebook, Instagram e WhatsApp, non considera più il battaglione ucraino Azov come "organizzazione pericolosa". Ciò significa che i suoi membri potranno avere account sulle piattaforme Meta e i contenuti pubblicati da altri utenti in merito al battaglione Azov non verranno più rimossi. https://bit.ly/3HdMHb3.
- ✱ La Casa Bianca ha riconosciuto che gli avvocati di Biden hanno trovato altre sei pagine di documenti classificati nella sua abitazione in Delaware e ha ribadito la collaborazione con Hur, consulente speciale per le indagini sui file. In ogni caso la situazione del presidente appare molto meno grave di quella di Trump, relativa ad una vicenda simile. https://cli.re/dNrdjD. I National Archives, criticati dal GOP, hanno detto ai repubblicani del Congresso che condivideranno informazioni relative ai file riservati ritrovati nell'ex ufficio e residenza di Biden dai suoi avvocati, solo dopo essersi consultati con il Dipartimento di Giustizia, per assicurarsi che un’azione del genere non interferirebbe con l'indagine. https://cli.re/XKkJxa.
Asia
- ✱ Georgia: la Presidente Salome Zurabishvili ha espresso la propria disapprovazione verso una riapertura ai voli diretti con la Russia, in aperta opposizione all’affermazione del Primo Ministro georgiano che ha definito ‘’auspicabile’’ la riapertura dei voli. A supporto della sua affermazione la Presidente ricorda come sia negli interessi della Russia creare distanza tra la Georgia ed i suoi alleati europei, e suggerisce che sia negli interessi del governo georgiano preservare la reputazione del paese invece di alimentare le voci che accusano il paese di aiutare la Russia ad aggirare le sanzioni. Inoltre Zurabashvili ha chiesto maggiori regolamentazioni per gli immigrati russi, nei settori dell’immobiliare, dei diritti dei lavoratori, dell’apertura di attività e di scuole in lingua russa. https://civil.ge/archives/522149.
- ✱ Cina: il paese ha dichiarato sabato che quasi 60.000 persone con COVID-19 sono morte in ospedale da quando ha abbandonato la sua politica zero-COVID il mese scorso, un enorme aumento rispetto alle cifre precedentemente riportate e ritenute incomplete; tuttavia, tale bilancio esclude coloro che sono morti a casa, inoltre alcuni medici hanno affermato di essere scoraggiati dall'inserire COVID nei certificati di morte. https://cli.re/ZdYdX9. Venerdì, persone in tutta la Cina si sono accalcate su treni e autobus - per uno dei giorni di viaggio più impegnativi degli ultimi anni - dirette alle tanto attese riunioni di famiglia, spesso nelle aree rurali, con sistemi medici deboli e molto popolate da anziani, molti dei quali non sono completamente vaccinati. https://cli.re/DKmwrE. Il governo ha poi dichiarato che nel 2022 il numero di morti in Cina è stato maggiore di 850,000 unità rispetto alle nascite. Una crescita negativa della popolazione non accadeva dal 1961, anno del cosiddetto “Grande Balzo in avanti”, l’esperimento socio-economico voluto dal leader comunista Mao Zedong che causò una profonda carestia nel paese. L’allentamento della “politica del figlio unico” nel 2015 e le sovvenzioni per le famiglie a favore della natalità non sembrano bastare a contrastare il lento declino demografico e l'invecchiamento della popolazione cinese: si prevede che nel 2030 un terzo della popolazione cinese sarà over-60. Nel frattempo, l’ONU stima che l’India sorpasserà la Cina per popolosità entro la fine del 2023. https://cli.re/vwk8xA
- Nepal: ritrovate le scatole nere dell’aereo schiantatosi domenica scorsa durante la fase di atterraggio, disastro che ha causato almeno 68 morti. Entrambi i registratori sono in buone condizioni e verranno sottoposti alle analisi secondo le raccomandazioni del produttore. In base alle regole dell'aviazione internazionale, l'agenzia investigativa sugli incidenti aerei del paese in cui il velivolo è stato progettato e costruito entra automaticamente a far parte dell'inchiesta. Questo chiama in causa anche Francia e Canada. https://cli.re/DKVw4x
Medio Oriente
Iran
- Situazione sul campo (ISW/CTP):
- È calato il numero di proteste riscontrate dall’osservatorio
- Si registra la crescita delle proteste dei lavoratori nel settore dell’energia (gas)
- Continuano i dissidi interni ma pare rafforzarsi la determinazione del regime a reagire in modo determinato e violento
- ✱Continuano le proteste del venerdì - avvenute regolarmente da quattro mesi - a Zahedan, la capitale del Baluchistan, nel Sudest iraniano. Dall’inizio delle proteste, Zahedan è stata teatro di alcuni degli scontri più violenti avvenuti nel Paese. Fonti locali hanno riportato che forze di sicurezza iraniane hanno stabilito dei checkpoint per la città durante la settimana, detenendo un numero imprecisato di persone. Tra queste, vi sarebbero i guardiani della moschea del chierico sunnita Moulana Abdol Hamid, spesso critico del modo in cui il regime ha gestito le proteste dal loro inizio. https://tinyurl.com/ytv8fttx
- Il ministro dell'intelligence e della sicurezza Esmail Khatib ha difeso il segretario del Consiglio supremo per la sicurezza nazionale, Ali Shamkhani, da attacchi politici non specificati. Queste dichiarazioni supportano la valutazione del CTP secondo cui alcuni elementi intransigenti dell'apparato di sicurezza iraniano stanno cercando di utilizzare la recente esecuzione di Alireza Akbari (dalla doppia nazionalità britannico-iraniana) per rimuovere Shamkhani dalla carica di segretario. https://cli.re/aX8dPQ
Israele
- ✱La Corte Suprema israeliana ha sentenziato con una maggioranza di 10-1 che il ministro della salute e degli interni Aryeh Deri deve essere rimosso dai suoi incarichi. Le motivazioni della sentenza si basano su una serie di passate condanne per corruzione e per evasione fiscale nell’esercizio delle proprie funzioni, l’ultima delle quali emessa l’anno scorso. Per ora, il primo ministro Benjamin Netanyahu non ha ancora rimosso Deri dal suo incarico, inasprendo ulteriormente il già forte scontro tra poteri esecutivo e giudiziario. È opinione generale che, qualora Netanyahu non ottemperi alle richieste della Corte, si aprirebbe di fatto una crisi costituzionale senza precedenti in Israele. https://tinyurl.com/2k82apzs Tutto ciò avviene in un clima di forte tensione fra la Corte ed il governo, in particolare dopo l’annuncio di un’iniziativa di legge che andrebbe a modificare la Corte Suprema (per dettagli, si veda il riepilogo settimanale del 14 gennaio https://tinyurl.com/2p8e7e5e ).
- ✚ Nella condanna per evasione fiscale emessa l’anno scorso, Deri aveva patteggiato con la Corte Suprema un periodo di detenzione ai domiciliari ed una multa, oltre ad annunciare le sue dimissioni da parlamentare e che avrebbe abbandonato la vita politica. Allora, la legge prevedeva un periodo di sette anni durante il quale, in seguito a condanne detentive, non sarebbe stato possibile assurgere a ruoli ministeriali. Dopo le elezioni di novembre scorso, il parlamento israeliano approvò una modifica di tale legge, limitando tale moratoria solo nei casi di reclusione. Considerata da molti una modifica ad personam (tanto da essere conosciuta nel dibattito pubblico israeliano come la “legge Deri”) ha contribuito ad inasprire il dibattito politico in Israele, culminato nelle vivaci proteste delle ultime settimane. (Per una cronologia dettagliata della turbolenta relazione tra Deri e la Corte Suprema d’Israele - https://tinyurl.com/jt4sy8dn)
Turchia
- Il presidente Tayyip Erdogan ha intimato Svezia e Finlandia di estradare o deportare 130 “terroristi” come condizione perché il parlamento turco approvi l’entrata dei due paesi nella NATO. Secondo i negoziatori svedesi, la Svezia avrebbe rispettato gli accordi presi al summit NATO di giugno scorso per continuare con il processo di adesione, e che tale richiesta da parte turca sarebbe eccessiva ed in contrasto con i diritti umani delle persone coinvolte. Anche gli Stati Uniti, tramite il portavoce del Dipartimento di Stato Ned Price, hanno fatto pressione su Ankara affinché dia il nullaosta per l’entrata dei due paesi scandinavi nell’alleanza atlantica. (https://tinyurl.com/4vn8pua5; tinyurl.com/4fsua6wy )
America Latina
Brasile
- ✱ La Corte Suprema brasiliana ha annunciato che l’ex presidente del Brasile, Jair Bolsonaro, verrà indagato per valutare il suo coinvolgimento nell’assedio dei palazzi delle istituzioni avvenuto il 9 gennaio scorso. La corte elettorale brasiliana sta inoltre già analizzando 16 cause nei suoi confronti collegate ai disordini di quei giorni. (https://tinyurl.com/2a3cb2vm; https://tinyurl.com/2bdz5bp6)
Perù
- ✱Violenti scontri tra migliaia di manifestanti e le forze di sicurezza hanno avuto luogo nella capitale Lima durante tutta la scorsa settimana. Un edificio storico del centro di Lima è stato raso al suolo da un incendio divampato durante gli scontri. I manifestanti chiedono le dimissioni della presidente Dina Boluarte, lo scioglimento delle Camere e l’indizione di nuove elezioni in seguito al tentato golpe di Pedro Castillo e alla sua rimozione. In seguito alle proteste, il governo ha esteso lo stato di emergenza dichiarato a metà dicembre nelle province di Lima, Puno e Cusco fino a metà febbraio, fornendo poteri speciali alle forze di sicurezza e limitando i diritti di assemblea. Finora, almeno 50 manifestanti hanno perso la vita negli scontri, di cui quasi la metà nella provincia meridionale di Puno, al confine con la Bolivia.
- ✚Un sondaggio di Ipsos Perù pubblicato domenica sul quotidiano “Perù 21” ha mostrato che il 71% dei peruviani disapprovava il governo di Boluarte e che il 52% vorrebbe elezioni anticipate quest’anno. (https://cli.re/PM9Ezw; https://tinyurl.com/yc6tbfks)
Africa
Repubblica Democratica del Congo (RDC)
- Le forze di pace delle Nazioni Unite della missione Monusco hanno scoperto diverse fosse comuni nella regione di Ituri, nella parte orientale della Repubblica democratica del Congo; lo ha reso noto un portavoce delle Nazioni Unite con un comunicato stampa.
Un totale di 42 vittime, tra cui sei bambini, sono state scoperte in una fossa comune nel villaggio di Nyamamba, mentre i corpi di altri sette uomini sono stati trovati in un altro villaggio, Mbogi.
Queste fosse comuni sono state scoperte durante le indagini della Missione delle Nazioni unite nella RDC, nota come Monusco, a seguito di informazioni secondo cui i militanti del gruppo ribelle denominato Cooperativa per lo sviluppo del Congo (Codeco) hanno attaccato i civili durante il fine settimana.
L’Ituri, irrequieta provincia al confine con l'Uganda, ha visto un'ondata di violenza nelle ultime settimane, dopo che l'uccisione di un insegnante appartenente alla comunità Lendu ha innescato attacchi di rappresaglia da parte del Codeco, che afferma di rappresentare il gruppo etnico. Codeco ha attribuito la morte dell'insegnante a una milizia rivale chiamata Zaire, che sostiene di rappresentare l'etnia Hema.
Le comunità Lendu e Hema hanno una faida di lunga data, che ha portato a migliaia di morti tra il 1999 e il 2003 prima dell'intervento di una forza di pace europea.
Lo stesso portavoce ha avvertito di un "significativo deterioramento della situazione della sicurezza" in Ituri, affermando che almeno 195 civili sono stati uccisi, 68 feriti e 84 persone rapite da dicembre durante gli attacchi attribuiti alle milizie Codeco e Zaire. Inoltre, più di 1,5 milioni di persone sono state sfollate a causa dei combattimenti nella provincia. https://cli.re/Vqk2pK https://cli.re/7wq2zY
- 17 persone sono state uccise e 39 ferite in un attentato in una chiesa pentecostale avvenuto domenica scorsa nella città di Kasindi, nella parte orientale del Paese lungo il confine con l’Uganda. Il governo ha indicato le Forze Democratiche Alleate (ADF, gruppo armato di matrice islamista considerato da molti un’appendice dell’ISIS nella RDC) come responsabili. https://tinyurl.com/yc2b6fn5
L’ISIS stesso ha in seguito rivendicato l’attentato. https://cli.re/7w5yaX
✚ La regione orientale della RDC è stata a lungo la culla di attività di ribelli, spesso come conseguenza di conflitti nei vicini Ruanda, Burundi e Uganda. Tra i gruppi più noti attualmente operanti ci sono le Forze Alleate Democratiche (ADF). Il gruppo militante islamista si è formato negli anni '90 in Uganda e si occupava inizialmente di affari locali legati alla presunta persecuzione dei musulmani da parte del governo.
Dopo la sua sconfitta da parte dell'esercito ugandese nel 2001, è riemersa nel 2014 nella RDC, e la sua attività ha assunto una dimensione jihadista più globale, con attacchi rivolti ai civili e sempre più spesso rivendicati in nome del gruppo dello Stato Islamico (ISIS).
Sebbene ci siano indicazioni che ISIS abbia cooptato l'ADF, non l'ha mai menzionato pubblicamente per nome nella sua propaganda. Ad oggi, l’ADF dichiara di aver cessato di esistere come tale e si ridefinisce come “provincia” centrafricana (Iscap) di un più ampio “Stato Islamico”, ma i media locali gli attribuiscono ancora gli attacchi terroristici nell’area di sua influenza, incentrata intorno alla città di Beni.
Secondo l'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati, l'ADF/Iscap nella città di Beni ha ucciso circa 200 civili e ne ha sfollati quasi altri 40.000 negli ultimi due anni. Oltre ai civili cristiani e musulmani (che hanno fermamente preso le distanze dal suo operato) il gruppo prende di mira anche le truppe del governo e delle Nazioni Unite.
La violenza dei ribelli nella parte orientale della RDC è stata in gran parte sostenuta dalla mancanza di istituzioni governative forti e dalla sfiducia nell'intervento militare. Queste sono le condizioni ideali in cui l'ISIS può espandersi, come evidenziato dalla sua ondata in Iraq e Siria nel 2014, e più recentemente nell'Africa occidentale, dove si è diffusa oltre la Nigeria nord-orientale nella regione del Sahel. Allo stesso modo, l'espansione dell'ISIS è spesso guidata da alleanze o dalla cooptazione di gruppi locali consolidati con un'ideologia condivisa, come sembra essere accaduto con l'ADF. https://cli.re/WK9D3W
- I rifugiati della comunità tutsi congolese nella regione dei Grandi Laghi, nell’est della RdC, hanno presentato una petizione al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per denunciare le violazioni dei diritti umani di cui sono vittima per mano delle milizie locali e dei ribelli delle Forze Democratiche per la liberazione del Ruanda (FdlR), che collaborano con l’esercito congolese. https://cli.re/rKv2NZ
Etiopia
- Secondo l’ex presidente nigeriano Olusegun Obasanjo, mediatore dell’Unione Africana che ha partecipato ai negoziati di pace tra governo etiope e i separatisti del Fronte di liberazione del Tigrè (TPLF), i due anni di guerra civile nella regione del Tigrè avrebbero causato 600.000 morti; a sostegno di questa affermazione ha ricordato che nel momento in cui era stato firmato il negoziato, il 2 novembre scorso, il commento di alcuni funzionari etiopi era stato: “Abbiamo smesso di fare 1.000 morti al giorno”. https://cli.re/xnJDaa L’esercito etiope conferma intanto che le forze armate Amhara si stanno ritirando come da accordi, mentre le forze tigrine hanno iniziato a consegnare le loro armi pesanti. https://cli.re/oo8r22
Burkina Faso
- Lunedì il governo ha comunicato che militanti islamisti hanno rapito circa 50 donne nella provincia settentrionale di Soum, focolaio di attività jihadiste diffuse in Burkina Faso dal vicino Mali dal 2015, nonostante i costosi sforzi militari internazionali per contenerle. Mentre gli occidentali e la gente del posto vengono occasionalmente catturati, le donne non erano mai state rapite in tale numero, a differenza dei rapimenti di massa già effettuati in Nigeria dagli insurrezionalisti di Boko Haram.
Fortunatamente alcune di queste donne sono successivamente riuscite a fuggire e hanno raccontato come è avvenuto il rapimento; non si hanno notizie della sorte delle altre rimaste in mano ai rapitori https://cli.re/ywkAVx https://cli.re/3REV1o
✚ Il Burkina Faso è uno dei numerosi paesi dell'Africa occidentale che combattono gruppi insurrezionalisti con legami con al Qaeda e ISIS che hanno conquistato vasti territori nell'ultimo decennio. Migliaia di persone sono state uccise e più di 2,7 milioni sono sfollate in tutto il Sahel, dove l'insicurezza ha colpito l'agricoltura e contribuito all'aumento dei livelli di fame, secondo le Nazioni Unite. La frustrazione per il fallimento delle autorità nel ripristinare la sicurezza e proteggere i civili hanno contribuito a due colpi di stato militari in Burkina Faso lo scorso anno.
L'arido nord del Burkina Faso, focolaio di attività jihadiste, è stato particolarmente colpito dalla crisi alimentare, che gli insorti hanno sfruttato bloccando le strade e attaccando i convogli che consegnavano rifornimenti ai cittadini.
Africa occidentale/Sahel
- Il gruppo paramilitare russo Wagner è accusato dalle potenze occidentali di essere oggi il principale attore della destabilizzazione e della violenza in corso nella regione del Sahel. È quanto è emerso nella riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite (Onu) del 10 gennaio.
Il vice rappresentante permanente degli Stati uniti presso le Nazioni unite Richard Mills, ha accusato il gruppo Wagner di non essere riuscito a prevenire la violenza estremista, di aver commesso violazioni dei diritti umani e di aver messo in pericolo la sicurezza del personale delle Nazioni unite e delle forze di mantenimento della pace. Ha aggiunto che la crisi umanitaria, politica e di sicurezza nella regione del Sahel ha causato un aumento della violenza estremista ed ha espresso la profonda preoccupazione degli Stati uniti per “l’arretramento della democrazia nel Sahel”.
Il vice ambasciatore britannico all’Onu, James Kariuki, ha evidenziato i problemi di sicurezza in Mali, Burkina Faso e nel bacino del lago Ciad e ha espresso il timore che l’instabilità possa estendersi ai Paesi dell’Africa occidentale: “Il gruppo Wagner gioca un ruolo importante nell’instabilità della regione. Fa parte del problema e non della soluzione”, ha aggiunto.
Il diplomatico francese Jaraud-Darnault ha detto che i “metodi” della Wagner sono totalmente inefficaci nella lotta al terrorismo e ha attirato l’attenzione sull’effetto “atroce” e devastante delle violazioni dei diritti umani della Wagner, tra cui la presunta uccisione di oltre 30 civili in Mali e il saccheggio delle risorse naturali.
Anna Evstigneeva, vice rappresentante permanente della Russia presso le Nazioni unite, ha respinto le accuse come “diffamazione agli aiuti russi”.
Giovanie Biha, vicedirettore delle Nazioni Unite per l’Africa occidentale e il Sahel, ha detto che la sicurezza in gran parte della regione è nuovamente peggiorata a causa delle attività di gruppi armati, estremisti e organizzazioni criminali, mentre il segretario generale Antonio Guterres ha quantificato in 18,6 milioni le persone che affrontano “l’insicurezza alimentare” nella regione e ha osservato che alla fine di giugno 2022 a questo numero si sono aggiunti altri 5,6 milioni di persone. Burkina Faso, Niger e Nigeria sono i paesi più colpiti.
Omar Alieu Touray, presidente della Commissione della Comunità economica degli stati dell’Africa occidentale (Ecowas), ha annunciato che entro due anni si terranno elezioni democratiche in Mali, Guinea e Burkina Faso: Ecowas, che conta 15 membri, ha dispiegato forze per la stabilità e la pace in Guinea-Bissau. Gli eserciti nazionali che combattono i ribelli nelle regioni collaborano con attori stranieri come le Nazioni unite, la Francia e la Russia.
Sahara occidentale
- I politici africani hanno espresso, in alcune interviste alla stampa a margine del 16° congresso del Fronte Polisario, la loro solidarietà alla lotta del popolo saharawi per l’autodeterminazione e l’indipendenza, ribadendo il loro sostegno “incondizionato” alla causa. Il Fronte Polisario è il movimento che lotta per l’indipendenza del Sahara Occidentale contro quelli che definisce “occupanti” marocchini. Il tema scelto dai vertici del partito è eloquente: “Intensificare la lotta armata per espellere l’occupante e imporre la sovranità”. Negli interventi si è ricordato che la ripresa della lotta armata e delle operazioni militari da parte del Fronte Polisario è dovuta alla violazione da parte del Marocco dell’accordo di cessate il fuoco in vigore dal 1991. Si sono esortate le Nazioni Unite ad attuare le risoluzioni sul piano referendario nel Sahara occidentale e si sono invitati i Paesi dell’Africa, dell’America Latina e del Medio Oriente a denunciare l’occupazione da parte del Marocco di questo territorio non autonomo che "rimane l’ultima colonia in Africa." Forti critiche sono state espresse alla posizione della Spagna (nella sua qualità di potenza amministratrice nel Sahara occidentale) sulla questione, sottolineando che la sua neutralità è inaccettabile. https://cli.re/p3pydy https://cli.re/KYbBvN
