Esodo di civili da Gaza. L’ucraina colpisce tre navi e attraversa il Dnipro - Settimana al 11/11/23

Punto Stampa a Cura di: Ugo Gambardella, Elsa Qushku, Gabriele Fabozzi, Duccio Di Prima, Franz Forti

Revisione a Cura di: Daniele Barnaba
Conducono: Franz Forti, Mattia Alvino

 

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Israele

Futuro di Gaza:

 

Il Segretario di Stato USA Antony Blinken ha incontrato i Ministri degli Esteri di diversi paesi arabi, tra cui l’Egitto e l’Arabia Saudita, oltre al leader dell’Autorità Nazionale Palestinese (ANP) Abu Mazen per discutere sulla ricostruzione di Gaza dopo l’offensiva israeliana e il suo futuro governo, del quale ritiene l’ANP dovrebbe essere parte. Al termine di un incontro con i leader del G7, Blinken ha espresso la visione statunitense secondo cui al termine del conflitto, sarà fondamentale che la striscia non venga occupata in maniera stabile da Israele, e che il controllo del territorio rimanga in mani palestinesi. Il segretario USA ha inoltre espresso la necessità che non si verifichino riduzioni territoriali di Gaza, e che non si proceda all’espulsione della popolazione palestinese.  

Nel frattempo, all’inizio di questa settimana, il Primo Ministro israeliano Netanyahu, ha dichiarato in un'intervista che, dopo la fine dei combattimenti, Israele prenderà il controllo della “sicurezza” a Gaza per un periodo “indefinito”. A tal proposito, però, un alto funzionario israeliano a Washington ha precisato che Israele non intende occupare nuovamente Gaza né controllarla per molto tempo, ribadendo che l'idea dietro l'intervento militare di Israele è quella di distruggere la capacità di minaccia di Hamas.

Situazione umanitaria Gaza:

La situazione umanitaria nella Striscia rimane drammatica: secondo l’agenzia ONU per i rifugiati palestinesi (UNRWA) la popolazione civile sta vivendo, in media, con due pezzi di pane al giorno, prodotto grazie agli stock di farina dell’agenzia stessa, che sta supportando 89 panifici a Gaza.

Rifiuto di Israele a cessare il fuoco ma propensione a pause tattiche:

Alla luce della disastrosa situazione sanitaria a Gaza e delle vittime civili palestinesi, Israele sta subendo intense pressioni internazionali per negoziare un cessate il fuoco con Hamas. I commissari di 12 agenzie ONU e 6 organizzazioni umanitarie hanno firmato un comunicato congiunto in cui si denunciano i crimini di Hamas tanto quanto l’uccisione dei civili palestinesi nei bombardamenti. Secondo il comunicato sarebbero 23.000 i palestinesi in urgente bisogno di cure mediche, a fronte di 100 infrastrutture sanitarie colpite da Israele dall’inizio dei combattimenti.

In seguito a una telefonata tra Joe Biden, Netanyahu ha dichiarato lunedì che Israele prenderà in considerazione "piccole pause tattiche" nei combattimenti di Gaza per facilitare l'ingresso di aiuti umanitari o consentire l'uscita di ostaggi tenuti prigionieri dai militanti di Hamas. Ma il leader israeliano ha anche ribadito che il suo Paese rifiuta un cessate il fuoco senza il rilascio di tutte le persone tenute prigioniere nell'enclave palestinese governata da Hamas.

 

A tal proposito, un report del sito di news americano Axios, ha riferito che secondo una proposta discussa tra Stati Uniti, Israele e Qatar, Hamas rilascerebbe 10-15 ostaggi e utilizzerebbe la pausa per verificare l'identità di tutti gli ostaggi e consegnare una lista di nomi delle persone che sta trattenendo.

 

Membro del gabinetto israeliano manifesta l’idea di una bomba nucleare:

Domenica 5, Benjamin Netanyahu ha annunciato di aver sospeso “fino  a nuovo avviso” il Ministro del Patrimonio, Amihay Eliyahu, appartenente a un partito di estrema destra della coalizione di governo, per aver manifestato, durante un’intervista, l'idea che Israele possa effettuare un attacco nucleare a Gaza. Il suo commento ha attirato una rapida condanna da tutto il mondo arabo, ha scandalizzato le principali emittenti israeliane ed è stato giudicato "discutibile" da un funzionario statunitense. 

Proteste da altri paesi contro Israele:

In segno di protesta per l’elevato numero di vittime tra i civili palestinesi, il Sudafrica richiamerà i propri diplomatici da Israele. L’annuncio è stato dato dalla Ministra degli esteri Naledi Pandor durante una conferenza stampa lunedì e fa seguito alle decisioni analoghe della Bolivia e della Giordania della scorsa settimana. 

Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha dichiarato durante una conferenza che è importante che Israele comprenda che le terribili immagini del dramma umanitario del popolo palestinese vanno contro i suoi stessi interessi. Ha aggiunto che ciò non aiuta Israele in relazione all'opinione pubblica globale.

La situazione militare: 

Le forze israeliane sono avanzate verso l'ospedale al Shifa dove, secondo Israele, Hamas mantiene un centro di comando fondamentale. Fonti locali hanno riferito di pesanti scontri armati nelle vicinanze dell'ospedale lungo la costa della Striscia di Gaza. Anche le forze e i carri armati israeliani sono avanzati nell'entroterra nel quartiere di Sheikh Radwan a ovest di Jabaliya.

I militanti palestinesi hanno rivendicato sette attacchi di fuoco indiretti contro Israele. I combattenti palestinesi si sono scontrati anche con le forze israeliane una dozzina di volte, principalmente a Hebron e Jenin, in Cisgiordania.

Gli Hezbollah libanesi (LH) e altri combattenti sostenuti dall’Iran hanno condotto nove attacchi transfrontalieri nel nord di Israele.

Ucraina

PERDITE UCRAINE

 

128esima brigata della Transcarpazia:

 

Durante lo scorso fine settimana, 19 soldati ucraini della 128esima brigata d’assalto montano della Transcarpazia sono rimasti vittime di un attacco missilistico russo durante una cerimonia di premiazione vicino alla linea del fronte nell’Oblast di Zaporizhzhia.  La brigata ucraina, tramite il suo profilo Facebook, ha comunicato la perdita dei suoi commilitoni lunedì 6 novembre. Zelenskyy ha apertamente dichiarato che sono state violate delle regole di sicurezza durante l’organizzazione dell’evento, e che è in corso un’investigazione per stabilire le responsabilità.

 

La morte di Gennadyi Chastyakov:

 

Lunedì ha perso la vita in un tragico incidente il maggiore Gennadyi Chastyakov, uno fra i più importanti collaboratori del comandante in capo dell’esercito ucraino, Valeryi Zaluzhnyi. Chastyakov avrebbe ricevuto come regalo di compleanno una granata, poi esplosa, che secondo le prime indagini sarebbe stata maneggiata con poca cautela dalla vittima. La polizia ucraina ha perquisito la residenza dell’autore del regalo, un collega di Chastyakov, trovando altri ordigni simili a quello esploso. Nonostante siano state avviate delle indagini, la polizia e i media ucraini hanno escluso che si sia trattato di un attentato, dando invece la colpa ad un incauto maneggiamento dell’ordigno.

 

SITUAZIONE POLITICA E DIPLOMATICA

 

Politica interna ucraina:

 

Nonostante le pressioni da parte dei partner internazionali, Zelenskyy ha dichiarato lunedì che non si terranno elezioni in Ucraina la prossima primavera, a causa dell’impossibilità di garantire la sicurezza di chi si presenta ai seggi e per le difficoltà nella logistica dovute ai profughi e ai militari al fronte.

 

Giovedì è stata approvata dal parlamento ucraino la legge di bilancio per il prossimo anno, che prevede una spesa in deficit di circa 43,6 miliardi di euro. In particolare, metà della spesa statale sarà diretta al settore della difesa, ma la legge di bilancio contiene anche un aumento dei fondi per scuola, la sanità e gli invalidi di guerra. Secondo quanto riporta il Kiel institute for the World Economy, il deficit ucraino per il prossimo anno ammonta a circa un terzo del totale degli aiuti finanziari ricevuti da paesi alleati a partire dal 24 febbraio. Anche il Ministro delle finanze ucraino Serhiy Marchenko ha ammesso che gli aiuti da parte degli alleati sono fondamentali e che continueranno ad esserlo, pur preoccupandosi della cosiddetta “donor fatigue”.

 

Politica estera:

 

La partita per ottenere ulteriori finanziamenti e aiuti umanitari e militari però si gioca con la diplomazia. Zelenskyy ha richiesto agli Stati Uniti ulteriori finanziamenti e forniture militari, in un momento in cui il Congresso sta definendo un pacchetto di spesa da 106 miliardi di dollari, proposto dai democratici e dall’amministrazione Biden, diretto soprattutto all’Ucraina. Il pacchetto di aiuti è però osteggiato dal partito repubblicano, che con la sua maggioranza alla Camera ha presentato un piano alternativo da 14 miliardi di dollari diretto ad Israele. 

 

Zelenskyy si è anche preoccupato di dare aggiornamenti sulla situazione al fronte durante una conferenza stampa congiunta con Ursula von der Leyen sabato scorso. Ha in particolare rimarcato come al fronte non ci sia uno stallo, dato che l’esercito ucraino sta avanzando, seppur lentamente, su diverse direttrici, e che ha bisogno di ulteriori aiuti militari, come i caccia F-16, per ottenere un vantaggio decisivo sui russi. Ha in seguito dichiarato, mercoledì scorso in un’intervista a Reuters, che le forze ucraine hanno un piano di battaglia per il 2024 che non può rivelare e che ci sono diverse possibilità per futuri avanzamenti nell’Ucraina meridionale, nell’Ucraina orientale e nell’oblast di Kherson. Ci sono anche piani per avanzare verso specifiche città occupate. 

 

SITUAZIONE AL FRONTE

 

Attacchi ucraini al porto di Kerch e in Crimea:

 

Le forze ucraine hanno condotto con successo un attacco contro un cantiere navale russo a Kerch, nella Crimea occupata, il 4 novembre, probabilmente danneggiando una nave da guerra. Il Centro ucraino per le comunicazioni strategiche (StratCom) ha dichiarato che le forze ucraine hanno condotto con successo attacchi contro le infrastrutture marittime e portuali russe presso il cantiere navale Zalyv a Kerch. Le immagini satellitari mostrano che l'attacco ha danneggiato una corvetta portamissili Kalibr di classe Project 22800 Karakurt nel cantiere navale. Il 7 novembre da fotografie pubblicate da fonti russe e ucraine ISW ha stimato che il danno possa rendere inutilizzabile la corvetta nel prossimo futuro.

 

Il 5 novembre le forze ucraine avrebbero intensificato gli attacchi alle retrovie russe nell'Ucraina meridionale e nella Crimea occupata. Fonti russe hanno affermato che le forze ucraine hanno colpito Skadovsk.

 

Ucciso dai partigiani un funzionario della repubblica di Luhansk:

Partigiani ucraini e l'intelligence militare hanno assassinato un importante funzionario della Repubblica popolare di Luhansk (LNR) accusato di aver commesso crimini di guerra nell'Ucraina occupata. Funzionari russi e di occupazione hanno riferito l'8 novembre che un'autobomba ha ucciso un membro del Consiglio popolare della LNR e il colonnello capo del Partito Liberal Democratico (LDPR) della LNR, Mikhail Filiponenko, nella città occupata di Luhansk. Il GUR ha affermato che Filiponenko aveva organizzato campi di tortura per civili ucraini e prigionieri di guerra.

I russi colpiscono una nave civile:

Il Comando operativo meridionale dell'Ucraina ha riferito che un missile russo Kh-31P ha colpito mercoledì scorso una nave civile battente bandiera della Liberia in un porto dell’oblast di Odessa, ferendo diverse persone e uccidendo il pilota della nave. Alcuni blogger militari russi hanno sostenuto, nel tentativo di giustificare l'attacco, che la nave trasportasse un carico militare. Secondo ISW l’attacco rientra tra i tentativi russi di minare la fiducia nel corridoio del grano che passa per il porto di Odessa.

Ancora navi militari russe colpite nel Mar Nero:

La direzione principale dell'intelligence militare ucraina (GUR) ha dichiarato che i droni ucraini da attacco di superficie hanno affondato due piccole navi da sbarco della flotta russa del Mar Nero (BSF) nella Crimea occupata il 10 novembre. Il GUR ha pubblicato immagini satellitari e ha riferito che l'attacco con droni da attacco di superficie ucraino ha colpito la baia di  Uzka vicino a Chornomorsk, nella Crimea occupata, ha affondato una piccola nave da sbarco di classe Project 1176 Akula e una piccola nave da sbarco di classe Serna Project 11770. Il GUR ha riferito che la nave di classe Serna trasportava un equipaggio ed era carica di veicoli corazzati, inclusi veicoli corazzati da trasporto truppe BTR-82, e che le forze russe avevano precedentemente utilizzato navi di classe Serna per fornire copertura alle navi russe BSF durante i raid quando le forze russe mancavano attrezzature di difesa aerea navale.

Report sugli attacchi russi con Droni:

Nell’ultimo mese le forze russe hanno lanciato attacchi con droni contro l’Ucraina significativamente più piccoli e meno frequenti rispetto ai mesi precedenti, in vista di una prevista campagna di attacchi invernali su larga scala. Il portavoce dell'aeronautica ucraina, il colonnello Yuriy Ihnat, ha dichiarato il 10 novembre che le forze russe hanno attaccato l'Ucraina con 500 droni Shahed-131/-136 nel settembre 2023 e diverse centinaia di droni nell'ottobre 2023, ma attualmente stanno lanciando attacchi con droni con meno Shahed quasi ogni notte.

Addestramento di militari ucraini all’estero:

L'operazione Interflex guidata dal Regno Unito ha raggiunto l'obiettivo di addestrare 30.000 soldati ucraini tra giugno 2022 e dicembre 2023.  Lo stato maggiore ucraino ha riferito che l'operazione Interflex, che inizialmente includeva il Regno Unito ma ha aggiunto Australia, Canada, Danimarca, Finlandia, Lituania , Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Norvegia, Romania e Svezia come partner sin dal suo lancio nell'estate del 2022, hanno raggiunto l'obiettivo di 30.000 militari ucraini addestrati in anticipo il 10 novembre

Russia

Secondo commenti provenienti da ISW e dal Wall Street Journal, la Russia starebbe cercando di reintegrare i propri sistemi di difesa in seguito alla perdita di alcuni sistemi missilistici terra-aria (Sam) in seguito ad attacchi ucraini la settimana scorsa. In contemporanea, la Russia sembrerebbe aver aumentato le proprie scorte di missili strategici ad alta precisione, dopo maggiori investimenti nella produzione degli stessi.  

 

L’agenzia stampa russa RIA Novosti ha inoltre dichiarato che la Russia starebbe per inviare in battaglia un battaglione di prigionieri di guerra ucraini. Secondo quanto dichiarato dall’agenzia, il battaglione Bohdan Khmelnytsky (capo di uno stato cosacco ucraino nel XVII secolo e considerato da molti il padre della nazione ucraina) avrebbe giurato fedeltà alla Russia e, secondo ISW, potrebbero essere inviati nella zona di Avdiivka. Nonostante molti dettagli siano ancora fumosi, resta la possibilità che tale mobilitazione violi la Convenzione di Ginevra sui prigionieri di guerra, che proibisce il loro stazionamento (e meno che mai il loro impiego) in teatri di guerra.

Europa

Italia: In un'intervista pubblicata martedì, il primo ministro italiano Giorgia Meloni ha dichiarato che il suo piano di costruire centri di accoglienza in Albania per i migranti che arrivano via mare potrebbe essere un modello per gli accordi tra l'Unione Europea e Paesi terzi. Il progetto è stato presentato da Meloni e dal suo omologo albanese, Edi Rama, e mira a ridurre gli arrivi di migranti via mare in Italia, che ad oggi sono aumentati di circa il 65%, superando le 145.000 unità. I centri che si vogliono stanziare dalla primavera del 2024 in Albania vivranno sotto l’autorità italiana e ospiteranno inizialmente circa 3.000 immigrati eccetto donne, bambini e soggetti fragili. Interpellato da due giornali italiani, Edi Rama ha dichiarato che ha assecondato la richiesta di Meloni poiché l’Italia è uno dei più solidi sostenitori dell’adesione dell'Albania all'UE. Ma, a suo parere il dislocamento dei profughi in paesi terzi non servirà a risolvere il problema.

 

Spagna: Il Partito Socialista spagnolo avrebbe raggiunto un accordo per la formazione di un nuovo governo con il partito secessionista catalano Junts per Catalunya, guidato dall’ex presidente della comunità autonoma della Catalogna Carles Puigdemont. La condizione perché Junts voti la fiducia al nuovo governo sarebbe una legge di amnistia che, se approvata in parlamento, bloccherebbe i processi in corso e annullerebbe condanne già emesse per tutti gli organizzatori del referendum del 2017 per l’indipendenza della Catalogna. L’accordo è infatti stato firmato a Bruxelles, in Belgio, dove si trova Puigdemont: in Spagna è ancora attivo un mandato di arresto nei suoi confronti. Oltre a Junts, la coalizione dovrebbe contenere anche altri partiti di sinistra e regionalisti.

 

Le trattative non sono passate inosservate dalle opposizioni, le quali hanno organizzato un gran numero di proteste nelle ultime settimane. Negli ultimi giorni, in seguito al coinvolgimento del partito di estrema destra Vox, guidato da Santiago Abascal, le proteste si sono intensificate significativamente ed in alcuni casi sono sfociate in violenza.  

In questo contesto di tensioni, nella giornata di giovedì è stato colpito con un colpo d’arma da fuoco a Madrid l’ex leader del partito popolare di centro-destra della Catalogna, Alejo Vidal-Quadras, nonché fondatore del partito di estrema destra ultranazionalista Vox. L’ex leader è al momento in ospedale in gravi condizioni. La polizia non è ancora riuscita a identificare gli aggressori, 2 uomini a bordo di una moto. Vidal-Quadras poco prima dell’attacco aveva criticato l’accordo aspramente fra socialisti e secessionisti catalani. La destra spagnola è infatti tipicamente di orientamento unionista e schierata contro i vari particolarismi regionali spagnoli, fra cui quello catalano e basco.

 

Nel frattempo lavoratori che aderiscono al sindacato dei portuali di Barcellona si sono rifiutati di caricare qualsiasi materiale militare nel contesto della guerra a Gaza ed hanno esortato alla protezione delle popolazioni civili nelle aree di conflitto. La decisione di lunedì è per lo più simbolica e mira a incoraggiare altri lavoratori portuali spagnoli a seguirne l'esempio, ha dichiarato martedì a Reuters il segretario del sindacato OEPB.

 

Moldavia: Domenica 5 novembre, si sono tenute le elezioni locali per eleggere circa 898 sindaci e 11.058 consiglieri comunali. Pochi giorni prima circa 600 candidati affiliati al partito filo-russo Chance Party sono stati dichiarati non candidabili, a seguito del report dei servizi segreti moldavi che aveva permesso di accusare Change Party di aver ricevuto $53 milioni dal Cremlino, per il tramite dell’oligarca moldavo Ilan Shor, con l’obiettivo di destabilizzare il paese e influenzare il voto. 

 

Germania: In seguito agli svariati episodi di odio antisemita avvenuti in Germania nell’ultimo mese, il cancelliere Olaf Scholz ha richiamato i tedeschi all’atto di “coraggio civico” di proteggere i propri concittadini ebrei. In un’intervista al quotidiano tedesco Mannheimer Morgen ha fatto intendere che le leggi contro l’antisemitismo in Germania siano chiare e che verranno applicate. Sulla base delle stesse leggi sull’antisemitismo, la polizia tedesca ha vietato nelle scorse settimane diverse manifestazioni in supporto alla causa palestinese e sta indagando su vari casi di incitamento all’odio.

 

Portogallo: Il Primo Ministro portoghese Antonio Costa si è dimesso martedì in seguito a un'indagine su presunte irregolarità commesse dalla sua amministrazione nella gestione di progetti di estrazione di litio e idrogeno nel Paese. Costa ha dato l’annuncio durante una trasmissione televisiva, in cui ha dichiarato di avere la coscienza a posto, e di essere pienamente disponibile a collaborare con gli inquirenti ma, ha anche aggiunto che non si candiderà di nuovo alla carica di premier.

Politica internazionale

NATO

Gli alleati della NATO hanno condannato martedì la decisione della Russia di ritirarsi dal Trattato sulle Forze Armate Convenzionali in Europa (CFE), un trattato chiave del dopo Guerra Fredda. Il Trattato sulle forze armate convenzionali in Europa aveva lo scopo di impedire ai rivali della Guerra Fredda di ammassare forze in prossimità dei confini reciproci. Di riflesso, la NATO ha annunciato la sospensione del trattato. Tuttavia, i suoi membri continueranno a "consultarsi e a valutare le implicazioni nell'attuale contesto della sicurezza”. L'alleanza ha sottolineato anche che i suoi membri restano impegnati "a ridurre il rischio militare e a prevenire percezioni errate e conflitti".

Medio Oriente

Turchia: Domenica la polizia turca ha usato gas lacrimogeni e cannoni ad acqua per disperdere centinaia di persone che manifestavano a favore della Palestina, mentre cercavano di prendere d'assalto la base aerea di Incirlik che ospita le truppe e veivoli statunitensi. La manifestazione precede di poche ore l'arrivo di Blinken ad Ankara per i colloqui su Gaza con il suo omologo turco Hakan Fidan. All'inizio di questa settimana, la IHH Humanitarian Relief Foundation, un'agenzia umanitaria turca islamista, ha organizzato un convoglio per recarsi alla base aerea di Incirlik, al fine di protestare contro gli attacchi israeliani a Gaza e il sostegno degli Stati Uniti a Israele.

Asia e Pacifico

Afghanistan: Secondo l’Office on Drugs and Crime dell’ONU, la coltivazione dell’oppio del 2023 ha subito un calo del 95% a seguito della stretta imposta dai talebani nel 2022. Il paese è stato a lungo il maggior produttore di oppio, sostanza chiave per l’eroina, soddisfacendo l’80% della domanda globale. Tale mercato è stato negli anni scorsi molto profittevole per i talebani stessi: fino a quest’anno il valore dell’esportazione di oppio ha spesso superato quello dell’esportazione di beni e servizi leciti in generale.

La forte riduzione della produzione ha avuto conseguenze umanitarie immediate per molte comunità rurali, determinando una perdita di circa $1 miliardo per gli agricoltori: perciò la stessa agenzia delle Nazioni Uniti, pur sottolineando il successo, ha evidenziato altresì la necessità di maggior assistenza per la popolazione civile, che dipende per l’80% dal settore agricolo e sta già affrontando problemi di siccità.

Africa

Libia: La Russia e il generale Khalifa Haftar (ministro della Difesa e Capo di Stato Maggiore dal governo cirenaico di Tobruk), avrebbero stretto accordi per l’ampliamento della presenza militare russa in Libia. La Russia, già presente in Libia da alcuni anni attraverso il gruppo Wagner, dopo la morte di Prigozhin ha preso direttamente il controllo degli avamposti militari già occupati da Wagner.  Nell’ambito del nuovi accordi, la Russia fornirebbe sia sistemi di difesa aerea sia addestramento militare alle forze speciali e ai piloti dell’aeronautica di Haftar; in cambio otterrebbe il permesso di occupare le basi della Wagner con soldati russi regolari e la possibilità di gestire un porto per l’attracco con navi militari nei porti della Cirenaica.

 

Sudan: Le forze paramilitari sudanesi hanno preso il controllo di svariati capoluoghi di regione in Darfur, nell’ovest del paese. Si tratta del più importante sviluppo nella guerra civile, che continua da ormai sette mesi, tra l’esercito regolare e le forze paramilitari dell’RSF (forze-supporto-rapido). La guerra che sembra non avere fine, ha visto più volte l’intervento del governo egiziano che ha mediato tra le forze di Burhan e la RSF al fine di ottenere il cessate il fuoco, che è stato disatteso per ben nove volte. Ora l’RSF si prepara a conquistare il nord, dove hanno cercato rifugio centinaia di migliaia di sfollati, per ottenere il controllo completo della regione, un territorio grande quanto la Francia.

 

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