Punto Stampa a Cura di: Gabriele Fabozzi, Michele Miceli, Franz Forti
Conducono: Franz Forti, Barbara Marzialetti
Ospite | Vittorio Emanuele Parsi - Conflitto Ucraino-Russo e Israelo-Palestinese: perché possiamo avere un atteggiamento diverso. |
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Argomenti principali della giornata: accordo per pause umanitarie a Gaza, negoziati indiretti tra Hamas, israeliani e CIA in Qatar. Approvato il budget ucraino per il 2024, con Kiev che ammette il problema della “donor fatigue”. Accordo di governo fra il partito socialista spagnolo e i secessionisti catalani. Difese aeree russe “sovra-estese”.
Israele |
| Sotto pressioni da Washington, Israele ha accettato di sospendere le operazioni nel nord di Gaza per quattro ore al giorno a partire da giovedì, consentendo alle persone di fuggire lungo due corridoi umanitari, ha dichiarato il portavoce della Casa Bianca per la sicurezza nazionale John Kirby. Le pause saranno comunicate con tre ore di anticipo. Altre pause per permettere agli abitanti di fuggire verso sud erano già state concesse negli ultimi giorni, e questa dichiarazione sarebbe un tentativo di formalizzare ed espandere la procedura e proteggere per quanto possibile i civili palestinesi. Biden ha dichiarato che al momento un completo cessate il fuoco non è possibile, anche se aveva sperato sarebbe stato necessario meno tempo per formalizzare le pause umanitarie. Sempre Kirby ha sottolineato come i brevi cessate il fuoco potrebbero aiutare a riportare a casa i 239 ostaggi di Hamas (tra cui 10 americani). A Doha, i capi della CIA e dell'agenzia di intelligence israeliana Mossad si sono incontrati con il primo ministro del Qatar per discutere di un possibile accordo sugli ostaggi, ha dichiarato un funzionario statunitense, parlando a condizione di anonimato. In passato il Qatar ha svolto un ruolo di mediazione con Hamas. L’accordo prevederebbe un cessate il fuoco da 1 a 3 giorni e il rilascio di 10-15 ostaggi. Secondo alcune fonti a conoscenza dei negoziati, nelle prime fasi della guerra, il premier israeliano Benjamin Netanyahu si sarebbe fermamente rifiutato di acconsentire ad un cessate il fuoco di cinque giorni con Hamas a Gaza, in cambio del rilascio di alcuni ostaggi detenuti nel territorio. Secondo le fonti, successivamente all’inizio dell’incursione dell’ IDF nella striscia, le trattative erano riprese ma il leader israeliano ha mantenuto la stessa linea dura, rifiutando diverse proposte che prevedevano lo stop ai combattimenti in cambio del rilascio di ostaggi. Punto fondamentale per gli israeliani nei negoziati sarebbe stata la richiesta di una lista completa che specificasse nome e dettagli dei prigionieri detenuta dai palestinesi, lista impossibile da fornire secondo Hamas, a causa dei combattimenti e della dispersione dei vari gruppi di prigionieri all’interno della striscia. Un'altra fonte ha affermato che Hamas aveva inizialmente chiesto uno scambio di prigionieri, carburante e altre forniture in cambio degli ostaggi, ma queste richieste sono state abbandonate a favore di una sospensione dei soli attacchi aerei. L’ufficio del primo ministro non ha risposto alle richieste di commenti. Nove palestinesi sono stati uccisi e almeno altri 14 sono stati feriti dall’esercito israeliano durante un raid diurno di diverse ore nella città di Jenin e nel suo campo profughi, nella Cisgiordania occupata. L'IDF aveva dichiarato di essere entrata a Jenin nella notte di giovedì, scoprendo e distruggendo una serie di ordigni esplosivi improvvisati. Mentre l'incursione continuava alla luce del giorno, un gruppo ha sparato contro le truppe israeliane, provocando un attacco aereo contro i guerriglieri palestinesi. A Parigi, funzionari di circa 50 Paesi e varie organizzazioni si sono incontrate per coordinare gli aiuti umanitari a Gaza e trovare il modo di aiutare i civili feriti a sfuggire all'assedio, giunto all'inizio del secondo mese. Il presidente francese Macron ha dichiarato che le promesse di aiuti superano il miliardo di euro. “Tutte le vite hanno ugual valore” ha affermato, invocando una pausa umanitaria per permettere assistenza ai civili palestinesi. Le dichiarazioni sono arrivate prima dell’annuncio di Israele di voler sospendere per 4 ore al giorno le attività militari . |
Ucraina |
Il parlamento ucraino ha approvato il budget statale per il 2024, di cui circa metà verrà impiegato in difesa e sicurezza e con un deficit di oltre 43 miliardi di dollari. Per avere un termine di paragone, finora il governo di Kyiv ha ricevuto circa 126 miliardi di dollari in aiuti finanziari da Paesi alleati da febbraio 2022, secondo il Kiel Institute for the World Economy. Il ministro delle Finanze, Serhiy Marchenko, ha dichiarato che gli aiuti degli alleati continueranno a svolgere un ruolo fondamentale, ed ha anche ammesso l’emergenza sempre più acuta di una donor fatigue tra molti dei soliti contributori allo sforzo bellico ucraino. Nella manovra sono previsti anche un aumento dei salari minimi e delle pensioni per aiutare i molti affetti dall’aumento dei prezzi causati dalla guerra. Il comando militare russo probabilmente avrà difficoltà a ridistribuire rinforzi efficaci in combattimento per rispondere alle operazioni ucraine in corso nell’oblast orientale di Kherson, mentre conduce operazioni difensive nell’oblast occidentale di Zaporizhia e sostiene altri sforzi offensivi nell’Ucraina orientale. I blogger russi hanno affermato il 9 novembre che le forze ucraine hanno stabilito il controllo su nuove posizioni a Krynky (30 km a nord-est della città di Kherson e 2 km dal fiume Dnipro) e hanno condotto assalti contro le posizioni russe a sud e sud-ovest dell'insediamento Le forze russe hanno colpito una nave civile vicino alla città di Odesa l'8 novembre. Il Comando operativo meridionale dell'Ucraina ha riferito che un missile russo Kh-31P ha colpito una nave civile battente bandiera della Liberia in un porto vicino a Odesa City, nell'Oblast' di Odesa, ferendo diverse persone e uccidendo il pilota della nave. I milblogger russi hanno affermato l'8 e il 9 novembre, nel tentativo di giustificare l'attacco, che la nave trasportava un carico militare. La Russia ha continuamente cercato di interrompere le esportazioni ucraine e di limitare il traffico marittimo verso i porti ucraini e probabilmente continuerà a mettere in atto un'escalation nel Mar Nero per minare la fiducia nel corridoio ucraino. |
Russia |
| Nel suo ultimo aggiornamento giornaliero di intelligence, il Ministero della Difesa britannico ha affermato che il conflitto in Ucraina sta mettendo a dura prova i sistemi di difesa russi: il Cremlino dovrà probabilmente riassegnare i sistemi missilistici terra-aria (Sam) da zone lontane della Russia per mantenere la copertura sull'Ucraina, dopo le perdite segnalate di alcuni dei suoi sistemi Sam a lungo raggio SA-21 la scorsa settimana. Questi sistemi sono tipicamente assegnati in punti strategicamente importanti, ad esempio intorno ai confini. La rimozione dei sistemi indebolirebbe quasi certamente la difesa aerea nelle sue periferie, si legge nell’aggiornamento, sovra-estendendo le forze armate russe e mettendo a dura prova la capacità di coprire tutto il suo vasto territorio. |
Europa |
| Spagna: il Partito Socialista spagnolo avrebbe raggiunto un accordo per la formazione di un nuovo governo con il partito secessionista catalano Junts per Catalunya, guidato dall’ex presidente della comunità autonoma della Catalogna Carles Puigdemont. I tentativi di formare un esecutivo vanno avanti dalle elezioni di luglio scorso, in cui il Partito Socialista era riuscito a porsi intorno al 28% dei consensi, 8 punti percentuali in più del Partito Popolare, la principale formazione di centrodestra. La condizione perché Junts voti la fiducia al nuovo governo sarebbe una legge di amnistia che, se approvata in parlamento, bloccherebbe i processi in corso e annullerebbe condanne già emesse per tutti gli organizzatori del referendum del 2017 per l’indipendenza della Catalogna. L’accordo è infatti stato firmato a Bruxelles, in Belgio, dove si trova Puigdemont: in Spagna è ancora attivo un mandato di arresto nei suoi confronti. Oltre a Junts, la coalizione dovrebbe contenere anche altri partiti di sinistra e regionalisti. Le trattative non sono passate inosservate dalle opposizioni, le quali hanno organizzato un gran numero di proteste nelle ultime settimane. Negli ultimi giorni, in seguito al coinvolgimento del partito di estrema destra Vox, guidato da Santiago Abascal, le proteste si sono intensificate significativamente ed in alcuni casi sono sfociate in violenza. Vi sono anche non pochi dubbi sulla costituzionalità di una tale amnistia, sollevati anche dal massimo organo giurisdizionale spagnolo. Interesse e preoccupazione sono arrivate anche dal commissario europeo per la Giustizia, Didier Reynders, che ha chiesto al ministro della Giustizia spagnolo informazioni dettagliate sull’accordo, per ora non ancora pubblicate. In questo contesto di tensioni, nella giornata di giovedì è stato colpito con un colpo d’arma da fuoco a Madrid l’ex leader del partito popolare di centro-destra della Catalogna, Alejo Vidal-Quadras, nonché fondatore del partito di estrema destra ultranazionalista Vox. L’ex leader è al momento in ospedale in gravi condizioni. La polizia non è ancora riuscita a identificare gli aggressori, 2 uomini a bordo di una moto. Vidal-Quadras poco prima dell’attacco aveva aspramente criticato l’accordo fra socialisti e secessionisti catalani. La destra spagnola è infatti tipicamente di orientamento unionista e schierata contro i vari particolarismi regionali spagnoli, fra cui quello catalano e basco. |
Politica internazionale | |
Nord America | USA: La Screen Actors Guild (sindacato che rappresenta gli attori di Hollywood) avrebbe raggiunto un accordo preliminare con i maggiori studi televisivi, cosa che terminerebbe uno sciopero in atto da metà luglio. Tale sciopero, insieme allo sciopero degli sceneggiatori terminato a fine settembre, ha bloccato la produzione di centinaia di film e serie TV. I sindacati chiedevano principalmente migliori condizioni di lavoro e soprattutto compensi più alti per la categoria attraverso un diverso sistema di calcolo dei diritti d’autore che tenga conto di prodotti trasmessi in streaming. I rappresentanti dei sindacati dovranno di nuovo riunirsi oggi per discutere dell’accordo e per pubblicare i dettagli.
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