Riepilogo della settimana dal 26/2/23 al 4/3/23 a cura di: Aurelio Iacono, Gabriele Fabozzi, Alexei Polianski
In studio: Franz Forti, Andrea Alesiani, Gabriele Fabozzi, Alexei Polianski
Link alla diretta/differita di questa rassegna
Punti salienti
- Ucraina: continua la battaglia per Bakhmut, con segni di ritiro ucraino
- Russia: difficoltà per l’accordo sul grano, il volto della nuova economia russa, nuove azioni di sabotaggio all’interno del paese, Putin chiede all’FSB di sorvegliare i confini.
- Iran: centinaia di studentesse sono state avvelenate mentre a scuola; il rial trova un po’ di respiro, ma per poco; Rafael Grossi, direttore dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica, va in Iran per discutere anche del ritrovamento di uranio arricchito sopra l’80%.
- Economia: l’inflazione in Europa continua la sua, seppur lenta, parabola discendente; nell’UE non si è raggiunto un accordo per vietare la vendita di motori diesel e a benzina a partire dal 2035; economia cinese in forte fase espansiva dopo l’abbandono della politica zero-Covid.
- Europa: trovato accordo per il decimo pacchetto di sanzioni contro la Russia; in Bielorussia nuove condanne di oppositori politici, tra i quali l’ex candidato alla presidenza e il Premio Nobel per la pace Alex Bialiatski; raggiunto un accordo tra Londra e Bruxelles sulla questione dell’Irlanda del nord.
- Stati Uniti: scontri in politica estera con Russia e Cina, con possibili sanzioni anche a quest’ultima se fosse confermato il supporto bellico alla Russia.
- Asia: Crescono le tensioni nello stretto di Taiwan in seguito a incursioni aeree cinesi; il G20 in India si conclude senza una dichiarazione congiunta sull’Ucraina.
- Medio Oriente: in Palestina, nonostante i colloqui bilaterali, prosegue la violenza, culminata in un massiccio assalto condotto da coloni israeliani contro persone e beni palestinesi. In Israele, mentre la proposta di legge per introdurre la pena capitale per i palestinesi ha iniziato il suo iter parlamentare, il governo deve affrontare partecipate proteste popolari contro la riforma giudiziaria.
- America Latina: in Messico decine di migliaia di persone hanno manifestato contro le riforme elettorali promosse dal presidente. Un gruppo di investigazione dell’ONU traccia un parallelismo tra il governo del Nicaragua e i metodi nazisti.
- Africa: in Nigeria, Bola Tinubu, candidato del partito filo-governativo, vince le elezioni tra numerose critiche e in un paese afflitto da povertà, inflazione, scarsità di contanti e carburante e martoriato dalla violenza islamista. In Tunisia i migranti africani, dopo le criticate dichiarazioni del presidente, affrontano un’ondata crescente di discriminazione.
Ucraina
- ✱Componenti dual-use di fabbricazione occidentale avrebbero continuato a raggiungere la Russia in seguito all’inizio dell’invasione russa nonostante le sanzioni imposte dall’Occidente, secondo un rapporto di International Partnership for Human Rights e la Independente Anti-Corruption Commission (NAKO). Il rapporto analizza crimini di guerra russi che sarebbero stati commessi con armi con componenti di fabbricazione occidenale. Le principali aziende produttrici di tali componenti sarebbero Harting, Trimble e TE Connectivity. Il rapporto sottolinea la necessità di rivedere le sanzioni e i controlli sulle esportazioni verso la Russia, migliorare il monitoraggio degli utenti finali e riconoscere pubblicamente il problema.
- Un ufficiale del Ministero dell’Agricoltura ucraino ha detto che il raccolto invernale sarà superiore alle aspettative e, per quanto esso sia inferiore a causa della guerra, non sono previste limitazioni all’export di giugno-luglio 2023-2024. Questo è dovuto al fatto, confermato da immagini satellitari e dal ministero, che è stato piantato grano in misura maggiore nel sud del paese. Tali dichiarazioni sono avvenute in contemporanea all’annuncio da parte dell’Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale di un piano da 44 milioni di dollari per lo sviluppo del settore agricolo in Ucraina.
Russia
- ✱La Russia ha dichiarato che non estenderà l'accordo sul grano del Mar Nero, mediato dall'ONU e dalla Turchia, che consente l'esportazione di grano dai porti ucraini, a meno che non vengano presi in considerazione gli interessi dei produttori agricoli russi nell'accesso ai mercati mondiali. L'accordo scade il 18 marzo e richiede il consenso di tutte le parti per essere prorogato. Nonostante le sanzioni occidentali non colpiscano esplicitamente le esportazioni agricole russe, il governo russo sostiene che le restrizioni sui pagamenti, sulla logistica e sull'assicurazione rappresentino un "ostacolo" all'esportazione dei propri cereali e fertilizzanti.
✚Secondo Bloomberg, i prezzi del grano esportato dalla Russia sarebbero diminuiti - sulla scia di un raccolto particolarmente ricco - al punto da essere competitivi nonostante i problemi commerciali indotti dalle sanzioni. Nonostante il grano sia esente dalle sanzioni occidentali, tali sanzioni rimangono per il finanziamento e l’assicurazione di navi per esportarlo.
- ✱L'economia russa è in crisi a causa della guerra in corso e delle sanzioni internazionali che stanno rendendo difficile la vita ai consumatori russi. Le vendite al dettaglio sono in contrazione da dieci mesi consecutivi e si prevede che la spesa delle famiglie diminuirà in ogni trimestre del 2023. Tale riduzione delle condizioni di vita delle persone ricorda l'impoverimento degli anni successivi all'annessione della Crimea nel 2014. Il settore del consumo rappresenta circa la metà dell'economia russa, ma l'offerta di beni disponibili si è ristretta a causa della scomparsa di molti marchi occidentali e dei prezzi troppo elevati dei prodotti di imitazione russi. Ciò ha portato ad un aumento del risparmio dei consumatori russi e alla chiusura di molti centri commerciali. Nonostante il governo abbia fornito una massiccia stimolazione dell'economia e la disoccupazione sia al minimo storico, le famiglie si sono rese sempre più frugali, optando per pagare i debiti esistenti piuttosto che chiedere nuovi prestiti.
- Dopo un anno di guerra e sanzioni, iniziano a palesarsi cambiamenti nel mercato interno russo. Il paese che ne sta guadagnando maggiormente è la Cina. I brand cinesi sono infatti diventati dominanti nel settore automobilistico e in quello della telefonia mobile. Nel primo caso i marchi cinesi Chery, Geely e Great Wall Motors sono entrati nella top 10 dei veicoli più venduti in Russia, mentre marchi occidentali come Mercedes, Renault e Volkswagen hanno abbandonato il mercato russo o sono in procinto di farlo. La vendita di auto di derivazione cinese è cresciuta del 7%, numero importante se considerato che il mercato automobilistico russo ha visto una fortissima crisi durante il 2022. Nella telefonia mobile invece il leader di vendite in Russia per il 2022 è Xiaomi, seguito da Realme. I brand cinesi arrivano a coprire il 95% del mercato russo, mentre brand occidentali come Apple e Samsung passano dal 53% del 2021 al 3%.
- ✱Martedì le autorità e i media russi hanno riportato che una serie di droni di fabbricazione ucraina hanno tentato di colpire obiettivi all’interno del territorio russo. In un caso, uno dei droni, carico di esplosivo, avrebbe centrato l'obiettivo colpendo un deposito di petrolio nella regione di Krasnodar. Il sindaco ha riportato che non ci sono state vittime. Un secondo attacco si è verificato a 80 km da Mosca, in una raffineria di gas, mancando di pochi metri l'obiettivo. Altre esplosioni sono state riportate nelle regioni russe di Belgorod, Bryansk e Adygea. L’oppositore russo con cittadinanza ucraina Ilya Ponomarev ha affermato che nel caso di Bryansk non si tratterebbe di sabotatori ucraini ma di resistenza partigiana russa, non è ben chiaro se supportata dall’esercito ucraino o meno.
In concomitanza degli hacker sono riusciti a trasmettere il messaggio “pericolo di attacco missilistico” sui server di radio e TV locali delle regioni interessate. Nello stesso giorno, l'aeroporto di Pulkovo a San Pietroburgo ha sospeso tutti i voli, ufficialmente per un'esercitazione di intercettazione di un velivolo nemico.
- Putin chiede al FSB di aumentare il controllo territoriale nelle 4 regioni ucraine sotto parziale controllo russo e di contrastare il crescente numero di tentativi di sabotaggio ucraini e occidentali.
Economia
Europa
- L’inflazione nell’eurozona si è chiusa all’8.5% a febbraio, secondo i dati Eurostat. Tale valore è in calo da ottobre scorso, in cui l’indice aveva toccato il 10.6%. L’indice dei prezzi al consumo nei paesi baltici continua ad essere molto alto (più del doppio della media dell’area euro), dove continuano a pesare la rottura dei rapporti commerciali con la Russia (in passato più intensi che per altri paesi europei). Tra i fattori che hanno contribuito ad una stabilizzazione dell’inflazione vi è la minor domanda di gas naturale in Europa, che nel 2022 è calato del 13%, secondo un rapporto dell’Agenzia internazionale dell’energia (IEA).
- Gli ambasciatori degli stati membri dell’UE hanno dovuto rinviare l’approvazione definitiva del divieto di vendita di veicoli a benzina e diesel dal 2035. Tale legge era stata approvata a metà febbraio dal Parlamento europeo, ed il passaggio al Consiglio dell’UE sembrava solo una formalità, ma ha invece trovato l’opposizione di paesi tra i quali Italia, Germania, Polonia, Ungheria e Bulgaria. Oltre alle preoccupazioni sulla perdita di posti di lavoro avanzate da molti paesi, la Germania in particolare ha chiesto la regolamentazione dei carburanti di origine sintetica prodotti con fonti rinnovabili, battendo sul fatto che motori a combustione interna resteranno in circolazione a lungo dopo il 2035.
Stati Uniti
- L’amministrazione Biden ha annunciato che le compagnie che ricevono fondi dal nuovo programma statunitense per lo sviluppo di semiconduttori (fondo di 52 miliardi di dollari creato con il CHIPS Act) dovranno restituire una parte dei profitti in eccesso rispetto a quelli previsti all’inizio dei progetti che tale programma andrà a finanziare.
- ✚La legge era stata introdotta lo scorso agosto, e da allora, più di 40 nuovi progetti per la costruzione di semiconduttori sono stati annunciati negli USA, oltre che più di 200 miliardi di dollari di investimenti privati.
Asia
- Cina: Il Purchasing Managers Index (PMI, un indicatore economico basato su sondaggi mensili su aziende del settore privato) manifatturiero ha raggiunto il suo massimo in 11 anni a febbraio, toccando 52.6, secondo l’ufficio nazionale cinese di statistica. Tale momento di espansione economica, trainato dal recente abbandono della politica zero-Covid, è visibile anche nel mercato azionario e nella domanda domestica, quest’ultima in crescita rispetto allo stesso mese dell’anno precedente per la prima volta da giugno 2021.
- Turchia: Secondo un sondaggio di Bloomberg, l’inflazione in Turchia si sarebbe stabilizzata al 55.7% a febbraio, leggermente al di sotto del valore di gennaio. Tuttavia, l’iniezione di circa 100 miliardi di lire (circa 5.3 miliardi di dollari) in aiuti alle famiglie colpite dal terremoto di inizio febbraio e per gli sforzi di ricostruzione potrebbero invertire il già lento calo dell’inflazione nel Paese. Politiche monetarie espansive erano già previste in vista delle elezioni di maggio prossimo.
Europa
UE
- ✱Trovato accordo per il decimo pacchetto di sanzioni contro la Russia. La lista colpisce 120 tra individui ed enti tra settore militare e quello della disinformazione. Include dei ban sull’export verso la Russia di beni industriali e tecnologia di importanza critica, come camion pesanti, beni impiegabili nel settore militare come binocoli e radar, ma anche materiali come bitume, asfalto e gomma sintetica. Sanzionate anche tre nuove banche: Alfa Bank, Rosbank e Tinkoff Bank. Sanzionati anche il Fondo Sovrano russo e la Compagnia Nazionale Assicurativa. L’ammontare sanzionato è superiore agli 11 miliardi di euro, e si somma ad altri 32.5 miliardi di sanzioni passate. Con questo nuovo pacchetto si e’ arrivati a sanzionare circa metà del valore totale dell’export verso la Russia nel 2021.
Belarus
- Un aereo radar russo A-50 Beriev è stato distrutto da due droni mentre si trovava all’aeroporto Machulishi, nella regione di Minsk. L’aereo avrebbe raggiunto Belarus il 3 gennaio e da lì avrebbe eseguito 12 missioni di ricognizione. Le forze di sicurezza bielorusse comunicano che l’attacco è stato rivendicato dai partigiani bielorussi e che gli esecutori materiali sarebbero riusciti a fuggire dal paese. La Russia dispone in tutto di 9 velivoli del genere, di cui solo 6 sono ammodernati.
- ✱L’accusa ha chiesto una condanna a 19 anni in una colonia penale per Sviatlana Tsikhanouskaya - ex candidata alla presidenza - e Pavel Latushko - ex ministro della cultura - entrambi leader dell’opposizione bielorussa processati in contumacia con l’accusa di cospirazione, organizzazione estremista ed indebolimento del governo. I due hanno lasciato la Bielorussia dopo la repressione avviata da Lukashenko a seguito delle proteste di massa che contestavano la sua elezione a presidente nel 2020. Allo stesso tempo è stato condannato anche Ales Bialiatski, il quale si trova ancora in Bielorussia. L’oppositore di Lukashenko e attivista per i diritti umani, fondatore dell’ONG Viasna (la quale si occupa dei diritti dei prigionieri politici), già premio Nobel per la Pace del 2022, è stato condannato a 10 anni di carcere.
Italia
- Elly Schlein è la nuova segretaria del PD.E' la prima donna alla guida del partito, nonché la più giovane segretaria del PD di sempre, con i suoi 38 anni di età.
- Tragedia dei migranti al largo della costa meridionale italiana, 64 i morti. Le Nazioni Unite e Medici Senza Frontiere hanno affermato che molte delle vittime erano afgani. La dinamica del disastro deve ancora essere chiarita: l'agenzia di frontiera dell'UE Frontex ha confermato di aver avvistato la nave diretta verso la costa calabrese sabato alle 22:26 e di aver allertato le autorità italiane, anche se la nave, sebbene "molto sovraffollata", non mostrava segni di pericolo.
L'aereo di Frontex ha lasciato la scena alle 23:11 a causa di una carenza di carburante e le motovedette italiane sono dovute tornare indietro a causa delle cattive condizioni meteorologiche. L'operazione di salvataggio è stata dichiarata all'inizio di domenica dopo che i resti della barca sono stati scoperti sulla costa vicino a Crotone, ha detto l’agenzia. Piantedosi ha evidenziato come fosse impossibile avvicinarsi all’imbarcazione o effettuare un salvataggio a causa delle condizioni del mare.
UK/UE
- ✱Il premier inglese ha annunciato il raggiungimento di un accordo con Bruxelles sulla questione Irlanda del Nord, dopo quattro mesi di trattative; sia Sunak che Von der Leyen sono apparsi molto fiduciosi. L’accordo dovrebbe creare un corridoio libero, cd. verde, per il commercio, eliminando restrizioni e pratiche doganali tra Gran Bretagna ed Irlanda del Nord, almeno per i beni destinati a rimanere in quest’ultima (mentre per i beni destinati ad essere portati nella Repubblica d’Irlanda i controlli saranno più rigorosi, cd. corridoio rosso), ed introducendo nuove libertà per il commercio di alcuni beni. Il patto inoltre dovrebbe predisporre un “freno” che permetterà all’Assemblea nord irlandese di opporsi alla legislazione comunitaria commerciale che avrebbe un impatto significativo sulla vita dei cittadini dell’Irlanda del Nord. Il portavoce di Downing Street ha detto, senza fornire informazioni su tempi e forme, che il Parlamento inglese dovrà votare sull’approvazione dell’accordo; i Laburisti nel frattempo si sono impegnati a sostenere il disegno, che ha incontrato il favore anche dell’ex premier Theresa May.
Germania
- ✱ Il Cancelliere tedesco Olaf Scholz ha invitato la Cina a non fornire armi alla Russia per l'uso in Ucraina, ma ad utilizzare la sua influenza su Mosca per lavorare alla pace. Scholz ha fatto appello anche al documento della posizione della Cina sull'Ucraina, in cui Pechino ribadisce la sua posizione per una soluzione politica al conflitto ucraino e si oppone all'uso di armi nucleari. Il documento fa parte degli sforzi della Cina per presentarsi come mediatrice di pace neutrale. La Cina sta subendo crescente pressione dagli Stati Uniti e dai loro alleati per il suo partenariato con Mosca.
Francia
- ✱Macron, all’inizio del suo viaggio in Africa centrale, ha sottolineato la necessità di dar vita ad una relazione nuova ed equilibrata con il continente africano, affermando che in futuro le basi militari francesi saranno co-amministrate con le autorità locali e che diminuirà il numero di truppe francesi stanziate. La dichiarazione arriva dopo che la Francia ha dovuto affrontare una crescente opposizione da parte dei governi locali per la sua continua presenza militare in molte delle sue ex colonie, ed è stata costretta a ritirare centinaia di truppe dal Mali, dalla Repubblica Centrafricana e dal Burkina Faso nell'ultimo anno; situazione che tra l’altro ha permesso alla Russia di espandersi anche in Africa, attraverso l'uso di campagne di disinformazione e dei mercenari del gruppo Wagner, che in alcuni casi hanno sostituito i soldati francesi.
Finlandia
- Il Parlamento finlandese ha approvato a larga maggioranza l'adesione del Paese alla NATO con 184 voti a favore e 7 contrari. La richiesta di adesione è stata avanzata insieme alla Svezia a causa delle preoccupazioni per la sicurezza dopo l'invasione russa dell'Ucraina. La Presidente ungherese Katalin Novák ha espresso il suo sostegno all'adesione della Svezia e della Finlandia alla NATO. Finora, 28 dei 30 alleati NATO hanno ratificato l'adesione di entrambi i paesi. Solo Ungheria e Turchia non hanno ancora fatto altrettanto.
Stati Uniti
- Il Segretario di Stato degli Stati Uniti, Antony Blinken, si è incontrato con il suo omologo russo, Sergey Lavrov, a margine del meeting dei ministri degli Esteri del G20 a New Delhi. Nel corso della conversazione, della durata di circa 10 minuti, Blinken ha chiesto alla Russia di fermare la sua guerra in Ucraina e di venire al tavolo dei negoziati e di rilasciare l'americano Paul Whelan, detenuto da oltre 4 anni. Blinken ha anche esortato Lavrov a revocare la sospensione del 28 febbraio da parte della Russia della cooperazione russa con New START, che impone limiti verificabili al numero di armi nucleari a raggio intercontinentale russe e statunitensi e di riprendere la partecipazione al trattato sulle armi nucleari. L'incontro è stato improvvisato e Blinken ha avvicinato Lavrov. Il Ministero degli Esteri russo ha confermato l'incontro.
- Il Dipartimento dell’energia statunitense ha dichiarato che la causa più probabile della pandemia di Covid-19 sia stata una fuga involontaria del virus da un laboratorio di Wuhan, in Cina. Il Dipartimento si era sempre espresso in modo neutro sull’origine del virus, e tale dichiarazione è un netto cambio di direzione rispetto al passato. Dichiarazioni simili sono arrivate da intelligence fornita dall’FBI tramite il direttore dell’agenzia, Christopher Wray. Quest’ultimo ha anche ribadito come la Cina abbia attivamente ostacolato l’identificazione delle origini del virus. L’organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha dichiarato che detto che continuerà ad indagare sulle origini del virus, esortando la Cina a permettere ulteriori studi sul suo territorio e a condividere i dati a disposizione.
- ✱Stati Uniti: stando a quanto dichiarato da 4 ufficiali statunitensi e ad altre fonti, gli USA stanno saggiando gli alleati in merito all’imposizione di sanzioni alla Cina, qualora Pechino dovesse fornire supporto militare al Cremlino. Non è chiaro che tipo di sanzioni la Casa Bianca abbia in mente e ancora le consultazioni sono in uno stadio preliminare. La dichiarazione giunge poche settimane dopo l’avvertimento di Blinken a Wang Yi alla conferenza di Monaco, a sua volta preceduto dal tentativo di dissuasione di Biden direttamente a Xi.
Asia
Cina
- Il leader cinese Xi Jinping ha incontrato l’alleato bielorusso Alexander Lukashenko a Pechino per una visita di stato. In occasione della visita sono stati conclusi accordi di cooperazione economica in ambito commerciale, tecnologico e di difesa. La Cina rappresenta un alleato economico sempre più importante per la Bielorussia, in particolare in seguito al peggioramento delle relazioni con i Paesi dell’UE dopo che l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia è avvenuta anche tramite la Bielorussia.
India
- Si conclude senza una dichiarazione congiunta il G20 di Delhi, con Russia e Cina che si sono rifiutate di condannare la guerra in Ucraina. A farla da padrone sono stati i rimpalli di accuse tra Russia e Stati Uniti per la crisi, mentre l’India ha cercato di porre all’attenzione dei partecipanti le difficoltà dei paesi in via di sviluppo per quanto riguarda debiti, sicurezza alimentare ed energetica, nonché la loro esposizione al surriscaldamento globale. Alla fine dell’incontro, il primo ministro indiano ha dichiarato di essere comunque soddisfatto dell’esito, avendo fatto da portavoce per i paesi del sud del mondo.
Taiwan
- ✱Secondo il Ministero della Difesa taiwanese, decine di aerei da combattimento cinesi avrebbero, in più occasioni, sconfinato nella zona di identificazione di difesa aerea (ADIZ) di Taiwan. La Cina non ha commentato né confermato tali incursioni. Tutto ciò è avvenuto in un clima di già forte tensione fra Cina e Stati Uniti, con quest’ultimi che hanno dichiarato che approveranno la vendita di munizioni per aerei da combattimento F-16 in dotazione di Taiwan per un valore complessivo di 619 milioni di dollari. Tale pacchetto di vendita di armi è il nono sotto l’amministrazione Biden, e ha causato una forte reazione nei canali diplomatici tra Cina e USA. Da un paio d’anni Taiwan ha notevolmente incrementato gli sforzi di ammodernamento della sua flotta aeronautica.
- ✚La Cina non è nuova a incursioni aeronautiche nelle ADIZ di Paesi vicini, con sconfinamenti frequenti in Giappone, Corea del Sud e Taiwan. Secondo il Council on Foreign Relations, il 2022 è stato un anno clou nelle violazioni dell’ADIZ, con ben 1737 aerei coinvolti (più che il 2019, 2020 e 2021 combinati). L’aumento significativo si è avuto in seguito alla visita nell’agosto scorso dell’allora speaker della Camera statunitense Nancy Pelosi.
Medio Oriente
Iran
Proteste
- ✱Nelle ultime settimane, centinaia di studentesse sono state avvelenate in scuole in diverse città del Paese. Le studentesse hanno spesso riportato odori acri prima di accusare sintomi quali mal di testa, nausea, tosse, difficoltà respiratorie, palpitazioni ed in alcuni casi paralisi temporanea, facendo intendere che l’avvelenamento sia di tipo chimico e non di tipo batteriologico o virale. I primi casi di avvelenamento erano stati riportati a novembre scorso nella città di Qom, dove una cinquantina di studentesse avevano subito un avvelenamento, con alcune costrette al ricovero medico. Nelle ultime settimane, tuttavia, il numero di avvelenamenti è aumentato, con ancora casi a Qom e poi Tehran, Borujerd e Ardabil. In seguito a tali eventi, si sono verificate proteste di fronte a svariate scuole, e non sono mancati i casi di attacchi alle madri che partecipavano. Uno dei sindacati scolastici più grandi del Paese ha invitato a protestare di fronte al Ministero dell’istruzione e al parlamento la settimana prossima.
- Per mesi autorità scolastiche, governatori locali ed il Ministro della salute Youssef Nouri hanno minimizzato gli avvelenamenti, derubricandoli a casi di attacchi di panico o a condizioni pregresse. Tuttavia, lunedì il vice ministro della salute, Younes Pahani, ha affermato che tali avvelenamenti sarebbero stati intenzionali - parole poi confermate da svariati membri del comitato parlamentare per la salute pubblica. Secondo le parole di Pahani, l’obiettivo principale degli avvelenamenti sarebbe quello di tenere le scuole femminili chiuse, nonostante egli abbia poi abbia affermato che le sue parole sarebbero state fraintese. Secondo alcuni media locali ed alcuni politici iraniani e non, i motivi dietro gli avvelenamenti sarebbero una ripercussione per la partecipazione delle studentesse al movimento di protesta.
- Il CTP afferma con moderata confidenza che tale avvelenamento farebbe parte di una campagna di azioni di agenti tollerati dal regime, in quanto le risposte da parte delle autorità sono state molto blande.
- Le autorità hanno avviato un’inchiesta sugli avvelenamenti, e non sono mancati gli appelli internazionali per un’inchiesta trasparente. Tuttavia, i dubbi sull’imparzialità e la trasparenza di tale inchiesta rimangono, in quanto le autorità ha spesso coperto con superficialità altri casi di violenza sistematica contro le donne, come la serie di attacchi con l’acido a Isfahan nel 2014. Il presidente Raisi ha dichiarato che tale ondata di avvelenamenti sarebbe colpa dei “nemici dell’Iran”, senza meglio specificare.
- Oltre alle proteste per gli avvelenamenti, ISW/CTP riporta un elevato numero di proteste nell’ultima settimana.
Situazione politica interna
- Dopo aver raggiunto il minimo storico di oltre 600,000 contro il dollaro a fine febbraio, il rial ha riguadagnato parte del suo valore attestandosi a 540,000 in seguito ad un intervento della Banca Centrale iraniana. Sembrerebbe che quest’ultima stia cercando di utilizzare le sue riserve di valuta estera per stabilizzare il rial. La Banca Centrale non è nuova a interventi di breve periodo per cercare di stabilizzare la moneta, oltretutto in un contesto di forte inflazione. Secondo le stime dell’Istituto Statistico dell’Iran, questa sarebbe al +53% a febbraio rispetto all’anno scorso.
- In un recente discorso alla South Pars Oil Refinery di Asalouyeh, in occasione dell’apertura una nuova sezione del complesso di raffinerie, Raisi ha chiesto al Ministero del petrolio di sostenere i lavoratori del settore petrolifero e di non ritardare i pagamenti ai dipendenti. Secondo ISW, tali dichiarazioni farebbero parte di una serie di dichiarazioni e misure volte a calmare gli animi tra i settori della popolazione che hanno recentemente partecipato alle proteste per motivi economici. Tra le misure, vi sarebbe anche la recente esenzione, approvata dal parlamento, dal pagamento delle imposte municipali su corrente elettrica, gas, acqua e nettezza urbana per tutti i Basij nel Paese - secondo molti un modo di far fronte a basso morale tra i ranghi.
Relazioni internazionali
- Germania: Continua lo scontro diplomatico tra Iran e Germania in seguito alla condanna a morte di Jamshid Sharmahd, cittadino con doppia nazionalità iraniana-tedesca, con l’accusa di “corruzione delle Terra” avvenuta a metà febbraio. In seguito all’espulsione da parte di Berlino di due impiegati dell’ambasciata iraniana in Germania, Tehran ha espulso due diplomatici tedeschi.
- ✚Sharmahd è accusato di essere il capo di un gruppo di terroristi pro-monarchia e di aver organizzato più di 20 attentati terroristici in Iran. È in custodia delle autorità iraniane dal 2020 quando, secondo quanto riferito da fonti anonime al gruppo di lavoro sulle detenzioni arbitrarie dell’ONU, sarebbe stato rapito da agenti iraniani in Oman e portato in Iran.
- ✱IAEA: Ispettori dell’’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (IAEA) hanno confermato di aver trovato tracce di uranio arricchito all’84% durante un’ispezione all’impianto di Fordow a gennaio scorso. Tale scoperta era stata comunicata a stati membri in un comunicato in cui si afferma anche che l’Iran produce materiale fissile arricchito all’60% già da inizio 2021. Il direttore dell’Organizzazione dell’energia atomica dell’Iran, Mohammad Eslami, ha affermato che la presenza di uranio arricchito all’84% sarebbe dovuta a fluttuazione involontarie dei livelli di arricchimento. Il direttore generale della IAEA, Rafael Grossi, è andato questa settimana in visita a Tehran per colloqui con Eslami. Tale visita segue una risoluzione dell’agenzia dello scorso novembre per un’ulteriore investigazione in 3 siti non dichiarati in cui erano state trovate tracce di uranio.
- ✚ Il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amir Abdollahian ha rilasciato un'intervista alla CNN il 1 marzo, probabilmente nel tentativo di convincere gli Stati Uniti a tornare ai negoziati sul nucleare sospesi. Amir Abdollahian ha dichiarato esplicitamente il desiderio dell'amministrazione Raisi di "continuare i colloqui per tornare al Piano d'azione globale congiunto", affermando inoltre con una certa urgenza che ci sono solo "una o due questioni rimanenti che possono essere facilmente finalizzate, e possiamo concludere l’accordo”.
- Belgio: La Corte Costituzionale belga ha bocciato la richiesta di annullamento del trattato sullo scambio di prigionieri siglato con l’Iran a luglio scorso. Il trattato era stato approvato dal parlamento belga per scambiare Olivier Vandecasteele, operatore umanitario arrestato in Iran a febbraio 2022 e condannato a 40 anni di reclusione e 74 frustate per spionaggio, e Assadollah Assadi, ex diplomatico iraniano condannato a 20 anni di reclusione nel 2021 dopo un tentato attacco terroristico. La richiesta di annullamento era stata fatta dal Consiglio di Resistenza Nazionale dell’Iran (NCRI), uno dei principali organi di opposizione organizzata al regime.
Israele
- Il gabinetto israeliano ha approvato un disegno di legge, sponsorizzato dal ministro della sicurezza nazionale di estrema destra Itamar Ben Gvir, che prevede la pena di morte contro “coloro che hanno commesso il reato di omicidio per motivi nazionalistici contro i cittadini di Israele", ma non si applicherebbe nel caso in cui l’omicida fosse israeliano e la vittima palestine; la proposta è stata votata in lettura preliminare alla Knesset, con 55 voti favorevoli - tra cui il partito di opposizione Yisrael Beytenu - e 9 contrari. Tale iniziativa poi è stata una delle promesse centrali della campagna elettorale del ministro della sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir.
- ✚ Il codice penale israeliano include la pena capitale, ma - dopo che la Knesset la escluse per il reato di omicidio nel 1954 - solo per casi estremamente rari: tradimento, genocidio, crimini contro l'umanità e crimini contro il popolo ebraico durante la guerra. L’architetto della Shoah Adolf Eichmann è stata una delle uniche due persone giustiziate dallo stato in quasi 75 anni.
- ✱ Nelle ultime settimane decine di migliaia di persone hanno manifestato settimanalmente contro la nuova legislazione giudiziaria, che darebbe al governo più voce in capitolo sulla nomina dei giudici della Corte Suprema, e renderebbe le sentenze di questa estremamente blande, data la possibilità di renderle nulle grazie ad una mera maggioranza parlamentare. I manifestanti hanno bloccato il traffico sulla trafficata strada principale tra Tel Aviv e Gerusalemme e gridato "democrazia" e "Israele non è una dittatura, Israele non è l'Ungheria"; mentre a Tel Aviv, la polizia ha usato granate stordenti e cannoni ad acqua. Nel frattempo, i veterani di un'unità d'élite dell'intelligence militare israeliana, l'Unità 8200, si sono uniti a un elenco crescente di riservisti dell'esercito che minacciano di rifiutarsi di svolgere il servizio di riserva per protesta e anche lavoratori dell'alta tecnologia, avvocati e banchieri hanno espresso allarme per l'impatto della riforme, sull'economia e non solo.
Palestina
- ✱ Ad Haware - un villaggio cisgiordano vicino Nablus, città oggetto di un raid israeliano che un paio di settimane fa aveva mietuto 11 vittime palestinesi - decine di coloni israeliani si sono scatenati violentemente, dando fuoco a dozzine di auto e case, uccidendo un uomo e ferendone gravemente quattro, dopo che due coloni erano stati uccisi da un uomo armato palestinese. L'Ue si è detta “allarmata” per le violenze mentre l'ambasciatore del Regno Unito in Israele, Neil Wigan, ha affermato che "Israele dovrebbe affrontare la violenza dei coloni, assicurando i responsabili alla giustizia". La polizia israeliana ha arrestato cinque sospetti in relazione all’accaduto. Alcuni ufficiali hanno detto di aspettarsi altri arresti, per le violenze descritte dal Magg. Gen. Yehuda Fuchs, che comanda l'esercito israeliano nell'area, come "pogrom" - ossia un attacco di massa, approvato o condonato dalle autorità, contro una minoranza religiosa, razziale o nazionale - e da un funzionario delle forze armate israeliane, che ha preferito rimanere anonimo, come “azioni di terrore, rivolte violente” che hanno caratterizzato una “notte orribile”; anche il Ministro della Difesa israeliano dopo il fatto aveva promesso che gli autori sarebbero stati arrestati e affermato come non fosse possibile operare individualmente, sostituendosi alla legge. In ogni caso membri di spicco del governo di estrema destra israeliano avevano chiesto nelle settimane scorse un'azione dura contro i palestinesi per l'uccisione dei due coloni e il Ministro delle Finanze e leader dei coloni Bezalel Smotrich, a seguito della violenza dei coloni, ha dichiarato mercoledì che Hawara "dovrebbe essere cancellata", ritrattando poi tale dichiarazione.
- Le truppe israeliane hanno sparato granate stordenti e gas lacrimogeni per impedire agli autobus carichi di attivisti israeliani di organizzare ad Haware una manifestazione di solidarietà e condanna all’assalto dei coloni; secondo Israele l’operato delle forze di sicurezza è servito per ripristinare l’ordine pubblico, disperdendo la folla che aveva violato la decisione con cui si era dichiarata la città una “zona militare chiusa”. I manifestanti - circa 500 tra arabi ed israeliani - hanno cantato "no all'occupazione" e "mettere fine al terrore ebraico" e hanno ricevuto il sostegno degli automobilisti palestinesi, che suonavano i clacson.
- Le violenze sono comunque continuate anche dopo l’assalto di Haware e nonostante nell’ambito di rari colloqui - avvenuti in Cisgiordania e partecipati anche da funzionari statunitensi ed egiziani - il governo israeliano e l'Autorità palestinese avessero annunciato un impegno congiunto a prendere provvedimenti immediati per porre fine all’ondata di violenza. il Ministro della Salute palesitinese ha dichiarato che un ragazzo di 15 anni è stato ucciso dai soldati israeliani, secondo i media palestinesi poiché assieme ad un amico lanciava pietre contro le forze di sicurezza israeliane, e secondo l’esercito di Israele, dopo che il gruppo di palestinesi ha lanciato bombe incendiarie contro i veicoli militari israeliani. E un israeliano-americano è stato ucciso a colpi di arma da fuoco in Cisgiordania. Dall'inizio di quest'anno, 64 palestinesi sono stati uccisi dal fuoco israeliano in Cisgiordania e Gerusalemme est, circa la metà dei quali militanti, secondo un conteggio dell'Associated Press. Gli attacchi palestinesi contro gli israeliani hanno cagionato la morte di 14 israeliani.
America Latina
Nicaragua
- Secondo un’indagine delle Nazioni Unite il presidente del Nicaragua, sua moglie e alti membri del governo hanno commesso violazioni dei diritti umani - tra cui torture, omicidi e l’uso della giustizia contro gli oppositori politici - così gravi da costituire crimini contro l'umanità ed essere paragonati dal gruppo investigativo ai metodi di governo del Terzo Reich. Un esempio sono state le proteste di massa nel 2018 contro i tagli della spesa sociale e il deterioramento democratico, a fronte delle quali la polizia, insieme a gruppi armati non autorizzati all'uso della forza, ha sparato sui manifestanti in modo sistematico, eseguendo anche esecuzioni extra-giudiziali, operazioni che hanno portato a centinaia di vittime e sono state negate dal governo nicaraguense. Aspetto rilevante è che in virtù della giurisdizione universale i tribunali di qualsiasi paese possono processare i soggetti per crimini del genere, indipendentemente dal luogo di commissione.
Messico
- ✱ Più di 100.000 persone sono scese nelle strade di Città del Messico per protestare contro le nuove leggi che ostacolano l'agenzia elettorale nazionale, riducendone il personale, l’autonomia e la facoltà di punire i politici in caso di violazione delle leggi elettorali. Il presidente sostiene che i cambiamenti faranno risparmiare milioni di dollari e miglioreranno il sistema di voto, mentre i funzionari elettorali affermano che la revisione renderà difficile garantire elezioni libere ed eque. La Corte Suprema, che è diventata sempre più bersaglio delle ire del presidente messicano ed è stata invocata dai manifestanti, dovrebbe esprimersi sulla legittimità della riforma nei prossimi mesi. Il presidente López Obrador - che ha denigrato i manifestanti, rinnegando le loro preoccupazioni per le minacce alla democrazia e ha criticato le parole di un portavoce del Dipartimento di Stato americano, che aveva sottolineato come il dibattito sulle riforme elettorale riflettesse una vivace democrazia, accusando il dipartimento di ingerenza negli affari del suo paese - è stato eletto nel 2018 e durante il suo mandato ha progressivamente indebolito varie istituzioni statali, criticato i giornalisti d’opposizione e inaugurato una politica economica sempre più concentrata nelle mani dello stato
- Il Comitato per i diritti umani di Nuevo Laredo ha affermato che nella medesima città cinque persone sono state uccise dall’esercito in circostanze non chiare, mentre erano alla guida di un pick-up. Il sindaco di Nueva Laredo - città vicina al confine con gli USA dominata da un feroce cartello della droga e già teatro di violazioni dei diritti umani da parte dei militari in passato - ha dichiarato che l'esercito, l'ufficio del procuratore generale e la Commissione nazionale per i diritti umani stanno indagando sul caso, rispetto al quale il Ministero della Difesa ha dichiarato che le vittime sono civili e che sta collaborando con i pubblici ministeri che indagano sul fatto; in una dichiarazione del Ministero stesso si legge che i soldati dopo aver sentito degli spari si sono avvicinati al pick-up che, alla vista delle truppe ha accelerato in modo brusco ed evasivo, per poi schiantarsi; a questo punto i soldati, dopo aver udito lo schianto, hanno aperto il fuoco. L'incidente tra l’altro ha provocato una colluttazione tra i soldati e un folto gruppo di residenti arrabbiati poiché credevano che le vittime non fossero armate e che non ci fosse motivo di ucciderle in quel modo.
Africa
Nigeria
- ✱ Bola Tinubu - il candidato del partito al governo All Progressive Congress - è stato dichiarato il vincitore delle elezioni presidenziali, dopo aver ottenuto il 37% dei voti (8,79 mln), sconfiggendo così - senza necessità di un ballottaggio, visto che la legge elettorale richiede una mera pluralità di voti, a condizione che il candidato ottenga minimo il 25% dei voti in almeno ⅔ degli stati - i suoi due principali sfidanti: Atiku Abubakar, il leader del principale partito di opposizione che ha ottenuto 6,98 mln di voti, e Peter Obi, outsider per la politica nigeriana e leader del piccolo partito laburista, che ha comunque guadagnato la fiducia di 6,1 mln di cittadini, vincendo oltretutto sia a Lagos, la più grande città e il principale centro commerciale della Nigeria, sia nella capitale politica, Abuja, e guadagnandosi la fiducia di molti giovani. Le elezioni inoltre hanno avuto un’affluenza del 26% - che nelle ultime elezioni del 2019 era stata di circa ⅓ - e sono state oggetto di riserve da parte di osservatori elettorali del Commonwealth e dell’UE che hanno segnalato una serie di problemi, tra cui una scarsa pianificazione da parte della Commissione Elettorale e guasti tecnici dei sistemi che dovrebbero evitare manipolazioni. Gli stessi Obi e Abubakar hanno contestato il risultato, dichiarando entrambi che si opporranno al risultato nelle sedi giurisdizionali.
- ✚ Il settantenne Tinubu - di cui si sa molto poco, nonostante sia nella scena politica nigeriana da 30 anni - gode di una grande ricchezza, che si pensa possa aver ottenuto grazie al ruolo politico di primo piano che ha rivestito nella zona di Lagos. Dopo aver chiesto - in veste di presidente eletto - il sostegno di tutti i nigeriani, promettendo di unire una nazione divisa, si troverà - contestazioni permettendo - a governare un paese che entro il 2050 dovrebbe diventare la terza nazione più popolosa al mondo, al pari degli USA, e dopo Cina e India e che - pur avendo grandi riserve petrolifere, condizione che per alcuni si può considerare la “maledizione delle materie prime”- è afflitto da molte piaghe: un’elevata disuguaglianza, una povertà dilagante, che si accompagna anche ad un’elevata inflazione e ad una grave crisi di carburante e liquidità, quest’ultima esplosa a seguito della decisione della Banca Centrale di sostituire i tagli di banconote e che, oltre a star deprimendo la produzione industriale, interessa un paese in cui solo il 60% delle famiglie ha un conto bancario. Da sottolineare anche il business delle raffinerie illegali nella regione del delta del Niger; in settimana i lavoratori di una di queste strutture hanno cercato di rubare greggio da un oleodotto, operazione che ha scatenato un'esplosione e un conseguente incendio, a causa di cui secondo le autorità hanno perso la vita 12 persone, bilancio molto più alto per i residenti del luogo. Altra problematica è la violenza islamista nel nord del paese, alimentata dalla crescita del terrorismo islamista nell’Africa Sub-sahariana, che ha interessato anche Boko Hamar e si spiega sempre più per fattori economici - ancor più cogenti visti la pandemia Covid 19, l’elavata inflazione e il climate change - e meno per fattori ideologici-religiosi.
Tunisia
- Nel paese - destinazione per i migranti economici dall'Africa occidentale grazie alla lingua francese condivisa e alla vicinanza all'Europa - si sta assistendo ad una crescita degli episodi di discriminazione contro gli immigrati africani, dopo le dichiarazioni del presidente tunisino Saied, secondo cui il paese sta affrontando un complotto volto a sostituirne la composizione razziale, rendendola una nazione puramente africana e recidendone i legami con il mondo arabo-musulmano; parole definite “scioccanti” dall’Unione Africana. Il Forum tunisino per i diritti economici e sociali (FTDES), un gruppo che lavora con i migranti, ha affermato di aver documentato centinaia di arresti arbitrari, centinaia di sgomberi senza preavviso e alcune aggressioni violente, anche con coltelli, a cui la polizia era stata lenta a rispondere. Così dozzine di persone si sono riunite dinanzi all’ambasciata della Costa d’Avorio a Tunisi per chiedere di essere rimpatriati nel loro paese di origine; appello che sembra essere stato accolto, visto che Guinea e Costa d’Avorio stanno rimpatriando alcuni loro cittadini che vogliono lasciare la Tunisia, operazione che interesserà 500 ivoriani.
- ✚ Secondo un portavoce del FTDES Saied sta individuando un capro espiatorio, un nemico pubblico, al fine di distrarre i tunisini dai problemi del paese. Infatti il numero di migranti proveniente dall’Africa sub-sahariana è stimato tra i 21.000 e i 50.000, in una popolazione di più di 12 mln di persone e il presidente tunisino ha attuato uno smantellamento delle istituzioni democratiche, iniziato nel luglio del 2021, quando rimosse il primo ministro e bloccò i lavori del parlamento, assumendosi gli incarichi di governo e cominciando di fatto a governare da solo, per decreto; successivamente ha limitato l’indipendenza del potere giudiziario, represso gli oppositori politici e fatto approvare una Costituzione che ha accentrato i poteri nella figura del presidente.
