Punto Stampa a Cura di: Daniele Barnaba
Conducono: Franz Forti, Gabriele Fabozzi, Alexei Polianski
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Ucraina |
Secondo quanto riportato da ISW il 4 luglio, sembra che le forze ucraine si stiano concentrando sulla creazione di un gradiente di logoramento asimmetrico che conservi la forza lavoro ucraina a scapito di un ritmo più lento di guadagni territoriali, mentre gradualmente logora la manodopera e le attrezzature russe (depositi di carburante, artiglieria e difese aeree). Questo è confermato dal rapporto ISW del 6 luglio, in cui si dichiara che le forze ucraine stanno conducendo attività di controffensiva nelle direzioni Bakhmut, Donetsk occidentale e Zaporizhzhia occidentale, continuando però a degradare la forza lavoro e le risorse logistiche russe. Citando rapporti di intelligence, il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy ha affermato mercoledì che le truppe russe avrebbero posizionato "oggetti simili a esplosivi sui tetti di diverse unità di energia" della centrale nucleare di Zaporizhzhia (ZNPP), i quali potrebbero essere utilizzati per "simulare" un attacco, facendo poi ricadere la responsabilità sull’Ucraina, secondo quanto riferito dall'Associated Press. Gli esperti dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (AIEA), hanno dichiarato mercoledì di non aver osservato alcuna indicazione di mine o esplosivi nella centrale, esprimendo però la necessità di avere un accesso più ampio per esserne certi. Nonostante ciò, ISW riporta che Il capo della Direzione Principale di Intelligence Militare Ucraina (GUR) Budanov, ha dichiarato il 6 luglio che il pericolo di un disastro presso la ZNPP sta "diminuendo gradualmente". Giovedì 6 luglio si è tenuto un incontro bilaterale tra il presidente ucraino Zelenskyy e il primo ministro della Bulgaria Denkov. Quest’ultimo ha espresso solidarietà all’Ucraina e supporto per l’accesso del Paese alla NATO (sale così a 22 il numero di Paesi che supportano le aspirazioni ucraine di accesso alla NATO). Il 6 luglio ISW riporta anche che il media dell'opposizione russa Vertska ha riferito che le forze russe e le autorità di occupazione stanno conducendo una campagna di sistematica persecuzione religiosa nell'Ucraina occupata. L'inchiesta ha rilevato che i cristiani ortodossi e protestanti sono il gruppo più represso nei territori occupati, ma anche cattolici, musulmani e testimoni di Geova sono stati perseguitati. ISW aveva riferito in precedenza che le autorità di occupazione russe stavano probabilmente conducendo una campagna di persecuzione religiosa nell'Ucraina occupata per sradicare sistematicamente le organizzazioni religiose "indesiderabili" e promuovere il Patriarcato di Mosca. Il presidente ucraino Zelenskyy ha, durante la settimana, fatto visita a svariati stati membri della NATO tra cui Bulgaria, Repubblica Ceca e Slovacchia, cercando di spingere per l’adesione dell’Ucraina all’alleanza atlantica. Nella giornata di ieri, Zelenskyy è arrivato in Turchia, dove ha incontrato il presidente turco Erdogan. Quest’ultimo, in una conferenza stampa congiunta, ha dichiarato come l’Ucraina meriti “senza alcun dubbio” di far parte della NATO. Secondo l’agenzia stampa turca Anadolu, focus principale dei negoziati sarà la Black Sea Grain Initiative, ovvero l’accordo per garantire il flusso di cereali provenienti dal Mar Nero. |
Russia |
Reuters ha riportato la notizia della chiusura delle cosiddette "fabbriche di troll" russe facenti capo a Prigozhin. Yevgeny Zubarev, direttore di una delle società legate alla Patriot Media Group di Prigozhin, ha dichiarato che verranno interrotte le operazioni e l'azienda lascerà "lo spazio informativo del paese". Lunedì all’Aia è stato aperto un ufficio internazionale per indagare la Russia per l’invasione dell'Ucraina. Il Centro Internazionale per la Procura del Crimine di Aggressione (ICPA) include procuratori di Kyiv, dell’UE, degli USA e della Corte Penale Internazionale (ICC). Esso indagherà e raccoglierà prove come atto preliminare per la creazione di un tribunale speciale che potrebbe portare i funzionari del Cremlino a rispondere della guerra iniziata in Ucraina. In particolare, la recente ammissione circa i finanziamenti russi verso i mercenari della Wagner sarebbe potenzialmente significativa, dicono gli esperti legali. Dopo la rivolta guidata da Prigozhin, Putin ha ammesso che i mercenari sono stati "interamente finanziati" dalle autorità russe: solo nell'anno fino a maggio 2023, hanno ricevuto più di 858 miliardi di rubli dal bilancio statale. Nella giornata di mercoledì 5 luglio il rublo si è deprezzato fino a raggiungere un cambio col dollaro di 91 a 1, valore inferiore del 2% rispetto al record minimo raggiunto nei mesi immediatamente successivi all’inizio dell’invasione dell’Ucraina. La causa di questo crollo sembra soprattutto legata all’entrata in vigore delle sanzioni occidentali all’importazione di idrocarburi dalla Russia. I cittadini russi stanno reagendo spostando i loro capitali in conti esteri. Cecenia: Elena Milashina, una delle più note giornaliste di Novaya Gazeta, testata investigativa ormai da decenni simbolo del giornalismo indipendente russo, ed erede di Anna Politkovskaya, è stata nuovamente aggredita assieme al suo avvocato Aleksandr Nemov nella capitale della Cecenia da un gruppo di uomini incappucciati. Nei suoi articoli su Novaya Gazeta la giornalista denuncia da anni i soprusi di Kadyrov (capo della Repubblica Cecena) e l’aggressione è avvenuta proprio mentre Elena Milashina si trovava in Cecenia per assistere ad un processo di natura politica. Nell’aggressione a Milashina sono stati rasati i capelli e la sua faccia è stata macchiata con iodio liquido, mentre Nemov è stato accoltellato a una gamba. Milashina inoltre ha raccontato che sono stati fatti inginocchiare con le mani legate e che le è stata puntata una pistola alla testa. Gli aggressori hanno anche distrutto i loro cellulari e alcuni documenti che la giornalista e l’avvocato avevano con loro. |
Europa |
Bielorussia: ISW riporta che Il presidente bielorusso Lukashenko ha dichiarato il 6 luglio che la Wagner si trova attualmente nei suoi campi permanenti (sia in Russia che in Ucraina), aggiungendo che Prigozhin si trova a San Pietroburgo o persino a Mosca (ma ISW non può confermarlo). Lukashenko ha dunque indicato implicitamente che la Wagner non abbia ancora accettato di dispiegarsi negli ex campi militari sovietici in Bielorussia da lui offerti nell'Oblast di Mogilev poiché avrebbe “una visione diversa per il suo dispiegamento", i dettagli dei quali Lukashenko si è rifiutato di condividere. Tuttavia, Lukashenko ha negato che l'accordo sia stato interrotto. Lukashenko ha infine affermato che né lui né Putin desiderano assassinare Prigozhin e ha respinto le suggestioni secondo cui Putin potrebbe tentare di uccidere Prigozhin in futuro. Polonia: Il ministro dell'Interno Mariusz Kaminskia ha dichiarato domenica 2 luglio che la Polonia avrebbe inviato 500 agenti di polizia al confine con la Bielorussia, a causa della situazione tesa alla frontiera. Kaminskia ha specificato che la decisione è stata presa in seguito alla volontà di trasferire i membri del gruppo Wagner in Bielorussia. Georgia: Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy ha denunciato le condizioni in cui si trova Mikheil Saakashvili, ex presidente georgiano con cittadinanza ucraina, detenuto nelle carceri georgiane con accuse di corruzione dall’ottobre del 2021. In una recente apparizione in video, infatti, Saakashvili è sembrato notevolmente emaciato. NATO: Nel mentre Jens Stoltenberg è stato riconfermato nel ruolo di segretario generale della NATO per la quarta volta, Il presidente turco Erdogan ha affermato che la Svezia ha compiuto passi nella giusta direzione per la sua candidatura alla NATO con la legislazione antiterrorismo, ma che le continue proteste da parte di simpatizzanti dei militanti curdi minano le sue mosse. La presidenza turca ha affermato che Erdogan ha espresso questi commenti durante una telefonata con il primo ministro olandese Mark Rutte, in un clima di incertezza attorno alla volontà del presidente di revocare l’opposizione all'ingresso della Svezia nella NATO in tempo per il summit del blocco in Lituania il 11-12 luglio. Paesi Bassi: si è sciolto l’esecutivo guidato da Mark Rutte in seguito a disaccordi all’interno della maggioranza su nuove limitazioni per i migranti e richiedenti asilo in arrivo nei Paesi Bassi. Rutte, leader del partito VVD e leader, non è riuscito a convincere i liberali del partito D66 ed i calvinisti dell’Unione Cristiana su quella che è, secondo lui, la necessità di limitare il ricongiungimento familiare per i migranti. |
Politica internazionale | |
Nord America | USA: Human Rights Watch (organizzazione non governativa impegnata per la difesa dei diritti umani) ha richiamato Russia ed Ucraina a non usare le bombe a grappolo (bandite nel 2008 dalla convenzione ONU sulle bombe a grappolo, firmata da oltre 120 nazioni incluse USA, Russia e Ucraina), che, secondo quanto confermato dall’amministrazione Biden tramite il portavoce del governo Jake Sullivan, saranno parte del prossimo pacchetto di aiuti militari all’Ucraina. |
Medio Oriente | Israele: Nel mentre continuano le partecipatissime manifestazioni contro la riforma della giustizia proposta dal governo di Netanyahu, Israele ha compiuto dei raid aerei sulla Siria in risposta ad un missile antiaereo lanciato dalla stessa nello spazio aereo di Israele. L'Osservatorio Siriano per i Diritti Umani ha spiegato, in un comunicato, che sono stati colpiti depositi di armi appartenenti a milizie pro-iraniane, fra cui i militanti del gruppo sciita libanese Hezbollah, alleato del governo siriano e rifornito militarmente proprio dall’Iran. Israele: Israele ha condotto una delle sue più grandi operazioni militari in Cisgiordania, più nello specifico nel campo profughi della località di Jenin. Il campo è stato soggetto a bombardamenti, con l'esercito israeliano che ha utilizzato mezzi corazzati e bulldozer per distruggere gli edifici costruiti dai palestinesi. Israele ha dichiarato di aver condotto attacchi mirati contro alcuni gruppi armati a Jenin. Nella serata di martedì le truppe israeliane hanno poi lasciato il campo, dopo aver confiscato armi ed esplosivi e aver arrestato 30 sospetti terroristi. Dodici palestinesi sono rimasti uccisi, di cui quattro affiliati al Jihad Islamico e uno ad Hamas - secondo quanto riconosciuto dalle due associazioni terroristiche. Poco prima del ritiro delle forze israeliane da Jenin però, un palestinese (rivendicato da Hamas come suo membro) ha speronato la sua auto contro alcuni pedoni a Tel Aviv, poi feriti per accoltellamento da parte dello stesso prima di essere ucciso. Nella notte l’evento è stato susseguito da alcuni jet israeliani che hanno colpito un impianto sotterraneo di produzione di armi di Hamas nella Striscia di Gaza, in risposta anche al lancio di cinque razzi diretti da Gaza verso il sud di Israele. Mercoledì mattina invece, durante il funerale di dieci delle vittime dell’operazione condotta a Jenin, folle inferocite si sono scagliate contro tre alti funzionari dell'Autorità Palestinese - l'organismo che esercita il governo nominale su parti della Cisgiordania - costringendoli ad andarsene, vista l’incapacità dell’Autorità Palestinese di imporsi sia contro Israele sia contro i gruppi militanti di Jenin e della vicina Nablus. Arabia Saudita: L'Arabia Saudita ha dichiarato che prolungherà il suo taglio volontario della produzione di petrolio di 1 milione di barili al giorno (bpd) per un altro mese, fino ad agosto, aggiungendo che il taglio potrebbe essere esteso oltre quel mese. L'OPEC+, che raggruppa l'Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio (OPEC) e gli alleati guidati dalla Russia, produce circa il 40% del petrolio grezzo mondiale e ha già attuato tagli di 3,66 milioni di bpd, corrispondenti al 3,6% della domanda globale. I prezzi del petrolio sono aumentati alla notizia dei tagli, con il Brent in salita a $76.30 al barile. L'alleanza sta riducendo l'offerta per sollevare i prezzi dal novembre dell'anno scorso a causa della domanda più debole della Cina e dell'aumento dell'offerta statunitense, ma finora non è riuscita a spostarli molto dal range di $70-$80 al barile. |
Asia e Pacifico | Cina: Il Ministero del Commercio ha annunciato lunedì che a partire dal prossimo primo agosto verranno introdotti nuovi e più stringenti controlli sull’esportazione di gallio, germanio e composti derivati, i quali sono materiali cruciali nella fabbricazione dei semiconduttori. La decisione del governo cinese arriva dopo le prese di posizione degli USA e dei Paesi Bassi sul restringimento dell’esportazione verso la Cina di microchip e macchinari per la loro produzione. Giappone: L’UE e il Giappone hanno siglato un accordo di cooperazione per una fornitura stabile di semiconduttori e per la ricerca e lo sviluppo di nuovi materiali per i semiconduttori di nuova generazione. |
Africa | Sudan: Il settimanale The Economist ha riportato che gli scontri fra la milizia RFS e l’esercito sudanese si sono intensificati di molto nella capitale Khartoum e nei pressi della vicina città di Omdurman. La guerra civile, ormai giunta alla dodicesima settimana, ha ucciso più di tremila persone e portato ad un totale di tre milioni di sfollati. Sabato scorso il sindacato dei medici del Sudan ha accusato l’RFS di aver attaccato uno dei pochi ospedali ancora funzionanti della capitale. Mali: il consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha interrotto l’operazione di peacekeeping MINUSMA, lanciata dall’ONU nel 2013 per contenere l’espansione di al-Qaeda nel nord del Mali. Ciò è avvenuto sotto esplicita richiesta della giunta militare che ha preso il controllo del paese due anni fa con un colpo di stato, e che ha stretto da subito legami con la Russia, che ha inviato mercenari del gruppo Wagner e addestratori militari nel paese africano. Le 13 mila unità dell’operazione MINUSMA verranno evacuate entro il 31 dicembre di quest’anno. |
