La Libertà di Stampa: Un Diritto Umano Fondamentale
La libertà di stampa trova le sue radici più profonde nell'articolo 19 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani del 1948, che recita: “Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione, il che implica il diritto di non essere molestato per le proprie opinioni e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee con ogni mezzo e senza riguardo a frontiere”. Questa formulazione chiarisce che la libertà di espressione non è solo la facoltà di esprimere le proprie idee, ma anche quella di accedere a informazioni e di diffonderle.
Una stampa libera è un “cane da guardia” della democrazia in grado di investigare, denunciare abusi di potere, corruzione e ingiustizie, rendendo i governanti responsabili delle loro azioni.
In questo modo alimenta il dibattito pubblico, consentendo ai cittadini di formarsi un'opinione informata e di partecipare attivamente alla vita democratica.
In questo senso, è intrinsecamente legata al diritto di voto e alla partecipazione politica.
L'Indice di Reporters Sans Frontières (RSF)
Per valutare lo stato della libertà di stampa nel mondo, l'organizzazione Reporters Sans Frontières (RSF) pubblica annualmente l'Indice Mondiale della Libertà di Stampa.
Questo indice è uno strumento prezioso che classifica 180 paesi e territori in base al livello di libertà di cui godono i giornalisti.
Composizione e Metodologia dell'Indice RSF
L'indice di RSF è un composito di diversi indicatori che cercano di catturare la complessità della libertà di stampa. Non si basa solo su un singolo fattore, ma analizza una serie di parametri per fornire una valutazione olistica. Tra i criteri considerati troviamo:
- Contesto politico: il grado di autonomia dei media rispetto al potere politico e l'assenza di interferenze statali o politiche.
- Contesto legale: la presenza di leggi che tutelano la libertà di stampa e l'assenza di norme restrittive o punitive (come le leggi sulla diffamazione che criminalizzano i giornalisti).
- Contesto economico: la pluralità della proprietà dei media, l'esistenza di monopoli e la precarietà economica dei giornalisti.
- Contesto socioculturale: il livello di violenza contro i giornalisti, la pressione sociale o religiosa e l'esistenza di tabù informativi.
- Sicurezza dei giornalisti: il numero di giornalisti uccisi, arrestati, minacciati o vittime di violenze.
L'indice di RSF si concentra esclusivamente sulla valutazione della libertà di stampa, intesa come assenza di vincoli e minacce. RSF non valuta la qualità intrinseca del giornalismo prodotto, la sua accuratezza o la sua profondità, ma piuttosto l'ambiente in cui i giornalisti operano e la loro capacità di svolgere il proprio lavoro senza timore di ritorsioni.
La Situazione Globale della Libertà di Stampa nel 2025: Un Panorama Preoccupante
L'Indice Mondiale della Libertà di Stampa 2025 di Reporters Without Borders (RSF) evidenzia una crisi storica, con la situazione complessiva della libertà di stampa classificata per la prima volta come “difficile”. Il principale fattore di declino è la fragilità economica del settore.
Ecco i punti chiave:
Pressione Economica (Indicatore Principale): questo indicatore ha raggiunto il minimo storico. Le difficoltà finanziarie, la concentrazione della proprietà dei media, le pressioni degli inserzionisti e i finanziamenti pubblici insufficienti o opachi stanno minando l'indipendenza editoriale e la sopravvivenza delle testate. A livello globale quasi un terzo dei paesi vede la chiusura di media a causa di problemi economici.
- Chiusure di Media Globali: in 160 dei 180 paesi valutati, i media faticano a raggiungere la stabilità finanziaria, il che porta a chiusure diffuse e alla creazione di “news deserts”.
- Dominio Piattaforme Online: giganti tecnologici assorbono gran parte delle entrate pubblicitarie, indebolendo ulteriormente l'economia dei media e contribuendo alla diffusione di disinformazione.
- Interferenze Editoriali: la maggioranza dei paesi riporta che i proprietari dei media limitano l'indipendenza editoriale delle proprie testate, spesso a causa di interessi economici o politici.
- Declino Generale e Mappa “Rossa”: più di sei paesi su dieci hanno visto i loro punteggi complessivi diminuire. In 42 paesi, la libertà di stampa è classificata come “molto grave”, evidenziando come ancora in molti paesi quella giornalistica sia una professione molto pericolosa.
Questo panorama evidenzia la fragilità della libertà di stampa anche in democrazie consolidate e la necessità di una vigilanza costante.
La Situazione Italiana: Luci e Ombre
In tutto questo l’Italia si attesta alla 49esima posizione con 68,01 punti, il suo punteggio più basso di sempre e come spesso accade in coda rispetto ai paesi dell’Unione Europea6.
A incidere ulteriormente sulla nostra libertà di stampa:
- Violenza e Intimidazione: Le organizzazioni mafiose e i gruppuscoli estremisti rappresentano una minaccia significativa, con giornalisti che subiscono violenze fisiche, minacce e campagne di intimidazione online, soprattutto chi indaga su criminalità organizzata e corruzione. Circa una ventina di giornalisti vive sotto protezione della polizia.
- “Legge Bavaglio” e SLAPP: frequenti sono le procedure-bavaglio (SLAPP - azioni legali appositamente intentate per intimidire e prosciugare risorse dei singoli giornalisti o chi denuncia), che limitano la libertà giornalistica.
- Interferenze Politiche e Autocensura: i professionisti dei media talvolta ricorrono all'autocensura per conformarsi alla linea editoriale della propria testata o per evitare azioni legali.
- Dipendenza Economica e Concentrazione: i media dipendono sempre più dai ricavi pubblicitari e dai sussidi statali. Il declino delle vendite della carta stampata evidenzia il rischio di concentrazione dei media e di conflitti di interesse, minando l'autonomia del giornalismo.
- Polarizzazione Sociale: la polarizzazione della società, amplificata durante la pandemia di Covid-19, ha esposto i giornalisti ad attacchi verbali e fisici, specialmente durante proteste legate a questioni politiche o ideologiche attuali.
“Libertà di stampa: Situazione disperata ma non seria”
Proprio per l'importanza di questo argomento, abbiamo organizzato un evento di approfondimento con Francesco Cancellato, direttore responsabile di fanpage.it e recentemente coinvolto nelle intercettazioni dello spyware Graphite e Andrea Valesini, Caporedattore de L’Eco di Bergamo e reporter internazionale, che condivideranno le loro prospettive e risponderanno alle domande del pubblico.
Libertà di stampa: Situazione disperata ma non seria
Data:
15/06/2025 | Ore: 18:00
Indirizzo:
FACTORY NoLo
Viale Monza, 4 20127 Milano



