L’appello di Zelenskyy alle organizzazioni umanitarie - Rassegna del 8/6/23

Punto Stampa a Cura di: Aurelio Iacono, Riccardo Scorpioni, Franz Forti
Conducono: Franz Forti, Vieri Bellavista

 

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Argomenti principali della giornata:

Ucraina

L’appello di  Zelenskyy:

La situazione nella parte occupata della regione di Kherson è assolutamente catastrofica. Gli occupanti hanno semplicemente abbandonato le persone in queste terribili condizioni. Senza soccorsi, senz'acqua, solo sui tetti delle comunità allagate. E questo è un altro crimine deliberato della Russia: dopo che lo stato terrorista ha causato un disastro, ne massimizza anche il danno.

Ora abbiamo bisogno di una risposta chiara e rapida da parte del mondo a quanto sta accadendo. È persino impossibile stabilire con certezza quante persone nel territorio temporaneamente occupato della regione di Kherson possano morire senza soccorsi, senza acqua potabile, senza cibo, senza cure mediche. I nostri servizi militari e speciali stanno salvando le persone il più possibile, nonostante i bombardamenti.

Ma sono necessari sforzi su larga scala. Abbiamo bisogno che le organizzazioni internazionali, come il Comitato internazionale della Croce Rossa, si uniscano immediatamente all'operazione di salvataggio e aiutino le persone nella parte occupata della regione di Kherson. Ogni persona che muore lì è un verdetto sull'architettura internazionale esistente e sulle organizzazioni internazionali che hanno dimenticato come salvare vite umane. Se ora non esiste un'organizzazione internazionale nell'area di questo disastro, significa che non esiste affatto, che non è in grado di funzionare. Tutti gli appelli pertinenti dell'Ucraina e del nostro governo sono in atto.

Il rapporto ISW riferisce che la distruzione della diga della centrale idroelettrica di Kakhovka (KHPP) sta cambiando in modo significativo la geografia e la topografia del settore in prima linea di Kherson nell'Ucraina meridionale.

I funzionari ucraini hanno continuato ad accusare le forze russe di aver distrutto la diga KHPP per paura che le forze ucraine sarebbero sbarcate sulla sponda orientale (sinistra) di Kherson Oblast.

Il New York Times  (NYT) ha riferito che gli esperti di ingegneria e munizioni ritengono che un'esplosione deliberata sia stata la probabile causa del crollo della diga KHPP il 6 giugno.

Le forze russe e le autorità di occupazione stanno rispondendo alle inondazioni nell'oblast di Kherson con un alto grado di disorganizzazione, aggravando così i danni alla popolazione civile delle aree occupate.

Europa

Unione Europea: dopo che lunedì la Corte di Giustizia UE aveva ritenuto contrarie al diritto comunitario le riforme giudiziarie approvate da Varsavia, la Commissione Europea ha avviato una procedura di infrazione contro la Polonia in relazione ad una legge approvata dal Parlamento polacco che istituirà una commissione - composta da membri di nomina politica - volta ad accertare influenze russe sui cittadini polacchi; la commissione potrà applicare ai soggetti che ritiene sotto l’influenza del Cremlino diverse sanzioni, tra cui l’interdizione assoluta dai pubblici uffici per dieci anni.

La legge è stata criticata dall’opposizione polacca, dal Dipartimento di Stato US e dagli organi dell’UE, mentre i sostenitori dell’esecutivo la ritengono essenziale per affrontare diverse questioni, come l’accordo sul gas - firmato prima dell’occupazione della Crimea nel 2014 - stipulato tra l’allora primo ministro Donald Tusk, attualmente all’opposizione, e Mosca. Il timore è che la legislazione violi il diritto ad un equo processo, dando vita ad un organismo che, pur non essendo un giudice terzo ed imparziale, potrebbe comminare sanzioni sostanzialmente penali e afflittive.

Con l’appello di Donald Tusk, pochi giorni fa circa 500.000 polacchi hanno manifestato nella capitale contro l’esecutivo di Duda, nella più numerosa dimostrazione politica degli ultimi anni.

Unione Europea: secondo un rapporto del Consiglio europeo per le relazioni estere, basato su un sondaggio condotto su 16.186 cittadini europei proveniente da 11 paesi, il 74% degli intervistati ritiene che l’Unione dovrebbe ridurre la propria dipendenza militare da Washington e investire nelle proprie capacità militari. La maggioranza ha poi espresso il desiderio di neutralità in caso di conflitto Cina-Stati Uniti su Taiwan, mentre il 43% vede Pechino come un partner necessario e il 35% come un avversario. Sembrano dunque trovare un certo riscontro le posizioni espresse da Macron ad aprile, quando egli disse che sarebbe "una trappola per l'Europa" rimanere coinvolta in crisi "che non sono le nostre", auspicando una maggior autonomia strategica; il presidente francese è invece meno compreso in patria, dove solo il 31% dei francesi vede la Cina come un partner. 

Le opinioni sulla Russia si sono inasprite, con circa la metà degli intervistati che ritiene necessario limitare le relazioni con Mosca anche dopo la fine della guerra; le uniche eccezioni sono Bulgaria e Ungheria, dove la maggioranza desidera forme di collaborazione con Mosca e la ritiene un partner.

Il margine di errore del sondaggio è di 2/3 punti percentuali.

Germania: La Germania ospiterà una esercitazione aerea della NATO dal 12 al 23 giugno. Si tratta della Air Defender 23, nella quale parteciperanno 10.000 uomini e circa 250 velivoli provenienti da 25 nazioni con l’obbiettivo di simulare la risposta di un attacco ad un paese NATO. Durante l’esercitazione saranno presenti pure la Svezia, che sta cercando di entrare a far parte dell’alleanza ed il Giappone.L'obiettivo dell'addestramento è dimostrare l'agilità e la prontezza delle forze della NATO contro un possibile attacco di una nazione terza. Questo è quanto affermato dall'ambasciatore statunitense in Germania, Amy Gutmann, il quale ha espresso la sua rassicurazione sul fatto che non saranno effettuati voli verso Kaliningrad. 

 

Politica internazionale

Cina

Yintao Yu, un ex dirigente di ByteDance, società madre di TikTok, ha affermato in una dichiarazione legale che un comitato speciale del Partito Comunista Cinese (PCC) di stanza presso l’azienda aveva la facoltà di visualizzare tutti i dati raccolti da ByteDance, tra cui indirizzi IP e carte SIM. Potere che Pechino avrebbe utilizzato per identificare e localizzare diversi manifestanti e attivisti per i diritti civili che operavano ad Hong Kong.

Yintao Yu ha dichiarato ciò nell’ambito di una causa che aveva intentato contro ByteDance per licenziamento illegittimo, presso la Corte Superiore di San Francisco. La società ha liquidato le sue dichiarazioni come ispirate dall’intento di guadagnarsi l’attenzione dei media. Queste non sono le prime accuse da parte di Yintao Yu, che in precedenza aveva dichiarato che ByteDance aveva rubato contenuti dei concorrenti e che agiva come strumento di propaganda per Pechino, proponendo tramite l’algoritmo contenuti nazionalistici.

Pochi mesi fa Shou Zi Chew, l’amministratore delegato di TikTok aveva negato in un’audizione al Congresso US che il PCC avesse accesso ai dati della piattaforma, ma l’app cinese è da molto sotto i riflettori dell’Occidente: Stati Uniti, Regno Unito, Australia e Canada hanno vietato ai funzionari governativi di installare nei loro dispositivi personali il social media, che vanta un miliardo di utenti nel mondo e 150 milioni negli USA. L’India aveva vietato Tik Tok nel 2020, accusando l’azienda - che ha così perso un grosso mercato - di trasferire i dati degli utenti fuori dal paese e il Montana a maggio ha previsto un analogo ban generale e multe per Apple e Google nel caso in cui consentissero il download dell’app. La misura draconiana dello Stato US ha suscitato discussioni circa la compatibilità di divieti del genere con il First Amendment, che tutela la libertà di parola ed espressione.

India

Dopo l'incidente ferroviario che ha causato 275 vittime sta ricevendo attenzione il rapporto del Controllore e revisore generale indiano (CAG, l'equivalente della nostra Corte dei Conti, con funzioni di controllo sulla spesa statale), secondo cui il governo indiano non avrebbe speso correttamente i soldi del fondo nazionale per la sicurezza delle reti ferroviarie, istituito da New Delhi nel 2017: a fronte di grossi investimenti in progetti vistosi come linee dell’alta velocità (ad esempio il treno Vande Bharat, inaugurato personalmente da Modi con una cerimonia preceduta da campagne di comunicazione) e nell’ammodernamento delle stazioni, restano invece molto precarie le condizioni di sicurezza dei binari e dei treni comuni, usati ogni anno da milioni di persone.

Il mancato rinnovamento dei sistemi di segnalazione, il cui guasto è ritenuto la causa principale dell’incidente di venerdì scorso, è considerato una delle questioni più urgenti, su cui gli investimenti sono ancora molto pochi. Un’altra questione citata dal rapporto è il sistema anticollisione Kavach, che il governo avrebbe dovuto installare su tutti i propri treni: il sistema esiste dal 2012, e solo il 2% della rete ferroviaria nazionale ne è attualmente equipaggiato.

Le morti sulla rete ferroviaria - che risale per lo più al colonialismo inglese - sono molto alte (circa 260.000 negli ultimi 10 anni, di cui molte a causa di cadute dai convogli in corsa), pur essendo comunque in una tendenza di diminuzione.

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