Edufin: ESG e investimenti sostenibili, come e perché sceglierli

Rubrica Edufin

Dal perché al perché no. Parafrasando uno studio di qualche anno fa di McKinsey, si è passati dal chiedersi perché inserire gli ESG (Enviromental, Social, Governance) - ovvero i tre criteri fondamentali, che riguardano l’impatto su ambiente e territorio, sulla società e sugli aspetti di organizzazione aziendale e amministrativa, usati per valutare la sostenibilità di investimenti finanziari - al chiedersi perché non si dovrebbe investire in modo responsabile, pensando non soltanto al profitto ma anche alla tutela di ambiente e società.

Il citato studio sottolineava quanto gli investimenti sostenibili fossero cresciuti in dimensioni e quello che solo qualche anno fa era un vezzo delle aziende si è trasformato in una vera mission e un criterio di valutazione finanziario. Poi c’è stata la pandemia che ha mostrato al mondo la fragilità del mondo in cui viviamo e delle nostre stesse vite, ci ha fatto capire che non possiamo avere il controllo completo sulla natura e sulle sue mutazioni, ci ha dato molta più percezione dei rischi ambientali e sanitari, in poche parole ci ha fatto capire che non siamo invincibili. Di qui una maggiore sensibilità ai temi che riguardano la salvaguardia dell’ambiente, il rispetto umano, la lotta a ogni tipo di discriminazione, scelte d’acquisto più consapevoli. Siamo ormai bombardati da parole come “transizione ecologica”, “green deal”, “net zero emissions”, tutte le iniziative istituzionali, che a vario livello vanno verso un’unica direzione: quella di promuovere azioni economiche che hanno una visione a lungo termine e perseguono il raggiungimento del profitto ma anche la tutela del mondo in cui viviamo.

Cosa significa tutte questa attenzione in termini di investimento privato? Studi e ricerche hanno dimostrato che i fondi che investono in società con una politica ESG forte hanno sovraperformato gli indici di riferimento, perché hanno un maggiore controllo nella gestione del rischio. Questo ci porta a pensare che non è più soltanto un trend passeggero, ma una prassi che verrà sempre più consolidata nel mondo post-Covid.

Secondo un più recente studio condotto da ricerca McKinsey-Anasf, il 13 per cento delle masse dei consulenti finanziari è investito in prodotti ESG e oltre il 30 per cento di loro ha più del 15 per cento del portafoglio dei clienti investito in strumenti sostenibili. E secondo la società di ricerca tale peso potrebbe anche raddoppiare, grazie anche a nuove soluzioni di investimento, consulenza e formazione.

Ai criteri ESG e al tema degli investimenti sostenibili abbiamo deciso di dedicare la prossima puntata di #EduFin, condotta da Annalisa Lospinuso e Massimo Famularo. Nel corso della puntata sentiremo anche il parere di un analista finanziario esperto in materia e del presidente di Etica Sgr, Ugo Biggeri, autore del libro “I soldi danno la felicità”.

Appuntamento a mercoledì 5 maggio, alle ore 21.30, in diretta Twitch. Dopo la prima parte di approfondimento, i conduttori e l’ospite risponderanno alle vostre domande e avrete la possibilità di partecipare a una sessione di Q&A esclusiva per gli utenti di Twitch.

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