Bilaterale Biden - Xi. IDF nell’ospedale di Al-Shifa. Ospite Luca Romano - Rassegna del 17/11/23

Ospite

Luca Romano, aka l’Avvocato dell’Atomo. Si discute della cancellazione in USA del progetto "mini nucleare modulare"

Israele

Fonti delle Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno dichiarato che tunnel utilizzati dai militanti di Hamas sono stati scoperti in una zona all’aperto di Al-Shifa, il più grande ospedale di Gaza.

Il video, che Reuters non ha potuto verificare immediatamente, mostrava un buco profondo nel terreno, disseminato di detriti di cemento e legno e circondato da sabbia. L'esercito ha dichiarato che le sue truppe hanno anche trovato un veicolo nell'ospedale contenente un gran numero di armi, oltre ad ulteriore equipaggiamento militare e armi nell’edificio.

Gli Stati Uniti sono fiduciosi nella valutazione delle proprie agenzie di intelligence e israeliane  circa le attività di Hamas nell'ospedale Al-Shifa, ha detto giovedì il portavoce della Casa Bianca John Kirby. Secondo le agenzie, Hamas userebbe l’ospedale come centro di comando e magazzino di armi. Gli Stati Uniti si sono rifiutati di elaborare ulteriormente i dettagli e declassificare i report di intelligence, sostenendo che alcuni dei tunnel che si diramano dall’ospedale in questione vengono utilizzati per monitorare lo stato degli ostaggi. L'intelligence "è definitiva", ha detto la fonte, e include le intercettazioni delle comunicazioni dei combattenti di Hamas. Le intercettazioni sono state riportate per la prima volta mercoledì dal Wall Street Journal. Hamas ha rigettato le dichiarazioni americane, definendole una “narrativa palesemente falsa”.

Le due compagnie telefoniche a Gaza hanno dichiarato che tutte le fonti di energia che alimentano la rete si sono esaurite e quindi tutti i servizi nel territorio sono bloccati. Israele rifiuta le importazioni di carburante, sostenendo che Hamas potrebbe usarle a scopi militari.

La Giordania ha annunciato che non firmera’ l’accordo per lo scambio di energia ed acqua con Israele. L’accordo fu inizialmente discusso a Settembre, e prevedeva il rifornimento di energia solare da parte della Giordania in cambio di acqua desalinizzata da Israele. La firma era prevista alla conferenza annuale sul clima delle nazioni unite di Novembre, negli Emirati Arabi, ma stando alle parole del ministro degli esteri Safadi, l’attuale conflitto rende impossibile la realizzazione dei futuri piani per la regione. 

Ucraina

Zelenskyy ha annunciato di aver forzato con successo la ritirata della flotta russa verso la zona est del Mar Nero. L’operazione avrebbe avuto successo grazie al dispiego - per la prima volta nella storia - di una flotta di droni marini. L’annuncio segue di pochi giorni la notizia del danneggiamento di due mezzi da sbarco russi in Crimea da parte dei “droni kamikazee” marini di manifattura ucraina. Nel Novembre 2022 venne inaugurato un crowdfunding per costruire 100 droni marini da 250 mila dollari l’uno, seguito dall’annuncio nell’Agosto 2023 della formazione di una brigata per operarli. Ad oggi il numero effettivo di droni prodotti non e’ noto.

Nataliya Humenyuk, portavoce del comando operativo meridionale ucraino, ha dichiarato che l'esercito russo ha concentrato oltre 800 missili, inclusi i missili Kalibr e Onyx, nella Crimea occupata e intende utilizzarli tutti contro le infrastrutture energetiche ucraine nell'inverno del 2023.

L'Ucraina ha dichiarato che la continua occupazione russa della centrale nucleare di Zaporizhzhia (ZNPP) ha provocato guasti alle attrezzature e alla manutenzione che minacciano la sicurezza dell'impianto. L'operatore ucraino di energia nucleare Energoatom ha riferito il 16 novembre che le autorità russe ZNPP hanno trasferito il reattore n. 5 a uno stato di spegnimento a caldo da uno stato di spegnimento a freddo in violazione degli ordini di regolamentazione nucleare dell'Ucraina, con conseguente perdita di una soluzione di acido borico che è entrata in tutti i generatori di vapore del reattore. Energoatom ha riferito che l'"incompetenza" delle autorità russe della ZNPP nel portare i reattori dallo spegnimento a freddo allo spegnimento a caldo ha provocato una perdita di refrigerante radioattivo dal primo al secondo circuito del reattore n. 4 e una situazione simile che coinvolge il reattore n. 6. Energoatom ha anche riferito che azioni russe “incompetenti” non specificate hanno portato al reattore n. 6 ha subito un blackout temporaneo il 14 novembre, costringendo il reattore a fare affidamento su generatori diesel di emergenza. Energoatom ha affermato che le apparecchiature dello ZNPP sono in costante degrado e che la frequenza di tali casi pericolosi è in aumento. L’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA) non ha ancora commentato questi incidenti, ma il 13 novembre ha espresso preoccupazione sull’entità e sull’efficacia della manutenzione sui sistemi di sicurezza della ZNPP e sulla propria capacità di monitorare le operazioni della ZNPP.

Russia

La Finlandia ha annunciato la chiusura di quattro (su nove) porti d’accesso al paese dalla Russia, per bloccare il flusso di richiedenti asilo. Secondo il presidente finlandese, l’aumentato flusso di persone provenienti da Iraq, Yemen, Somalia e Siria sarebbe strumentalizzato dalla Russia per “vendicarsi” dell’adesione del paese scandinavo all’Alleanza atlantica. La Norvegia ha annunciato di essere pronta ad eseguire rapidamente la stessa mossa nel caso la situazione dovesse peggiorare sui propri confini.

Il segretario del Consiglio di sicurezza russo Nikolai Patrushev ha annunciato il 16 novembre che le autorità russe stanno rafforzando la difesa aerea russa sull'Okrug federale centrale russo, probabilmente in risposta all'intenzione recentemente implicita dell'Ucraina di condurre una campagna di interdizione contro le rotte di rifornimento russe nelle aree posteriori durante l'inverno. Patrushev ha anche annunciato che le autorità russe hanno organizzato pattuglie per proteggere le infrastrutture critiche per prevenire attacchi e che il governo russo sta finanziando la creazione di “linee di difesa territoriale” per le regioni confinanti con l’Ucraina

Europa

Italia: la camera approva in via definitiva il disegno di legge contro la carne coltivata. Il ddl prevede multe da 10mila fino a 60mila euro (oppure fino al 10% del fatturato) per chi commercia alimenti e mangimi prodotti a partire da colture cellulari o da tessuti derivanti da animali vertebrati. Inoltre, la nuova legge vieta l’uso di terminologie specifiche della macelleria, della salumeria e della pescheria per la denominazione di prodotti a base di proteine vegetali, per evitare di trarre in inganno il consumatore. Questa nuova legge bandisce effettivamente una serie di denominazioni diventate ormai di uso comune come “hamburger di ceci” o “polpette di soia”, che dovranno essere adeguate ad una lista di termini “concessi” che verra’ resa pubblica entro due mesi.

Italia: approvato dal consiglio dei ministri il “pacchetto sicurezza”, che introduce nuovi reati e ne aggrava le pene per altri. Tra le norme approvate, diverse sono state molto discusse: non è più obbligatorio ma facoltativo il rinvio dell'esecuzione della pena per le donne condannate quando sono in stato di gravidanza o sono madri di figli fino a tre anni. E’ stata aggiunta una pena da 2 a 8 anni per chi organizza una rivolta in carcere, e da 1 a 5 anni per chi vi partecipa. Rischia invece da 2 a 6 anni chi promuove e dirige una rivolta in un centro di accoglienza per i migranti.

Politica internazionale

Nord America

USA: Si è tenuto mercoledì a San Francisco un incontro di 4 ore tra il presidente americano Joe Biden e il leader cinese Xi Jinping. Il bilaterale si è tenuto in un clima di apparente calore ed accoglienza, un’atmosfera di cordialità e collaborazione è trasparita dai colloqui fra i due leader, anche informali. Primo punto importante è stato l’annuncio di una ripresa dei contatti militari, interrotti nell’agosto del 2022 dopo la visita dell’allora speaker della camera Nancy Pelosi a Taiwan. Una linea di comunicazione “diretta, aperta e chiara” sarà nuovamente stabilita tra Washington e Pechino, ha dichiarato Biden in una intervista successiva. L’apertura non era scontata, viste le difficoltà dell’ultimo anno, tra cui gli episodi dei cosiddetti “palloni spia cinesi” abbattuti negli U.S., e le tensioni circa le esercitazioni militari nello stretto di Taiwan. Seguirà un secondo faccia a faccia tra il segretario alla difesa statunitense Austin e il suo omologo cinese.

Biden ha spronato Xi ad esercitare la sua influenza sull’Iran, col fine di dissuadere possibili nuovi tentativi di destabilizzazione ed apertura di conflitti in medio-oriente.

Altri punti toccati nel meeting sono stati il contrasto alla produzione di droghe sintetiche, tra cui il fentanyl, responsabile di un crescente numero di overdosi in America, i cui precursori sarebbero prodotti in Cina, e tavoli su possibili rischi legati all’uso dell’intelligenza artificiale. 

Da parte sua, Xi ha richiesto a Biden il rispetto dello status cinese, definendo “ingiuste” le visioni negative sul partito comunista cinese in america. Ha inoltre esortato Washington a smettere di inviare armi a Taiwan e sostenere la riunificazione con la Cina continentale. Mentre Biden ha enfatizzato la necessità di mantenere la pace e stabilità nella zona, sostenendo lo status quo, Xi ha spinto sì per una riunificazione pacifica, ma ha anche menzionato condizioni in cui l'uso della forza potrebbe essere preso in considerazione. Il leader cinese ha comunque negato l’intenzione di intraprendere azioni militari, almeno nel breve periodo. 

Altri contrasti sono emersi alla richiesta americana di prestare maggiore attenzioni nei confronti dei diritti umani nello Xinjiang, in Tibet e a Hong Kong, nonché la preoccupazione per i prigionieri americani detenuti in Cina.

Alla domanda dei giornalisti circa la leadership di Xi Jinping, Biden ha esplicitamente definito “dittatore”, nella misura in cui è capo di un partito comunista.

America Latina

Medio Oriente

Turchia: Giovedì, la commissione degli affari esteri del parlamento turco ha rinviato il voto sulla richiesta di adesione della Svezia alla NATO, rappresentando un ulteriore contrattempo per le speranze del paese nordico di unirsi all'alleanza occidentale dopo 18 mesi di attesa. Svezia e Finlandia avevano chiesto di unirsi alla NATO nel maggio del 2022, a seguito dell'invasione russa dell'Ucraina.

Erdogan tuttavia aveva sollevato obiezioni ad entrambe le richieste, accusando le nazioni nordiche di proteggere gruppi curdi considerati dalla Turchia organizzazioni terroristiche, oltre ad imporre embarghi commerciali sulla difesa. La Turchia aveva approvato la richiesta della Finlandia ad aprile, ma aveva fatto attendere la Svezia. Il presidente turco Tayyip Erdogan, infine, aveva dato il suo ok per l’adesione anche della Svezia a luglio, e la richiesta deve essere ora ratificata nel parlamento turco.

Il presidente della commissione esteri Fuat Oktay ha dichiarato che quest’ultima terrà ulteriori colloqui e potrebbe ripresentare il disegno di legge all'ordine del giorno settimana prossima.

Erdogan ha dichiarato questo mese che cercherà di agevolare il processo di ratifica, ma ha aggiunto che la Svezia non ha intrapreso azioni sufficienti contro i militanti curdi.

Per la ratifica, il disegno di legge deve essere approvato dalla commissione prima di essere sottoposto a un voto del parlamento completo, che potrebbe avvenire giorni o settimane dopo. Erdogan lo firmerebbe poi in legge per concludere il processo.

Col fine di facilitare l’ingresso della Svezia, i membri della NATO Finlandia, Canada e Paesi Bassi hanno preso misure per rilassare le politiche per l'esportazione di armi verso la Turchia, mentre la Casa Bianca ha dichiarato che procederà con il trasferimento degli aerei da combattimento F-16 ad Ankara. Sebbene non ci sia una tempistica chiara per l'approvazione della richiesta di acquisto degli F-16, Ankara ha collegato la questione alla candidatura della Svezia. D’altro canto, nonostante l'amministrazione Biden non abbia collegato la ratifica alla vendita degli F-16, i membri del Congresso hanno chiarito che è improbabile che approveranno quella vendita finché la Turchia non ratificherà la richiesta di adesione della Svezia.

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