Faccia come il Conte

Come avere #FacciaComeIlConte in poche comode lezioni.

Nella chat di Liberi Oltre, la nostra Barbiero aveva scritto che la performance di Conte a "Mezz'ora in più" era stata lunare. Ho controllato mettendo ancora una volta a rischio la mia salute.

Per comodità, e perché si possa apprezzare meglio l'eloquio del professore, ho trascritto fedelmente le sue risposte.

Leggetele tutte d'un fiato con un momendol a portata di mano.

Dunque Conte si dice assolutamente orgoglioso dei risultati ottenuti con l'invio delle armi

 

CERASA
Lei è orgoglioso di un popolo che anche con le armi si sta difendendo e sta recuperando terreno?

 

RISPOSTA
Assolutamente si è quello che ci siamo augurati tutto…tutti dicendo sin dall’inizio ferma condanna senza se e senza ma di quest’aggressione ingiustificata, pieno sostegno alla popolazione ucraina, e sin dall’inizio eravamo consapevoli che non ci si può difendere, peraltro in una prospettiva asimmetrica, con le mani nude da una tale aggressione ed è per questo che abbiamo acconsentito ovviamente anche a sostenere non solo con le sanzioni economiche e finanziarie abbiamo detto subito di si abbiamo detto di si anche all’intensificazione di queste all’innalzamento del livello delle sanzioni, aiuti umanitari su tutto il fronte e poi ancora aiuti militari.
Quando io parlo di vocazione pacifista è perché ricordo che il movimento è nato il giorno di San Francesco, il movimento ha nella carta dei principi e dei valori di cui si è dotato in questo nuovo corso una chiara stella polare, che è la pace e il multilateralismo e lavorare per la sicurezza e di tutti i Paesi della comunità internazionale, quindi il problema è che la nostra strategia però e la direzione è sempre quella di cercare di risolvere i conflitti non alimentando escalation militare. Vengo al punto: tutti contenti di questa offensiva sul terreno o controffensiva che dir si voglia ma questo non cambia è un discorso diverso un piano completamente diverso, la strategia che abbiamo non può condizionata da una notizia di ieri, con tutto il rispetto vorremmo che questa notizia si consolidasse definitivamente anzi deflagrasse una piena riconquista dei territori per rispetto della sovranità ma non sappiamo domani che facciamo una controffensiva russa ridefiniamo le strategie? Allora afferriamo qual è la strategia politica, come stiamo vivendo questo conflitto? In quale direzione stiamo andando? Tutti i mass media ci avete ripetuto perché siamo in guerra ma qualcuno ci ha detto come riusciamo?

Ad aprile Conte lanciò la campagna contro le armi offensive. Il 26 aprile disse ai giornalisti "Il M5S si oppone all’invio di aiuti militari e a controffensive che esulino da quello che è il perimetro del legittimo esercizio del potere di difesa di cui all’articolo 51 ONU". Il 16 maggio il consiglio nazionale del M5S presieduto da Conte chiese al governo lo stop all'invio delle armi perché "dopo il primo decreto Ucraina del 2 marzo bisogna tener conto del mutamento di scenario".  E come era mutato lo scenario secondo Conte?

Sono i giorni dell'avanzata russa, dei bombardamenti agli edifici civili, dell'accerchiamento all'Azovstal, della verità e della controverità sull'eccidio di Bucha. I russi sembrano avanzare, lentamente, e le sorti della guerra segnate. Forse Conte intendeva che era ormai inutile sostenere l'Ucraina così come andava dicendo in tv Orsini, secondo cui stava per essere sventrata? La critica all'invio delle armi è poi continuata a maggio, a giugno, praticamente in ogni uscita pubblica fino a 24 ore fa. Alberto Berlini ci ha fatto un pezzo oggi [link articolo].

Ma le balle di Conte non finiscono qui, Gambino, del Post, gli chiede della posizione equidistante a cui risponde così:

GAMBINO
Lei ha spesso criticato Draghi di non avere una strategia in politica estera. In che modo ritiene di potersi porre in modo equidistante tanto dagli Stati Uniti quanto da Putin

RISPOSTA
Guardi direttore che io non mi pongo il problema di collocarmi in maniera equidistante da Washington e da quelli che vengono individuati come gli amici di Putin. Io sono totalmente distante dagli amici di Putin, non ho nulla a che fare il Movimento non ha nulla a che fare con gli amici di Putin e se qualcuno si è permesso di scrivere in modo diffamatorio denigratorio che noi potevamo avere qualche suggestione di questo tipo ovviamente l’ha fatto calunniandoci perché l’ho riassunto prima qual è stata la nostra posizione. Sin dall’inizio senza incertezze. Il problema è che non per questo bisogna ricadere nelle braccia degli amici di Washington o di Londra, cioè voglio dire siamo nell’ambito di un’alleanza euroatlantica in un sistema integrato quello europeo ci siamo consapevolmente ci siamo volontariamente vogliamo continuare ad esserci ma il problema è che contributo diamo nell’ambito di questi consessi: cieca obbedienza? Riceviamo indicazioni in modo pedissequo, passivo…certo che no; siamo una nazione del G7, Paese fondatore dell’Unione Europea possiamo dare un contributo critico e io ho cercato sempre di spingere per un contributo critico quello che non mi convince sin dall’inizio, l’ho detto lo ripeterò, è che qui sta prevalendo una strategia che insegue una vittoria politi…una vittoria militare sulla Russia nella convinzione che con le sanzioni anche sono uno strumento per piegare definitivamente la Russia e quindi battere distruggere la Russia semmai con un cambio di regime. Se questo non succede non abbiamo alternative abbiamo una guerra che può durare decenni? Con escalation

Prima di tutto lui è stato affatto equidistante. Conte ha permesso che agenti russi scorrazzassero in giro per l'Italia con l'operazione "Dalla Russia con Amore".

Fino all'ultimo ha tentato di disinteressarsi delle posizioni apertamente putiniane del sen. Petrocelli, messo dal M5S alla presidenza della commissione esteri. C'è voluto il famoso tweet con la Z per arrivare alla sua espulsione: era il 25 aprile, 2 mesi dopo l'invasione. 
Quanto alla vittoria militare, dal momento che è evidente che Putin non ha nessuna intenzione di negoziare, l'unica possibilità è che fallisca l'invasione con la sconfitta militare. Da Conte mai parole di condanna per gli stupri, per le esecuzioni sommarie, per le deportazioni.

Poi interviene la Annunziata sui rapporti con Trump

ANNUNZIATA
Lei ha definito le relazioni con gli Stati Uniti come passive. Lei come primo ministro ha avuto con Trump, tra l’altro Trump l’ammira moltissimo

RISPOSTA
Mai atteggiamento passivo mai atteggiamento passivo. Ma no guarda era un contesto completamente diverso perché non siamo mai stati messi ovviamente non c’è stata mai una sfida qui in Europa così clamorosa, non potrei mai far paragoni però faccio un esempio visto recentemente un giornalista italiano è andato a chiedere a Trump un giudizio su di me e il giudizio è stato che sono una brava persona; e meno male! C’è mica da dispiacersi. Un altro giudizio è stato che quando son stato presidente con lui l’Italia e gli Stati Uniti hanno avuto un buon rapporto. E meno male! Però detto questo, ma non è questione di asservimento il problema è che adesso c’è un nuovo conflitto che sta ridefinendo lo scenario lo scacchiere per i decenni a venire. Quale strategia stiamo affrontando, la stiamo subendo, abbiamo contribuito a definirla, andiamo casualmente e e ci lasciamo orientare da un’offensiva controffensiva che può cambiare in ogni momento o c’abbiamo un disegno? Di pace chi sta parlando scusate?

Conte incontra Trump il 30 luglio 2018. Limes ricostruisce l'incontro in chiave antitedesca. Seguirà un autunno difficile con il governo che contesta le regole europee

Barisoni gli chiede di indicare qualcosa su cui è stato d'accordo con Draghi

BARISONI
Mi dice in che cosa Draghi le è piaciuto?

RISPOSTA
Cioè vuole…..allora sicuramente ha completato il PNRR, soprattutto mancava la parte finale sulle riforme strutturali che sono state indicate ed è stato avviato il PNRR, è stato portato avanti il piano vaccinale che noi avevamo avviato è stato detto poi qui c’è stata una mistificazione che eravamo in ritardo sul piano vaccinale vorrei ricordare che quando ci è stato il cambio del generale Figliolo con Arcuri eravamo ai primissimi posti già nell’avvio della campagna vaccinale però sono stati deformati i dati da alcuni mass media non da tutti e comunque completare efficacemente la campagna vaccinale è senz’altro un altro suo merito. Quello che invece su cui sicuramente non sono rimasto assolutamente
(Barisoni interrompe)

Detto questo invece abbiamo avuto un duro scontro per quanto riguarda la riforma Cartabia, la versione originaria avrebbe mandato in fumo migliaia di processi, ci son stati 10 giorni di duro scontro e solo dopo che ci siamo messi lì impuntati hanno dopo aver sentito anche gli addetti ai lavori hanno parlato tutti gli addetti ai lavori hanno capito che stavano clamorosamente sbagliando, abbiamo ottenuto un miglioramento significativo forse secondo me non ancora risolutivo per cui ci riserviamo dopo il primo monitoraggio di tornare a valutare gli effetti della versione di quella riforma lì.

Secondo aspetto la corsa al riarmo che è stata preannunciata a marzo è stata un altro terreno di scontro e c’è stata un po’ un’ubriacatura collettiva e l’Italia è rimasta in buona compagnia. Guardi che la Germania, lo ricorderà, da un giorno all’altro ha cancellato decenni e decenni di storia dal secondo dopoguerra ad oggi volendo investire 100 miliardi in una corsa al riarmo. Gli Stati Uniti han parlato di 800 miliardi, l’Italia con le piccole somme a disposizione di 10-15 miliardi da mettere sul tavolo. Noi abbiamo detto di no ma per una semplice ragione che non è adesso sulla onda emotiva e scegliendo la via del riarmo peraltro in una situazione per noi dal punto di vista perché allora era già evidente l’inflazione

Fra una supercazzola e l'altra Conte dice 2 bugie: "ha completato il PNRR perché mancava la parte finale sulle riforme". Non mancava solo quella, necessaria all'ottenimento dei fondi, mancavano anche milestones e valutazione di impatto. In pratica andava riscritto. Gentiloni poche settimane prima della caduta del governo aveva ammonito che così com'era sarebbe stato bocciato.

Sostituzione di Arcuri con Figluolo
Prima della sostituzione l'Italia era precipitata al terzultimo posto in Europa per numero di vaccinati. Arcuri ancora inseguiva il sogno delle primule e tirava numeri a caso sulla vaccinazione di tutti entro l'autunno.

Solo per aver rinunciato alle primule abbiamo risparmiato 345 milioni di euro.

Corsa al riarmo
Che corsa al riarmo non è. La legge Di Paola è del 2012 e le richieste di impiegare fino al 2% del Pil in difesa, contro l'1,2-1,3, vennero prima ancora che da Trump da Obama. E cosa avevano fatto i 2 governi Conte? Avevano aumentato le spese militari di 21 e 24,6 miliardi. Draghi dunque ha solo proseguito il trend iniziato da Conte e dichiarato di onorare gli impegni presi con USA; per di più sotto minaccia di una guerra

De Angelis è l'unico che fa notare contraddizioni

DE ANGELIS
Io vedo ancora ambiguità. Molti degli impegni presi da questo governo erano in continuità col suo, l’aumento delle spese militari per la Nato. La sua spesa con i governo Conte è aumentata sin dal 2019-2020 […] il dato che ricordava Cerasa, molto importante, ci dice che le armi sono il presupposto della resistenza e di una ipotetica trattativa

Interrompe

Non faccia questo gioco, guardi, non fate questo gioco non inganniamo i cittadini che ci guardano. Lei non faccia credere che questi soldi stanno arrivando in Ucraina e l’Ucraina ha bisogno di questi soldi con tutti i miliardi degli Stati Uniti e del regno Unito non fate credere questo agli italiani

Se lei stesse al governo domattina starebbe su una linea di continuità?

Glielo dico con una formula: nell’ambito dell’alleanza euroatlantica sta prevalendo completamente la strategia di alimentare l’escalation militare per una vittoria militare sulla Russia; io dico serve qualche alleato, all’interno di quest’alleanza, qualcuno che abbia capacità di dialogo capacità di impostare la pace e di perseguire un negoziato di pace. E’ molto più utile all’alleanza stessa alla comunità internazionale e alla sicurezza futura.

Conte risponde ancora una volta alla Orsini, rilanciando l'idea che l'escalation militare sia voluta dall'Occidente.
Le dichiarazioni di Putin, Lavrov, Zacharova, Medvedev? Quelle Conte non le legge.

 

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