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In questo episodio raccontiamo l’ascesa del nazionalsocialismo e il progressivo smantellamento della democrazia di Weimar, in un crescendo di crisi economiche, violenza politica e calcoli fatali delle élite conservatrici. Dalle radici dell’antisemitismo tedesco alle teorie razziali ottocentesche, seguiamo la trasformazione dell’odio in progetto politico, alimentato da miti nazionalisti, paura sociale e propaganda. Ricostruiamo la crescita dell’NSDAP: dalle prime riunioni nelle birrerie di Monaco al Putsch fallito del 1923, dalla riorganizzazione del partito alla spettacolare campagna presidenziale del 1932. Intanto, la Grande Depressione travolge l’economia tedesca, la disoccupazione esplode e il sistema parlamentare si paralizza. Tra elezioni sempre più polarizzate, governi presidenziali e manovre dei conservatori, Hitler diventa il volto della rivolta contro la crisi. Finché, il 30 gennaio 1933, un presidente stanco e un’élite convinta di poterlo controllare gli consegnano la cancelleria. Da quel giorno, nulla sarebbe stato più come prima.