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Il caso di Domenico Morrone è uno dei più clamorosi errori giudiziari della storia italiana. Pescatore di Ginosa Marina, fu arrestato e condannato per un duplice omicidio a Taranto avvenuto nel 1991, nonostante prove inconsistenti e un alibi ignorato. Trascorse quindici anni in carcere da innocente, tra isolamento, violenza e umiliazioni, finché due pentiti non rivelarono la verità: i responsabili erano uomini dei clan tarantini. Liberato nel 2006, Morrone ottenne un risarcimento milionario, ma mai giustizia piena. La sua vicenda mette in luce le falle strutturali della giustizia italiana: processi interminabili, revisioni quasi impossibili, responsabilità dei magistrati mai davvero esercitata. Una storia che resta simbolo di dolore, rabbia e necessità di riforma.

Benvenuti a "IN MEMORIAM", il podcast in cui daremo voce a chi è stato condannato senza colpa, sospettato ingiustamente, travolto da processi mediatici senza prove.