UE apripista per regolamentare l’IA. Test di missili balistici in Nord Corea – Rassegna del 16-16-23

di Redazione Ucraina

Punto Stampa a Cura di: Aurelio Iacono, Daniele Barnaba, Erika Di Biase
Conducono: Franz Forti, Ugo Gambardella 

 

Ospite

Massimo Famularo

 

Link alla diretta/differita YT di questa rassegna 

 

Argomenti principali della giornata: 

Ucraina

Le forze russe hanno condotto un'altra serie di attacchi con droni e missili in tutta l'Ucraina la mattina presto del 15 giugno, con quattro missili da crociera Kh-101/555 da quattro bombardieri strategici Tu-95 dal Mar Caspio e 20 droni di tipo Shahed. Fonti ucraine riportano di aver abbattuto uno dei missili da crociera e tutti i 20 Shahed. I restanti tre missili da crociera hanno colpito strutture industriali nell'oblast di Dnipropetrovsk.

Il Congresso US ha approvato una legge che renderà più semplice assicurarsi che Mosca paghi per i danni causati all’Ucraina, consentendo al Presidente US l’autorità di confiscare gli asset russi congelati nel paese e trasferirli a Kyiv. I promotori della legge, come i leader democratici e repubblicani in generale, supportano il sostegno per l’Ucraina, ma desiderano che l’onere di ciò non gravi esclusivamente sui contribuenti statunitensi. Dal 24 febbraio ‘22 gli USA hanno stanziato più di $100 miliardi tra aiuti umanitari, economici e militari. 

Russia

Sabato il Canada aveva confiscato per la prima volta un bene russo, un aereo cargo Antonov-124, mossa alla quale Mosca ha risposto parlando di “cinico furto” e “politica russofobica”.

Europa

BCE: la Banca Centrale Europea ha alzato i tassi d’interesse di 25 punti base, confermando la tendenza ad aumenti meno intensi rispetto ai 75 punti base dei mesi precedenti, quando l’inflazione aumentava in modo notevole. I tassi nell’eurozona sono in un intervallo tra il 3,5% e il 4,25%, il livello più alto dal 2001, mentre nella giornata di ieri la Federal Reserve US aveva annunciato per la prima volta da oltre un anno una pausa nell’aumento dei tassi, probabilmente grazie al fatto che nel paese l’inflazione ha raggiunto il livello di due anni fa, il 4%.

 

Polonia: migliaia di persone hanno manifestato in una cinquantina di città e piccoli comuni polacchi contro le rigide norme sull’aborto introdotte dal governo di destra Morawiecki, dopo che una donna al quinto mese di gravidanza è morta in ospedale a causa di un’infezione, e a seguito del decesso del feto stesso. Un aborto avrebbe potuto salvare la donna, e il difensore civico dei pazienti ha detto che tale possibilità non sia nemmeno stata comunicata dai sanitari dell’ospedale.

Attualmente in Polonia si può abortire solo in caso di stupro, incesto e di pericolo per la vita della donna, ma secondo organizzazioni e attivisti molti medici mostrano inerzia anche quando l’aborto sarebbe consentito, a causa del timore di essere vittime di un procedimento penale e di ricevere una condanna fino a tre anni di reclusione, timore acuito dal progressivo deterioramento dello stato di diritto polacco.

 

Unione Europea: il Parlamento europeo ha approvato una legge - che dovrà ora ricevere il placet dal Consiglio, il 2° co-legislatore comunitario - per regolamentare l’intelligenza artificiale, ponendosi come apripista nei riguardi di una complesso tema globale. La profondità della regolamentazione prevista varia a seconda della singola applicazione di intelligenza artificiale, in base ai diversi livelli di rischio definiti dagli eurodeputati: da minimo ad inaccettabile; in quest’ultima categoria - vietata in toto - rientrano strumenti come il riconoscimento facciale in tempo reale nei luoghi pubblici, sistemi di punteggio sociale come quello cinese; segue poi la categoria “ad alto rischio”, permessa ma con pesanti limitazioni e che riguarda sistemi per influenzare il voto degli elettori e piattaforme social con più di 45 milioni di utenti. I sistemi di intelligenza artificiale con rischio minimo o nullo, come i filtri antispam, risultano sostanzialmente non regolati.

L’atto legislativo pone poi le rispettive sanzioni in caso di violazione della normativa: multe fino a 40 milioni di euro e fino al 7% del fatturato annuo dell’azienda.

Politica internazionale

Nord America

Stati Uniti: con l’acuirsi delle relazioni Pechino-Washington, molte aziende cinesi con marchi di fama stanno tentando di distanziarsi dalla Cina, inaugurando nuove fabbriche e sedi all’estero e non menzionando “Cina” nei loro siti web, evitando così le legislazioni restrittive di Stati terzi, effetti reputazionali avversi ma anche per ovviare al rischio di un giro di vite da parte di Pechino, essendo molte imprese memori della draconiana politica “0-Covid” e in generale consce dell’enorme potere del Partito unico; una mossa con cui sono in grado di servire meglio i mercati statunitensi e non solo, una sorta di adattamento. TikTok ha aperto una sede a Los Angeles e sta progettando sistemi che, a detta della compagnia, escluderanno i dati degli utenti statunitensi dalla sua casa madre, ByteDance, sospettata in Occidente di avere forti legami con il governo cinese; molti produttori cinesi di pannelli solari hanno trasferito la produzione fuori dalla Cina, per evitare le tariffe doganali imposte da Washington e limitare la loro esposizione nello Xinjiang, oggetto di un ban commerciale statunitense a causa delle accuse sull’uso di lavoro forzato a danno della minoranza degli Uiguri.

Asia

Nord Corea: questo giovedì, la Corea del Nord ha ripreso alcuni test missilistici dopo due mesi di interruzione.Gli ultimi, risalenti al 13 aprile, hanno visto il lancio di missili balistici intercontinentali Hwasong-18. Questa volta il lancio riguarda due missili a corto raggio partiti dall'area di Sunan (nella periferia di Pyongyang) e atterrati all'interno della zona economica esclusiva del Giappone.

La ragione della ripresa (secondo un portavoce non identificato del ministero della difesa della Corea del Nord) risiederebbe nel malcontento scatenato dagli esercizi di annientamento a fuoco vivo condotti dagli Stati Uniti e dalla Corea del Sud, che si sono conclusi giovedi’ stesso e che avevano avuto inizio il 25 maggio.

Africa

Sudan: Mercoledi’ il governatore della regione del Darfur occidentale, Khamis Abdullah Abakar, e’ stato ucciso poche ore dopo aver accusato in una TV pubblica le Forze di Supporto Rapido (RSF) di essere responsabili di centinaia di vittime civili nella regione. RSF e militari dell’esercito sudanese si sono incolpati a vicenda dell’uccisione, ma le Nazioni Unite riferiscono che vi sono resoconti e testimoni sufficienti per attribuire l’assassinio del governatore alle milizie arabe e alle Forze di Supporto Rapido. Dal 15 aprile l’esercito sudanese combatte contro il gruppo paramilitare armato delle Forze di Supporto Rapido in uno scontro che ha distrutto gran parte della capitale sudanese, Khartoum, coinvolgendo anche il Darfur eh ha finora causato circa 2.2 milioni di sfollati e piu’ di 950 morti secondo stime al ribasso. 

 

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