Turchia: OK alla Svezia nella NATO. La guerra industriale, con N. Cantatore - Rassegna dell’11/7/23

di Redazione Ucraina

Punto Stampa a Cura di: Gianfranco Stassi, Duccio Di Prima
Conducono: Mattia Alvino, Franz Forti

 

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Ospite

Nane Cantatore: la guerra industriale

Ogni settimana, arrivano notizie su nuove forniture di armi all'Ucraina o nuove stime sulle capacità operative russe. Ma quali sono le reali capacità produttive dei due schieramenti? E come si può evolvere la situazione?

 

Argomenti principali della giornata: L’esercito ucraino avanza a Bakhmut. Il Cremlino conferma i colloqui tra Prigozhin e Putin post-ammutinamento. Il generale Gerasimov riappare in video. Via libera di Erdogan all’entrata della Svezia nella NATO. Il primo ministro dei Paesi Bassi Rutte abbandona la politica.

 

Ucraina

La vice ministra della Difesa, Hanna Maliar, ha dichiarato lunedì che le truppe ucraine stanno avanzando nell'est e nel sud del paese, stringendo la morsa attorno alle truppe russe che occupano Bakhmut. Maliar ha affermato che, nell'ultima settimana di controffensiva contro le forze russe, le truppe di Kyiv hanno riconquistato 10,2 chilometri quadrati di territorio a sud e 4 chilometri quadrati nell'est. Secondo quanto Maliar ha riferito attraverso Telegram, le forze ucraine hanno preso il controllo delle principali alture attorno a Bakhmut e stabilito il controllo del fuoco sulle entrate e le uscite della città. L'esercito ucraino ha dichiarato che le sue truppe hanno ora riconquistato 169 chilometri quadrati sul fronte meridionale e 24 chilometri quadrati attorno a Bakhmut dall'inizio della controffensiva all'inizio del mese scorso.

Russia

Il portavoce di Putin, Dmitry Peskov, ha confermato lunedì i colloqui intercorsi al Cremlino tra il presidente russo e Prigozhin, in compagnia dei comandanti della Wagner, per discutere del tentato ammutinamento armato del gruppo di mercenari. La notizia del meeting è stata riportata per la prima volta dal giornale francese Liberation, che ha affermato che Prigozhin ha incontrato Putin, il capo della Guardia Nazionale, Viktor Zolotov, e il capo dei servizi di intelligence esteri, Sergei Naryshkin. Secondo il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, il meeting si è svolto il 29 giugno, cinque giorni dopo il tentato ammutinamento. Peskov ha riferito ai giornalisti che Putin aveva invitato 35 persone all'incontro, tra cui Prigozhin e i comandanti dell'unità Wagner, e che il meeting è durato tre ore. Peskov ha dichiarato ai giornalisti che il presidente Putin ha "fornito la sua valutazione sulle azioni dell'azienda" (Wagner) in Ucraina e sugli eventi del 24 giugno (il giorno dell'ammutinamento). Peskov ha poi aggiunto che i comandanti della Wagner sono pronti a continuare a combattere per la Russia.

 

Nel frattempo, il generale Valery Gerasimov ha fatto la sua prima apparizione pubblica dopo il fallito ammutinamento. Le immagini pubblicate dal ministero della difesa lunedì, ma apparentemente girate un giorno prima, mostravano Gerasimov che ordinava ai suoi sottoposti di distruggere i siti missilistici ucraini. Le immagini indicano che Putin, per il momento, ha mantenuto i suoi due uomini militari più potenti, il ministro della difesa Sergei Shoigu e Gerasimov, nei loro incarichi nonostante le richieste di Prigozhin di licenziarli per presunta incompetenza. Nelle immagini, Gerasimov è ripreso mentre viene informato di un attacco missilistico ucraino alla Crimea e di un altro alle regioni di Rostov e Kaluga sventato domenica. Successivamente, si vede Gerasimov dare ordini su come rispondere.

 

Il vice direttore del dipartimento per la mobilitazione della città di Krasnodar, Stanislav Rzhitsky, è stato colpito con 4 colpi di pistola mentre faceva jogging ed è morto sul colpo. Sono in corso le indagini per ricostruire l’avvenimento e per rintracciare il colpevole. L’ufficiale aveva in precedenza comandato un sottomarino della flotta del Mar Nero equipaggiato con missili Kalibr coinvolto nei bombardamenti sull’Ucraina. 

Europa

Paesi Bassi: Il primo ministro dei Paesi Bassi Mark Rutte ha dichiarato lunedì la sua intenzione di dimettersi dal suo incarico. Appena pochi giorni fa, nella giornata di venerdì, aveva annunciato la caduta della sua quarta coalizione di governo a causa di una spaccatura sulla politica migratoria, chiarendo però l'intenzione di mantenere il ruolo di primo ministro. Durante il fine settimana, diversi partiti hanno escluso la possibilità di formare una nuova coalizione con Rutte a capo, il quale ne ha preso atto comunicando al parlamento lunedì che la decisione di non ricandidarsi alle elezioni di novembre e di abbandonare la politica.

Politica internazionale

Medio Oriente

Turchia:Il presidente turco Tayyip Erdogan ha accettato di trasmettere al parlamento turco la ratifica della candidatura della Svezia all'alleanza NATO. È quanto si apprende dalla dichiarazione del segretario generale Jens Stoltenberg di lunedì, alla vigilia del summit a Vilnius. Stoltenberg ha rifiutato di fornire una data in cui l'adesione della Svezia sarebbe stata ratificata dal parlamento turco, il quale è a questo punto l’unico arbitro della tempistica. Nel frattempo, il presidente Svedese ha dichiarato di aver soddisfatto tutte le richieste concordate nelle negoziazioni con la Turchia dello scorso anno, tra cui l'introduzione di una nuova legge che rende illegale il sostegno agli indipendentisti curdi. Risale a giovedì la notizia dell'arresto di un uomo di origini curde per aver procacciato finanziamenti al PKK e condannato ad essere deportato in Turchia alla fine della detenzione nel paese scandinavo. Solo poche ore prima, Erdogan aveva indicato l’adesione di Ankara all'UE come precondizione al suo via libera all’entrata della Svezia nella NATO. Un portavoce della Commissione Europea aveva risposto dichiarando che l'allargamento di NATO ed UE sono "processi separati".

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