Kadyrov al contrattacco? Transizione e mercato dell’elettronica, con M. Bussi - Rassegna del 1/6/23

di Redazione Ucraina

Punto Stampa a Cura di: Ivan Campolieti, Ugo Gambardella, Erika Di Biase, Franz Forti
Conducono: Andrea Alesiani, Franz Forti

Ospite

Marco Bussi. La rivoluzione nel mercato dell’elettronica per auto e le sue connessioni con la transizione energetica. 

 

Link alla diretta/differita YT di questa rassegna 

Nota: il giorno 2 giugno la rassegna stampa non andrà in onda
 

 

Argomenti principali della giornata: 

 

Politica internazionale

Nord America

USA: La Camera dei rappresentanti ha approvato un disegno di legge per sospendere il tetto del debito di 31,4 mila miliardi di dollari, con 314 voti a favore contro 117 contrari. Il disegno di legge passa quindi al vaglio del Senato per essere poi approvato dal presidente Joe Biden prima di lunedi’, termine ultimo per evitare il default. L'accordo sospenderebbe il limite di prestito fino a gennaio 2025 e ridurrà la spesa federale di 1,5 mila miliardi di dollari  in un decennio, secondo il Congressional Budget Office, congelando l’aumento previsto di alcuni finanziamenti per il prossimo anno. La legge imporrebbe anche requisiti di lavoro più severi per i buoni pasto, recupererebbe i fondi di soccorso per il coronavirus non spesi, accelererebbe l'autorizzazione di nuovi progetti energetici e porrebbe fine ufficialmente al congelamento del rimborso del prestito studentesco introdotto da Biden. Alcuni Repubblicani della linea dura si oppongono all'accordo perché ritengono che non tagli abbastanza il bilancio federale, mentre i Democratici più progressisti si oppongono perche’ ritengono tagli troppo. 

 

 

USA: Ripercussioni nelle relazioni Italia-USA e seguito della fuga di Artem Uss avvenuta lo scorso marzo.

Ma vediamo la sequenza degli eventi:

-   Uss venne arrestato il 17 ottobre dalla polizia italiana, all'aeroporto di Milano Malpensa mentre si preparava a imbarcarsi su un volo per Istanbul.

-   All'inizio di dicembre, Uss è stato posto agli arresti domiciliari in un'esclusiva gated community vicino a Milano.

-   Il Dipartimento della Giustizia americano, invia una lettera al ministero della Giustizia italiano, avvertendo che esisteva il concreto pericolo di fuga di Uss. Pochi giorni dopo, funzionari statunitensi inviano lo stesso messaggio al tribunale di Milano, responsabile della detenzione e dell'estradizione di Uss.

-   Il ministero della Giustizia, risponde che le decisioni sulla concessione degli arresti domiciliari spettano ai giudici.

-   A Uss, viene concesso un telefono cellulare, accesso a Internet e visitatori.

-   Il 22 marzo, il giorno dopo che il tribunale di Milano ha approvato la richiesta di estradizione statunitense, Uss è scomparso.

 

L'Italia aveva approvato l'estradizione di Uss negli Stati Uniti, dove doveva affrontare accuse penali di contrabbando di petrolio venezuelano, esportazione di tecnologia che includeva microchip utilizzati in missili balistici, aerei da combattimento e munizioni intelligenti, alcuni dei quali sono stati trovati sul campo di battaglia in Ucraina. 

 

Uss è uomo d'affari legato al Cremlino e figlio di un potente politico russo vicino al presidente Vladimir Putin. Il padre di Uss è un direttore del colosso petrolifero statale Rosneft che ha lavorato a stretto contatto con il capo di Rosneft uno degli oligarchi più vicini a Putin. Gli interessi commerciali della famiglia Uss si estendono in tutto il mondo, dalle proprietà immobiliari di Londra a un'azienda aerospaziale in Malesia a un hotel in Sardegna.

 

La vicenda ha creato attriti tra Stati Uniti e Italia, in quanto li avrebbe privati di Uss, risorsa preziosa per gli scambi di prigionieri americani detenuti in Russia.

 

Secondo la legislazione e la giurisprudenza italiana, "sarebbe stato strano se non gli fossero stati concessi gli arresti domiciliari", ha detto Nicola Canestrini , un avvocato italiano che ha difeso più di 100 persone oggetto di richieste di estradizione. “La libertà è un diritto fondamentale. Le esigenze politiche non possono ledere i diritti”.

Asia

Corea del Nord:Fallito il tentativo di lancio di un satellite spia da parte di Pyongyang. Sarebbe stato il primo satellite-spia lanciato in orbita dal regime nordcoreano, con l’obiettivo di spiare gli Stati Uniti. Il lancio era stato annunciato martedì scorso dal vicepresidente del partito comunista nordcoreano, con il premier giapponese Kishida che si era detto disposto ad abbattere il razzo qualora si fosse rivelato una minaccia. L’intelligence sudcoreana ha ipotizzato che il razzo si sia rotto a mezz’aria, mentre i detriti sono caduti in mare. Un secondo lancio è stato annunciato da Pyongyang per l’11 giugno.

MENA

Libano: Un’esplosione al confine con la Siria ha causato la morte di 5 persone appartenenti a un gruppo paramilitare filopalestinese, il PFLP-GC (Popular Front for the Liberation of Palestine-General Command) che ha immediatamente accusato Israele e ha promesso ritorsioni. Forze libanesi hanno invece affermato che l’esplosione fosse accidentale durante uno spostamento di munizioni, mentre Israele nega il proprio coinvolgimento. Il gruppo, designato organizzazione terroristica dagli Stati Uniti, ha qualche centinaio di membri operanti fra Libano, Siria e Gaza, e riceverebbe finanziamenti dalla Siria e dall’Iran.

Europa

Spagna: Il premier spagnolo Pedro Sanchez ha sciolto il parlamento lunedì e indetto a sorpresa le elezioni politiche anticipate per il 23 luglio. La decisione segue la sconfitta del suo partito e della coalizione di governo alle amministrative di domenica, che hanno segnato l’affermazione dei partiti di opposizione PP (i Popolari) e Vox.

 

Con la decisione di anticipare le elezioni, che erano previste per dicembre, Sancez concede solo due mesi ai suoi avversari della destra per preparare la campagna elettorale.

I media di destra in Spagna ritengono che la decisione di anticipare le elezioni sia l’ultima trovata di Sanchez permantenere i socialisti al potere.

 

Alcuni sondaggi recenti suggeriscono che Feijoo e il suo potenziale alleato, il partito di estrema destra Vox, potrebbero vincere, ma sarà una corsa serrata. In ogni caso, per vincere le coalizioni dovranno ottenere la maggioranza assoluta di 176 seggi in parlamento.

 

Italia: Il Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge sul Made in Italy che prevede una serie di misure e iniziative per incentivare il sistema imprenditoriale di quella che nel sito del governo viene definita come “eccellenza” italiana. Il provvedimento prevede la nascita di un Fondo sovrano, denominato Fondo Strategico Nazionale del Made in Italy, con una dotazione iniziale di 1 miliardo con l'obiettivo di “stimolare la crescita e il consolidamento delle filiere strategiche nazionali anche per la fase dell’approvvigionamento delle materie prime critiche”. Viene istituito il Liceo del Made in Italy che offrirebbe competenze storico-giuridiche, artistiche, linguistiche, economiche e di mercato dei prodotti dei vari territori italiani. Il primo ciclo e’ previsto per ;’anno 2024-2025. Inoltre il provvedimento prevede che venga istituito un “Programma di trasferimento delle competenze generazionali” per alcune imprese private per cui un lavoratore andato in pensione potra’ fare da tutor a pagamento ad un giovane neoassunto a tempo indeterminato under 30. Nel ddl, tra altre varie misure, abbiamo la lotta alla contraffazione tramite la modifica al sistema sanzionatorio e penale, la creazione di un contrassegno ufficiale di origine italiana delle merci con la dizione Made in Italy e l’istituzione della “Giornata nazionale del Made in Italy” per il 15 aprile.

Ucraina

ISW riporta che il comando militare russo ha probabilmente ordinato alle forze del capo della Repubblica cecena Ramzan Kadyrov di iniziare operazioni offensive in Ucraina dopo il ritiro delle forze del gruppo Wagner da Bakhmut. Kadyrov ha affermato il 31 maggio che le forze cecene hanno ricevuto un nuovo ordine e si sono assunte la responsabilità della linea del fronte dell'oblast di Donetsk.[1] Kadyrov ha affermato che le unità cecene devono iniziare "attività di combattimento attivo" e "liberare una serie di insediamenti". Il presunto ritorno delle forze cecene alle operazioni offensive interromperebbe la pausa di quasi un anno della loro partecipazione a operazioni di combattimento ad alta intensità. Le forze cecene hanno operato in gran parte nelle retrovie dopo aver partecipato alle battaglie per Mariupol, Severodonetsk e Lysychansk. 

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