Crisi umanitaria a Gaza. Terrorismo e guerriglia, con Mauro Gilli - Rassegna del 17/10/23

di Redazione Ucraina

Punto Stampa a Cura di: Alessandro Zangrilli, Aurelio Iacono, Franz Forti
Conducono: Mattia Alvino, Franz Forti

 

Ospite

Mauro Gilli: una discussione ampia su terrorismo e tattiche di guerriglia

 

Link alla diretta/differita YT di questa rassegna 

 

Argomenti principali della giornata: 

 

Israele

L’esercito israeliano ha confermato che Hamas detiene a Gaza 199 ostaggi catturati durante le incursione di sabato in un festival musicale e in altre località nel sud di Israele: Reuters riporta che il gruppo para-militare ha richiesto per la liberazione di costoro il rilascio di 6000 detenuti nelle carceri israeliane.

 

Gli ospedali a Gaza sono al collasso a causa della penuria di acqua, elettricitĂ  e medicine e l’Organizzazione Mondiale della SanitĂ  (WHO) ha avvertito che l’enclave palestinese è prossima ad una crisi sanitaria pubblica con almeno 3500 pazienti in 35 ospedali a rischio immediato. 

 

Sono in corso sforzi diplomatici, che coinvolgono anche Blinken, per far passare gli aiuti umanitari attraverso il varco meridionale di Rafah, attualmente chiuso e presso il quale, sul lato egiziano, si sono accumulate tonnellate di aiuti: Il Cairo, che accusa comunque Israele in relazione allo stallo, è senza dubbio riluttante all’idea di potersi trovare a dover accogliere una moltitudine di rifugiati palestinesi; mentre gli altri due varchi possibili - quelli a nord, al confine con Israele - sono stati chiusi da Tel Aviv, che ha imposto un assedio totale contro Gaza.

 

Israele ha schierato migliaia di truppe, carri armati e armamenti al confine con Gaza in vista di una massiccia operazione terrestre per la quale Tel Aviv ha intimato ad un milione di residenti nel nord della Striscia di evacuare verso sud. Hamas ha rivendicato ulteriori lanci di razzi e la stessa sessione della Knesset è stata interrotta dalle sirene di allarme aereo.

In dettaglio il rapporto CTP-ISW del 16 ottobre riferisce che le milizie palestinesi hanno continuato gli attacchi di fuoco indiretti contro Israele, soprattutto nel sud di Israele. L' ala militante di Hamas, le Brigate al Qassem, ha rivendicato la responsabilitĂ  di 18 attacchi con mortai e razzi. L'ala militante della Jihad islamica palestinese (PIJ), Saraya al Quds, ha rivendicato la responsabilitĂ  di altri sei attacchi con mortai e razzi. L'ala militante del Fronte Democratico per la Liberazione della Palestina, le Brigate della Resistenza Nazionale, ha rivendicato due attacchi di mortaio contro Israele da Gaza. CTP-ISW ha registrato anche 10 attacchi di mortai e razzi non reclamati. Il CTP-ISW non ha registrato alcuna segnalazione di infiltrazioni o scontri con armi leggere nel sud di Israele il 16 ottobre.

 

L’UE aumenterĂ  i finanziamenti umanitari destinati a Gaza da 25 milioni di euro a 75 milioni di euro, decisione maturata in un clima di crescente pressione per la richiesta di una piĂą coerente politica sulla crisi israelo-palestinese, e avvierĂ  un ponte aereo via Egitto per rifornire di beni di prima necessitĂ  le organizzazioni umanitarie che operano a Gaza. 

Gli annunci seguono infatti una settimana di messaggi contrastanti da parte dell’UE sulla crisi in Medio Oriente. Ursula von der Leyen era stata bersaglio di alcune critiche per non aver pubblicamente invitato alla moderazione Israele nel lanciare un attacco a Gaza. Mentre diversi sono stati i funzionari che hanno espresso una posizione più critica sulla risposta di Israele, come Josep Borrell che ha dichiarato irrealistica l’ipotesi dell’esodo da parte della popolazione palestinese in sole 24 ore. Lunedì il commissario UE responsabile per l’allargamento ha annunciato che tutti gli aiuti palestinesi sarebbero stati sospesi, salvo poi chiarire in seguito che gli aiuti in realtà non sarebbero stati fermati ma messi sotto revisione.

Anche UK ha promesso 12 milioni di dollari in aiuti umanitari per civili nell’area di Israele-Gaza, in aggiunta ai 33 milioni già destinati.


Nel mentre Mosca ha contattato i leader di Israele, Egitto, Siria, Iran e le autorità palestinesi, dopo un lungo silenzio, per assumere un ruolo di mediatore. Nella chiamata con i leader palestinesi avrebbe sostenuto la necessità di uno stato autonomo di Palestina vicino di Israele, mentre nei contatti con Israele avrebbe espresso le sue condoglianze esprimendo però anche preoccupazione per eventuali civili vittime delle operazioni di Israele. Come osserva il Washington Post, Vladimir Putin è soggetto ad un mandato di arresto internazionale per crimini di guerra per il conflitto iniziato in Ucraina.
Un portavoce del governo di Israele avrebbe riportato che le operazioni di Israele in Gaza “non termineranno finché non saranno distrutte le capacità militari e di governo di Hamas”

Ucraina

Le forze russe hanno continuato le operazioni offensive in direzione di Avdiivka il 16 ottobre e recentemente hanno ottenuto alcuni guadagni, anche se a un ritmo relativamente piĂą lento rispetto agli attacchi iniziali.  I filmati geolocalizzati pubblicati il ​​16 ottobre mostrano che le forze russe sono avanzate marginalmente oltre la strada E50 a circa 3 km a sud di Avdiivka. Lo stato maggiore ucraino ha riferito che le forze ucraine hanno respinto un totale di 22 attacchi russi nella direzione di Avdiivka nell'ultimo giorno, notevolmente meno dei 30 attacchi segnalati il ​​15 ottobre. Fonti russe hanno notato che le forze armate russe hanno aumentato l’intensitĂ  degli attacchi aerei e di artiglieria sull’insediamento per compensare le lente manovre di terra, complicate dalle pesanti fortificazioni ucraine che circondano Avdiivka. Le forze ucraine hanno continuato le operazioni offensive vicino a Bakhmut e nell'oblast occidentale di Zaporizhia il 16 ottobre.  Lo stato maggiore ucraino ha riferito che le forze ucraine hanno condotto operazioni offensive nelle direzioni di Melitopol (oblast occidentale di Zaporizhia) e Bakhmut.

 

Le forze russe hanno condotto un attacco con droni e missili contro le retrovie ucraine nella notte tra il 15 e il 16 ottobre. Fonti militari ucraine hanno riferito che le forze russe hanno lanciato cinque missili da crociera Kh-59, un missile balistico Iskander nell’Ucraina orientale e meridionale e 12 droni Shahed-131/136 nell’Ucraina occidentale. Secondo quanto riferito, la difesa aerea ucraina ha distrutto due Kh-59 e 11 droni Shahed.


 

Russia

Il presidente russo Vladimir Putin dovrebbe incontrare questa settimana il leader cinese a Beijing, una visita, questa, che sottolinea il supporto economico e diplomatico cinese alla Russia, impegnata nella guerra contro l’Ucraina. La visita di Putin rappresenta anche un segno di supporto per il progetto della Belt and Road Initiative in occasione del suo decimo anniversario. Come lui stesso ha dichiarato questo sarà uno dei temi centrali dell’incontro. Putin considera l’iniziativa cinese come un contributo agli sforzi dell’alleanza economica dei paesi dell’ex unione sovietica in Asia Centrale, per raggiungere nuovi obiettivi di sviluppo nell’area comune ai rispettivi interessi delle due potenze e, aggiunge Putin, dove la Russia intende mantenere un peso politico e militare. Putin ha riferito che discuterà con Xi dell’accrescimento dei legami economici e finanziari tra Mosca e Beijing, in particolare l’interesse del Cremlino verte sulla creazione di incentivi per i pagamenti nelle valute nazionali, il cui volume è in aumento, oltre al settore dell’high-tech e dell’energia.

ISW riporta che la commissaria per i diritti dei bambini nominata dal Cremlino, Maria Lvova-Belova, ha ribadito le dichiarazioni in cui ammette che la Russia ha deportato milioni di ucraini  –  tra cui 700.000 bambini  –  in Russia dall’inizio dell’invasione su vasta scala dell’Ucraina da parte della Russia, mentre un accordo mediato dal Qatar ha restituito quattro bambini dalla Russia al paese. Ucraina. Lvova-Belova ha affermato in un rapporto pubblicato il 15 ottobre che la Russia ha “accettato” circa 4,8 milioni di ucraini, tra cui 700.000 bambini, dal febbraio 2022 e che le autoritĂ  russe hanno dato in affido in Russia 380 orfani ucraini tra aprile e ottobre 2022. 

 

Alcuni blogger russi continuano a lamentarsi della presunta restrizione delle informazioni sui fallimenti militari russi. Un miblogger russo ha criticato un non meglio specificato collaboratore del tenente generale russo Andrey Sychevoy, che secondo quanto riferito è stato recentemente licenziato da una posizione di comando per fallimenti militari vicino a Bakhmut, per aver causato 1.500 vittime alle forze russe (presumibilmente vicino a Bakhmut) nel settembre 2023. Il miblogger ha anche criticato il piĂą ampio comando militare russo per i problemi di comunicazione e per aver costretto il personale ferito a tornare in combattimento. Il miblogger ha affermato che le forze ucraine hanno attraversato la linea ferroviaria a sud di Bakhmut in alcuni punti e si è lamentato del fatto che solo un importante miblogger ha discusso la questione, sottolineando il fatto che molti miblogger limitano la presentazione di informazioni negative sulle capacitĂ  russe. 

Europa

Polonia: lo spoglio dei voti ha confermato la situazione descritta dagli exit polls di ieri con la sconfitta elettorale del dal partito nazional-conservatore “Diritto e Giustizia” (PiS) che pur confermandosi il primo partito ha perso la maggioranza parlamentare. L’allocazione definitiva del numero di seggi non è ancora ufficiale, ma questi risultati dovrebbero consentire ai tre principali partiti di opposizione, Coalizione Civica (KO), Terza Via (TD), e Nuova Sinistra (NL) di formare una coalizione. Il dato determinante sembra essere stata l’enorme affluenza al 73% contro il 62% del 2014. Dei più di tre milioni di persone che non avevano votato nel 2019, più del 60% avrebbe votato per i partiti di opposizione.

 

Regno Unito: All’annuale congresso del Partito Nazionale Scozzese (SNP), il leader e primo ministro della Scozia, Humza Yusaf, ha annunciato che una vittoria dell’SNP nella maggioranza dei collegi uninominali scozzesi alle elezioni politiche del 2024, dovrà essere intepretata come un voto in favore dell’indipendenza e l’inizio di un processo di negoziazione con il governo britannico. Questa scelta segna un cambio di strategia rispetto al passato, quando diversi leader dell’SNP proponevano la strada del referendum.

Il referendum sull’indipendenza scozzese del 2014 fu vinto dal NO con il 55% dei voti, ma il margine si è ridotto negli anni successivi anche a causa del referendum sulla Brexit del 2016, in cui il 62% degli scozzesi votò in favore dell’UE. Sia il primo ministro conservatore Rishi Sunak che il leader dell’opposizione, Keir Starmer, sono contrari alla concessione di un nuovo referendum, sostenendo che quello del 2014 fosse una votazione che non può ripetersi per almeno un’altra generazione. D’altro canto, negli ultimi 7 anni lo SNP ha sostenuto che Brexit abbia cambiato radicalmente la natura del quesito referendario e che un secondo referendum sarebbe legittimo.

Lo SNP è il primo partito in Scozia dal 2015 e controlla 43 dei 55 seggi scozzesi alla Camera dei Comuni, ma ha subito un notevole declino nei sondaggi a seguito delle indagini giudiziarie nei confronti della ex-leader Nicola Sturgeon, primo ministro tra il 2014 e il 2023, e al di lei marito, Peter Murrell, amministratore e tesoriere dell’SNP dal 2001 al 2023, per il presunto coinvolgimento in una frode per il dirottamento di almeno £600,000 in donazioni. A seguito di un interrogatorio da parte della polizia, Sturgeon e Murrell sono stati rilasciati senza capi di imputazione, ma la vicenda ha avuto un effetto negativo sulla reputazione dello SNP che nei sondaggi ha perso circa 5% in favore del Partito Laburista.

Politica internazionale

Nord America

USA: Gli Stati Uniti adotteranno nuove misure per impedire ai produttori di chip americani di vendere semiconduttori alla Cina che eludono le restrizioni governative, secondo un funzionario statunitense coperto da anonimato, come parte delle prossime azioni dell’amministrazione Biden per bloccare ulteriori esportazioni di chip per l’intelligenza artificiale. I nuovi provvedimenti, attesi per questa settimana, si aggiungeranno alle ampie restrizioni statunitensi sulle spedizioni di chip avanzati e apparecchiature per la produzione di chip verso la Cina, presentate lo scorso ottobre. Le nuove regole bloccheranno alcuni chip per l’AI che rientrano appena sotto gli attuali parametri tecnici mentre chiederanno alle aziende di segnalare le spedizioni quando evadono gli ordini per chip più potenti destinati ai prodotti di consumo, per assicurarsi che non vengano utilizzati in modi che minaccino la sicurezza nazionale.

L’amministrazione Biden ha affermato di aver progettato i limiti alle esportazioni per impedire ai chip e alle attrezzature statunitensi di rafforzare l’esercito cinese. Pechino ha accusato gli Stati Uniti di abusare dei controlli sulle esportazioni per reprimere le aziende cinesi. L’ultima stretta sulle esportazioni tecnologiche verso la Cina rischia di vanificare gli sforzi degli Stati Uniti di distendere i rapporti con Pechino.

America Latina

Ecuador: Le elezioni presidenziali di domenica in Ecuador hanno avuto come sorprendente esito la vittoria di Daniel Noboa. Il neo-presidente ha promesso in campagna elettorale di avere un ruolo incisivo nel miglioramento della vacillante economia, rallentata dalle conseguenze del periodo pandemico e dalla massiccia emigrazione, impegnandosi a creare posti di lavoro per i giovani e a contrastare l’aumento della violenza e del crimine. La violenza, imputata alle gang di narcotrafficanti, ha raggiunto un punto critico con l’assassinio di Fernando Villavicencio, candidato anti-corruzione.

La giovane etĂ  del neo-presidente e la sua strategia elettorale incentrata in modo particolare sui giovani, che nel Paese contano un quarto degli elettori se si considera la forbice demografica dai 18 ai 29 anni, ha garantito un notevole afflusso di voti.

La vittoria di Noboa può essere considerata anche come esito di un voto di protesta verso l’ex presidente Rafael Correa, mentore del principale opponente Gonzalez, che ha continuato ad esercitare una notevole influenza politica nonostante sia stato condannato per corruzione. 

 

Venezuela: Il governo di Maduro e l’opposizione riprenderanno in settimana i negoziati politici, dopo quasi un anno di stallo, al fine di trovare una soluzione alla crisi politica ed economica del paese: secondo due fonti statunitensi anonime citate da Reuters l’amministrazione Biden ha già previsto un circoscritto allentamento delle sanzioni contro il Venezuela, ma sarebbe disposta ad alleviare con più vigore il regime sanzionatorio, anche nel settore petrolifero, se le due parti dovessero raggiungere un accordo, e nello specifico se il presidente Maduro fisserà una data per le elezioni presidenziali e revocherà le interdizioni contro i candidati dell’opposizione. Maggiori concessioni giungerebbero se Maduro garantirà elezioni effettive ed eque.

Gli Stati Uniti, considerando le elezioni venezuelane del 2018 - che avevano portato al governo Maduro - una farsa, hanno imposto molte sanzioni - per punire lo stesso presidente e la sua ristretta cerchia e stimolare una ribellione popolare - tra cui il divieto per la compagnia petrolifera statale PDVSA di esportare il greggio in diversi mercati internazionali.

Il governo venezuelano è comunque riuscito a sopravvivere grazie al sostegno di Cuba, Cina e Russia, oltre che dell’esercito sul piano interno.

 

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