Non potendo dire, perché strongly uncorrect, che con lui al governo le sanzioni sarebbero tolte (dal 2014 in poi non ha mai avuto dubbi andandolo a dire anche alla Duma) pone il tema dell'utilità.
Per farlo cita l'avanzo commerciale che in Q2 è stato di 70b, come fonti cita le banche centrali; non è un particolare irrilevante. In questo modo vuole dire "vedete, anche i poteri forti e l'alta finanza che io combatto mi danno ragione". Peccato non citi quanto detto Elvira Nebiullina, governatrice della Banca Centrale russa che, nonostante sia al soldo di Putin, non ha potuto non ammettere le difficoltà dell'economia russa già ad aprile.
Due giorni fa il Fatto Quotidiano, altro volenteroso organo di propaganda filo Putin, titolava "sei mesi di sanzioni, l'economia russa non crollerà".
Passiamo ai numeri
E' vero che il saldo di bilancio russo è positivo, proseguendo tra l'altro un trend di lungo periodo L'accelerazione è dovuta a 2 fattori:
- l'aumento del prezzo di oil and gas;
- la necessità dei Paesi importatori, soprattutto UE, di aumentare le scorte.
Secondo i dati GIE-AGS le scorte italiane sono al 79,72%, quelle tedesche all'80,14%. Prima di procedere con il ban al gas russo e con l'approvvigionamento da altri fornitori i principali Paesi importatori hanno, giustamente, riempito i "magazzini"
Da qui l'enorme surplus russo; destinato a finire. Già in Q4 22 e in Q1 23, i nostri Paesi potrebbero iniziare a fare a meno delle forniture russe. A quel punto l'economia di Putin crollerà definitivamente, peggiorando una recessione che è già la peggiore dal 1990.