Xi non rinnova sul gas russo, Biden e il supporto ad Israele, con E. Brogi - Rassegna del 20/10/23

di Redazione Ucraina

Punto Stampa a Cura di: Giacomo Di Paola, Alessandro Zangrilli, Ludovico Zanette, Alexei Polianski, Erika Di Biase, Franz Forti
Conducono: Franz Forti, Barbara Marzialetti

 

Ospite

Emiliano Brogi: "la diplomazia di Biden tra Israele e Netanyahu”

 

Link alla diretta/differita YT di questa rassegna 

 

Argomenti principali della giornata: Marina militare statunitense nel Mar Rosso abbatte 3 missili e diversi droni lanciati dallo Yemen verso Israele. Gli Stati Uniti pongono il veto a una risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che avrebbe chiesto una pausa umanitaria nel conflitto tra Israele e i militanti di Hamas. Biden conferma sostegno all’Ucraina e a Israele. Azioni della Commissione Europea contro le fake news. Gli ostaggi israeliani potrebbero essere detenuti da diversi sottogruppi legati ad Hamas. L'ambasciatore di Israele ad Ankara ed altri diplomatici israeliani lasciano la Turchia per motivi di sicurezza. Il Parlamento ucraino presenta un disegno di legge per bandire le attività di organizzazioni religiose legate alla Russia. Xi Jinping respinge nuovamente le richieste russe sull’aumento dei volumi di gas importato. L'ex Cancelliere austriaco del Partito Popolare a processo per falsa testimonianza e appropriazione indebita. L'amministrazione talebana vuole aderire all'iniziativa infrastrutturale "Belt and Road" di Xi Jinping.

 

Israele

Una nave della marina USA nel Mar Rosso settentrionale ha intercettato tre missili da crociera e diversi droni lanciati dallo Yemen che secondo il Pentagono sarebbero stati diretti verso Israele. La presenza USA sul Mar Rosso nasce dall’intenzione di evitare una eventuale espansione del conflitto. Nel mentre un vice comandante del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica ha dichiarato che forze di terra pro-Iran presenti in Siria, Iraq, Yemen e Libano sono pronte ad entrare in azione nel caso Israele dovesse invadere Gaza. Mercoledì nelle televisioni iraniane un messaggio dell’Ayatollah Ali Khamenei ha dichiarato che “nessuno può fermare la resistenza” riferendosi ad un gruppo di forze armate diffuso su tutta la regione supportato dall’Iran. Il New York Times fa però notare come messaggi intimidatori non siano nuovi sulle televisioni iraniane e messaggi simili possano far parte di una strategia per aumentare la tensione nella regione.

 

Alle ore 1:00 GMT il presidente Biden ha tenuto un discorso alla nazione dallo studio ovale. Nel discorso il presidente USA ha confermato di voler continuare l’impegno preso sia sul fronte Ucraino che nel neonato conflitto in medioriente appellandosi alla necessità delle democrazie di opporsi ad autoritarismi e terrorismo. Per il supporto ad Israele, Biden ha già presentato al Congresso un piano di aiuti straordinari di 14 miliardi, da affiancare ai 60 richiesti per l’Ucraina.

La Commissione Europea si muove nei confronti delle piattaforme social dopo l’emergere di fake news e contenuti vietati in seguito all’inizio del conflitto con Hamas. Infatti dopo Facebook, Twitter ed Instagram, la Commissione ha esteso a Tik Tok la richiesta di presentare quali misure la piattaforma stia adoperando per combattere questi fenomeni. La richiesta è un passaggio preliminare formale prima di iniziare una eventuale investigazione per applicazione del Digital Services Act.

Il New York Times riporta le dichiarazioni di un membro dell’ufficio politico di Hamas in Libano che dichiarerebbe che all’interno del gruppo nessuno “sa l’esatto numero” di israeliani trattenuti. Musab Al-Breim, portavoce per il “Movimento per il Jihad islamico in Palestina” (un'organizzazione separata alleata di Hamas) ha dichiarato che il suo gruppo detiene circa 30 prigionieri, ma non vogliono dichiarare i numeri esatti. Se venisse confermato che gli ostaggi sono separati tra diversi sottogruppi dietro Hamas, qualsiasi contrattazione diverrebbe molto più complessa.
Secondo un altro membro dell’ufficio politico di Hamas gli ostaggi internazionali sarebbero trattati diversamente e saranno rilasciati appena le condizioni sul campo saranno adeguate, senza richieste verso stati terzi.

Ucraina

Alla Verkhovna Rada (Parlamento ucraino) viene presentato un disegno di legge per bandire le attività di organizzazioni religiose legate alla Russia. Si tratta di un chiaro riferimento alla Chiesa Ortodossa russa, la quale agisce secondo i dettami del governo russo da inizio conflitto. La Chiesa Ortodossa ucraina ha già dichiarato la propria totale autonomia dalla sua omonima russa nel maggio 2022; vengono tuttavia mantenuti contatti liturgici tra le due chiese. I servizi ucraini hanno già condotto perquisizioni presso strutture appartenenti alla Chiesa Ortodossa russa ed interrogato 12 rappresentanti della stessa, motivando la cosa con possibili infiltrazioni dei servizi russi presso strutture della Chiesa Ortodossa Russa.

Sul piano militare, ISW riporta che un blogger russo ha osservato che le forze ucraine stanno attaccando con successo e in modo asimmetrico le riserve russe nelle operazioni offensive in corso. In una serie di lunghi post su Telegram del 19 ottobre, il miblogger ha osservato che le forze ucraine stanno conducendo intenzionalmente operazioni offensive per logorare le limitate riserve russe preservando al contempo le proprie riserve nella massima misura possibile

 

Secondo quanto riferito, le forze ucraine sono avanzate a sud di Bakhmut e nell'oblast occidentale di Zaporizhia nel corso delle continue operazioni di controffensiva il 19 ottobre

 

Fonti russe hanno continuato a discutere di operazioni di terra ucraine più ampie del solito sulla sponda orientale (sinistra) dell'oblast di Cherson il 19 ottobre, e le forze ucraine probabilmente mantengono una presenza limitata in alcune aree della sponda orientale vicino alla costa del fiume Dnipro e al ponte ferroviario Antonivsky. . L’eminente blogger russo che ha avviato la discussione russa sugli assalti ucraini sulla riva orientale il 18 ottobre ha affermato il 19 ottobre che due gruppi ucraini di sabotaggio e ricognizione di una brigata di fanteria navale ucraina hanno attraversato il fiume Dnipro, sopraffatto le truppe russe nell’area e conquistato un punto d'appoggio nel villaggio di Krynky

 

Funzionari ucraini hanno riferito il 19 ottobre che le forze ucraine hanno abbattuto cinque aerei ad ala fissa russi negli ultimi 10 giorni nell'oblast di Donetsk, tra le elevate perdite di veicoli terrestri russi vicino ad Avdiivka.  Il comandante del gruppo delle forze ucraine di Tavriisk, generale di brigata Oleksandr Tarnavskyi, ha riferito il 19 ottobre che le forze ucraine hanno abbattuto cinque aerei ad ala fissa, compreso almeno un aereo da caccia Su-25, nell'oblast di Donetsk.  Il portavoce del gruppo delle forze ucraine di Tavriisk, colonnello Oleksandr Shtupun, ha dichiarato che le forze russe utilizzano principalmente aerei d'attacco per condurre attacchi aerei, ma che gli aerei sono inefficaci a distanza, costringendo gli aerei russi a volare più vicino alla linea del fronte e provocando la perdita di cinque aerei in 10 giorni. Le forze russe in particolare hanno perdite di veicoli pari a probabilmente almeno 45 carri armati e veicoli corazzati, almeno l'equivalente di un gruppo tattico di battaglione (BTG), nei primi giorni dello sforzo offensivo vicino ad Avdiivka. L'annuncio di Tarnavskyi indica che le forze russe continuano a pagare un elevato costo in termini di materiali per sostenere lo sforzo in corso ad Avdiivka, e le continue perdite di materiale probabilmente continueranno a rallentare il ritmo di avanzamento russo nell'area.

Russia

Xi Jinping ha nuovamente respinto le richieste russe sull’aumento dei volumi di gas importato attraverso il gasdotto ‘’Power of Siberia - 1’’. Lo conferma lo portavoce del Cremlino Peskov, dopo la recente visita di Putin a Pechino. Non procede nemmeno la sigla dell’accordo sulla costruzione del gasdotto gemello ‘’Power of Siberia - 2’’. 

Il grande sconfitto della questione è Gazprom, che ha registrato più di 1000 miliardi di rubli di perdita nel periodo luglio 2022 - giugno 2023 (12 mesi).

Quest’anno la Cina acquisterà 22 miliardi di metri cubi di gas dal gasdotto sopracitato, quantità sufficiente per coprire appena l’ottava parte dei ricavi persi dal calo delle esportazioni verso il mercato europeo.

Importante sottolineare anche il prezzo di vendita: il metro cubo di gas russo viene venduto alla Cina a quasi metà prezzo ($271,6) rispetto a quanto viene venduto alla Turchia o all’UE ($481,7).

Un'importante voce dello spazio informativo russo ha preso di mira due membri della cerchia ristretta del presidente russo Vladimir Putin con accuse di corruzione. L'avvocato russo Kirill Kachur, che il comitato investigativo russo ha accusato in contumacia di appropriazione indebita e corruzione nel 2022 e che afferma di avere conoscenze privilegiate sulla politica interna del Cremlino, ha accusato il capo dei servizi segreti esteri russi (SVR) Sergei Naryshkin e il primo ministro russo Mikhail Mishustin di aver causato oltre un trilione di rubli (10,3 miliardi di dollari) di danni all'economia russa attraverso tangenti e agevolazioni fiscali da parte di uomini d'affari russi dalla nomina di Mishustin a capo del servizio fiscale federale russo nel 2010

Europa

Austria: nella giornata di mercoledì l’ex Cancelliere austriaco Sebastian Kurz, del Partito Popolare (ÖVP), è apparso in tribunale per il primo di una serie di processi che lo vedono accusato di falsa testimonianza di fronte a una commissione parlamentare e appropriazione indebita di fondi pubblici per commissionare sondaggi a lui favorevoli. 

Furono proprio queste indagini che nell’ottobre del 2021 portarono alle dimissioni di Kurz dopo 4 anni di cancellierato e due governi, il primo in coalizione con l’estrema destra del Partito della Libertà (FPÖ), il secondo con i Verdi. Kurz era divenuto cancelliere a soli 30 anni dopo una vittoria elettorale nel 2017, ma il suo primo governo, crollò bruscamente a seguito del cosiddetto “Affare Ibiza” che vedeva la pubblicazione di un video del vice-cancelliere e leader del FPÖ, Heinz-Christian Strache, in compagnia di una giovane donna che, fingendo di essere la nipote di un oligarca russo vicino a Putin, prometteva di acquistare aziende della stampa austriaca che fornissero articoli favorevoli al Partito della Libertà in cambio di favoritismi nell’assegnazione di appalti e contratti. Kurz, che se condannato potrebbe scontare fino a tre anni di carcere, si dichiara innocente.

Politica internazionale

Nord America

Gli Stati Uniti hanno posto il veto a una risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che avrebbe chiesto una pausa umanitaria nel conflitto tra Israele e i militanti di Hamas per consentire l'accesso degli aiuti umanitari alla Striscia di Gaza. 

Il voto sul testo elaborato dal Brasile è stato rinviato due volte negli ultimi giorni, mentre gli Stati Uniti cercavano di mediare l'accesso degli aiuti a Gaza. Mercoledì dodici membri hanno votato a favore della bozza di testo, mentre Russia e Gran Bretagna si sono astenuti. 

L'ambasciatrice statunitense alle Nazioni Unite, Linda Thomas-Greenfield, ha affermato che gli sforzi diplomatici degli Stati Uniti sono in atto ed ha poi criticato il fatto che la bozza di risoluzione non menzioni i diritti di autodifesa di Israele ed ha incolpato Hamas per la crisi umanitaria di Gaza. 

Il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha chiesto un immediato cessate il fuoco umanitario per consentire il rilascio degli ostaggi e l'accesso degli aiuti umanitari a Gaza.  

L'inviato delle Nazioni Unite per la pace in Medio Oriente, Tor Wennesland, ha dichiarato al Consiglio che la possibilità di un'espansione del conflitto è "molto realistica ed estremamente pericolosa". 

La diplomazia internazionale si è concentrata sul tentativo di mediare una pausa umanitaria nel conflitto vicino al valico di frontiera di Rafah tra Egitto e Gaza, per consentire la consegna degli aiuti. L'Egitto afferma che Rafah non è stato ufficialmente chiuso, ma è diventato inutilizzabile a causa degli attacchi aerei israeliani sul lato di Gaza. 

Medio Oriente

L'ambasciatore di Israele ad Ankara, Irit Lillian, ha lasciato la Turchia insieme ad altri diplomatici israeliani, stando a quanto dichiarato giovedì dall'emittente turca NTV

L'ambasciata israeliana ha rifiutato di commentare le notizie. 

È stato comunicato che i diplomatici lasceranno il Paese non a causa di una crisi diplomatica, ma per motivi di sicurezza: all'inizio della settimana, il Consiglio di sicurezza nazionale israeliano ha lanciato un avvertimento contro i viaggi in Turchia, esprimendo il timore che gli israeliani possano essere presi di mira per via del conflitto a Gaza. 

Il Consiglio ha inoltre esortato i cittadini israeliani a lasciare la Turchia il prima possibile. A seguito dell'avvertimento, le compagnie aeree israeliane hanno organizzato voli da Istanbul nella tarda serata di mercoledì per consentire ai propri connazionali di lasciare il paese. 

Asia e Pacifico

Il ministro talebano del Commercio ad interim Haji Nooruddin Azizi ha dichiarato giovedì che l'amministrazione talebana ha intenzione di aderire formalmente alla "Belt and Road Initiative”, l’ormai celebre iniziativa infrastrutturale lanciata dal presidente cinese Xi Jinping nel 2013, ed invierà un team tecnico in Cina al fine di "comprendere meglio" le questioni che ne ostacolano l'adesione. 

La Cina è stata il primo Paese a nominare un ambasciatore a Kabul. Azione volta a sviluppare i suoi legami con il governo talebano da quando questo ha preso il potere nel 2021, nonostante nessun altro governo straniero ne abbia ancora riconosciuto l'amministrazione. 

L'Afghanistan potrebbe rappresentare per la Cina una grande opportunità in ambito di risorse minerarie. Diverse aziende cinesi già operano in loco, tra cui la Metallurgical Corp. of China Ltd (MCC) che ha avuto colloqui con l'amministrazione talebana, oltre che con il precedente governo sostenuto dall'Occidente, sui piani per una miniera di rame potenzialmente enorme.  

Tuttavia gli investitori hanno evidenziato con preoccupazione il tema della sicurezza. Il gruppo militante dello Stato Islamico ha preso di mira in passato le ambasciate straniere ed un hotel molto frequentato dagli investitori cinesi a Kabul. 

Interrogato sulle sfide legate alla sicurezza, Azizi ha affermato che la sicurezza è una priorità per il governo gestito dai Talebani, aggiungendo che dopo 20 anni di guerra, terminata con il ritiro delle forze straniere e la presa di potere dei Talebani, più parti del Paese sono ora sicure.  

L'Afghanistan e altri 34 Paesi hanno concordato di lavorare insieme sull'economia digitale e sullo sviluppo verde a margine del “Belt and Road Forum for International Cooperation”, mercoledì scorso. 

 

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