Speciale sulle elezioni in Estonia, con L. Zanette - RASSEGNA STAMPA del 6/3/23

di Redazione Ucraina

Punto stampa a cura di: Alexei Polianski, Michele Miceli, Erika Di Biase
In studio: Franz Forti, Mattia Alvino
Ospite: Ludovico Zanette

Link alla diretta/differita YT di questa rassegna

 

Situazione in Iran (ISW/CTP)  

Report ISW/CTP 5 Marz

Edizione speciale in risposta alla drammatica escalation di avvelenamenti di studentesse iraniane avvenuta tra il 4 e 5 marzo

  • ✱Solo tra il 4 e il 5 marzo, ci sono stati almeno 300 casi di avvelenamento in 16 province, un aumento significativo rispetto ai 46 casi di avvelenamento segnalati il ​​2 marzo e gli altri attacchi sporadici dal 30 novembre 2022 in poi. La natura di questi attacchi, rivolti principalmente a studentesse nelle aree urbane che riportano sintomi tra loro simili, che si sono intensificati in un periodo di quattro mesi, indica che si tratta di una campagna organizzata e deliberata, come il CTP ha valutato in precedenza. 
  • La risposta del regime a questi attacchi continua a suggerire che li stia deliberatamente tollerando. ll regime non ha cambiato la posizione delle forze dell'ordine nonostante il drammatico aumento del numero e dei luoghi degli attacchi del 4 e 5 marzo. La risposta del regime iraniano a questi attacchi è anomala e difficile da spiegare a meno che i funzionari del regime non siano complici nel permettere almeno che gli attacchi continuino.

Iran

Situazione in Ucraina

Report ISW 5 Marzo

Questo rapporto analizza la Battaglia in corso per Bakhmut e le prospettive russe per ulteriori sforzi offensivi. 

  • ✱Le forze ucraine potrebbero ritirarsi dalle loro posizioni sulla sponda orientale del fiume Bakhmutka. Non è chiaro se le forze ucraine stiano pianificando di mantenere posizioni sulla sponda occidentale del fiume Bakhmutka.
  • La difesa ucraina di Bakhmut rimane strategicamente solida poiché continua a consumare manodopera e attrezzature russe.
  • ✱Le forze russe probabilmente non hanno la potenza di combattimento per sostenere più di un'offensiva simultanea. Lo sforzo russo contro Bakhmut non favorisce gli obiettivi operativi o strategici sul campo di battaglia dell'esercito russo, e significative difese ucraine nell'area circostante minano qualsiasi significato tattico che la cattura di Bakhmut probabilmente ha per le forze russe. Le forze ucraine avranno probabilmente una finestra di opportunità per prendere l'iniziativa sul campo di battaglia e lanciare una controffensiva quando lo sforzo russo intorno a Bakhmut culminerà prima o dopo la presa della città
  • I limiti di personale e attrezzature probabilmente impediranno alle forze russe di lanciare un'altra operazione offensiva prolungata come la battaglia per Bakhmut nei prossimi mesi.
  • ✱Il probabile culmine imminente dell'offensiva russa intorno a Bakhmut, l'offensiva russa già culminata attorno a Vuhledar e l'offensiva russa in stallo nell'oblast di Luhansk stanno probabilmente creando condizioni solide per le operazioni di controffensiva ucraina.

Sul campo

  • Il comando dell'aeronautica ucraina e il notiziario ucraino  Defence Express  hanno riferito che le forze russe hanno iniziato a utilizzare nuove bombe aeree UPAB-1500V contro obiettivi ucraini.
  • Le forze russe hanno continuato a condurre attacchi di terra limitati a nord-ovest ea sud di Kreminna.
  • Le forze russe hanno continuato a condurre attacchi di terra vicino ad Avdiivka e alla periferia occidentale della città di Donetsk.  Una fonte russa ha affermato che le forze russe sono avanzate a Pervomaiske, 8 km a nord-ovest della città di Donetsk.
  • Lo stato maggiore ucraino ha continuato a riferire che le forze russe stanno tentando di creare le condizioni per il passaggio a un'offensiva in alcune aree delle direzioni Zaporizhia e Kherson. ISW non ha osservato indicatori secondo cui le forze russe si stanno preparando a lanciare operazioni offensive prolungate nell'oblast di Zaporizhia o qualsiasi attività offensiva nell'oblast di Kherson

Attivita’ nelle aree occupate dalla Russia

  • ✱Il vice procuratore generale ucraino Viktoriya Litvinova ha riferito che la Russia ha deportato circa 16.000 bambini, di cui 307 sono stati in grado di tornare in Ucraina. Il commissario presidenziale ucraino per i diritti umani Daria Herasimchuk ha riferito che i funzionari russi usano tattiche coercitive per separare i bambini ucraini dai loro genitori al fine di deportarli.
  • ✱La first lady ucraina Olena Zelenska ha riferito che i pubblici ministeri ucraini stanno indagando su 171 casi di violenza sessuale commessi dalle forze russe contro cittadini ucraini

Russia

  • ✱Una nuova inchiesta indipendente scopre nuovi dettagli sulla vita di Putin e dei suoi affetti. L’inchiesta del media indipendente russo Proekt Media, ripresa dall’Anti Corruption Foundation della squadra di Navalny nonchè da molti media occidentali rivela dove vive Alina Kabaeva, ginnasta 39enne considerata da tempo concubina di Putin (legame che ha portato la donna nelle principali liste dei sanzionati). Si tratterebbe di una proprietà riconducibile al presidente russo, situata sul lago Valdai, con un costo stimato di 120 milioni di dollari. Si tratta di una villa di 1200 metri quadrati arredata nel lusso più sfrenato con annesso giardino e parco giochi per bambini (presunti figli di Kabaeva e Putin). La magione della donna si troverebbe ad appena 800 metri di distanza dalla principale residenza ufficiale di Putin. L’inchiesta rivela come più volte parenti e assistenti personali di Kabaeva avrebbero visitato la villa. La proprietà è di Valenta, un offshore cipriota riconducibile personalmente a Putin. La costruzione della villa sarebbe stata commissionata nel 2020 ed effettuata da una compagnia di proprietà di Yuri Kovalchuk, noto come ‘’il banchiere di Putin’’. 
  • Secondo Bloomberg le casse dello stato russo starebbero subendo un calo del 46% degli introiti sotto forma di tasse da vendita di petrolio e gas, rispetto a febbraio 2022. Nello stesso periodo l’anno scorso infatti la Russia avrebbe incassato in tasse 528 miliardi di rubli, mentre a febbraio 2023 la cifra sarebbe scesa a 361 miliardi. Ciò è dovuto al calo di prezzo del petrolio Urals rispetto al benchmark Brent, causato dalle sanzioni europee imposte sul petrolio russo trasportato via mare e dal price cap applicato dal G7. Gli introiti dalla vendita di gas sarebbero invece calati del 42%, arrivando ad una somma di 161 miliardi di rubli, dopo che Gazprom ha deliberatamente ridotto le quantità di gas esportato in Europa, da sempre il suo mercato di riferimento. Ha contribuito anche il calo del prezzo del gas sui mercati causato dall’inverno particolarmente mite in Europa.
  • ✱I principali oppositori russi, che hanno passato l’ultimo anno a chiedere sanzioni più dure contro le persone vicine a Putin, stanno chiedendo la rimozione dalle liste dei sanzionati di uomini d’affari che hanno pubblicamente condannato la guerra. Primo tra tutti Oleg Tinkov, il quale dopo aver pubblicamente condannato la guerra è stato costretto a vendere la sua quota di Tinkoff Bank. Nonostante l’uomo abbia ripetutamente e duramente criticato l’invasione durante tutto il 2022, arrivando a rinunciare alla cittadinanza russa, è ancora incluso nelle liste dei sanzionati. Mikhail Khodorkovsky, noto oppositore, ha scritto al UK Foreign Office chiedendo la rimozione dell’ex magnate dalla lista dei sanzionati. Richieste simili sono arrivate da parte di Leonid Volkov, numero due di Navalny, sia per Tinkov che per Mikhail Fridman, partner di Alfa Group (Alfa Bank), il quale avrebbe pubblicamente condannato la guerra, ma senza condannare direttamente Putin come fatto da Tinkov. In difesa di Fridman hanno parlato anche il premio nobel Dmitry Muratov (Novaya Gazeta) ed il politico Ilya Yashin, citando gli ingenti investimenti in Ucraina del businessman, il quale, se sollevato da sanzioni, potrebbe contribuire all’economia ucraina. Tutti gli oppositori sopracitati concordano sul messaggio: UE e UK dovrebbero mostrare una via di rimozione dalle liste dei sanzionati per quei magnati russi che si espongono pubblicamente contro la guerra, per incentivare più oligarchi a ribellarsi a Putin, e per mostrare ai russi che chi è vicino al presidente verrà punito, mentre chi si distanzia coi fatti può essere graziato.

Europa

UE:

  • European Asylum Report: nel corso del 2022 l’UE ha visto un massiccio numero di richieste d’asilo, ammontante a circa 5 milioni di individui. 4 milioni di questi sono cittadini ucraini i quali non sono propriamente richiedenti asilo, in quanto possono usufruire della protezione temporanea, una forma di asilo che permette ai rifugiati di fare domanda anche in mancanza dei dovuti documenti, ed ha il vantaggio di garantire subito alle persone diritto al lavoro e alla sanità pubblica. Le richieste d’asilo ‘’tradizionali’’ ammontano circa a 966 mila. I richiedenti provengono principalmente da Siria (132mila richieste), Afghanistan (129 mila), Turchia (55 mila). Seguono Venezuela, Colombia e una serie di paesi dai quali le richieste sono aumentate nel corso del 2022: Georgia, India, Egitto e Marocco. Menzione speciale va ai cittadini russi, i quali sono passati da 7200 richieste nel 2021 a ben 17000 nel 2022. 
  • Regno Unito: il premier inglese Rishi Sunak ha dichiarato che nella prossima settimana verrà definita una nuova legge volta a scoraggiare l’immigrazione illegale e fermare i flussi di migranti che entrano in Inghilterra tramite il canale della Manica. Mentre secondo la prassi corrente, i richiedenti asilo possono rimanere per essere eventualmente esaminati, con le nuove regole chi entrerà nel paese verrà obbligatoriamente rimpatriato o inviato in altri Paesi. Poco più di 45.000 persone hanno effettuato la pericolosa traversata lo scorso anno. I dati ufficiali affermano infatti che le domande di asilo nel Regno Unito sono al di sotto della media dell'Unione Europea. 
  • Estonia: Il partito riformista del primo ministro estone Kaja Kallas si è assicurato il primo posto alle elezioni parlamentari di domenica, un risultato che dovrebbe garantire a Tallinn di rimanere uno dei governi europei più strenuamente pro-Kiev. Sconfitto il partito di estrema destra EKRE, che ha basato la propria campagna elettorale sulla chiusura delle frontiere per i rifugiati ucraini e promesse riguardo al taglio delle bollette,opponendosi alla transizione energetica
  • Grecia: Domenica sono scoppiati brevi scontri tra la polizia e un gruppo di manifestanti nel centro di Atene, a margine di una protesta di circa 10.000 studenti,  ferrovieri e gruppi affiliati a partiti di sinistra, per il più mortale incidente ferroviario della Grecia. Un piccolo gruppo di manifestanti ha lanciato molotov contro la polizia, che ha risposto con gas lacrimogeni e bombe a mano, prima di disperdersi nelle strade vicine.

Asia

  • Cina: Pechino ha stabilito un modesto obiettivo di crescita economica di circa il 5% quest'anno, in occasione dell’ annuale Congresso Nazionale del Popolo (NPC), target inferiore a quello fissato l’anno scorso del 5.5%. È stato fissato come target per il 2023 un deficit del 3% del PIL, maggiore rispetto al 2,8% dell'anno scorso. L'economia cinese ha registrato lo scorso anno una delle performance più deboli degli ultimi decenni, con una crescita del PIL del solo 3%, compressa da tre anni di controlli COVID, una crisi nel vasto settore immobiliare e una stretta sulle imprese private. Il primo ministro uscente Li Keqiang, nel report finale, ha sottolineato la necessità di creare circa 12 milioni di posti di lavoro urbani quest'anno, rispetto all'obiettivo dell'anno scorso di almeno 11 milioni, e ha messo in guardia sui rischi che permangono nel settore immobiliare. Ha inoltre affermato che la domanda interna insufficiente rappresenta un problema evidente, e ha sottolineato come l'inflazione globale sia ancora alta e la crescita economica e commerciale globale stia perdendo slancio, mentre gli sforzi esterni per reprimere e contenere la Cina stanno aumentando. Inoltre Li prevede un aumento della spesa per la difesa del 7,2% quest'anno, leggermente superiore all'aumento del 7,1% previsto lo scorso anno.
  • Azerbaijan: Truppe azere e armene si sono scambiate colpi di arma da fuoco domenica nella regione contesa del Nagorno-Karabakh, uccidendo almeno cinque persone, secondo quanto riferito Azerbaijan e dall'Armenia. Due militari azeri sono stati uccisi in uno scontro a fuoco dopo che, secondo il ministero della difesa dell’ Azerbaijan, le truppe azere hanno fermato un convoglio sospettato di trasportare armi dalla città principale della regione alle aree periferiche. Diceva che il convoglio aveva utilizzato una strada non autorizzata. Tre, invece, i funzionari del ministero degli interni del Karabakh uccisi negli scontri. Il ministro degli esteri armeno ha affermato che il convoglio trasportava documenti e una pistola di servizio e ha respinto come "assurde" le accuse azere secondo cui venivano trasportate armi.

Mondo

  • ONU: dopo quasi 20 anni di colloqui, gli stati membri dell’ONU hanno trovato un accordo sul “trattato di protezione dei mari aperti”. L’accordo, raggiunto Domenica a New York, definisce un framework giuridico per la tutela e conservazione delle acque e relative biosfere al di fuori dei confini nazionali. Questo era ritenuto uno step fondamentale per far rispettare il cosiddetto “30x30”, l’ impegno assunto dai paesi alla COP15, conferenza delle Nazioni Unite sulla biodiversità tenutasi a dicembre, per proteggere un terzo del mare entro il 2030. Coprendo quasi i due terzi dell'oceano che si trova al di fuori dei confini nazionali, il trattato fornirà un quadro giuridico per la creazione di vaste aree marine protette (AMP) per proteggere dalla perdita di fauna selvatica e condividere le risorse genetiche del mare aperto.

 

 

Indietro
  • Condividi