ISW: ucraini sfondano nei pressi di Bakhmut? Parliamo di atomo con L. Romano - Rassegna del 12/5/23

di Redazione Ucraina

Punto Stampa a Cura di: Pietro Zanotta, Ugo Gambardella, Erika Di Biase
Conducono: Franz Forti
 

Ospite

Luca Romano (Avvocato dell’Atomo): le novità in campo legislativo e tecnologico


Link alla diretta/differita YT di questa rassegna 

 

Argomenti principali della giornata: 

Ucraina

Ben Wallace, Segretario della Difesa del Regno Unito, ha confermato l’invio di diversi missili a lunga gittata. Si tratta dagli Storm Shadow che, con la loro gittata di circa 250 chilometri (non lontana dai 300 chilometri degli ATACMS a lungo chiesti agli USA dall’Ucraina) e le caratteristiche stealth rappresentano, secondo Wallace, “la miglior chance di difesa contro la continua brutalità dei Russi”.

Questi rappresentano un vero cambio di paradigma, se si considera che (come riportato dalla CNN) la gittata massima fornita dagli Stati Uniti si aggira intorno agli 80 chilometri. Gli Storm Shadows possono essere montati sui jet di fabbricazione sovietica dell'Ucraina e raggiungere il territorio russo.

In ogni caso, un ufficiale ha dichiarato alla CNN che il Regno Unito ha richiesto che tali armi fossero usate esclusivamente all’interno del territorio ucraino e non per colpire obiettivi sul suolo russo. Va tuttavia detto che il Regno Unito ha frequentemente descritto la Crimea come Ucraina, in quanto frutto di un’annessione illegale.

Perdipiù non è la prima volta che Londra precede Washington nel mandare all’Ucraina nuove armi, in quanto fu il primo alleato ad annunciare l’invio di carri armati moderni, seguito a pochi giorni dagli Stati Uniti. Sembrerebbe tuttavia che gli Stati Uniti non siano ancora pronti a mandare sistemi a lunga gittata (come il già nominato ATACMS). Da una parte c’è la cautela dimostrata nell’ultimo anno di fornire armi che potrebbero essere impiegate per colpire il suolo russo (con tutte le conseguenze del caso), dall’altra il Segretario USA per la politica in materia di Difesa Kahl dichiarò lo scorso agosto che sistemi dalla lunga gittata non erano richiesti per gli obiettivi del tempo.

Europa

 

Turchia: A tre giorni dalle elezioni presidenziali, uno dei quattro candidati e sfidante dell’attuale presidente Tayyip Erdogan ha abbandonato la corsa, una mossa che probabilmente andrà a vantaggio del principale candidato di opposizione, Kemal Kilicdaroglu, candidato di una coalizione di sei partiti. Kilicdaroglu ha promesso che in caso di vincita, annullerà l'eredità di Erdogan ripristinando l'indipendenza delle istituzioni statali, liberando i prigionieri politici e rafforzando le norme democratiche. Dopo circa 20 anni di governo, nel paese la reputazione di Erdogan è crollata, principalmente a causa dell'inflazione estremamente elevata che ha intaccato i bilanci. Molti economisti attribuiscono l'inflazione, che ha superato l'80% l'anno scorso, alle sconsiderate politiche finanziarie di Erdogan. Di recente, Erdogan ha anche usato le casse dello stato per aumentare il proprio consenso elettorale alzando il salario minimo, aumentando gli stipendi dei dipendenti pubblici, modificando i regolamenti per consentire a milioni di turchi di ricevere anticipatamente le pensioni governative e ampliando i programmi di assistenza per i poveri. Gli oppositori di Erdogan vedono le elezioni come un momento decisivo per la democrazia turca. Una vittoria di Erdogan, dicono, consentirebbe a un leader che ha esteso il suo controllo su gran parte dello stato di ottenere ancora più potere, mentre una perdita potrebbe consentire un futuro più democratico.

Politica Internazionale

Stati Uniti

Un gruppo di legislatori ha proposto una legge che intende impedire al governo statunitense di riconoscere al-Assad come presidente della Siria e aumenterebbe la capacitĂ  statunitense di imporre sanzioni, al fine di scoraggiare la normalizzazione delle relazioni di altri Paesi con Damasco.

Il governo siriano è infatti al momento sotto sanzioni da parte degli Stati Uniti, tuttavia la Lega Araba ha deciso di voltare pagina e normalizzare i rapporti con Damasco, nonostante questa abbia al tempo condannato il governo di Assad e diversi Paesi della stessa supportarono le forze ribelli.

La legislazione rappresenta un monito per i suddetti Paesi, e in particolare prevede che sia presentata al Congresso una strategia per contenere la normalizzazione dei rapporti con Assad, specie per quanto riguarda Emirati Arabi Uniti, Turchia ed Egitto. La legislazione inoltre aprirebbe la strada a delle sanzioni sugli aeroporti che consentono atterraggi di compagnie siriane.

Stati Uniti

Martedì una giuria di Manhattan ha ritenuto l'ex presidente degli USA Donald J. Trump responsabile di abuso sessuale e diffamazione nei confronti di E. Jean Carroll, a cui l'ex presidente dovra’ pagare una somma pari a 5 milioni di dollari. Il caso nasce dalle accuse della Carroll, 79 anni ed ex scrittrice della rivista Elle, di essere stata aggredita quasi 30 anni fa da Trump nel camerino di un negozio a Manhattan. Per tali accuse e’ stata intentata una causa civile, durante la quale la giuria di Manhattan ha dichiarato Trump colpevole di abuso sessuale nei confronti della donna, ma non di stupro. L'abuso sessuale è definito a New York con l’atto di sottoporre una persona a un contatto sessuale senza consenso. Lo stupro è definito dalla legge statale come un vero e proprio rapporto sessuale senza consenso. 

Inoltre, la giuria ha condannato Trump per diffamazione nei confronti della donna, per aver dichiarato ad ottobre che le sue accuse fossero “truffe, bufale e bugie” sulla piattaforma social media Truth Social. Gli avvocati di Trump non hanno chiamato testimoni e lui non è mai apparso al processo, durato due settimane, per ascoltare la signora Carroll, continuando a criticare le accuse della donna dall’esterno. Normalmente il reato sarebbe caduto in prescrizione, ma Carrol ha potuto intentare causa a Trump perché lo Stato di New York ha concesso la finestra di un anno per le vittime adulte di abusi sessuali di citare in giudizio i loro aggressori, con un processo civile.

Africa

Sudan: Yevgeny Prigozhin, fondatore della Wagner e oligarca russo, ha dichiarato che il suo gruppo di mercenari non sta al momento operando in Sudan e che non ha interferito con la politica del Paese da quando l’allora presidente del Sudan, Omar al-Bashir, fu deposto nel 2019.

Tale affermazione giunge in seguito ad un’allusione da parte del Segretario di Stato Blinken, che lo scorso mese ha espresso preoccupazione riguardo un coinvolgimento della Wagner in Sudan, senza portare tuttavia alcuna prova a sostegno di ciò.

Sud Africa:L'ambasciatore degli Stati Uniti a Pretoria, Reuben Brigety, ha accusato il Sudafrica di aver fornito armi alla Russia, nonostante la sua dichiarata neutralità nella guerra in Ucraina. Il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa ha dichiarato che è in corso un'indagine. Washington ha ripetutamente messo in guardia i paesi dal fornire sostegno materiale alla Russia, avvertendo che a coloro che lo fanno potrebbe essere negato l'accesso ai mercati più importanti del mondo. Il Sudafrica è uno dei più importanti alleati della Russia in un continente diviso sull'invasione dell'Ucraina, ma si è mantenuto imparziale sul conflitto e si è astenuto dal votare le risoluzioni Onu sulla guerra. Tuttavia, durante lo scorso mese di febbraio ha condotto esercitazioni navali congiunte con Russia e Cina, per le quali gli Stati Uniti e altre potenze occidentali hanno espresso preoccupazione. Brigety ha affermato giovedì che le esercitazioni navali e altre questioni, oltre alla spedizione di armi, hanno contribuito a suscitare preoccupazioni sulla fedeltà del Sudafrica.

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