Il punto dell’offensiva ucraina con Nane Cantatore - Rassegna del 13/6/23

di Redazione Ucraina

Punto Stampa a Cura di: Aurelio Iacono
Conducono: Mattia Alvino, Franz Forti 

 

Ospiti

Nane Cantatore: Gli obiettivi dell'offensiva. 

La campagna ucraina per liberare i territori occupati è entrata nel vivo e cominciano ad arrivare notizie affidabili. Proviamo a fare il punto di quello che sappiamo e a capire quali saranno gli sviluppi nel prossimo futuro e gli obiettivi del comando ucraino.

 

Link alla diretta/differita YT di questa rassegna 

 

Argomenti principali della giornata: 

Ucraina

Dopo la liberazione da parte delle forze ucraine di Blahodatne, Neskuchne, Makarivka e Storozheve, una serie di villaggi nel Donetsk occidentale, finora l’asse di maggior progresso della nascente controffensiva, Kyiv ha accusato la Russia di aver fatto saltare in aria un’altra diga - molto più piccola rispetto a Nova Kakhovka - lungo il fiume Mokri Yaly, sulle cui sponde si trovano i territori liberati, al fine di frenare l’avanzata ucraina.
 

Si stanno poi verificando pesanti combattimenti nel sud-est dell’Ucraina, a Donetsk e Zaporizhzhia, dove le forze ucraine stanno cercando di spingersi proprio sullo stretto fiume di Mokri Taly e, secondo un mini-blogger russo, stanno avanzando muovendosi lungo entrambe le sponde.
Secondo ISW le forze ucraine hanno continuato le operazioni di controffensiva in almeno tre settori del fronte il 12 giugno.

Secondo quanto riferito, le forze russe hanno lanciato un contrattacco il 12 giugno in seguito ai guadagni tattici ucraini vicino al saliente di Vremivka nell'oblast di Donetsk occidentale l'11 giugno.

I milblogger russi hanno affermato che le cattive condizioni meteorologiche hanno bloccato gli aerei russi, impedendo le difese russe contro gli attacchi ucraini vicino al confine amministrativo tra gli oblast di Donetsk e Zaporizhia.

Il finanziere del Wagner Group Yevgeny Prigozhin ha annunciato l'11 giugno di aver ricevuto un ordine dal Ministero della Difesa russo (MoD) di subordinare le sue forze sotto il comando militare russo.

Europa

Romania: il Primo Ministro Nicolae Ciuca (Partito Nazionale Liberale) si è dimesso dopo 19 mesi in carica per lasciare il posto all’alleato di governo Marcel Ciolacu (Partito Socialdemocratico) secondo un accordo di coalizione che prevede la rotazione nella carica di Primo Ministro. Tale accordo di coalizione fra le due principali forze politiche è in vigore dal 2021 a seguito di una crisi politica e costituzionale. Nei prossimi giorni, Ciolacu riceverà l’incarico dal Presidente della Repubblica Klaus Iohannis, e si presenterà in parlamento per un voto di fiducia. 

 

Italia:Silvio Berlusconi e’ deceduto nella mattinata di lunedi’. L’ex premier era malato da tempo di leucemia. Messaggi di cordoglio sono arrivati da cariche istituzionali di tutto il mondo, tra cui Mattarella, Meloni, Papa Francesco, von Der Leyen, Macron e Putin. Hanno gia’ avuto inizio le speculazioni sul futuro di Forza Italia, tra chi sostiene che questo sia destinato a morire con il suo fondatore e chi come Tajani ha parlato per rassicurare sul futuro del partito e sulla volonta’ di proseguire sotto la “guida morale e spiriturale” di Berlusconi.

Politica internazionale

Cina

In un decennio Beijing ha accumulato la più grande flotta di guardia costiera al mondo, che, derogando all’impiego tradizionale previsto per questa forza, risulta sempre più militarizzata e aggressiva nelle controversie internazionali, e sempre meno orientata alle solite operazioni contro contrabbandieri o di ricerca e soccorso: molti vascelli sono equipaggiati con cannoni da 76 mm e missili anti-navi e sono più grandi dei cacciatorpedinieri della Marina militare US, pur essendo contrassegnati dalla scritta “China Coast Guard”. 

Tale ruolo della guardia costiera è stato consolidato da Xi Jinping a partire dal 2013, nell’ambito nel tentativo di fare del paese una grande potenza marittima; una legge del 2021 ha concesso al corpo - composto da 150 navi, contro le 70 giapponesi e le 60 statunitensi - la facoltà di usare la forza letale contro navi straniere su quelle che Pechino ritiene le sue acque territoriali, legislazione che secondo alcuni giuristi internazionali contrasta la Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare (UNCLOS), posto che la Cina potrebbe intraprendere operazioni tipiche di un conflitto bellico al di fuori della sua giurisdizione nazionale.

La tendenza si sta espandendo nella regione: dopo che tra marzo e aprile la guardia costiera cinese ha navigato per 80 ore attorno alle isole Senkakus - sulla cui sovranità vi è una disputa con il Giappone - Tokyo ha annunciato un miglioramento della sua guardia costiera, con un aumento del budget del 40%, e un’incorporazione della stessa nel Ministero della Difesa; intenti analoghi di rafforzamento delle guardie costieri si registrano anche da parte di Vietnam e Sud Corea, supportati da Washington.

I casi sono numerosi: ad es. nel 2014 una nave della guardia costiera cinese aveva speronato una nave della guardia costiera vietnamita.

 

 

Dati recenti mostrano che la Cina nel 2022 ha registrato il numero più basso di matrimoni da quando si tengono registri pubblici, con un calo su base annua del 10,5%. Nonostante l’impatto restrittivo della politica “0 Covid”, il dato si inserisce nel quadro di un calo costante decennale.

Viste le norme sociali e governative, che rendono difficile la procreazione per coppie di fatto, sussiste un legame tra matrimoni e nascite.

Si registra poi un aumento dell’età media in cui viene contratto il matrimonio (28 anni rispetto ai 24 del 2020), probabilmente a causa delle maggiori opportunità lavorative per le donne e, soprattutto per quelle più giovani, di una loro progressiva emancipazione.

Tra le contromisure prese da Pechino si rilevano gli allentamenti della politica radicale del figlio unico e il tentativo di incentivare i matrimoni, tramite gli sforzi di funzionari locali di ridurre l’entità della dote -  diffusa nelle zone rurali - e scoraggiando i divorzi, tramite la previsione di un periodo di “ripensamento” di minimo 30 giorni. 

Sempre nel 2022 si e’ registrato un calo della popolazione cinese per la prima volta in 60 anni, circostanza che accende i riflettori sul rischio di uno squilibrio tra popolazione attiva e inattiva.

Usa

Associated Press riporta furti, malagestione e frodi riguardanti miliardi di sussidi federali erogati durante la pandemia Covid-19. Secondo investigatori ed esperti tutto ciò sarebbe stato causato dalla fretta nello spendere da parte di Washington, che avrebbe perciò derogato alle procedure di precauzione ordinarie e attuato scarsi controlli in merito ad un ammontare di aiuti esorbitante: $ 3200 miliardi da parte di Trump e $ 1900 miliardi da parte di Biden.

Il governo federale ha già accusato più di 2230 soggetti e Michael Horowitz, l'ispettore generale del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti che presiede il Comitato federale per la responsabilità della risposta alla pandemia, ha dichiarato al Congresso che la frode è "chiaramente dell'ordine di decine di miliardi di dollari" e potrebbe eventualmente superare i 100 miliardi di dollari, cifra che potrebbe salire di molto con l’approfondimento delle indagini.

La crisi sanitaria ha caricato di un compito oneroso la Small Business Administration, agenzia federale che nei 7 anni precedenti aveva erogato prestiti per $ 67 miliardi, cifra salita improvvisamente - nel solo periodo da marzo a luglio 2020 - a $ 169 miliardi, a favore delle imprese in difficoltà e dei loro dipendenti.

La frode ha riguardato anche i programmi di assistenza per la disoccupazione per un ammontare di almeno un paio di centinaia di miliardi, secondo la testimonianza resa al Congresso dall’ispettore generale del Dipartimento del lavoro Turner.

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