Francia e Israele, continuano le violenze. Progressi a Bakhmut per l’Ucraina - Rassegna del 6/7/23

di Redazione Ucraina

Punto Stampa a Cura di: Daniele Barnaba, Gianfranco Stassi
Conducono: Franz Forti, Vieri Bellavista

 

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Argomenti principali della giornata: Avanzamento delle truppe ucraine a Bakhmut. L’AIEA investiga le segnalazioni riguardo il posizionamento di esplosivi sul tetto della centrale di Zaporizhzhia. Diminuiscono ma persistono gli scontri in Francia. Il presidente turco Erdogan continua a rallentare l’entrata della Svezia nella NATO. Il presidente USA Biden incontra il presidente svedese per discutere l’entrata del paese nella NATO. Continua la violenza a Jenin: attentati e sollevazioni popolari. Avviato il procedimento penale della Corte Internazionale di Giustizia nei confronti dell’Iran per l’abbattimento del volo PS752.

 

Ucraina

La Vice Ministra della Difesa dell'Ucraina, Hanna Maliar, ha riferito mercoledì di progressi dell’esercito ucraino nella zona distrutta della città di Bakhmut nonostante la ferrea resistenza russa. Maliar ha parlato di un avanzamento sul fianco meridionale della città, mentre gli scontri al nord della città continuano al momento senza avanzamenti. Oleksiy Danilov, il segretario del Consiglio di Sicurezza e Difesa Nazionale dell'Ucraina, ha altresì dichiarato che l'operazione di controffensiva ucraina contro le forze russe è stata "particolarmente fruttuosa" nei giorni scorsi e che le truppe ucraine stanno adempiendo ai loro principali compiti. L’agenzia Reuters che riporta la notizia chiarifica però di non essere stata in grado di verificare la situazione sul campo di battaglia e come ogni parte rivendichi di aver inflitto pesanti perdite al nemico.

 

Citando rapporti di intelligence, il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy ha affermato mercoledì che le truppe russe hanno posizionato "oggetti simili a esplosivi sui tetti di diverse unità di energia" della centrale nucleare di Zaporizhzhia. Il presidente ucraino ha dichiarato che gli ordigni potrebbero essere utilizzati per "simulare" un attacco, facendo poi ricadere la responsabilità sull’Ucraina, secondo quanto riferito dall'Associated Press. Gli esperti dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (AIEA), di stanza presso la centrale nucleare di Zaporizhzhia in Ucraina attualmente controllata dalla Russia, hanno dichiarato mercoledì di non aver osservato alcuna indicazione di mine o esplosivi nella centrale. Hanno espresso però la necessità di avere un accesso più ampio per essere certi. Gli esperti dell'AIEA hanno richiesto un accesso aggiuntivo che è necessario per confermare l'assenza di mine o esplosivi. In particolare, è essenziale avere accesso ai tetti delle unità del reattore 3 e 4, nonché ad alcune parti delle sale delle turbine e ad alcune parti del sistema di raffreddamento della centrale. Il Ministero della Difesa britannico ha affermato nel mese di aprile che le immagini satellitari di marzo mostravano che la Russia aveva installato "postazioni di combattimento con sacchi di sabbia sui tetti di diversi dei sei edifici del reattore" presso la centrale. L'AIEA ha dichiarato di essere a conoscenza di segnalazioni secondo cui mine e altri esplosivi sono stati posizionati all'interno e intorno alla centrale.

Europa

Francia:La polizia francese ha arrestato 16 persone durante la notte in relazione a episodi di violenza urbana, ha dichiarato il Ministero dell'Interno mercoledì. I numeri indicano un ulteriore calo dell'ampiezza dei disordini che hanno coinvolto i quartieri poveri francesi dopo una sparatoria fatale da parte della polizia la scorsa settimana. Una campagna di crowdfunding lanciata dalla figura di estrema destra Jean Messiha per raccogliere fondi per la famiglia dell'agente ha ricevuto 1,6 milioni di euro in donazioni, superando di gran lunga il ricavato di una raccolta fondi simile per la famiglia di Nahel. Secondo quanto riportato dal canale televisivo francese BFM, Messiha ha chiuso la sua campagna di crowdfunding su GoFundMe per la famiglia dell'agente la sera di martedì, a seguito di una serie di lamentele e minacce di azioni legali provenienti da partiti di sinistra e dalla famiglia di Nahel.

 

NATO: Il presidente turco Erdogan ha affermato che la Svezia ha compiuto passi nella giusta direzione per la sua candidatura alla NATO con la legislazione antiterrorismo, ma le continue proteste da parte di simpatizzanti dei militanti curdi minano le sue mosse. La presidenza turca ha affermato che Erdogan ha espresso questi commenti durante una telefonata con il primo ministro olandese Mark Rutte, in un clima di incertezza attorno la volontà del presidente di revocare l’opposizione all'ingresso della Svezia nella NATO in tempo per il summit del blocco in Lituania il 11-12 luglio. Negli ultimi mesi, diversi manifestanti a Stoccolma hanno sventolato bandiere mostrando sostegno al PKK, considerato un gruppo terroristico anche dagli alleati occidentali della Turchia, inclusa la Svezia. 


 

Politica internazionale

Nord America

USA: Il Presidente Biden ha incontrato mercoledì il presidente svedese Kristersson per discutere l’adesione del paese alla NATO. In una dichiarazione, la Casa Bianca ha affermato che Biden e Kristersson "ribadiranno la loro opinione che la Svezia dovrebbe aderire alla NATO il prima possibile". Biden ha dichiarato di sostenere la vendita di nuovi caccia F-16 e relativi kit di aggiornamento a cui la Turchia aspira da lungo tempo. I funzionari statunitensi hanno però affermato che la vendita dei caccia non ha a che vedere con la questione dell’entrata della Svezia nella NATO.

Medio Oriente

Israele: Poco prima del ritiro delle forze israeliane da Jenin martedì sera, un palestinese (rivendicato da Hamas come suo membro) ha speronato la sua auto contro alcuni pedoni a Tel Aviv, poi feriti per accoltellamento da parte dello stesso prima di essere ucciso. Nella notte poi, mentre gli ultimi veicoli militari israeliani lasciavano Jenin, alcuni jet israeliani hanno colpito un impianto sotterraneo di produzione di armi di Hamas nella Striscia di Gaza, in risposta anche al lancio di cinque razzi diretti da Gaza verso il sud di Israele. I razzi sono stati intercettati e abbattuti. L’evento non ha causato vittime ma solo danni materiali. Mercoledì mattina invece, durante il funerale di dieci delle vittime dell’operazione israeliana, folle inferocite a Jenin si sono scagliate contro tre alti funzionari dell'Autorità Palestinese - l'organismo che esercita il governo nominale su parti della Cisgiordania – costringendoli ad andarsene. La ragione risiede nella rabbia dei palestinesi per la mancata capacità dell’Autorità Palestinese di imporsi sia contro Israele sia contro i gruppi militanti di Jenin e della vicina Nablus. Inoltre, alcuni filmati che circolano sui social media mostrano centinaia di persone riunite nelle prime ore del mattino davanti agli uffici del governatore dell'Autorità Palestinese, mentre lanciano pietre contro i muri alti 5 metri.

Iran: La Corte Internazionale di Giustizia (ICJ) ha confermato che il Canada, il Regno Unito, la Svezia e l’Ucraina hanno avviato il procedimento legale contro l'Iran per l'abbattimento del volo PS752, che nel 2020 ha ucciso tutte le 176 persone a bordo. Il tribunale dell’Aia ha infatti affermato mercoledì che i quattro paesi hanno presentato il loro caso ai sensi della Convenzione di Montreal, che si occupa della sicurezza dell'aviazione civile. Le accuse rivolte all'Iran sono di non aver adottato tutte le misure pratiche per impedire la distruzione dell'aereo e di "non aver condotto un'indagine penale e un processo imparziali, trasparenti, equi e conformi al diritto internazionale".

 

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