Armamenti occidentali: scorte e produzione, con Mauro Gilli - RASSEGNA STAMPA del 7/4/23

di Redazione Ucraina

Punto stampa a cura di: Claudio Olcese, Pietro Zanotta, Erika Di Biase
In studio: Mario Rossomando, Franz Forti

Link alla diretta/differita YT di questa rassegna

 

Situazione in Iran (ISW/CTP) 

Report ISW/CTP 6 Aprile

  • Almeno otto proteste si sono verificate in otto cittĂ  in sei province.
  • Il ministro della cultura e dell'orientamento islamico Mohammad Mehdi Esmaili ha dichiarato che l'80% delle donne iraniane sostiene l'uso dell'hijab. ll presidente Ebrahim Raisi ha dichiarato in precedenza che la maggior parte delle donne e delle ragazze aderisce alla legge sull'hijab e che l'osservanza dell'hijab è una richiesta "comune". Il regime sta quindi cercando di inquadrare l'applicazione della legge sull'hijab obbligatorio come prova che il desiderio del regime di creare una societĂ  “casta” è condiviso dalla popolazione.

Situazione in Ucraina (ISW) 

Report ISW 6 Aprile

Politica-Economia

  • âś±Durante il loro incontro a Pechino, il presidente cinese Xi Jinping ha riferito  al presidente francese Emmanuel Macron che è pronto a chiamare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky al momento giusto. Durante i colloqui bilaterali, Macron ha espresso il ruolo che può avere Pechino nel risolvere il conflitto in Ucraina, data la stretta alleanza con Mosca. 
  • Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko e il presidente russo Vladimir Putin si sono incontrati a Mosca il 5 e 6 aprile per affrontare gli sforzi di integrazione dello Stato dell'Unione (unione sovranazionale composta da Bielorussia e Russia) su temi di sicurezza, economia, difesa, cultura e umanitari. Putin e Lukashenko probabilmente hanno anche sottolineato il rafforzamento della cooperazione economica per aumentare le loro misure di evasione delle sanzioni in corso e per rassicurare falsamente l'opinione pubblica russa e bielorussa che i regimi di sanzioni occidentali non avranno conseguenze a lungo termine.

Sul campo

  • Non ci sono stati cambiamenti sostanziali sulle linee principali del fronte (Kupyansk-Svatove-Kreminna, Bakhmut, Avdiivka-Donetsk)

Ucraina

  • âś±Alti funzionari statunitensi hanno affermato che questa settimana sono stati pubblicati su Twitter e Telegram documenti di guerra riservati che descrivono in dettaglio i piani segreti americani e della NATO per rafforzare l'esercito ucraino in vista di un'offensiva pianificata contro la Russia. Gli analisti militari hanno affermato che i documenti sembrano essere stati modificati in alcune parti rispetto al loro formato originale, sopravvalutando le stime americane dei morti di guerra ucraini e sottostimando le stime delle truppe russe uccise, come probabile tentativo di disinformazione da parte di Mosca. I documenti non forniscono piani di battaglia specifici, ma offrono una visione americana e ucraina, al 1 marzo, di ciò di cui le truppe ucraine potrebbero aver bisogno per la campagna. Non e’ chiaro al momento come sia avvenuta la fuga di notizie e l’impatto che questa avra’ sulla campagna di controffensiva ucraina.
  • Kyiv è disposta a discutere del futuro della Crimea con Mosca se le sue forze raggiungeranno il confine della penisola occupata dai russi, ha detto al Financial Times un alto consigliere del presidente Volodymyr Zelenskyy.

    I commenti di Andriy Sybiha, vice capo dell'ufficio di Zelenskyy, sono la dichiarazione più esplicita dell'interesse dell'Ucraina ai negoziati da quando ha interrotto i colloqui di pace con il Cremlino lo scorso aprile: "Se riusciremo a raggiungere i nostri obiettivi strategici sul campo di battaglia, quando saremo al confine amministrativo con la Crimea potremo aprire una via diplomatica per discutere di questo problema", ha detto Sybiha, riferendosi al piano a lungo pianificato della controffensiva di Kiev. Ha aggiunto: "Ciò non significa che escludiamo la possibilità di una liberazione della Crimea da parte del nostro esercito".

  • Il Ministro della Difesa lituano ha annunciato che saranno inviati all’Ucraina nuovi aiuti militari per un valore di 41 milioni di euro
  • Un’impresa statale ucraina ha ottenuto un accordo con la Polish Armaments Group per co-produrre i proiettili da carro da 125 mm. La produzione di questi si terrĂ  sul suolo polacco, dato l’alto rischio di attacchi russi in Ucraina. La Polonia è quindi il secondo Paese con cui l’Ucraina sigla questi accordi, preceduta dalla Repubblica Ceca a inizio febbraio.

Russia

  • L'intelligence della difesa del Regno Unito afferma che, secondo i social media russi, il ministero della Difesa russo ha molto probabilmente destituito il colonnello generale Rustam Muradov da comandante del gruppo di forze orientali in Ucraina (EGF). Muradov ha preso il comando delle forze orientali dopo il suo disastroso tentativo di attaccare Kiev lo scorso anno. Le forze orientali sotto Muradov hanno subito perdite eccezionalmente pesanti negli ultimi mesi, specialmente durante le mal concepite offensive su Vuhledar, nell’Oblast di Donetsk. Le operazioni hanno attirato intense critiche pubbliche da tutto lo spettro dei commentatori russi, comprese le stesse truppe di Muradov.

Europa

  • âś±Unione Europea:Due settimane dopo che l'UE ha annunciato uno storico accordo per fornire all'Ucraina scorte di munizioni, ci sono ancora discussioni legali che ne stanno rallentando l’applicazione. Il pomo della discordia rimane se questi contratti di fornitura andranno esclusivamente a vantaggio di societĂ  dell'UE o saranno aperti anche a produttori esterni. La Francia sta spingendo affinchĂ© i soldi con cui è stata finanziata l’operazione rimangano all'interno dei confini dell'UE. Anche la Grecia e Cipro hanno sostenuto Parigi, una mossa che secondo alcuni diplomatici è legata al loro desiderio di evitare contratti con produttori turchi.
  • Svezia:Le autoritĂ  svedesi hanno affermato che le circostanze dietro le esplosioni del gasdotto Nord Stream lo scorso anno sono "difficili da chiarire". Il procuratore svedese Mats Ljungqvist ha dichiarato che i risultati delle indagini hanno confermato che le esplosioni agli oleodotti del Nord Stream sono dovute ad un "sabotaggio grave". “Si tratta di un crimine le cui circostanze sono difficili da indagare. Le detonazioni sono avvenute a 80 metri (262 piedi) sotto l'acqua sul fondo dell'oceano nel Mar Baltico", ha detto Ljungqvist. “L'incidente è ovviamente diventato un caso che si presta a diversi tentativi di influenza. Queste speculazioni non hanno alcun impatto sulle indagini in corso che si fondano sui fatti e sulle informazioni emerse da analisi, indagini sulla scena del crimine e la collaborazione con le autoritĂ  svedesi e di altri paesi", ha aggiunto nella nota.
  • âś±Nato:"Sono fiducioso che la Svezia diventerĂ  un membro della NATO, anche perchĂ© tutti gli alleati della NATO, inclusa la Turchia, hanno invitato la Svezia a diventare un membro al nostro vertice di Madrid", ha detto mercoledì il segretario generale dell'alleanza transatlantica, nella sua prima intervista da quando la Finlandia è diventata un nuovo membro del gruppo, Jens Stoltenberg.

Americhe

  • USA: un report del Tesoro statunitense ha individuato nella finanza decentralizzata (DeFi) un rischio per la lotta al riciclaggio di denaro ed agli illeciti. La DeFi consiste in una serie di servizi che permette di risparmiare, prestare e prendere a prestito denaro tipicamente in forma di criptovalute, senza dover passare per gli istituti di credito. Il report riporta infatti come Corea del Nord, cybercriminali e truffatori usino la DeFi per nascondere i pagamenti per i loro illeciti. Il report ha poi spinto per una regolamentazione del settore e maggiori controlli sul versante del riciclaggio di denaro e del finanziamento del terrorismo.

Medio Oriente

  • Israele:Israele ha attaccato il gruppo islamico Hamas dopo il lancio di oltre 30 missili (25 dei quali abbattuti) dal Libano, escalation che segue giorni di tensione da ambo le parti a seguito dei raid della polizia israeliana alla moschea Al-Aqsa di Gerusalemme. Si tratta del piĂą imponente attacco missilistico partito dal Libano dopo il 2006. Il PM israeliano, Netanyahu, presiederĂ  ad una riunione del gabinetto di sicurezza per definire una risposta all’attacco.
  • âś±Arabia Saudita: i Ministri degli esteri irianiano e dell’Arabia Saudita si sono incontrati per la prima volta dopo 7 anni, poche settimane dopo la decisione mediata dalla Cina di ricostruire una relazione diplomatica. I due si sono incontrati a Pechino e hanno discusso della riapertura delle relative ambasciate, della visita del PM iraniano in Arabia Saudita e della riapertura dei voli tra i due Stati. Riyadh e Teheran si sono scontrati in diversi conflitti regionali (Yemen e Siria) e il ruolo diplomatico della Cina è stato interpretato come un ottimo colpo di Xi, nel suo tentativo di presentarsi come mediatore di pace (anche con riferimento all’Ucraina). A tali aperture, William Burns, direttore della CIA, ha reagito con frustrazione, essendo l’Iran un Paese soggetto a sanzioni statunitensi e l’Arabia un alleato sui generis di Washington.

Asia

  • Cina: 4 individui coinvolti nel progetto hanno dichiarato che le compagnie governative cinesi che si occupano di telecomunicazioni stanno sviluppando una rete di cavi in fibra ottica subacquei. Il progetto, dal valore di mezzo miliardo di USD, punta a unire Asia Medio Oriente ed Europa e a rivaleggiare con gli Stati Uniti, in un intensificarsi della guerra per la supremazia tecnologica tra Washington e Pechino.
  • Corea del Nord: la Corea del Nord ha accusato USA e Corea del Sud di alimentare la tensione nell’area tramite le loro esercitazioni congiunte, promettendo di rispondere a simili “azioni offensive”. Pyongyang ha quindi dichiarato che tali esercitazioni stanno trasformando in una polveriera la penisola e che ciò potrebbe portare sull’orlo di un conflitto nucleare.
  • âś±Nuova Zelanda: Wellington ha dichiarato che una ristretta cerchia di Stati sta tentando in modo sempre piĂą persistente di interferire sulla democrazia, l’economia e la societĂ  Neozelandese, senza però nominare direttamente tali Paesi. Tali nazioni sono state definite una minaccia nazionale dall’Agenzia per la Sicurezza Nazionale neozelandese. L’isola non è certo la prima che si lamenta di tali questioni, esempio lampante è il Canada, che ha piĂą volte accusato Pechino di intromettersi nei suoi processi democratici, col desiderio di deviarli (in particolare per le elezioni tenutesi nel 2019 e nel 2021).
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