Ancora l’orrore di Hamas colpisce Israele – Quale e quando la reazione?- Rassegna del 11/10/23

di Redazione Ucraina

Punto Stampa a Cura di: Gabriele Fabozzi, Franz Forti
Conducono: Franz Forti, Gabriele Fabozzi
 

 

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Argomenti principali della giornata: 

 

Ucraina

La rappresentante permanente degli Stati Uniti presso la NATO, Julianne Smith, ha affermato che la decisione statunitense di aumentare il sostegno militare ad Israele in seguito all’attacco di Hamas non inficerà l’abilità di Washington di finanziare lo sforzo bellico di Kyiv. L’attacco di Hamas è infatti giunto in un momento di crisi per il sostegno militare USA all’Ucraina: alcuni parlamentari repubblicani necessari per l’elezione del nuovo Speaker alla Camera dei Rappresentanti (necessario per legiferare) sarebbero contrari ad ulteriori aiuti. Ulteriori attriti tra l’amministrazione Biden ed i repubblicani potrebbe sorgere dalla possibilità - millantata negli ambienti democratici - di approvare aiuti all’Ucraina ed ad Israele in un unico pacchetto.

Sul piano militare le forze russe hanno lanciato operazioni offensive localizzate nell'area di Avdiivka nell'oblast di Donetsk e a sud-ovest di Orikhiv nell'oblast di Zaporizhia occidentale il 9 ottobre, che probabilmente hanno lo scopo di allontanare le forze ucraine dall'area di Robotyne. Le forze russe hanno intensificato le operazioni offensive a nord-ovest di Avdiivka vicino a Ocheretyne, Tonenke e Berdychi e a sud-ovest di Avdiivka sulla linea Vodyane-Opytne.[1] Le forze russe hanno anche attaccato a sud-ovest di Orikhiv sulla linea Pyatykhatky-Zherebyanky, e i miblogger russi hanno affermato che le forze russe sono avanzate di due chilometri nell'area.

 

Lo stato maggiore ucraino ha confermato che fino a tre battaglioni russi hanno condotto un attacco nella direzione di Avdiivka, e l'ISW ha osservato filmati di combattimenti nell'area, ma l'ISW non ha osservato alcuna conferma di queste presunte avanzate russe al momento della stesura di questo articolo.

I miblogger russi descrivono in gran parte le operazioni nell’area di Avdiivka come un significativo sforzo offensivo volto a circondare il gruppo di forze ucraino ad Avdiivka e a catturare la città. Un accerchiamento riuscito di Avdiivka, una delle aree più fortificate della linea del fronte dell’oblast di Donetsk, molto probabilmente richiederebbe più forze di quelle che la Russia ha attualmente dedicato allo sforzo di Avdiivka-Donetsk City. Le forze russe hanno in gran parte dispiegato forze irregolari lungo questa linea del fronte, principalmente elementi del 1° corpo d'armata della Repubblica popolare di Donetsk (DNR) e ulteriori formazioni di volontari che hanno ampiamente sofferto di una cultura di comando scarsa e abusiva e di tensioni con le unità russe regolari. 

 

Le forze ucraine intanto hanno continuato le operazioni di controffensiva vicino a Bakhmut e nell'oblast di Zaporizhia occidentale e hanno compiuto progressi confermati nell'area di confine di Donetsk-Zaporizhia.  I filmati geolocalizzati pubblicati il ​​9 ottobre indicano che le forze ucraine stavano avanzando a nord-est di Mykilske (3 km a sud-est di Vuhledar e circa 30 km a sud-est di Velyka Novosilka). Lo stato maggiore ucraino ha riferito che le forze ucraine hanno ottenuto un successo parziale vicino ad Andriivka (7 km a sud-ovest di Bakhmut).  Un blogger russo ha affermato che le forze ucraine sono avanzate a ovest di Novofedorivka (15 km a nord-est di Robotyne e 6 km a nord-est di Verbove).

 

La leadership militare russa potrebbe aver sostituito ancora una volta il comandante della 58a armata di armi combinate (CAA).

 

Le forze russe hanno condotto una serie di attacchi con droni contro l’Ucraina meridionale nella notte tra il 9 e il 10 ottobre. Lo Stato Maggiore Generale e l'Aeronautica Militare ucraina hanno riferito che le difese aeree ucraine hanno abbattuto 27 dei 36 Shahed-131/-136 lanciati da Capo Chauda occupato, Crimea verso le oblast di Odesa, Mykolaiv e Kherson

 

Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy ha annunciato l'intenzione di aprire un nuovo corridoio attraverso la Moldavia e la Romania per l'esportazione del grano ucraino.  Zelenskyy ha annunciato che il corridoio terrestre del grano sarà presto aperto durante una conferenza stampa con il presidente rumeno Klaus Iohannis a Bucarest il 10 ottobre

 

Russia

La Russia si era candidata per ritornare a far parte del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite dopo essere stata espulsa da esso nell’aprile del 2022. Nella giornata di martedì, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha eletto Bulgaria ed Albania per i due seggi nel Consiglio riservati all’Europa dell’Est, escludendo la Russia e impedendole, a larga maggioranza, di tornare ad essere un membro del Consiglio.

Europa

Finlandia: Il governo finlandese ha annunciato che un gasdotto (di proprietà della società Balticconnector) ed un cavo di comunicazione che collegano Finlandia ed Estonia, nel Mar Baltico, sarebbero stati danneggiati in modo intenzionale da attori esterni. Già nella giornata di domenica la pressione all’interno del gasdotto sarebbe crollata in modo repentino, facendo intendere una falla di dimensioni discrete. È stata subito avviata un’indagine da parte delle autorità estoni e finlandesi sulle cause e sull’entità dei danni, ma l’operatore finlandese Gasgrid ha già affermato che ci vorranno mesi per ripristinare il gasdotto. Gasgrid e Elering - l’operatore estone - hanno rassicurato sulla disponibilità di gas nei rispettivi paesi durante l’inverno prossimo, grazie in parte al fatto che la Finlandia ha attivato, nel 2022, un rigassificatore galleggiante al largo della cittadina di Inkoo. 

Politica internazionale

Medio Oriente

Israele: Nella giornata di martedì sono intensificati i bombardamenti sulla striscia di Gaza, con interi quartieri rasi al suolo nonostante la minaccia di Hamas di giustiziare gli ostaggi presi nei giorni passati. Gli sfollati all’interno di Gaza sarebbero, secondo le Nazioni Unite, più di 180,000, il più alto numero dalla Guerra di Gaza del 2014 (Operation Protective Edge; durò circa un mese e mezzo e gli sfollati furono circa 500’000). Nella giornata di ieri, un portavoce delle forze armate israeliane ha invitato i palestinesi a lasciare la striscia di Gaza tramite l’Egitto. La rettifica è arrivata poco dopo, in quanto il valico di Rafah (il confine tra l’Egitto e la striscia di Gaza) è chiuso, con Hamas che ha anche affermato che il valico sarebbe stato bombardato dall’aeronautica israeliana. Varcare il valico di Rafah è già difficile in tempi più calmi, in quanto solo chi ha un permesso speciale rilasciato dall’Egitto può lasciare Gaza.

 

Nel frattempo, Hamas ha richiesto una “mobilitazione generale” attraverso tutta la regione in supporto dei palestinesi, incitando i giovani in Cisgiordania a confrontarsi coi soldati israeliani. Dal lato israeliano, sono stati richiamati più di 300’000 riservisti per quella che sembra essere la preparazione per un’imminente offensiva di terra a Gaza.

 

Nel frattempo, le forze armate israeliane sembrano aver riconquistato tutti i territori precedentemente occupati da Hamas in Israele, nonostante vi siano ancora notizie di combattimenti isolati. Le testimonianze dei militari israeliani che hanno liberato le aree dei principali massacri documentano l’efferatezza dell’attacco di Hamas sulla popolazione civile.

 

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