Notizie della settimana

17 Dicembre 2021

Cronache di un Paese che potrebbe essere migliore
A cura di Costantino De Blasi

1

I navigator saranno prorogati fino ad aprile (salvo ulteriori proroghe). Il danno creato da Giggino & Co con la balla delle politiche attive del lavoro sue e del sodale Mimmo Parisi non è ancora terminato.

I Navigator, poverini loro, c'entrano nulla; sono bensì vittima dell'insipienza dello sciagurato Conte 1:

precari che cercano lavoro a tempo indeterminato per gli altri; sballottati fra Anpal e centri per l'impiego senza collocazione e scrivania; senza un ruolo riconosciuto dopo aver vinto un concorso pubblico; soprattutto simbolo delle politiche attive del lavoro destinati alla disoccupazione.

Giustamente si sono organizzati in associazione e vogliono sapere che fine faranno. Hanno scritto una lettera pubblica nella quale chiedono, correttamente a Luigi Di Maio, a Laura Castelli, a Giuseppe Conte ed Enrico Letta, se le promesse ricevute avranno un seguito.

Intanto noi paghiamo un servizio che non è mai iniziato e che prima o poi dovrà essere cancellato

2

L'Economist indica l'Italia Country of the Year. Abbiamo il premier che l'universo mondo ci invidia e l'economia cresce...pardon, rimbalza come mai si era visto. Italia Viva sfodera il tricolore e ricorda che l'hashtag #nevalevalapena supera in scioltezza #RenzidArabia.

In realtà l'Italia è ancora quella di sempre con una classe politica di incapaci.

Però abbiamo vinto gli europei di calcio e i 100 metri piani.

Alleluja

3

Lo sciopero generale Ã¨ andato molto bene: 85% secondo CGIL, 5% secondo l'osservatorio.

C'è di buono che finalmente si è capito perché è stato fatto: Landini pensa di essere il politico che il 60% di astenuti voterebbe e pretende dunque di decidere, in quanto maggioranza, cosa debba fare il parlamento. Se non siamo all'eversione poco ci manca

4

 Draghi annuncia che da 3 anni ritiene il Patto di Stabilità e Crescita superato e, incidentalmente, dannoso in quanto prociclico. E' sempre complicato e audace contraddire SuperMario ma in questo caso non posso sottrarmi. 

La funzione del PCS è stata (è) quella di evitare gli squilibri macroeconomici nella UE. All'interno del complesso di regole sono previste molte mitigazioni al percorso di convergenza delle economie: riduzione in un ventennio del rapporto debito Pil; riduzione dell'indebitamento strutturale (quello al netto del ciclo e delle misure una tantum) dello 0,5% annuo, possibilità di rispettare la regola del debito o ex ante (backward looking) o ex post (forward looking); flessibilità nella valutazione delle prospettive di finanza pubblica in presenza dei cosiddetti fattori rilevanti (ad esempio investimenti pubblici e riforme); infine possibilità di sospensione delle regole di bilancio in caso di gravi shock come nel caso della pandemia. Insomma un impianto di norme fatto per essere anticiclico.

Le regole del patto di stabilità (art. 136 del TFUE, six pack e two pack) non hanno funzionato nella misura in cui i Paesi sottoposti a riduzione progressiva del rapporto debito/pil hanno sistematicamente ignorato le raccomandazioni e, laddove sottoposti a procedura, hanno risposto con promesse inserite nel criterio forward looking. Quindi non sono le regole ad essersi rivelate inefficaci e dannose, è la loro mancata applicazione che le ha rese inutili.

E' fuori di dubbio che fra il 2022 e il 2023 verrà licenziato un Patto di stabilità diverso da quello delineato nel 1992. Probabile che il target di debito non sarà più il 60% ma il 100%, che dal computo del debito vengano scorporati gli oneri per la transizione ecologica, la spesa per investimenti in ricerca ed istruzione e chissà cos'altro; sicuramente quelli contratti con la Commissione per l'implementazione del Recovery Plan. Ma dire che il vecchio PCS sia stato dannoso è un regalo imprevisto e gradito alla retorica dei sovranisti del neokeynesismo spendaccione a prescindere e ai sovranisti che "ce lo dice l'Europa e basta austerity".
Mario, quoque tu? 

  • Condividi